Attila Valter, una del sorprese del Giro d’Italia 2021 e corridore atteso per la prossima edizione della corsa rosa. Al Tour of the Alps abbiamo fotografato la Lapierre Xelius SL3 del corridore ungherese (la stessa con cui ha corso Thibaut Pinot, vincitore ieri dell’ultima tappa). Ruote medio/basse, due dischi freno da 140 e le corone grandi, queste le preferenze dell’atleta ungherese.
Tanti spessori sotto il manubrio
Come già evidenziato in passato, il gruppo degli scalatori del team transalpino non adottano dei setting estremizzati ed eccessivamente caricati sull’avantreno. Tra lo stem e la battuta dello sterzo ci sono parecchi spessori che aiutano a non comprimere il diaframma in fase di respirazione. Tutti gli atleti usano la piega full carbon integrata Lapierre con i pulsanti climber nella sezione posteriore.
Pulsanti da scalatore per Attila Valter Attila Valter è nato nel 1998, è alto 1,85 e pesa 65 chili
La trasmissione, un mix tra forza ed agilità
Le corone 54-40 sono abbinate alle pedivelle Dura Ace della generazione precedente. Questa combinazione è quella preferita da Attila, con i pignoni posteriori 11-34. Tutto sommato non è una cosa usuale, in particolare la scelta della corona anteriore più piccola da 40 denti. Buona parte dei suoi colleghi opta ancora per il 39.
Una Prologo Nago Evo CPC
L’atleta ungherese preferisce una sella con la lunghezza tradizionale e con gli inserti CPC. La larghezza di questo modello è di 141 millimetri, una soluzione che per certi versi è parallela a quella di Romain Bardet. Ovvero, corridori alti e filiformi, stretti nella zona del bacino che utilizzano selle con larghezze medie.
Combinazione anteriore 54-40, ma le corone sono montate sulle “vecchie” pedivelle Scala pignoni 11-34 Disco posteriore da 140 e perno passante Shimano 140 anche per il comparto frenante anteriore Ruote Dura-Ace C36 nuova versione, ma da tubolare Gomme da 25 e tubolari
Combinazione anteriore 54-40, ma le corone sono montate sulle “vecchie” pedivelle Scala pignoni 11-34 Disco posteriore da 140 e perno passante Shimano 140 anche per il comparto frenante anteriore Gomme da 25 e tubolari Ruote Dura-Ace C36 nuova versione, ma da tubolare
Ruote C36 e tubolari
Nelle tappe al Tour of the Alps abbiamo visto Attila Valter con le Dura Ace C36, quelle di ultima generazione e con la predisposizione al tubolare. La scelta è caduta sulle Continental Competition LTD da 25 millimetri di sezione.
Thibaut Pinot, solo per citare un esempio, opta per il profilo da 50 e gomme tubeless. Rimaniamo nella parte bassa della bici, per segnalare i due dischi freno da 140 millimetri di sezione e i perni passanti Shimano, quelli con la linguetta che non ha bisogno della chiave a brugola per la rimozione della ruota.
Orizzontale personalizzato per la Lapierre di Pinot 3 Centimetri il totale degli spessori, non usuale tra i pro’ Una Prologo Nago Evo CPC per Pinot Tubeless e ruote da 50
Orizzontale personalizzato per la Lapierre di Pinot 3 Centimetri il totale degli spessori, non usuale tra i pro’ Una Prologo Nago Evo CPC per Pinot Tubeless e ruote da 50
E la Lapierre di Pinot? Eccola
Vince l’ultima tappa del Tour of the Alps 2022, non sarà al via del Giro d’Italia, ma torna ad essere protagonista. Thibaut Pinot e la sua Lapierre Xelius SL3, sempre con le Dura Ace C50, i tubeless da 25 e quei tre centimetri di spessori (stem/sterzo). Pinot non usa una sella corta, ma il modello Prologo Nago Evo CPC con lunghezza tradizionale e larghezza da 134 millimetri.