La nuova G.JET di Gaerne per la VF Group Bardiani

27.02.2025
3 min
Salva

Dopo appena un anno di pausa, il team VF Group Bardiani-CSF Faizanè celebra questa stagione il ritorno del logo Gaerne sulla propria maglia, in virtù di una partnership triennale che unisce tradizione e innovazione. La definizione di questo accordo rappresenta un forte legame con le radici italiane, fondato su valori condivisi quali la passione per il ciclismo, l’impegno nello sviluppo dei giovani talenti e la costante ricerca dell’eccellenza nelle prestazioni.

La rinnovata collaborazione, siglata tra le famiglie Reverberi e Gazzola, riafferma dunque la volontà di investire in un progetto interamente italiano, capace di coniugare l’esperienza artigianale con le tecnologie più avanzate. In questo contesto, Gaerne torna ufficialmente sulla divisa del team, posizionando il proprio logo sulle spalle della maglia, garantendo così una visibilità costante durante tutte le competizioni stagionali. 

Il nome Gaerne torna sulle maglie della squadra di Bruno e Roberto Reverberi
Il nome Gaerne torna sulle maglie della squadra di Bruno e Roberto Reverberi

Identità… di squadra

Parallelamente a questo ritorno, l’azienda trevigiana lancia la nuova scarpa G.JET, ideata appositamente per il team e caratterizzata da una speciale colorazione aqua, perfettamente in sintonia con l’identità della squadra. Dal punto di vista tecnico, la G.JET rappresenta l’ultima evoluzione nelle calzature da ciclismo di alta gamma. La tomaia è dotata della tecnologia G.Frametex, che combina tessuto e poliuretano in una struttura di supporto studiata per migliorare la stabilità e conferire una sensazione di leggerezza. Le perforazioni strategiche ottimizzano la ventilazione, mantenendo i piedi freschi e asciutti durante lunghe pedalate. Il sistema di chiusura INFIT CLOSURE SYSTEM 1.0, con le sue regolazioni differenziate per zone, riduce i punti di pressione e garantisce una calzata precisa, mentre la piattaforma BOA Li2 DIAL F consente aggiustamenti rapidi e personalizzati, assicurando comfort e controllo ottimali.

Il design della scarpa è ulteriormente esaltato dalla linguetta FIT TONGUE 1.0, priva di cuciture e dotata di imbottitura high-tech, e dal tallone ANATOMICAL HEEL CUP 1.0, che offre un supporto superiore e migliora notevolmente il trasferimento di potenza grazie al trattamento antiscivolo interno. La soletta interna, con supporto anatomico e micro forature, è studiata per ottimizzare la traspirazione e garantire un microclima ideale all’interno della scarpa, eliminando il fastidio del sudore durante le fasi di sforzo intenso.

Infine, la suola in carbonio Gaerne EPS Lightweight Full Carbon Sole 12.0, ultra-leggera e sottile, è realizzata in fibra di carbonio e progettata per trasferire ogni singolo watt di potenza ai pedali. Dotata di prese d’aria, inserti antiscivolo e tacchetti intercambiabili, permette una regolazione personalizzata della stabilità e della trazione, offrendo così un equilibrio perfetto tra performance e comfort.

Gaerne lancia anche un nuovo modello di scarpe: le G.JET
Gaerne lancia anche un nuovo modello di scarpe: le G.JET

Tradizione e innovazione

«Siamo lieti di riaccogliere il team VF Group Bardiani-CSF Faizanè – ha dichiarato il Cavalier Ernesto Gazzola, presidente di Gaerne spa – e di sostenere i giovani talenti, accompagnandoli nella loro crescita professionale. Da 63 anni realizziamo scarpe artigianali in Italia, mettendo al centro qualità, comfort e innovazione. La nuova G.JET è proprio il risultato di questo impegno e garantirà agli atleti prestazioni di altissimo livello. Tradizione e ricerca tecnologica sono alla base della filosofia di Gaerne, finalizzata a offrire prodotti in grado di rispondere alle esigenze delle competizioni moderne».

«Siamo entusiasti di rinnovare la partnership con Gaerne – ha replicato Bruno Reverberi, general manager della VF Group Bardiani-CSF Faizanè – e faremo davvero del nostro meglio per ripagare la fiducia riposta in noi con i risultati sul campo. La presenza del logo Gaerne sulla maglia garantisce un’eccellente visibilità, confermando il nostro impegno nel valorizzare i giovani talenti italiani».

Gaerne

C’è sempre la tecnologia di Bryton per la Vf Group-Bardiani 

06.02.2025
3 min
Salva

La collaborazione tecnica fra il team VF Group Bardiani-CSF Faizanè e Bryton, brand di riferimento nella produzione di ciclocomputer GPS, è sempre più forte. A confermarlo è il fatto che la formazione della famiglia Reverberi ha deciso di rinnovare la sua collaborazione con Ciclo Promo Components, la commerciale veneta che distribuisce in esclusiva Bryton per il mercato italiano. La collaborazione, giunta al suo quinto anno, avrà come protagonista il nuovissimo Bryton Rider S510, un ciclocomputer GPS all’avanguardia, lanciato recentemente sul mercato internazionale (in apertura foto Vf Group-Bardiani/Gabriele Reverberi).

