Tra la fine del Gran Piemonte e la partenza del Giro di Lombardia ci sono 42 ore precise. La gara piemontese si è conclusa alle 16:10 di giovedì e la “Corsa delle foglie morte” scatta questa mattina alle 10:10. Un lasso di tempo che i corridori hanno gestito tra routine e quel po’ di tensione per l’ultima classica monumento dell’anno. Andrea Bagioli è uno degli atleti che prende parte ad entrambe le prove.
Il corridore della Quick Step-Alpha Vinyl l’altro ieri ha concluso in ottava posizione e oggi potrebbe essere ancora tra i protagonisti. L’operazione recupero era scattata appena tagliata la linea di arrivo a Beinasco. Le prime sorsate di bevande ad hoc e poi via sul sul bus per il trasferimento che avrebbe portato lui e i suoi compagni al Lombardia.
Andrea, il Gran Piemonte era finito da poco e già eravate in “modalità” Lombardia?
Dopo il Gran Piemonte ci siamo trasferiti verso Bergamo, dove avevamo l’hotel del Lombardia. Sono state due ore di viaggio. Siamo arrivati verso le 19:30 e poco dopo abbiamo cenato. E sì, eravamo già con la testa al Lombardia tanto che sul bus Bramati ci ha parlato dei punti critici, discutevamo del percorso.
Obiettivo recupero dunque: quanto è stato dispendioso il Gran Piemonte?
Ho bruciato 3.600 calorie e fatto 210 watt medi (Bagioli pesa 62 chili, ndr) in 4 ore e 20′ di gara. Al termine della corsa ho preso subito uno shake di proteine e un po’ di riso. Ma poco davvero perché volevo arrivare con un po’ di fame a cena.
La sera del Gran Piemonte cosa hai mangiato a cena?
Pasta e carne rossa, visto che il giorno dopo non avevo molto da fare, giusto una sgambata. Era una giornata di recupero.
Nella mattina di ieri tra sveglia e cibo come ti sei regolato?
Sveglia libera e molto comoda, perché siamo usciti alle 11. Ho iniziato il carico di carboidrati in vista del Lombardia. E per questo ho mangiato del porridge, del pane, un pezzo di crostata, un’omelette e un avocado per introdurre qualche grasso. Da bere, come mia abitudine un paio di bicchieri d’acqua al risveglio, e un caffè.
E poi sei uscito… Cosa hai fatto in bici?
Io che avevo corso il giorno prima ho fatto davvero un giretto facile, facile… Un’oretta o poco più, giusto per rientrare per l’ora di pranzo. Non è mancata la pausa caffè al bar. Chi non aveva corso ha fatto qualcosina in più, piccoli lavori di attivazione.
Quando un pro’ fa una sgambata simile, come va, tutto di 39?
No, 53… cioè 54 ormai: 54×23-21 a 90-95 rpm.
Quindi ecco il pranzo…
A pranzo ho mangiato della pasta, del pesce bianco leggero non del salmone o simili. Questo per variare un po’ la parte proteica e perché a cena avrei ripreso della carne bianca. Verdure poche, perché prima delle corse non sono indicatissime. E le ho prese più “colorate”, tipo barbabietole, carote… che hanno qualche fibra in meno.
Come hai passato il pomeriggio?
Relax. Una mezz’oretta di sonno dopo pranzo. In attesa del massaggio, mi sono distratto con un film, un po’ di musica. Sono stato al telefono con la mia ragazza. E prima di cena ho fatto un po’ di stretching.
Niente merenda?
Una banana. In alternativa in queste situazioni prendo una galletta di riso e del latte vegetale con un po’ di muesli.
A cena?
Ho preso una porzione di pasta. Come dicevo, non è mancata una fetta di carne bianca e, sempre pensando ai carboidrati, una fetta di crostata.
Niente proteine aggiuntive prima di andare a dormire?
Io non le prendo, ma c’è chi si fa uno shake o mangia uno yogurt prima di andare a letto, cosa che avviene attorno alle 22:30.
Quindi eccoci al mattino che precede il via. Cosa mangi a colazione e a che ora suona la sveglia?
Sveglia alle 6:50, colazione alle 7. Ho proseguito con il carico di carboidrati, ma al posto della pasta preferisco il riso prima della corsa perché è un po’ più leggero. Poi uova, pane e qualche zucchero semplice tipo miele o marmellata da mettere sul pane. Da bere come sempre acqua e caffè. E il solito avocado per i grassi.
E si va alla partenza! In queste fasi, in queste 42 ore nello specifico, cosa ti piace di più e cosa di meno?
Di meno, il far passare il tempo nel pomeriggio che precede la corsa, quando sei in stanza. Invece mi piace l’atmosfera prima della gara sul bus. I momenti in cui si arriva al via, ci si cambia, c’è silenzio, vedi i tifosi che cominciano ad arrivare… si avverte la tensione. Mi piace!