Tirreno Adriatico 2021

Nibali? Più Tirreno che Sanremo

10.03.2021
4 min
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«Voglio vedere l’asfalto schizzare per aria. Pronti a scattare dal chilometro zero»: Luca Guercilena (foto in apertura) general manager della Trek-Segafredo, lancia così la stagione e la Tirreno – Adriatico dei suoi ragazzi e rimanda i discorsi sulla Sanremo. E in qualche modo si riallaccia alle parole che Ciccone e Nibali avevano rilasciato: «Abbiamo una squadra solida, possiamo essere competitivi ogni giorno», aveva detto l’abruzzese. «Abbiamo un obiettivo chiaro come squadra, ovvero dare continuità all’ottimo inizio di stagione», aveva ribadito il siciliano.

La Trek è partita davvero forte ed ora abbiamo capito perché. Hanno vinto Mollema (due corse), Pedersen, Brambilla e quando non hanno alzato le braccia al cielo i suoi ragazzi sono stati protagonisti.

Tirreno Adriatico 2021
Vincenzo Nibali è alla 12ª partecipazione nella corsa dei Due Mari La Sanremo viene dopo
Tirreno Adriatico 2021
Nibali è alla 12ª partecipazione nella corsa dei Due Mari

Si punta sullo Squalo

Che gara sarà quella di Nibali? Può essere più che un semplice passaggio, ma un vero obiettivo.

«Vincere non è mai facile – dice Guercilena – ma siamo qui per Vincenzo che può fare bene. La sua condizione è in continuo crescendo. Ha fatto bene a Laigueglia, è migliorato ancora a Larciano. Poi con il parterre che c’è non dico che possa vincere, ma può fare bene.

«Di certo per Vincenzo più Tirreno che Sanremo. Anche perché per uno scalatore puro, con finisseur come Alaphilippe o Van der Poel, la Sanremo diventa davvero difficile da vincere».

Anche Nibali è dello stesso pensiero di Guercilena. «E’ un momento importante della stagione – ha detto – e la Tirreno è la gara più esigente del mio calendario fino a questo momento. Corsa dopo corsa le sensazioni sono migliorate, sento di essere in linea con le aspettative che avevo per questo periodo».

Con il manager milanese, si parla di quanto sia importante per Nibali correre e avere sensazioni positive. Prima dell’inizio della Parigi-Nizza, Nibali era il corridore con più chilometri di corsa nelle gambe. Ne aveva già oltre 2.000 in 14 giorni di gara. E questo dice il piglio con cui lo Squalo ha preso la stagione. Sa che per tenere testa ai più giovani e soprattutto per stare sui suoi valori ha bisogno di correre, magari meglio un ritiro in meno, ma qualche corsa in più.

La crono di San Benedetto

«Quello della Tirreno è un percorso intrigante e mai banale – ha detto Nibali – Ce n’è per tutti i gusti, dagli arrivi in volata, a quelli misti e imprevedibili dove abbiamo diverse alternative per fare gioco di squadra, come successo a Laigueglia e Larciano. Prati di Tivo delineerà la classifica e, senza la cronosquadre iniziale, la crono di San Benedetto acquisterà ancor più peso».

Nibali parla così della crono e del suo peso nell’economia della corsa, ma nel via vai tra gare, viaggi, trasferte… i ragazzi quando preparano davvero le cronometro? Come fanno a lavorarci su?

«Eh, non è facile – ammette Guercilena – noi nei ritiri ogni tre giorni ci lavoriamo, inoltre i ragazzi usano la bici da crono a casa. Vedo però che i cronoman che stanno emergendo sono quelli che vengono dalla pista. Ganna, ma anche Stefan Bissegger (ieri vincitore della corno alla Parigi-Nizza, ndr) viene da lì. Lavora con la nazionale svizzera da quando era juniores e portano queste attitudini anche su strada».

Tirreno Adriatico 2021
Giulio Ciccone in azione sul Monte Pitoro nella prima tappa della Tirreno.
Tirreno Adriatico 2021
Ciccone in azione sul Monte Pitoro nella prima tappa della Tirreno.

Tirreno in appoggio?

E poi c’è Ciccone. Giulio sembra aver ritrovato la brillantezza che gli compete e con essa lo spirito che lo contraddistingue. Ma se di questo non ci sono dubbi e le sue stories su Instagram lo confermano, sul piano delle gambe non siamo ancora di fronte al miglior Ciccone che, sia chiaro, comunque è in crescita anche anche lui. L’abruzzese ha dichiarato che l’arrivo di Prati di Tivo lo stuzzica non poco e allora ci si chiede se davvero potrà aiutare Nibali corpo ed anima.

«Premesso che l’ambizione personale in un giovane è giusto che ci sia, la programmazione è stata ben definita ad inizio anno. “Cicco” è partito un po’ più tranquillo – dice Guercilena – lui dovrà essere pronto per il Giro e sarà il capitano alla Vuelta, deve arrivare al top a fine stagione. Qui non deve dimostrare nulla. Anche perché è fresco di rinnovo. Per lui è prevista una crescita più graduale».

« Il 2020 è dimenticato – fa eco a Guercilena, Ciccone – e sono già stato vicino a vincere. Alla Tirreno il mio obiettivo è fare un ulteriore step di crescita, dare continuità alle prestazioni fatte finora».