Mondiale gravel, la nazionale e i ragionamenti di Pontoni

07.10.2022
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Domani e domenica fra Vicenza e Cittadella si correrà il primo mondiale gravel della storia. Daniele Pontoni, cittì azzurro del cross e del gravel, ha diramato nei giorni scorsi delle convocazioni inattese, con nomi come quelli di Davide Ballerini e Daniel Oss, oppure di Sofia Bertizzolo fra le donne, accanto a Barbara Guarischi.

Il mondiale l’ha organizzato Filippo Pozzato con la sua PP Sport Events e sarà destinato ad entrare nella storia di una disciplina in forte ascesa. La formula di partecipazione è inedita rispetto ai canoni delle corse su strada e ricalca semmai (anche se non del tutto) quello delle marathon di mountain bike, con gli elite e i pro’ che partono davanti agli amatori che si sono qualificati. Con il cittì della nazionale abbiamo cercato allora di capire che corsa verrà fuori, quali regole seguirà e in che modo sono state fatte le scelte degli uomini e delle donne.

«Con qualcuno – dice Pontoni – sono state delle proposte mie, ad esempio con la Guarischi. L’ho vista girare in pista a Pordenone ed è nata da lì. Di Daniel Oss invece ho parlato col team manager Amadio. Per Ballerini e altri ho fatto una serie di chiamate anche ai direttori sportivi e ai team manager, innanzitutto per capire chi fossero gli atleti disponibili, su una rosa più ampia che avevo dato, con i nomi che mi sarebbe piaciuto avere per questo mondiale».

Oss e Sagan: i due saranno entrambi al mondiale gravel. Il nome di Oss è venuto fuori da uno scambio fra Pontoni e Amadio
Daniel Oss, qui con Sagan: i due saranno entrambi al mondiale gravel
Hai valutato anche la predisposizione per il fuoristrada fatta magari nelle categorie giovanili o per le classiche del Nord? 

Quelli che avevano fatto esperienza nelle categorie giovanili erano attenzionati, ma qui non dobbiamo pensare solo al fuoristrada, perché comunque è una gara di fondo. Anche per questo siamo e sono stato orientato più su professionisti che arrivano dalla strada, soprattutto anche per il chilometraggio: sia in campo femminile sia in campo maschile. Chiaramente è stata fatta anche questa valutazione tecnica, oltre alla disponibilità degli atleti dei team.

Anche perché il percorso non appare troppo tecnico…

Infatti prima sono venuto a visionare personalmente il tracciato di gara per capire quali potevano essere le attitudini degli atleti per questo mondiale.

Pontoni assieme a Chiara Teocchi, biker, crossista e ora azzurra ai mondiali gravel
Pontoni assieme a Chiara Teocchi, biker, crossista e ora azzurra ai mondiali gravel
Come è nata ad esempio la convocazione di Sofia Bertizzolo, che pure è arrivata quarta al Fiandre?

E’ venuta fuori parlando con il suo meccanico Flavio Longhi e sapendo che lei comunque arrivava dal cross nelle categorie giovanili.

Gli atleti Specialized correranno con le Roubaix, delle bici da strada. Credi che servirà una revisione dei regolamenti?

Al momento, come è giusto essendo all’anno zero, hai una forbice molto larga e lasci libertà un po’ a tutti, come è stato negli anni 90 con la mountain bike. Quindi credo che avremo bisogno di qualche anno per normare questa specialità, che io ritengo abbia un futuro importante.

Come si svolgerà l’assistenza sul percorso?

Come nazionale abbiamo già pianificato proprio ieri sera tutti i punti. Saremo divisi in 3-4 squadre con cui copriremo le 12 postazioni. Faccio un esempio, il gruppo di lavoro che va alla postazione 1 andrà poi alla 4, alla 7 e alla 10. Chi invece farà la 2, poi andrà alla 5, alla 8 e alla 11. E chi fa la 3, poi passerà alla 6, la 9 e la 12. Sarà una corsa nella corsa, come in una Marathon di mountain bike.

Ballerini pavé
Davide Ballerini, esperto di classiche del Nord, porterà in gara la sua Specialized Roubaix
Ballerini pavé
Davide Ballerini, esperto di classiche del Nord, porterà in gara la sua Specialized Roubaix
Dove si deciderà la gara?

Secondo me si cominceranno a vedere grandi cose già all’inizio. Nei primi 35 chilometri capiremo già tanto. Ci sono le due salite e i tratti più tecnici dove tra l’altro è anche più facile bucare o avere degli inconvenienti. Poi si sa, 200 chilometri per gli uomini sono tanti, come pure 140 per le donne.

Quindi ti aspetti subito selezione?

Non si deciderà, ma si delineerà all’inizio. Nelle gare che abbiamo visto fino ad ora, anche se abbiamo poco storico, i corridori arrivano uno alla volta e con distacchi abissali. In più, un mondiale è un mondiale e potrebbe darsi che la corsa diventi anche più tattica. Noi abbiamo la nostra idea di gara e la interpreteremo in una certa maniera. Però dai primi riferimenti capiremo se dovremo adattarci ad altri schemi.

Come funzionerà l’assistenza tecnica e come avete fatto le scelte teniche?

Non si può cambiare la bici chiaramente e si può fare assistenza sono nei punti fissi. I ragazzi avranno quel che serve per essere autosufficienti. Per le scelte tecniche, abbiamo visionato il percorso con tutti i ragazzi e i due che mancano lo vedranno oggi. Abbiamo deciso assieme, anche in base alle caratteristiche dei singoli. Qualcuno si sente più sicuro magari con il 33, qualcuno col 35. Dipende anche dalla guida di ogni atleta, non sarà standardizzato per tutti.

Mathieu Van Der Poel sarà uno dei pezzi grossi al via del mondiale gravel
Mathieu Van Der Poel sarà uno dei pezzi grossi al via del mondiale gravel
C’è la tensione di un vero mondiale?

Il mondiale è il mondiale e ricordiamoci che il primo passerà alla storia. Ma aspetta che vi passo un signore anziano che vuole salutarvi, aspetta…

Chi parla?

Giro di Lombardia 1999.

E’ Mirko Celestino, commissario tecnico della nazionale di mountain bike e vincitore del Lombardia di 13 anni fa, che a Vicenza farà da spalla a Pontoni, nel segno dell’ottima collaborazione trasversale fra i vari settori.

Correrai anche tu?

No, non mi ha convocato. Non capisce niente questo qua di selezioni (ride, ndr). Ne parlavamo ieri con Daniele, mentre eravamo sul percorso con le ragazze. E ci dicevamo uno con l’altro che queste sarebbero state le nostre corse. Sembrano le corse del Belgio con queste stradine, che mi piacevano tanto…

Mirko Celestino, classe 1974, vinse il Lombardia 1999. Oggi è tecnico della nazionale di Mtb e collabora con Pontoni
Mirko Celestino, classe 1974, vinse il Lombardia 1999. Oggi è tecnico della nazionale di Mtb

Il primo mondiale gravel si disputerà fra domani e domenica, nel ricchissimo weekend del Lombardia e dell’Ora di Ganna. Come detto già a suo tempo con Pozzato, è stato organizzato tutto senza riferimenti del passato. Per questo entrerà nella storia e per questo lo seguiremo con grande curiosità. Visti i nomi al via, non sarà certo una corsa banale.