Sicurezza: in Belgio le transenne le fanno così

16.04.2021
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Le abbiamo scoperte nei giorni del Fiandre. Le nuove transenne adottate per le classiche di primavera nelle Fiandre sono una svolta notevole sul fronte della sicurezza. La risposta migliore, fino ad ora, perché non si ripetano incidenti drammatici come quello di Jakobsen del 2020. Basta barriere di metallo, si sono adottate quelle realizzate da Boplan con un polimero ad alto assorbimento. Sono alte 1,40 e hanno inclinazione di 70 gradi, per impedire al pubblico di sporgersi, garantendo la sicurezza di tutti.

La storia si è ripetuta, fortunatamente senza troppi danni, sul traguardo della 4ª tappa del Presidential Tour of Turkey. Mentre davanti a tutti Cavendish sprintava per la terza vittoria in tre giorni, alle sue spalle una bici ha impattato con le transenne, le ha fatte volare e il gruppo si è fermato in un grande mucchio. Si pensava (e si sperava) che l’incidente dello scorso anno a Jakobsen avesse aperto gli occhi, ma così non è stato. Per fortuna però qualcuno si è mosso e dal Belgio arriva per tutti un interessante spunto, di quelli che cogli soltanto andando alle corse.

Nella 4ª tappa del Turchia, a Kemer, maxi caduta alle spalle di Cavendish
Nella 4ª tappa del Turchia, a Kemer, maxi caduta alle spalle di Cavendish

Modello Fiandre

Ci hanno pensato gli organizzatori di Flanders Classics, proprietari di quasi tutte le corse di primavera in Belgio. A febbraio, per Omloop Het Nieuwsblad e Kuurne, si era ancora con le vecchie transenne di metallo. Invece a partire dal Gp E3-Saxo Bank e poi nelle corse a seguire, le barriere nelle zone di arrivo hanno cambiato faccia e colore.

Abbiamo avuto tempo di farne la conoscenza all’arrivo di Scheldeprijs e abbiamo avuto anche il tempo di fermarci per osservarle, fare foto e anche video. Le nuove barriere sono state progettate appositamente per gli arrivi delle corse di ciclismo e sono realizzate in materiale plastico. Sono alte 1,40 e l’inclinazione di 70 gradi impedisce ai tifosi di sporgersi verso la strada e ai corridori di volare dall’altra parte.

Alto assorbimento

Il materiale impiegato è un polimero ad alto assorbimento, che si deforma in caso di impatto, senza trasformarsi in un trampolino o una catapulta. Viste dal punto di vista dei corridori, quindi dalla strada, le transenne mostrano una faccia liscia e omogenea, impossibile da penetrare per ruote e manubri. Gli elementi che le compongono si legano fra loro con un sistema maschio-femmina e riempiendole d’acqua si dà alla barriera la consistenza giusta.

Gli striscioni pubblicitari di cui sono rivestiti gli arrivi si infilano in un doppio binario – superiore e inferiore – conferendo alla… parete l’omogeneità giusta. Forse, ma siamo nel campo delle intuizioni personali, si potrebbe lavorare ancora sul raccordo dei pannelli sul lato corto. In ogni caso, il distacco del cartello in caso di caduta non comporta l’apertura delle barriere. Se il corridore si appoggia contro la transenna, non corre il rischio che la ruota o il manubrio si fermi bruscamente, sbalzandolo via.

I totem di Boplan riparano i corridori da sporgenze e altri ostacoli sulla strada
I totem di Boplan riparano i corridori da sporgenze e altri ostacoli sulla strada

Made in Boplan

Le produce Boplan, un’azienda belga che ha filiali anche in Gran Bretagna negli Usa e nel resto d’Europa. Oltre alle transenne, per quanto riguarda il ciclismo, produce anche totem da collocare a bordo strada o agli incroci per salvaguardare i corridori in gara da spartitraffico e ostacoli sulla strada. Per il resto delle sue attività, Boplan produce protezioni per magazzini, per spazi di lavoro e persino elementi per guardrail: tutto ciò che potrebbe andare incontro a urti e può trarre vantaggio dall’impatto con un materiale assorbente ed elastico.

Con questo tipo di transenne, probabilmente Jakobsen non avrebbe rischiato di morire. E anche se tutto è perfettibile e soluzioni diverse possono essere certamente trovate, è interessante rendersi conto di come l’urgenza del problema venga recepita diversamente nei vari Paesi. Nel Belgio che ha nel ciclismo lo sport nazionale, non hanno voluto correre altri rischi.