I ragazzi del team Vf Group-Bardiani CSF-Faizanè utilizzeranno ciclocomputer Bryton per il quinto anno consecutivo (foto Gabriele Reverberi)
I ragazzi del team Vf Group-Bardiani CSF-Faizanè utilizzeranno ciclocomputer Bryton per il quinto anno consecutivo (foto Gabriele Reverberi)

Parola a team e azienda

Come anticipato, Bryton sarà partner tecnico del team VF Group Bardiani-CSF Faizanè per il quinto anno consecutivo, grazie anche all’ottimo rapporto che si è venuto a creare in questi anni tra lo stesso team e Ciclo Promo Components. A confermarlo è lo stesso Roberto Reverberi, team manager della squadra, che si è espresso con le seguenti parole: «Siamo grati a Loris Campagnolo (socio co-fondatore di Ciclo Promo Components SPA, ndr) per la fiducia dimostrata ancora una volta nei nostri confronti. Questa partnership tecnica sta dando ottimi risultati e siamo felici di proseguire insieme questa collaborazione. Abbiamo avuto l’opportunità di testare in anteprima il Bryton Rider S510, un prodotto sviluppato tenendo conto delle necessità dei ciclisti professionisti».

La soddisfazione espressa da Roberto Reverberi è confermata dalle parole di Loris Campagnolo: «Siamo entusiasti di rinnovare questa partnership con il team VF Group Bardiani-CSF Faizanè, una squadra con cui condividiamo una visione orientata all’eccellenza e all’innovazione. Fornire i ciclo computer Bryton al team ci permette di continuare a crescere e di rafforzare la presenza di uno dei marchi di ciclo computer più conosciuti nel mercato italiano ed internazionale. Grazie ai continui feedback degli atleti, Bryton continua a perfezionare i propri prodotti per rispondere alle esigenze degli atleti professionisti».

Il modello in dotazione per la stagione 2025 sarà il Rider S510 (foto Vf Group-Bardiani/Gabriele Reverberi)
Il modello in dotazione per la stagione 2025 sarà il Rider S510 (foto Vf Group-Bardiani/Gabriele Reverberi)

Il meglio per il team

A fine 2024 i corridori del team hanno avuto l’opportunità di testare il nuovo Bryton Rider S510, che da quest’anno accompagnerà in gara e in allenamento la VF Group Bardiani-CSF Faizanè. Gli stessi corridori hanno avuto modo di dare un contributo al suo sviluppo attraverso i loro continui feedback.

Merita di essere ricordato che il nuovo Bryton Rider S510 si distingue per il suo display touchscreen a colori da 2,8” e un’interfaccia intuitiva, che garantiscono un’esperienza di utilizzo fluida. Tra le sue caratteristiche principali segnaliamo le seguenti: navigazione avanzata con mappe regionali precaricate e monitoraggio in tempo reale; Climb Challenge 2.0, per affrontare le salite con dati dettagliati; ricerca vocale e Group Ride, per una connettività senza pari; durata della batteria fino a 30 ore, ideale per allenamenti intensivi e gare; integrazione con l’app Bryton Active, per personalizzare gli allenamenti e rimanere sempre connessi tramite Live Track.

Gli atleti del team avranno inoltre in dotazione la fascia cardio, completando così un set tecnologico progettato per massimizzare le loro performance.

Segnaliamo in chiusura che il nuovo Bryton Rider S510 è già disponibile nei negozi affiliati Ciclo Promo Components.

Ciclo Promo Components

Al tempo libero della Vf Group-Bardiani ci pensa Clique

28.01.2025
3 min
Salva

Sono tanti gli aspetti che rendono un team “elegante” in corsa, a partire dalla bellezza della sua divisa per arrivare naturalmente alla bicicletta, spesso oggetto del desiderio di tanti appassionati. L’eleganza di una squadra si misura però anche lontano dalle gare, nel cosiddetto tempo libero. Lo sanno bene in casa VF Group Bardiani-CSF Faizanè. Per il sesto anno consecutivo la formazione di Bruno e Roberto Reverberi potrà contare infatti sull’abbigliamento da riposo Clique, brand leader europeo nell’abbigliamento fuori-gara, presente nel nostro Paese grazie a New  Wave Italia.

Clique veste i ragazzi del team Vf Group-Bardiani-CSF Faizanè quando sono lontani dalle gare (foto Sprint Cycling)
Clique veste i ragazzi del team Vf Group-Bardiani-CSF Faizanè quando sono lontani dalle gare (foto Sprint Cycling)

Linea completa 

Anche per la stagione 2025 Clique ha pensato sia agli atleti che allo staff della professional italiana. La nuova linea di abbigliamento per il tempo libero comprende T-shirt, polo, felpe, tute, giubbini e giacche, oltre a zaini e borse del freddo. Per la dirigenza sono state realizzate camicie personalizzate. I direttori sportivi avranno a disposizione pratiche borse porta computer. Completano la dotazione il Podium Cap ufficiale e il berretto invernale.

