Toneatti sul podio al Friuli, ora test WorldTour ed europei cross

09.09.2022
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Un terzo posto al Giro del Friuli che avvalora un percorso di crescita costante e fatto con giudizio. Davide Toneatti, alla sua prima stagione su strada, ha centrato il suo migliore risultato (finora) da quando è sceso temporaneamente dalla bici da ciclocross. Il friulano in forza all’Astana Qazaqstan Development Team è riuscito a raccogliere davanti al pubblico di casa un podio (foto in apertura Bolgan) da non sottovalutare. 

Toneatti è come detto in un anno d’esordio in questa specialità e dopo aver fatto esperienza in tre giri a tappe, Giro d’Italia under 23, Giro del Valle d’Aosta e Giro d’Alsazia, è riuscito a trovare una quadra e a fare classifica. Il suo anno nella squadra Kazaka si sapeva dovesse essere un’esperienza per cominciare un percorso per vedere se il talento che si è visto sul fango potesse essere portato anche su asfalto. La prima risposta è arrivata. 

Toneatti ha disputato il Giro del Friuli con la nazionale di ciclocross (foto Bolgan)
Toneatti ha disputato il Giro del Friuli con la nazionale di ciclocross (foto Bolgan)

Un anno positivo 

L’Astana ha aperto le porte al classe 2001 per provare su strada sino a fine anno, così come il suo contratto che al momento scade al termine del 2022. Davide però non sembra preoccupato, si rivede in una crescita costante che lo ha portato fin qui con una condizione progressiva e tante nozioni imparate di cui far tesoro. Il terzo nella classifica generale del Giro del Friuli dietro a Nicolò Buratti a due secondi e al belga Emiel Verstrynge a tre secondi, è una cartina tornasole notevole. Il bilancio dell’anno è positivo, la stagione ciclocross è alle porte e gli impegni importanti sono vicini. 

Che bilancio dai a questo Giro del Friuli?

Secondo me è più che positivo, perché come squadra eravamo andati lì con l’obiettivo non di fare classifica, ma di mettere qualche chilometro nelle gambe. Certo io ero motivato a fare bene, perché era la corsa di casa e ci tenevo molto, perché si passava proprio davanti ai miei familiari. 

Raccontaci un po’ le sensazioni delle prime tappe?

Ho visto già da subito nella cronosquadre che le sensazioni erano buone. Se poi si tiene conto che due ragazzi della squadra non avevano mai usato le bici da crono venendo dalla Mtb, non mi posso lamentare. Perché essendo con la nazionale di ciclocross non eravamo tutti stradisti. Già la crono è andata discretamente bene, meglio di quanto pensassi. Il giorno dopo conoscevo bene il percorso e mi son detto che se fosse andata via una fuga ci avrei provato. Per il gruppo era difficile tenere controllato e così è stato. 

Con l’Astana Qazaqstan Development il contratto è stato firmato per il 2022
Con l’Astana Qazaqstan Development il contratto è stato firmato per il 2022
Poi è arrivato lo Zoncolan…

Anche quel giorno ho avuto buone sensazioni. Il giorno prima avevo fatto fatica a stare in fuga. Però tutto sommato la gamba ha risposto bene e ho cercato di tenere duro il più possibile poi all’ultimo chilometro Lucca ha dato una bella accelerata. Io mi son ritrovato con Verstrynge che mi guardava, perché eravamo i due più vicini alla maglia al momento. Da quello che mi ha detto dopo, non sapeva ci fosse Buratti così vicino. Io avevo provato a farglielo capire ma nulla di fatto. Ci siamo guardati un po’ troppo nell’ultimo chilometro e abbiamo perso qualche secondo. Infatti a fine tappa eravamo tutti e tre racchiusi in tre secondi.

Provi rammarico a sapere che la vittoria della generale era a soli tre secondi?

Alla fine da una parte sì, ovvio, perché igli scenari possibili per rosicchiarli c’erano. A posteriori è facile dire che se avessimo preparato un po’ di più la crono magari la vittoria sarebbe stata ancora più vicina.

Le tre corse a tappe che hai disputato sono servite per trovare una quadra in quest’ultima?

Secondo me avere fatto tre giri a tappe come Giro d’Italia, il Giro della Valle d’Aosta e Tour dell’Alsazia, mi ha aiutato molto. Perché al Friuli ho sofferto molto di meno il correre per più giorni di fila. Cosa che invece al Giro U23 ho sofferto visto che era il primo e non avevo sensazioni con cui misurarmi. Poi penso che mi abbia fatto bene una settimana di stacco dopo l’Alsazia. La prima settimana di agosto sono stato una settimana senza bici. Adesso mi sento ancora bello fresco. 

