Una grande giornata di cross questa domenica. Lo spettacolo di Koksijde (Belgio) che, consentiteci, con la sua sabbia non si batte. E il ciclocross internazionale di Hittnau, in Svizzera.
Koksijde è il cross della sabbia per eccellenza e resta un vero must, ma davvero poca Italia (unico dei nostri Marco Carozzo 46°). Hittnau invece ha visto delle buone prestazioni da parte degli “azzurri”. Ma certo i fari erano tutti sulla gara di Coppa del mondo.
Il derby dei Paesi Bassi, tra Belgio e Olanda si è così rinnovato. Ed è finito in pareggio, tra le donne infatti hanno fatto la voce grossa le olandesi, tra gli uomini si è assistito ad un dominio belga.
Iserbyt, Aerts e la sabbia
Pronti via e gli schizzi di sabbia arrivano in cielo. La pioggia aveva “imbevuto” la sabbia soprattutto prima del via della gara femminile, con un potente acquazzone, ma chiaramente è rimasta bagnata anche per quella maschile. E questo per certi aspetti ha “velocizzato” il percorso. Si affondava un pelo di meno nella sabbia, ma il tutto era più pesante.
Vanno via una dozzina di corridori raccolti in una decina di secondi. A tre giri dal termine ecco il forcing Eli Iserbyt e Toon Aerts, che già si erano scontrati ieri a Merksplas, nella prova di Superprestige. Iserbyt sembrava averne di più nei rilanci e nei salti; Aert sui tratti in salita, specie sulla grande duna di Herygers.
Si pensava che la coppia potesse andarsene e che quello fosse l’attacco decisivo, ma sono stati raggiunti al penultimo giro da Hermans e Sweeck.
Iserbyt controllava, convinto che Aerts stesse risparmiando energie… invece. Ecco che al giro finale il belga cedeva. Sono bastate quelle due o tre lunghezze di bici perché Eli capisse che era il momento giusto per affondare il colpo. Uno volava, l’altro annaspava. Tanto da essere sorpassato da Sweeck.
Eli re a metà?
Con questa nuova vittoria, la quarta in sette prove di Coppa, Iserbyt consolida il suo primato in testa alla classifica generale. Ora ha 245 punti, 69 in più di Toon Aerts e 70 di Quinten Hermans.
Un po’ viene da riflettere, come avviene nella mtb. I protagonisti lottano tutto l’anno poi arrivano i “fenomeni” e personaggi così forti e bravi passano in secondo piano. E allora viene da chiedersi: è giusto? Sminuiscono la specialità o la esaltano? Che tutto il grande show di oggi sia a metà perché non c’erano Van der Poel, Van Aert e Pidcock?
Iserbyt sta mostrando davvero di essere cresciuto e tutto sommato se dovesse inserirsi nella lotta coi tre mostri sacri non ne saremmo dispiaciuti.
L’arrivo trionfante della Worst. Un ritorno definitivo? Annemarie Worst torna al successo dopo 13 mesi Eva Lechner (a sinistra): per lei un buon undicesimo posto
Il ritorno della Worst
E tra le donne? Ecco rispuntare la classe di Annemarie Worst. L’olandese dopo le fasi iniziali di assestamento, ha dato la sua impronta decisiva alla corsa nel secondo giro. A quel punto ha preso il comando e in pratica ha fatto una cronometro.
«Il mio inizio di stagione – ha detto l’olandese della 777 – non è stato proprio buono e sono felice che il feeling sia tornato. Nelle ultime settimane qualcosa è cambiato. La Betsema mi ha costretto a spingere forte per tutta la gara, ma sono arrivata all’ultimo giro con un vantaggio tale che mi ha permesso di controllare. Se è la prima vittoria di una lunga serie non lo so, ma lo so spero». L’ex campionessa europea non vinceva da 13 mesi e lei ha davvero uno dei “motori” più grossi del circus.
Da segnalare un discreto 11° posto per Eva Lechner e un 13° per Alice Maria Arzuffi. Per quel che riguarda la classifica di Coppa del mondo, invece, Lucinda Brand (oggi terza) resta al comando con 212 punti, seguita da Denise Betsema ora a sole 14 lunghezze e Puck Pieters, più staccata.
Bullo e Gariboldi: podio svizzero
Ad Hittnau invece si è assistito a gare più lineari, ma davvero combattute. Partiamo dagli elite uomini.
Gioele Bertolini ha perso praticamente allo sprint contro l’atleta di casa, Loris Rouiller, asso 21enne della Alpecin Fenix. Ma oltre al “Bullo”, a brillare è il risultato di squadra della Selle Italia – Guerciotti che ne piazza tre nei primi dieci (Dorigoni settimo e Leone decimo).
E ancora un podio e ancora un buon risultato per le italiane, arriva dalla prova femminile. Rebecca Gariboldi è terza (gara ancora ad una svizzera, Monique Halter). Stavolta ne piazziamo quattro nelle prime undici: Federica Venturelli quinta; Nicole Pesse ottava e Marta Zanga undicesima.