Una serie di capi d’abbigliamento per tutti i momenti dell’anno (foto Sprint Cycling)
Una serie di capi d’abbigliamento per tutti i momenti dell’anno (foto Sprint Cycling)

Le dichiarazioni

Roberto Reverberi, team manager della VF Group Bardiani-CSF Faizanè si è così espresso in merito alla rinnovata collaborazione con il marchio Clique: «Ringrazio Mario Bianchi per la fiducia accordataci, la nostra è una collaborazione duratura e sappiamo che il materiale da riposo è di prima qualità e viene da un’azienda affermata nel settore. Abbiamo apportato qualche modifica per sottolineare l’italianità della squadra con un’azienda d’eccellenza del made in Italy».

Ecco invece il pensiero di Mario Bianchi, CEO di New Wave Italia:  «Siamo orgogliosi di rinnovare e proseguire la prestigiosa e proficua partnership con il team VF Group Bardiani-CSF Faizanè anche nel 2025. La passione per il ciclismo ci accomuna alla famiglia Reverberi che gestisce una struttura organizzatissima ed efficiente con cui è un vero piacere collaborare».

Non solo vestiti, Clique realizza anche accessori come zaini e borse, per spostarsi e viaggiare con maggiore comodità (foto Sprint Cycling)
Non solo vestiti, Clique realizza anche accessori come zaini e borse, per spostarsi e viaggiare con maggiore comodità (foto Sprint Cycling)

Scopriamo Clique

Per quanti ancora non conoscono Clique, segnaliamo che si tratta di un brand leader europeo nell’abbigliamento personalizzabile ed offre un vasto assortimento di indumenti sportivi e casual di assoluta qualità, comodi e funzionali, resistenti nel tempo e sempre più eco-sostenibili.

Tutti i prodotti presentano uno straordinario rapporto qualità/prezzo. Sono inoltre idonei all’applicazione di stampe e ricami per la personalizzazione con loghi e grafica pubblicitaria nonché per il merchandising di ogni genere. Consegne rapidissime e perfetta decorazione dei capi sono garantiti dalla rete capillare di rivenditori specializzati in abbigliamento sportivo, pubblicitario e da lavoro.

I dealer ufficiali Clique sono facilmente identificabili sul sito ufficiale.

New Wave

Cetilar Nutrition Official Partner del Giro d’Italia (e non solo…)

22.01.2025
3 min
Salva

Cetilar Nutrition è il nuovo Official Nutrition Partner di Giro d’Italia Giro-E, Giro Next Gen e Giro d’Italia Women. PharmaNutra, la realtà farmaceutica con sede a Pisa e della quale Cetilar Nutrition fa parte, ha difatti annunciato la definizione di una partnership triennale che vedrà il brand Cetilar Nutrition al fianco degli eventi ciclistici di RCS Sport & Events.

Questo importante accordo consolida il ruolo di Cetilar Nutrition come attore protagonista nel settore dell’integrazione alimentare sportiva, rafforzando il legame tra il marchio e le competizioni “endurance”. Il Giro d’Italia, infatti, non è solo una gara ciclistica, ma un evento che celebra la cultura, la storia e la passione italiana, esportando l’eccellenza nazionale in tutto il mondo. Questa collaborazione rappresenta per PharmaNutra un’opportunità unica di visibilità internazionale, sposando valori condivisi come l’impegno, la ricerca dell’eccellenza e la dedizione.

Innovazione e qualità

Lanciata nel 2023, la linea Cetilar Nutrition è stata concepita per soddisfare le esigenze degli sportivi, con una gamma di prodotti innovativi che supportano energia, idratazione e recupero. Progettati per affrontare e supportare le sfide degli sport di lunga distanza, i prodotti Cetilar Nutrition rispondono alle necessità di chi pratica ciclismo: uno sport che richiede resistenza fisica e una gestione ottimale delle risorse energetiche. La presenza del marchio nel settore è tra l’altro già significativa, con collaborazioni con squadre professionistiche come VF Group-Bardiani-CSF Faizanè e con eventi di rilievo quali la Gran Fondo Strade Bianche e la Gran Fondo Il Lombardia Felice Gimondi.

La partnership con il Giro d’Italia, il Giro-E, il Giro Next Gen e il Giro d’Italia Women – rappresenta un ulteriore passo avanti per Cetilar Nutrition. Grazie alla copertura mediatica globale e al vasto pubblico che segue l’evento, il marchio avrà difatti la possibilità di ampliare la propria presenza sul mercato, generando benefici economici e di immagine. L’accordo prevede inoltre attività di co-branding e campagne promozionali, con l’obiettivo di dimostrare l’impegno di PharmaNutra verso l’innovazione e la qualità.

