Vollering regina con una gregaria che non ti aspetti

25.04.2021
4 min
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Pavé, côtes, salite lunghe, vento, strade bianche… dove le metti, le metti: alla fine sono quasi sempre loro le protagoniste. E nella Liegi-Bastogne-Liegi femminile a fare la differenza sono stati quel quasi e una gregaria non di lusso, ma di platino.

Le favorite infatti c’erano tutte: dalla Van der Breggen alla Van Vleuten, dalla Longo Borghini alla Niewiadoma. Sul lungofiume des Ardennes però non c’era la più veloce Marianne Vos. E vista come è andata la gara è questo il quasi a cui facevamo riferimento.

Le ragazze della Sd Worx si complimentano dopo l’arrivo
Le ragazze della Sd Worx si complimentano dopo l’arrivo

Meno selezione del previsto

Partenza abbastanza fresca, per non dire fredda, da Bastogne e subito bagarre. Tuttavia il gruppo resta molto più compatto di quel che ci si aspettava fin sotto la Roche aux Faucons. Ai piedi dell’ultima côte infatti si presentano in trenta, almeno.

Però la gara e le salite precedenti si fanno sentire. Infatti anche se dalla tv sembra non scattino, la selezione avviene da dietro. Restano davanti in sei prima, poi in otto, e poi ancora in cinque. Le due che fanno la spola sono la Ludwig e la Vos, l’olandese volante alza bandiera bianca nel falsopiano verso Boncelles. Con loro si stacca anche la Moolman che faceva parte delle sei. Però c’è la connazionale della Vos, Demi Vollering. E questo cambia tutto. 

Boncelles: Van Vleuten attacca, Van der Breggen chiude, Vollering soffre ma tiene
Boncelles: Van Vleuten attacca, Van der Breggen chiude, Vollering soffre ma tiene

Van der Breggen gregaria

Cambia le carte in tavola persino alla Van der Breggen, sua compagna di squadra che nonostante sia la campionessa mondiale in carica, in un attimo indossa i panni della gregaria e si mette al servizio della più veloce compagna. In superiorità numerica e con la “velocista”, le ragazze della Sd Worx fanno il lavoro più semplice che c’è da fare e lo svolgono al meglio: una tira, l’altra sta a ruota.

«Non ho dovuto dire nulla ad Anna – ha spiegato incredula Demi dopo l’arrivo – si è messa in testa a tirare dopo la Roche aux Faucons e ho capito subito che avrei avuto una grande chance. La Vos ad un certo punto era rientrata, ma sullo scatto della Van Vleuten e il lavoro di Anna si è staccata di nuovo. E questo è stato importantissimo: non era bello avere un’atleta così veloce davanti. Sono davvero grata che Anna e la squadra abbiano lavorato per me. Le ringrazio tutte».

La più felice appena dopo l’arrivo, forse perché era la più fresca nonostante le sue trenate, era la Van der Breggen. In qualche modo aveva vinto anche lei. Il suo lavoro era stato finalizzato. E l’abbraccio con la Vollering e il team è sincero. Demi intanto non smette di piangere dalla gioia.

Brand e Longo Borghini, complimenti per il finale e per il podio
Brand e Longo Borghini, complimenti per il podio

Elisa “Lambo-borghini”

E infine ecco Elisa Longo Borghini, anzi riecco Elisa. Lei c’è sempre. Se avesse un briciolo di velocità in più il suo palmares farebbe paura. Però oggi è felice lo stesso. Disponibilissima appena tagliato il traguardo, quasi non ha il fiatone: fa scorrere la bici e un ragazzo dell’organizzazione la richiama per portarla al podio.

Sinceramente ci aspettavamo un suo scatto nel falsopiano dopo la Roche aux Faucons, le diciamo. E lei ribatte prontissima…

«Sinceramente me lo aspettavo anche io! Ma è stato un momento particolarmente difficile perché la Van Vleuten ha forzato e con lei la Van der Breggen. Io ero veramente al limite. A quel punto ho provato ad attendere lo sprint per una volta e a giocarmi le mie carte in volata. Credo che il terzo posto sia una buona posizione. Nel complesso è stata una gara molto dura e la campionessa del mondo ha fatto in modo che nessuna riuscisse ad attaccare sulla Roche aux Faucons».

Intanto la sua compagna, Lucinda Brand, che arriva poco dopo l’abbraccia e le chiede: «Hai vinto tu Lambo-Borghini?», strappandoci un sorriso per il gioco di parole con la super auto sportiva.

La primavera al Nord della Longo Borghini si conclude con due podi. Salvo alla Gand non è mai uscita dalle prime dieci, mostrando, semmai ce ne fosse stato bisogno, una grande solidità. Il team crede molto in lei, a partire dal manager Luca Guercilena che stamattina pur non essendo a Bastogne, ha voluto sentire le ragazze sino all’ultimo minuto.

«Che voto do alla mia campagna del Nord? Penso di meritarmi un 7,5-8 perché comunque sono sempre stata costante. Adesso ho bisogno di un pochino di riposo per i prossimi appuntamenti».