Francesca Baroni riparte ma le regole vanno riscritte

12.10.2021
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Mentre il ciclocross prende giri e si lancia con le prime sfide di stagione (negli Usa è partita la Coppa del mondo e anche in Europa si fa sul serio), Francesca Baroni ha infine rivisto il suo proposito di lasciare il ciclismo. Il suo punto di vista l’aveva denunciato forse incautamente su Facebook, ma le risposte ottenute erano state piuttosto dure e avevano portato la situazione su un binario morto da cui a lungo si è fatto fatica a vedere l’uscita. Motivo della rottura con la sua squadra attuale, la Isolmant-Premac-Vittoria di Giovanni Fidanza, sarebbe stato il permesso negato di partecipare alla trasferta di Coppa del mondo americana.

La Baroni nella crono di Val Formazza al Giro Donne. Dopo il Giro per lei solo tre giorni di gare con la Isolmant
La Baroni nella crono di Val Formazza al Giro Donne. Dopo il Giro per lei solo tre giorni di gare con la Isolmant

Il ruolo di Pontoni

La vicenda ha contorni fumosi. Da quello che abbiamo assodato, infatti, la presenza di Baroni in Coppa del mondo non era stata inizialmente prevista dal cittì Pontoni. Come pure Gioele Bertolini, tricolore degli elite, Francesca sarebbe rimasta in Italia a perfezionare la preparazione per entrare sulla scena azzurra quando fosse stata davvero pronta. A causa dell’incidente prima del Giro, la sua estate è stata infatti piuttosto travagliata, mentre ad esempio la sua compagna di squadra Realini è uscita bene dalla stagione su strada e in Coppa si è messa subito in luce.

E’ successo invece che a causa della defezione di un’atleta, Pontoni si sia trovato con un posto libero e abbia contattato Baroni, chiedendole se fosse interessata a partire per gli Usa, innescando il grosso pasticcio. Probabilmente infatti sarebbe bastato che il tecnico friulano, molto esperto ma forse ancora nuovo a certi meccanismi, avesse contattato prima Fidanza (e non soltanto Samaprisi, cosa che ha fatto) e gli avesse proposto la convocazione della ragazza. Ma come poteva immaginare Pontoni quello che sarebbe successo di lì a poco?

Ad inizio settembre l’approdo nel team KTM Alchemist
Ad inizio settembre l’approdo nel team KTM Alchemist

Organico all’osso

Stante la stagione sfortunata da giugno in avanti, infatti, l’impegno di Baroni con la squadra prevedeva che avrebbe gareggiato fino al Giro dell’Emilia e alla Tre Valli Varesine, poi sarebbe scattato il prestito fra la Isolmant e il Team Ktm per il quale Baroni si è tesserata per la stagione a venire e con la cui maglia ha già gareggiato il 26 settembre in Svizzera (al riguardo, siamo stati contattati da Samparisi, il quale ha precisato che la partecipazione alla gara svizzera è stata resa possibile da un accordo fra KTM, Isolmant e Baroni e dal prestito Uci che riguarda le categorie internazionali). Dal punto di vista della normativa italiana, si è trattato di uno strappo alla regola, ma Fidanza ha finto di non sapere e ha preferito andare avanti per la sua strada.

La presenza di Baroni in quelle gare su strada sarebbe stata necessaria, dato che la squadra è arrivata a fine stagione con l’organico decimato. Sia all’Emilia sia alla Tre Valli infatti si sono presentati con quattro ragazze, con il rischio che gli organizzatori e la Giuria impedissero loro di partire. Per fortuna la situazione era comune anche ad altri team e la squadra ha potuto regolarmente prendere il via.

La Realini e alla sua ruota la Baroni, fino allo scorso erano compagne di squadra al Team Guerciotti. Poi Francesca ha cambiato
La Realini e alla sua ruota la Baroni, fino allo scorso erano compagne di squadra al Team Guerciotti. Poi Francesca ha cambiato

Piani cambiati

Difficile trarre una morale dalla situazione e dice bene Pontoni: bisogna attendere che le parti si chiariscano, ma una sua parola potrebbe mettere in fila i gradi di responsabilità. E’ chiaro che Francesca Baroni ami il cross più della strada, si è sempre detto. Nei piani di inizio stagione, si disse che dopo il Giro sia lei sia Realini avrebbero staccato per riprendere la preparazione specifica. Poi il rendimento portentoso dell’abruzzese e i guai fisici della toscana, che per tutta la primavera è stata l’atleta più brillante della Isolmant, hanno fatto rivedere i piani. Nel professionismo funziona così, senza che per forza si debbano associare ad esso aggettivi dispregiativi.

Se ci sono stati stipendi non pagati, come Baroni denuncia e Guerciotti smentisce, saranno altre le sedi in cui mettere a posto le cose. Di solito comunque, quando si rompe un rapporto di collaborazione, ci si incontra per definire i dettagli: incontro che a detta del team milanese non è mai stato accettato.

E’ stato sbagliato dunque da parte della toscana coinvolgere la squadra di Fidanza in un problema che non la riguarda. E se il vero problema sta nei programmi di gara, sarebbe bastato affrontare la situazione (da ambo le parti) con la maturità che la professione richiede.

Alla Strade Bianche l’esordio con la Isolmant di Fidanza
Alla Strade Bianche l’esordio con la Isolmant di Fidanza

Ritiro rientrato

Le ultime notizie sono che giusto ieri la Isolmant ha ricevuto dalla Federazione la richiesta di nulla osta perché Baroni possa disputare la stagione di cross con la Ktm, segno che il proposito di ritirarsi è rientrato.

Forse però a questo punto servirà mettere mano al regolamento, per tutelare gli atleti ma anche i gruppi sportivi. Dato che il cross ha anticipato la partenza, è necessario permettere agli atleti di disputare la doppia attività in contemporanea con le maglie delle due squadre. In questo modo la Isolmant avrebbe potuto schierare la Realini al Giro dell’Emilia. Così Baroni potrà correre con la Ktm e a prestito finito tornerà alla Isolmant che a quel punto, così ha spiegato Fidanza, la girerà a una nuova squadra. Per richiesta di Francesca e per quieto vivere di tutti, il loro cammino si dividerà all’inizio del 2022.

P.S. Dagli Usa, dove si trova per l’inizio della Coppa del mondo, Daniele Pontoni ha in realtà tenuto a precisare di aver fatto tutti i passaggi anche con la Isolmant di Fidanza, che quindi era informato della volontà della nazionale di portare l’atleta nella trasferta americana. Un viaggio fortemente voluto dal cittì azzurro per visionare il percorso dei prossimi mondiali e individuare la logistica per l’Italia in quei giorni.

«Siano qui con una nazionale di bimbi – ha sorriso Pontoni – un gruppo molto giovane su cui costruiremo la nazionale per tutto il mio mandato. Con Francesca Baroni ho parlato. Lei sa cosa fare. E sa che il suo posto in nazionale la aspetta se andrà forte e tornerà al suo livello».