Roberto Lacorte, Vice Presidente PharmaNutra spa
Roberto Lacorte, Vice Presidente PharmaNutra spa

L’impegno nel ciclismo

«Essere scelti come Official Nutrition Partner del Giro d’Italia è per noi motivo di grande orgoglio – ha dichiarato Roberto Lacorte, Vice Presidente di PharmaNutra spa – e questa partnership in modo particolare testimonia il nostro impegno nello sviluppo di soluzioni innovative per supportare gli atleti nelle loro sfide più complesse. Inoltre, il Giro d’Italia, dopo ben 45 anni, farà tappa a Pisa, sede della nostra azienda, rendendo l’accordo ancora più bello e significativo. Grazie a questa collaborazione, PharmaNutra conferma il proprio ruolo di protagonista nel mercato della nutrizione sportiva, preparandosi a tre anni di sport, innovazione e passione. Cetilar Nutrition continuerà inoltre a essere Official Nutrition Partner di eventi di rilievo come Strade Bianche, Gran Fondo Strade Bianche e Gran Fondo Il Lombardia, e del team VF Group-Bardiani CSF-Faizanè riaffermando così il proprio forte impegno nel mondo del ciclismo».

Cetilar Nutrition

VF Group-Bardiani: rinnovata la collaborazione con BMZ

15.01.2025
3 min
Salva

La stagione 2025 della VF Group Bardiani-CSF Faizanè si arricchisce di una novità tecnologica che arriva direttamente dal Giappone. Parliamo della conferma, e dunque del rinnovo dell’accordo di partnership con il brand produttore di solette innovative BMZ

Questi accessori all’avanguardia, sviluppati grazie a una tecnologia brevettata, sono difatti progettati per ottimizzare le prestazioni degli atleti, migliorando sia il comfort che l’efficienza durante la pedalata. Le solette BMZ offrono benefici significativi, garantendo una maggiore spinta e un appoggio più stabile durante la pedalata. I professionisti della VF Group Bardiani-CSF Faizanè possono scegliere tra due varianti: la versione “Classic”, ideale per l’utilizzo quotidiano, e la versione in carbonio, più rigida e pensata per le competizioni su strada. 

La collaborazione tra BMZ e VF Group Bardiani-CSF Faizanè si fonda su valori comuni di eccellenza, innovazione e sostenibilità. Con un’esperienza pluridecennale nella produzione di solette sportive avanzate, BMZ fornisce soluzioni personalizzate, studiando le esigenze specifiche degli atleti. Questo approccio mira a migliorare non solo le prestazioni ma anche la sostenibilità delle attività sportive, promuovendo tecnologie che rispettano il corpo umano e l’ambiente.

Le solette BMZ hanno una tecnologia che permette di sfruttare l’osso cuboide, per una spinta sui pedali senza eguali
Le solette BMZ hanno una tecnologia che permette di sfruttare l’osso cuboide, per una spinta sui pedali senza eguali

Supporto Cuboide e stabilità ottimale  

Un elemento distintivo delle solette BMZ è il supporto per l’osso cuboide, una caratteristica unica che contribuisce al benessere del piede. Questa tecnologia innovativa migliora la stabilità e la mobilità degli atleti senza compromettere la postura naturale. Grazie a una inarcatura ideale dell’arco plantare, le solette sono difatti in grado di garantire una distribuzione uniforme del peso corporeo, riducendo di conseguenza il rischio di infortuni e migliorando l’efficienza complessiva durante l’attività fisica.

Tra i vantaggi principali delle solette BMZ vi è l’eliminazione della pressione sull’arco del piede, che consente un movimento libero delle dita e favorisce un flusso sanguigno ottimale. Questo aspetto aiuta a prevenire gonfiori, raffreddamenti e affaticamenti del piede, oltre a ridurre lo stress su caviglie e ginocchia. Le solette si rivelano poi particolarmente efficaci nella prevenzione di lesioni comuni come fascite plantare e alluce valgo.

Anche Adriano Malori, campione del mondo Under 23 a cronometro nel 2008, utilizza le solette BMZ
Anche Adriano Malori, campione del mondo Under 23 a cronometro nel 2008, utilizza le solette BMZ

Grazie a questa importante partnership tecnica, il team VF Group Bardiani-CSF Faizanè può continuare a contare su un supporto di alto livello, contribuendo a raggiungere nuovi traguardi sportivi: le solette BMZ non rappresentano solo un accessorio tecnico, ma un vero e proprio alleato per il benessere e le performance degli atleti. 

BMZ

La prima gara: aspettative, incognite e informazioni preziose

09.01.2025
5 min
Salva

Con il nuovo anno arriva anche il debutto agonistico del ciclismo professionistico, che tradizionalmente avviene dall’altra parte del mondo, in Australia o in Sud America, dove è piena estate e le temperature sono ben lontane da quelle invernali dell’Europa. Una sfida non solo per il chilometraggio, ma anche per il corpo, che deve adattarsi rapidamente quindi non solo al ritmo e alle fatiche della prima gara, ma anche al clima caldo. La prima gara rappresenta un mix di aspettative, curiosità e incognite. Alcuni corridori arrivano ben rodati, altri ancora devono trovare il ritmo.

