Abitudini alimentari, allenamenti, tempo libero… stavolta per la “settimana tipo”, andiamo in Veneto da Soraya Paladin, atleta della Liv Racing. La trevigiana è molto attenta in generale, ma non si lascia travolgere dalla pressione riguardo al discorso alimentare. Un’atleta che ha trovato il suo equilibrio.
Quando la sentiamo, Soraya si sta preparando per partire alla volta delle Ardenne, per lei programma completo con Amstel, Freccia e Liegi.
Ciao Soraya, cominciamo! Partiamo dalla settimana tipo di allenamento: dal lunedì alla domenica…
Il lunedì solitamente faccio scarico o anche riposo totale, perché segue la gara della domenica o comunque un allenamento intenso. Di solito il lunedì ho un rito: vado dai nonni. Io abito a Cima d’Olmo e loro a Roncadelle, ad una decina di chilometri. Se ho tempo faccio un giretto e poi mi fermo a pranzo da loro. Una volta finito torno a casa. Altrimenti passo per un caffè.
Proseguiamo…
Il martedì faccio lavori di forza, sto fuori tre ore e mezza, quattro. Eseguo una parte di riscaldamento, poi delle serie dai 3′ ai 6′ di Sfr a seconda del periodo dell’anno. Mi piace farle “sali e scendi” e non consecutive. Può capitare anche che faccia delle volate, ma in pianura. E per finire un po’ di medio. Il mercoledì, invece, è il giorno della distanza: quattro ore e mezza, anche cinque. Inserisco dei richiami ad alta intensità, simulo dei tratti tipo gara. Vado verso il Cansiglio, sia dal versante di Vittorio Veneto che da quello friulano, o sul San Boldo…
Quei tratti che simulano la gara li fai dietro motore o ti aiuti solo con il potenziometro?
Col misuratore di potenza. Mi piacerebbe fare dietro motore ma visto il traffico, la pericolosità e come ci percepiscono gli altri, cioè che siamo un bersaglio, cerco di farlo solo occasionalmente.
Durante la distanza fai la sosta Coca Cola?
Non è distanza senza sosta al bar! D’estate preferisco una Fanta, d’inverno un caffè. E se c’è tempo e magari ho finito tutti i lavori prendo anche una crostatina.
E siamo a giovedì…
Faccio scarico, un’ora e mezza, due. Magari vado sulle nostre colline. Ci sono belle strade. Il venerdì eseguo lavori di velocizzazione: ripetute di anche 2′ a 110-120 rpm ma senza esagerare con l’intensità. Può capitare che faccia del dietro motore in questo caso. Sabato poi è la volta della classica sgambata pregara. Mi piace fare dei piccoli richiami per avere la gamba pronta il giorno dopo: 30” un po’ più spinti, brevi volate…
E domenica la gara o la distanza…
Esatto. Se faccio la distanza vado in compagnia, magari con mia sorella Asja che non corre più e con due amici amatori, di quelli che vanno forte ma non sono esasperati. Può capitare che ci si allontani un po’ di più e magari si arrivi a Piancavallo o verso Bassano del Grappa.
Sei “fissata” con l’alimentazione? La vivi con pressione?
No, non sono fissata. Sono però golosa! Soprattutto di salato: pizza, carbonara, un buon panino. Non cerco di trattenermi, ormai ho trovato il giusto equilibrio, piuttosto cerco di mangiare bene e mi concedo gli sfizi quando sono più rilassata, cioè non nei periodi di gara.
Passiamo alla vita della Paladin in casa. A che ora ti svegli?
Verso le 7-7,30 al massimo. Metto la sveglia per sicurezza, ma sento mia sorella che si prepara per andare al lavoro e mi alzo anche io.
A colazione cosa mangi?
Dipende da quel che devo fare. Di solito due fette di pane con uova e avocado oppure preparo il porridge. Se invece mi aspetta un’uscita più tranquilla aumento un po’ la parte proteica. In questo caso la sera prima metto a mollo i semi di chia, che contengono sia grassi che proteine, e faccio un pudding che condisco a seconda della stagione con fragole, mirtilli, more, qualche pezzetto di cioccolata fondente, cocco essiccato. Il tutto accompagnato dal caffè, non sono un’amante del latte.
A che ora esci?
Il mio orario standard sono le 9,30, ma se ho da fare di più esco alle 9.
A pranzo?
Piatto unico. Mangio la pasta magari condita con del tonno o accompagnata con della bresaola. Non la peso, ma di sicuro ne mangio più di un etto.
Come passi poi il pomeriggio?
Subito dopo pranzo mi riposo un po’ sul divano. Faccio un po’ di stretching, poi se ho qualche commissione da fare, tipo la spesa… vado. Certo, in questo periodo è difficile uscire, altrimenti con le amiche ci troviamo magari per un aperitivo. Poi dipende sempre dai periodi. Sotto le gare evito e resto a casa a riposare, ma in altri momenti… perché no?
Quanto tempo dedichi allo stretching?
Dai 30 ai 40 minuti. Se la mattina ho fatto poco, inserisco anche degli esercizi di core zone, qualche addominale, altrimenti mi rilasso con del normale allungamento.
Quindi eccoci a cena. Cosa mangi?
A cena andiamo da mia nonna che abita nell’appartamento sotto al nostro. Lei ci prepara un secondo: pesce, carne, petto di pollo e della verdura cotta. Non mangiamo molto pane, semmai delle patate. Mentre se il giorno dopo devo fare un allenamento intenso, mangio anche un po’ di riso in bianco.
E il dolcetto dopo cena?
No, non mi piace molto. Semmai prendo uno yogurt.
E poi? Libri, film…
Quando con mia sorella dopo cena torniamo a casa nostra, ci sediamo sul divano, vediamo un po’ di tv e verso le 22,30-23 vado a letto. Riguardo ai libri: sto leggendo testi motivazionali, in questo periodo niente romanzi.
Altre passioni?
Diciamo che quando si può, mi piace andare a camminare in montagna. Sto via parecchie ore, anche tutta la giornata.