Mezzo gruppo ha la bronchite, per il dottore nessun mistero

16.03.2022
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Prima Colbrelli: bronchite alla Parigi-Nizza, niente Sanremo. Poi il freddo ha investito anche la Tirreno e in breve sono venute fuori le rinunce di Alaphilippe e ora di Guarnieri, mentre Cimolai ha saltato la Milano-Torino sperando di rimettersi per la corsa di sabato. Che cosa sta succedendo in gruppo? Come mai tante bronchiti?

Probabilmente niente di strano, anche se in epoca di pandemia si è portati a cercare spiegazioni più articolate. Felline, ad esempio, ha gettato sul tavolo la suggestione che l’uso reiterato delle mascherine potrebbe aver indebolito il sistema immunitario, favorendo l’insorgere della bronchite. In realtà sia in Francia sia in Italia ha fatto davvero freddo. Più di un massaggiatore, di quelli fermi sul Carpegna per passare le mantelline, ha raccontato l’impossibilità di consegnarle vista l’alta velocità del gruppo. E dato che in cima la temperatura era sotto zero e in basso appena sopra, si capisce che i corridori si siano ammalati.

Cimolai è stato costretto a saltare la Milano-Torino, sperando di recuperare per la Sanremo
Cimolai è stato costretto a saltare la Milano-Torino, sperando di recuperare per la Sanremo

La parola al medico

Nel dubbio, abbiamo chiesto il conforto di Gaetano Daniele, medico della Trek-Segafredo, presente alla Tirreno e oggi alla Milano-Torino sulla via di Sanremo.

«Per me non è un caso – dice – siamo comunque a metà marzo e le temperature sono ancora basse. Io continuo a dire da tempo che non c’è solo il Covid, ma ci sono le stesse cose che c’erano anche prima. Eravamo tutti alla Tirreno, abbiamo visto nella tappa di Carpegna che in cima c’erano 2 gradi sotto zero e sotto appena 3 sopra lo zero. All’arrivo, eravamo tutti intirizziti dal freddo a stare fermi, immaginate i ragazzi a mettere e togliere la mantellina, quei pochi che sono riusciti a prenderla».

Sanremo 2021, il dottor Nino Daniele soccorre e abbraccia il vincitore Stuyven, stremato
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Felline ha lanciato la suggestione per cui l’uso protratto della mascherina potrebbe aver ridotto le difese immunitarie, pur ammettendo che si tratta di una sua ipotesi…

Direi di no, non credo che le mascherine incidano. Sono una barriera protettiva, nulla di più. Ci impediscono di venire a contatto con virus, batteri e così via. Nella pratica quotidiana rispetto al passato, da quando si usano le mascherine, l’incidenza delle malattie delle prime vie respiratorie è crollata. Questo è il periodo classico dell’influenza e pure l’influenza da quando usiamo le mascherine si è ridotta notevolmente.

I vostri corridori hanno fatto il vaccino antinfluenzale?

Non li abbiamo mai forzati nel senso di renderlo obbligatorio, però alcuni lo hanno fatto.

Problema saltato fuori in Italia e anche in Francia…

Anche noi abbiamo qualcuno che si è ammalato, direi più alla Parigi-Nizza che in Italia, perché comunque anche lì l’ultimo giorno ha fatto freddo ed era tutto un salire e scendere. Prendono freddo in discesa e poi fai presto ad ammalarti. Non sono forme gravi, almeno nel nostro caso. Qualche caso di infezione delle prime vie respiratorie l’abbiamo anche noi.

Ciccone ha vestito la mantellina al contrario nella prima discesa e ha messo un giornale sotto la maglia per la seconda
Ciccone ha vestito la mantellina al contrario nella prima discesa e ha messo un giornale sotto la maglia per la seconda
Freddo in discesa che è bestiale se non riesci a prendere la mantellina…

Noi alla fine avevamo nel primo gruppo solo Ciccone e lui comunque l’ha presa e aveva detto già sul bus che se la sarebbe infilata al rovescio per proteggersi almeno nel primo passaggio. Nel secondo non l’ha presa, si è messo il classico giornale.

Il Covid può entrarci qualcosa?

Non vedo perché, non in modo diretto. Chi ha avuto il Covid recentemente, a febbraio giù fra Mallorca o alla Valenciana, oramai ha recuperato. Alcuni di loro hanno avuto delle complicanze, magari non direttamente legate al Covid, ma probabilmente legate alla risposta immunitaria un po’ bassina. In questo caso, può insorgere una bronchite. Ad esempio alcuni di quelli che sono ripartiti troppo presto hanno avuto una reinfezione. Comunque per i corridori che lo hanno preso a febbraio è stata una forma decisamente meno impegnativa rispetto a chi l’ha fatto in autunno o l’anno scorso. Un po’ di raffreddamento, febbre rarissima, raffreddore, un po’ di mal di gola. Due-tre giorni senza sintomi e magari qualcuno ha ripreso troppo precocemente.

Alaphilippe nel gelo del Carpegna: anche l’iridato salterà la Sanremo
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Un bel rischio…

In Italia, anche se siamo sempre i maestri delle regole ma in questo caso non mi sembra una cosa così deplorevole, gli atleti devono rifare l’idoneità agonistica dopo il Covid. Quindi una nuova visita medico sportiva anche approfondita, l’ecocardiogramma, gli esami del sangue e il test da sforzo. Quindi se non altro abbiamo la possibilità di escludere le complicanze più gravi. All’estero non c’è un obbligo come da noi, quindi da questo punto di vista siamo un pezzetto avanti. Ma è chiaro che una bronchite si può prendere ancora…