Il dottor Andrea Giorgi, medico e preparatore della VF Group-Bardiani CSF-Faizanè, ci ha fornito una prospettiva sul significato della prima competizione stagionale e sugli aspetti che gli atleti e il team monitorano per ottimizzare le performance: che informazioni emergono? Va detto che la sua squadra non sarà presente al Tour Down Under (dal 21 gennaio per gli uomini, dal 17 per donne. In apertura un’immagine del 2024, ndr), ma Giorgi resta un valido interlocutore per questo argomento, tanto più che oltre ad essere dottore è anche preparatore.

Andrea Giorgi è medico e preparatore in forza alla VF Group-Bardiani
Andrea Giorgi è medico e preparatore in forza alla VF Group-Bardiani
Dottor Giorgi, inizia la stagione, come sempre dall’Australia, dove fa caldo. Come finisce il corridore la prima gara dell’anno?

I corridori devono adattarsi al nuovo clima e per farlo si adottano strategie di allenamento, nutrizione e abitudini di vita che favoriscano l’attività al caldo. Anche se poi oggi in tanti di loro partono almeno una decina di giorni prima per adattarsi. Oltre a queste strategie, c’è l’incognita della prima gara, con chi è più esperto e chi è al debutto.

Cioè?

Gli aspetti psicologici e fisici si intrecciano, così come le strategie nuove che possono emergere da un inverno di sperimentazione. Si arriva alla prima competizione con un misto di curiosità e attesa, sia da parte dell’atleta che dello staff.

Quali dati si raccolgono per valutare la risposta del corridore: numeri? Sensazioni? Risultati?

Mettiamo sempre l’atleta al centro. Il primo dato è come si è sentito il corridore: la percezione personale è fondamentale. Poi analizziamo i dati oggettivi, come la frequenza cardiaca e il carico interno, che ci dicono come il corpo ha risposto alla gara. Usiamo anche parametri come l’HRV (Heart Rate Variability) e la bioimpedenza per valutare l’idoneità e il recupero. Dal lato esterno, invece, ci sono i dati del misuratore di potenza che ci danno un quadro sul lavoro svolto in gara. Ogni informazione viene poi integrata per avere una visione completa delle condizioni dell’atleta.

Qualche giorno prima dell’Australia, il 12 gennaio si inizia in Venezuela (Vuelta al Tachira), quest’anno senza team europei
Qualche giorno prima dell’Australia, il 12 gennaio si inizia in Venezuela (Vuelta al Tachira), quest’anno senza team europei
Ci sono differenze tra la fine della prima gara e quelle successive, dal tuo punto di vista?

Non vedo grandi differenze. Le sensazioni di un atleta sono spesso simili: si è stati bene o male? Questo emerge indipendentemente dalla gara. Tuttavia, ciò che cambia è il livello di preparazione generale del gruppo. Nelle prime competizioni è normale trovare atleti in diverse fasi di forma, con chi punta a essere subito competitivo e chi usa queste gare per costruire la condizione.

Chiaro, magari il ritmo non è super. O più corridori possono staccarsi…

La strategia della squadra e l’obiettivo individuale incidono molto sulle sensazioni finali. Come si deve muovere un certo corridore? Che compito ha?

Cosa è cambiato oggi rispetto al passato nella preparazione alla prima gara? Per esempio, magari una volta si aveva più fame in gara perché non si era più abituati a spendere tanto. E’ ancora così?

Oggi i ciclisti sono già pronti fin dalle prime corse. Il concetto di “train the gut” (allenare l’intestino, ndr), ad esempio, è diventato fondamentale. Durante gli allenamenti si sperimentano carichi alimentari simili a quelli di gara, quindi i 120 e più grammi di carboidrati l’ora, riducendo il rischio di fame o problemi gastrointestinali. Non esiste più lo stacco netto di una volta, con atleti che arrivavano con molti chili in più. Questo è evidente soprattutto nei giovani professionisti, che entrano subito in un sistema ben strutturato.

Oltre ai dati e alle sensazioni, vengono annotati anche dati sull’idratazione e il reintegro dei liquidi
Oltre ai dati e alle sensazioni, vengono annotati anche dati sull’idratazione e il reintegro dei liquidi
E invece, dottor Giorgi, a livello emozionale, cosa rappresenta la prima gara?

La prima gara è sempre speciale. Per me è un vero test, dove posso verificare se le aspettative sui miei atleti sono state rispettate. Okay test e allenamenti, ma la gara è il banco di prova finale: ciò che succede in corsa può confermare o ribaltare le previsioni. Mi piace capire come gli atleti hanno vissuto questa esperienza, non solo fisicamente ma anche mentalmente, perché è qui che si inizia a costruire il resto della stagione. Ed è per questo che mi piace ascoltarli.

Gli atleti tendono a finire meglio o peggio la prima gara rispetto al passato?

Dipende dal singolo atleta. Non c’è una regola universale: alcuni faticano a smaltire i carichi di allenamento del ritiro, altri invece vanno forte da subito. Oggi le differenze sono meno marcate rispetto al passato, grazie alla preparazione sempre più mirata. La soggettività resta comunque un fattore determinante, e per questo è importante un monitoraggio attento e personalizzato.

