Oggi a Landerneau in Bretagna anche “La Course by Tour de France” si è tinta di arancione con il sigillo di Demi Vollering della Sd Worx davanti a Cecilie Uttrup Ludwig (Fdj Nouvelle Aquitaine Futuroscope), Marianne Vos (Jumbo Visma Women) e Anna Van der Breggen, compagna della vincitrice.
Il World Tour è affare arancione
La 24enne olandese – dominatrice del Giro dell’Emilia nel 2019, la sua prima vittoria da Elite – è al suo secondo successo del 2021 dopo quello alla Liegi-Bastogne-Liegi, confermando così una crescita personale davvero importante, e in stagione, nelle dieci gare World Tour fin qui disputate, questo è il trionfo numero otto delle atlete oranje, che salgono a quota ventidue se contiamo anche le altre gare internazionali del calendario femminile. Numeri che mettono paura in vista delle prossime rassegne a cinque cerchi, europee e iridate.
Nella gara francese hanno chiuso nella top ten le italiane della Liv Racing Soraya Paladin e Sofia Bertizzolo, rispettivamente settima e decima con una prova all’attacco, mentre Tatiana Guderzo della Alé BTC Ljubljana, prima del rimescolamento finale, è stata in fuga (entrandoci da sola) per tanti chilometri dimostrando di avere una buona condizione. Tutte papabili di una chiamata per Tokyo, insieme alla certa Longo Borghini che però non era presente.
La Gunnewijk si sfrega le mani…
«Non me lo aspettavo oggi – ha dichiarato Vollering dopo il traguardo – è stata una gara dura ma fantastica. Anna (Van der Breggen, ndr) mi ha aiutata ancora come alla Liegi, tenendo alta la velocità e costringendo Vos a partire in volata. Inizialmente ho pensato che andasse tutto storto perché mi sono ritrovata quasi incastrata a destra ma alla fine sono riuscita a prendere la scia di Marianne e saltarla. Sono contenta di aver vinto questa corsa e non vedo l’ora che arrivi il Tour de France femminile il prossimo anno. Senz’altro questo risultato mi dà tanta fiducia per il futuro».
Questa vittoria rafforza ulteriormente le speranze della selezionatrice dell’Olanda Loes Gunnewijk che già ad inizio maggio aveva annunciato la squadra per la prova in linea di Tokyo – in programma domenica 25 luglio sulla distanza di 137 km per un dislivello di 2.692 metri – dichiarando di poter disporre di un vero e proprio dream team, formato dalle “quattro V”: Van der Breggen (campionessa olimpica ed iridata in linea e a crono in carica), Vos (oro a Londra 2012), Van Vleuten (campionessa europea in carica ed iridata nel 2019) e Vollering.
Olanda-Italia, sfida ad armi pari
Saranno 67 le partenti e i Paesi Bassi sarà una delle cinque nazioni che gareggeranno con quattro atlete, al pari di Italia, Australia, Germania e Stati Uniti e sulla base di questo Gunnewijk aveva spiegato di partire da una posizione di lusso: «Ho a disposizione un grande gruppo di cicliste e avrei potuto scegliere almeno altre tre nazionali per queste Olimpiadi. Sarà una gara dura, dove l’alta umidità potrebbe condizionare la corsa. Siamo le favorite ma siamo abituate e ho ragazze che sanno gestire queste situazioni. Il nostro obiettivo comune è centrare il terzo oro consecutivo, mentre a crono possiamo migliorare gli scorsi risultati. Alla fine ho scelto una squadra preparata per tutti gli scenari».
Fra circa un mese, con in mezzo il Giro d’Italia Donne, sapremo se l’Olanda a Tokyo si sarà dimostrata invincibile o meno e se l’Italia avrà saputo approfittarne.