Qualche tempo fa via avevamo parlato dei manubri più stretti e dei gomiti più larghi. Ma questo argomento, a rimorchio, portava con sé un altro tema: quello delle leve inclinate l’interno. Ed era stato Alessandro Covi a parlarne commentando proprio quell’articolo. Per lui i gomiti larghi, più che dai manubri stretti derivavano dalla posizione dei comandi, ora rivolti verso l’interno del manubrio.
Abbiamo così richiamato l’atleta della Uae Emirates, che tra l’altro giusto due giorni fa è tornato in corsa al Giro dell’Appennino dopo il ritiro dal Giro d’Italia, quando di fatto fece da “cuscino” a Geraint Thomas. Un buon segnale in vista del resto della stagione che per Covi passerà dal Giro di Svizzera. Ma veniamo al discorso delle leve inclinate verso l’interno.
Alessandro, leve inclinate all’interno dunque, come mai?
Questioni aero, da quando ci hanno impedito di distenderci con gli avambracci sulla piega le abbiamo messe così. Almeno questa è la mia idea. Penso che questa rotazione sia figlia di quel regolamento (UCI 2021, ndr). Da lì questa moda di mettere le leve più all’interno.
Insomma non è una coincidenza…
No, non è solo una coincidenza perché in effetti mettendo i comandi così riesci a sdraiarti di più sul manubrio. Si guadagna un po’ in termini di “lunghezza”.
Qualche centimetro in più e polsi più dritti… Ma c’è anche una correlazione con i manubri più stretti? O meglio, quella regola di non poter distendere gli avambracci ha portato ai manubri più stretti?
Secondo me sì, perché tutto è collegato. Quando devi spingere forte in pianura, quando ci sono le alte velocità, cerchi di metterti in posizioni aerodinamiche. E per assurdo a volte riesci a stare più basso con la testa, quando le mani sono sulle leve anziché sotto, sulla curva. E stando più basso, aumenta l’aerodinamica ,sei più veloce. E per me fai meno fatica a trovare questa posizione aero con le leve in quel modo.
Hai appena detto che a volte riesci a stare più basso con la testa in quella posizione, anziché con le mani sotto: perché? E’ questione di pressione sulla sella? Perché si riesce ad essere più sciolti con la muscolatura?
Credo sia più una cosa più meccanica, non saprei spiegarla sinceramente. E’ una valutazione che faccio su di me. In quel modo mi è più facile stare più basso con spalle e testa. E quindi è la posizione che in certi frangenti utilizzo più spesso.
Magari si respira anche meglio stando meno schiacciati col busto…
Non è una questione di respirazione, anche perché è una posizione che non si usa per ore, ma per alcuni minuti, quando sei a tutta. Poi torni ad assumere una posizione più comoda.
Per esempio si riesce a cambiare facilmente quando si hanno le mani sulle leve?
Se c’è bisogno si. Ma comunque è una posizione che utilizzi più che altro in rettilineo, in pianura solitamente. E se devi cambiare in quel caso lo fai solo con il rapporto dietro. “Butti giù” il rapporto più duro che riesci a spingere e vai. Di certo non è una posizione di comfort!
Una posizione di attacco o se si deve tirare per chiudere in testa al gruppo… E invece le leve messe così all’interno hanno dei contro?
La guidabilità non è il massimo, in effetti è un po’ più scomoda. E soprattutto quando ti alzi sui pedali senti che la bici ti segue in una maniera un po’ diversa, meno lineare, rispetto a quando si hanno le leve dritte.
In gruppo ne parlate di queste soluzioni?
Non più di tanto, anche perché ormai le stanno adottando un po’ tutti. Personalmente io le ho rivolte all’interno il minimo indispensabile. Se ci fate caso sono messe quasi in modo tradizionale.
In squadra chi insiste parecchio su questa rotazione verso l’interno?
Beh, Ayuso insiste molto su questo aspetto, ma un po’ tutti mi verrebbe da dire. Quest’anno anche Tadej (Pogacar, ndr) stesso ce le ha belle strette verso l’interno. Una cosa è certa: sono sicuramente più quelli con le leve che vanno verso l’interno che quelli che le hanno diritte. Anzi forse non ne rimane quasi quasi nessuno.