Chiaro…

Poi, un po’ come dicevo prima, dipende anche dal ruolo che avevano in gara, se dovevano puntare subito e quindi erano super pronti, o se invece dovevano rifinire la gamba. Dipende dall’andamento tattico, dal livello generale del gruppo…

Alé e VF Group-Bardiani: ventuno anni di collaborazione

04.01.2025
3 min
Salva

La VF Group Bardiani-CSF Faizanè ha presentato ufficialmente la divisa per la stagione 2025, nuovamente realizzata in collaborazione con Alé, brand “attore protagonista” nel settore dell’abbigliamento tecnico per il ciclismo. La partnership, ormai consolidata, si rinnova per il ventunesimo anno consecutivo, sottolineando un rapporto di fiducia tra il team della famiglia Reverberi e l’azienda guidata da Alessia Piccolo (in apertura foto Sprint Cycling Agency).

La nuova divisa, basata sulla linea PR-S 2.0 di Alé, combina estetica e performance di alto livello. Dominata dall’azzurro, colore distintivo del main sponsor VF Group, presenta pantaloncini neri che completano un design elegante e funzionale. La parte posteriore della maglia è caratterizzata da una tonalità di azzurro più intensa, mentre un’area bianca è riservata al logo di VF Group, rafforzando l’identità visiva della squadra.

Alé disegna per il ventunesimo anno la maglia della Vf Group-Bardiani-CSF-Faizanè (foto Sprint Cycling Agency)
Alé disegna per il ventunesimo anno la maglia della Vf Group-Bardiani-CSF-Faizanè (foto Sprint Cycling Agency)

La tecnologia PR-S 2.0

La linea PR-S 2.0 rappresenta l’eccellenza nell’abbigliamento tecnico da gara. Progettata per soddisfare le esigenze dei ciclisti professionisti, utilizza la tecnologia Body Mapping per ottimizzare il posizionamento dei tessuti e garantire comfort e performance. Il tessuto Rap Dry Carbon, con fili di carbonio dalle proprietà antistatiche, si combina con il Micro Aero, materiale leggero e altamente traspirante che assicura una rapida asciugatura.

Dettagli come la rete Piuma, inserita sotto le maniche e sui fianchi, migliorano ulteriormente la traspirabilità. La maglia pesa appena 115 grammi e include il sistema sagomato S-Stability System nel fondo anteriore, che assicura una vestibilità impeccabile mantenendo il capo stabile durante le gare. Le maniche a giro, aderenti e aerodinamiche, sono rifinite con un bordo a taglio vivo arricchito da punti di silicone per garantire una tenuta ottimale.

Il pantaloncino PR-S 2.0 completa la divisa con materiali tecnici e un design minimalista ma efficace. Grazie al Leg Comfort System, lo stesso pantaloncino si adatta perfettamente a diverse conformazioni muscolari, offrendo libertà di movimento e un comfort davvero di primissimo livello. La combinazione di tecnologie avanzate e stile moderno rende questa divisa un punto di riferimento per l’abbigliamento ciclistico professionale.

L’augurio di Alessia Piccolo

«L’unione tra Alé e la famiglia Reverberi – ha dichiarato Alessia Piccolo, amministratrice delegata di APG, l’azienda madre di Alé Cycling – è un matrimonio ormai consolidato da moltissimi anni: ben ventuno. È sempre entusiasmante vedere il nostro marchio protagonista nelle fughe, grazie allo stile di corsa della squadra e al loro coraggio di osare. Questo spirito è molto simile a quello di Alé. La divisa 2025 della VF Group Bardiani-CSF Faizanè rappresenta un equilibrio tra innovazione tecnica e identità visiva, grazie alla nostra linea PR-S 2.0. Questo nuovo capitolo della collaborazione tra il team e la nostra azienda sottolinea l’importanza di una partnership solida e di successo, pronta a conquistare nuove sfide e a distinguersi nelle competizioni della stagione oramai alle porte».

Alé

Da corridore a massaggiatore, la nuova avventura di Alessio Nieri

26.12.2024
5 min
Salva

Il ciclismo, si sa, è una passione che non si abbandona facilmente. Alessio Nieri, ex corridore classe 2001, è stato costretto a chiudere la sua carriera agonistica a soli 23 anni, ma non era disposto a chiudere con lo sport che ama. Dalla scorsa primavera, Nieri ha intrapreso un percorso completamente diverso ma altrettanto coinvolgente e oggi è diventato uno dei massaggiatore della VF Group-Bardiani, la sua ex squadra da professionista.

«Ho scoperto che cercavano un massaggiatore e mi sono lanciato», ha detto con la sua consueta naturalezza e semplicità il giovane toscano. E così, dopo aver completato dei corsi ah hoc, Alessio ha fatto il suo ingresso nello staff tecnico dei Reverberi. Un’esperienza che, come scopriremo, gli permette di mettere a frutto le competenze acquisite in anni di ciclismo, da una prospettiva del tutto nuova.

Alessio Nieri aveva caratteristiche da scalatore puro. Ad inizio anno aveva provato ancora a correre nella fila della Work Service
Alessio Nieri aveva caratteristiche da scalatore puro. Ad inizio anno aveva provato ancora a correre nella fila della Work Service
Alessio, prima di tutto, come stai fisicamente dopo aver smesso di correre?