L’esperienza nei vari giri a tappe è servita per arrivare pronto a questo Giro del Friuli (foto Valentina Barzi)
L’esperienza nei vari giri a tappe è servita per arrivare pronto a questo Giro del Friuli (foto Valentina Barzi)
Senti di essere portato per questo genere di corse a tappe?

Magari è un po’ presto per dirlo. Però aver visto questo miglioramento al Giro del Friuli mi dà fiducia. 

Dopo qualche mese in gruppo senti di aver trovato il feeling giusto con la strada?

Direi di sì perché sono riuscito a trovare ad un buon equilibrio con l’alimentazione anche post gara. All’inizio non era così semplice. Soprattutto nelle corse a tappe. Ho preso fiducia su come gestirmi con il recupero. All’inizio era tutto nuovo e facevo fatica. Nelle corse di un giorno invece non ho mai avuto queste difficoltà.

Quali sono i tuoi prossimi programmi?

Sarò a casa per altri cinque giorni. Poi andrò a correre al Giro della Toscana e la Coppa Sabatini, il 14 e il 15 settembre, perché mi hanno convocato per queste gare con il Team WorldTour per fare esperienza con i professionisti.

Ti sei posto degli obiettivi per questa ultima parte di stagione?

Sicuramente mi piacerebbe essere utile alla squadra. Ma sono curioso anche per aspetti semplici con cui ancora mi devo confrontare. Uno su tutti l’utilizzo della radiolina che non ho mai usato. E poi non so che gare farò di preciso dopo queste due, però comunque settembre è ancora tutto dedicato alla strada

Davide Toneatti ha disputato la sua prima stagione su strada con una crescita costante di risultati
Davide Toneatti ha disputato la sua prima stagione su strada con una crescita costante di risultati
Sei già partito con la preparazione per il ciclocross?

Non ancora, la bici non l’ho ancora toccata. Ho guardato il calendario e devo ancora delinearlo definitivamente. Il percorso dell’europeo è adatto alle mie caratteristiche. Ne ho parlato con il mio preparatore Claudio Cucinotta e abbiamo pensato che si possa arrivare direttamente fino all’europeo visto che ho staccato ad agosto e posso sfruttare la curva di questa condizione che sembra essere buona.

Ci punti molto a questo europeo?

Contando che sarà tra un mese e mezzo lo considero un obiettivo alla portata. La condizione c’è e mi sento pronto. Tra bici da strada a bici da cross non c’è tutta questa differenza di posizione che magari accusavo maggiormente gli altri anni che passavo da Mtb a ciclocross. 

Come ti sei trovato in questo anno all’Astana Qazaqstan Development Team?

Molto bene, sia con la squadra che con Orlando Maini che è stato la persona con cui mi sono interfacciato di più. Mi sono sentito accompagnato durante tutti gli appuntamenti. Speravo di raccogliere qualcosa in più a luglio e agosto. Guardandomi indietro posso affermare che ho accusato un po’ la stanchezza dovuta al fatto di aver tirato dritto dalla stagione del cross. Sono arrivato con le energie al limite e l’ho visto. Non ho fatto nessun risultato ma mi è servito come esperienza.

Cosa ti aspetti dall’anno prossimo?

Spero di concretizzare qualcosa. Facendo qualche risultato. Facendo tesoro di quello he ho imparato quest’anno. Dalle corse, dalle esperienze, degli errori che ho commesso e di fare un ulteriore step avanti. 

A gennaio scorso, Toneatti ha vinto il campionato italiano cross under 23 a Variano
A gennaio scorso, Toneatti ha vinto il campionato italiano cross under 23 a Variano
E invece sul ciclocross che obiettivi ti sei prefissato?

Prendendosi una pausa a metà stagione subito dopo l’europeo, penso che posso essere competitivo per gli impegni di gennaio con l’italiano, le due tappe di coppa del mondo e il mondiale. Essendo all’ultimo anno mi piacerebbe farmi vedere in ambito internazionale

Con Astana hai già firmato per anno prossimo?

Devo ancora firmare, il contratto era di un anno. Non mi piace parlare prima di aver in mano qualcosa ma me la vivo tranquillamente andando avanti con i miei obiettivi a testa bassa.