Bene dai, si può dire che sono quasi a posto. Qualche dolorino alla schiena c’è ancora, devo imparare a conviverci. Ma posso condurre una vita normale.

Come è nata l’idea di diventare massaggiatore?

La passione e l’interesse verso questa figura storica del ciclismo c’è sempre stata. Per l’arrivo in VF Group invece è andata che nei giorni del GP Larciano, quindi a settembre, sono andato a trovare i miei ex compagni. Ho scoperto che cercavano un massaggiatore, perché uno dei loro era passato alla Jayco-AlUla. Io nel frattempo avevo già studiato e completato il percorso questa estate.

Ce lo avevi in mente insomma…

Sì, sì… Anche a forza di fare esercizi mi ero appassionato. Quello del massaggiatore era un mio progetto. E anche durante il periodo Work Service, immediatamente dopo aver smesso qualche massaggio già avevo iniziato a farlo. Poi sempre di più nel corso dell’estate.

Hai un contratto insomma…

Più o meno sì, sono tornato a firmare come quando passai da corridore. Un giorno d’autunno sono andato nella sede del team e sono salito nell’ufficio di Bruno Reverberi, mi aveva accompagnato Luca Amoriello. Sono 150 giorni di lavoro, praticamente è come se fossi fisso. Ho la partita IVA e quando non sarò impegnato con la squadra, magari potrò fare qualche altro massaggio.

Come ti sei trovato in questa nuova veste con i tuoi ex compagni?

Alcuni corridori sono più giovani, ci sono anche ragazzi di 18 anni, mentre con gli altri ho un rapporto più di amicizia. I primi giorni è stato un po’ strano: ritrovarsi dall’altra parte fa capire cose che da corridore non notavi. Ma mi piace tanto questo lavoro e molti dello staff già li conoscevo.

Dopo un anno Nieri ritorna alla VF Group-Bardiani… nella veste di massaggiatore
Alessio Nieri aveva caratteristiche da scalatore puro. Ad inizio anno aveva provato ancora a correre nella fila della Work Service
Cosa c’è di strano nel passaggio da corridore a staff?

Da corridore vai in bici, mangi, ricevi i massaggi, riposi, ceni e vai a letto. Da staff il tempo passa più lentamente, hai molte più cose da fare. Quando sei corridore è tutto pronto per te, sei coccolato, e spesso non ti rendi conto di cosa c’è dietro le quinte.

Com’è stato fare i massaggi ai tuoi ex compagni?

Non ero nervoso, anzi è stata una bella esperienza. Il passaggio di ruolo è stato veloce, istantaneo direi, ma sono stato accolto bene. E ormai ho iniziato a fare parecchi massaggi.

Essere un freschissimo ex corridore ti aiuta in questo lavoro?

Sì e molto. Capisco subito le problematiche del corridore. In tre secondi riesco a individuare il problema e risolverlo. A volte neanche c’è bisogno di chiedere spiegazioni.

Hai già lavorato con tutti i corridori della squadra?

Sì, nel ritiro in Spagna ci siamo conosciuti e a turno abbiamo girato: tutti con tutti. Giusto così in vista della stagione.

Alessio è sempre stato affascinato da esercizi e massaggi: l’incidente dell’ottobre 2023 ha giocoforza aumentato questo suo interesse
Alessio è sempre stato affascinato da esercizi e massaggi: l’incidente dell’ottobre 2023 ha giocoforza aumentato questo suo interesse
C’è qualcuno più esigente?

No, più o meno sono tutti esperti in qualche modo e non hanno chissà quali richieste. Forse Fiorelli, il veterano, è un po’ diverso. Lui è esigente in tutto, anche con se stesso. Massaggiarlo è stato emozionante per me.

Ti hanno detto qualcosa di speciale?

Un po’ tutti mi hanno detto: «Chi lo avrebbe mai detto di ritrovarti qui a farci i massaggi?». Questa è stata la cosa più particolare. Ma davvero sono stato accolto bene. Loro conoscevano la mia storia…

Hai parlato di parecchio tempo libero in Spagna: sei riuscito a fare anche una pedalata?

No. Però è capitato che assieme agli altri dello staff abbiamo fatto una corsetta o una passeggiata tra Altea e Calpe. Sono bei posti e poi con i 20 gradi e il sole era un vero paradiso. Ma visto quanto c’era da fare direi che è andata bene così. Decisamente, nel complesso, è stata una bella esperienza.

Come sarà il tuo lavoro nel 2024? Sappiamo che ognuno ha dei corridori assegnati più o meno: tu conosci già i tuoi?

No, non ancora iniziato, da gennaio sapremo qualcosa di più e quindi i miei “corridori fissi”. Penso che farò più il calendario Under 23, quindi quello con il gruppo giovani di Rossato, anche perché Michel Piccot, il massaggiatore andato alla Jayco, era già con questo gruppo e sarei un po’ il suo sostituto naturale.

La fatica di allenarsi (da solo) a Roma: Marcellusi se ne va?

25.12.2024
4 min
Salva

ALTEA (Spagna) – Ultimi appunti della trasferta spagnola e qui si racconta dell’incontro con Martin Marcellusi, corridore romano del VF Group-Bardiani-Faizanè che nel 2025 affronterà la quarta stagione da professionista. L’anno alle spalle è stato di luci e ombre. Qualche bel piazzamento al Giro d’Austria, con il secondo posto dietro Rivera nella tappa di Steyr, da mangiarsi le mani. Il Giro d’Italia prendendo le misure ai grandi e poi la frattura della clavicola al Trofeo Matteotti che ha chiuso anzitempo la sua stagione.

Quello che soprattutto ha fatto parlare è stata la scelta concordata con il suo preparatore di allenarsi per periodi più lunghi puntando a essere più performante al rientro in gara. Uno schema che negli ultimi due anni è stato messo in atto dagli squadroni WorldTour, capaci di grandi ritiri e prestazioni subito vincenti in gara. Una soluzione che forse non funziona con tutti i tipi di atleti e che nel caso di Marcellusi ha convinto a metà.

Dopo il primo ritiro, la squadra dei Reverberi tornerà in Spagna anche a gennaio (foto Gabriele Reverberi)
Dopo il primo ritiro, la squadra dei Reverberi tornerà in Spagna anche a gennaio (foto Gabriele Reverberi)
Che cosa resta del 2024?

Ci portiamo via sicuramente qualche bel piazzamento e una clavicola in meno. Finalmente si riparte. In realtà ho già ripreso da un po’ per recuperare dall’infortunio. Il primo novembre ho riacceso i motori, dopo essere rimasto fermo per un mese e mezzo. Ne ho approfittato per fare qualche giorno di vacanza in più. Riparto con più motivazione, volendo riscattare un 2024 comunque non al 100 per cento. Spero che aver cominciato presto mi permetta di arrivare pimpante alle prime corse.

Allenarsi di più, correre meno ma con maggiore qualità: lo schema resta lo stesso?

Il preparatore è rimasto lo stesso, quindi penso che più o meno il 2025 sarà improntato sulla stessa mentalità. Però io ho parlato con la squadra e ho detto che preferirei fare qualche gara in più, anche per avere maggiori possibilità di fare risultato. L’anno scorso ho corso veramente poco (51 giorni di corsa, ndr) vedremo cosa decideranno.

Martin Marcellusi, romano di 24 anni, si affaccia sulla quarta stagione da pro’ (foto Gabriele Reverberi)
Martin Marcellusi, romano di 24 anni, si affaccia sulla quarta stagione da pro’ (foto Gabriele Reverberi)
La corsa può darti qualcosa di più?

Sicuramente un po’ di morale, che aiuta anche a lavorare meglio. Se vai avanti per un mese ad allenamenti, mentre vedi i compagni che corrono, diventa tutto più faticoso. Quindi anche fare qualche gara senza per forza cercare il risultato potrebbe aiutarmi a capire a che livello sono arrivato, dato che in allenamento non riesco a capirlo davvero bene.

Ti affacci sul quarto anno da professionista, come procede la crescita?

Mi sento sicuramente a buon punto. Ci sono delle cose da affinare e ci stiamo lavorando, però mi rendo conto di essere uno dei più esperti, anche perché l’età media in questa squadra è veramente bassa. Io faccio la mia parte, si sa che il ciclismo sta cambiando e anno dopo anno è sempre diverso. Per cui, pur avendo 24 anni che non sono poi molti, bisogna lavorare per adattarsi.

Ti rivedi in questi ragazzi oppure quattro anni bastano perché il Marcellusi neoprofessionista sembri davvero un’altra cosa?

Io ero completamente un altro corridore. Adesso a 18 anni già fanno la vita da professionisti, io facevo tutt’altro. Però sono contento del mio percorso, sto venendo fuori piano piano e speriamo di continuare a migliorare. Dovrò avere sicuramente più costanza, ma allenandomi quasi sempre da solo, ogni tanto sento il bisogno di avere compagnia. A Roma è impossibile, quindi stavo anche valutando di prendere un appartamento vicino a qualche compagno di squadra, in modo da allenarmi meglio. Farlo da solo è dura. Quando fai 4-5 ore al giorno da solo, fatichi il doppio e ti annoi il triplo.

Il Giro d’Italia è uno degli obiettivi stagionali di Marcellusi: il finale a Roma ha il suo fascino
Il Giro d’Italia è uno degli obiettivi stagionali di Marcellusi: il finale a Roma ha il suo fascino
Da dove riparti?

In teoria dalle classiche spagnole, fra Valencia e Mallorca. Però aspettiamo ancora l’invito della prima gara che ci sarà il 20 gennaio e in base a quello, ci regoleremo di conseguenza.

Il Giro d’Italia resta al centro dei pensieri?

Sì, finché ci sarà l’arrivo a Roma, sarà una motivazione in più. Quindi cercherò sempre di fare il massimo per partecipare, per meritarmi la convocazione. Finora ci sono riuscito, vediamo il prossimo anno.