AlUla, una nuova meta pronta ad incantare il mondo

18.07.2023
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Chi l’ha vista ne sarà rimasto sicuramente ammaliato. Chi invece l’ha scoperta guardando le immagini Tv del Saudi Tour avrà sicuramente provato una sensazione di curiosità e voglia di scoprire. AlUla è un’antica città-oasi situata nel Nord-Ovest dell’Arabia Saudita, ospita alcuni dei più importanti siti del patrimonio mondiale che custodiscono 200.000 anni di storia umana in gran parte inesplorata e 7.000 anni di civiltà umana ininterrotta. Il Regno Nabateo, ad esempio, che ha lasciato imponenti monumenti a Hegra, il primo sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO in Arabia Saudita e il più grande sito conservato della civiltà Nabatea a sud di Petra.

Il paesaggio di AlUla offre l’ambiente ideale per una vasta gamma di attività sportive, tra cui sport estremi e adatti a tutti, corsa, trekking, arrampicata, escursionismo, attività equestri e, naturalmente, il ciclismo. Abbiamo intervistato Phillip Jones, RCU Chief Tourism Officer di Royal Commission for AlUla, che ci ha accompagnato virtualmente in questo posto unico pronto ad incantare il mondo a ritmo di pedalate. Scopriamo cosa AlUla ha in serbo per le due ruote, tra nuove opportunità, visioni future e presenti come il Team Jayco AlUla

Perché avete scelto uno sport come il ciclismo per valorizzare AlUla?

AlUla è un luogo dotato di un immenso patrimonio culturale e naturale nel Nord-Ovest dell’Arabia Saudita. Il ciclismo è fondamentale per AlUla in quanto attività sostenibile, salutare e rispettosa dell’ambiente. Ci aiuta a tutelare il patrimonio naturalistico che è nostro compito preservare per le prossime generazioni.

AlUla offre un ambiente perfetto per una vasta gamma di attività sportive. In che modo è un luogo ideale per il ciclismo?

AlUla rappresenta un luogo ideale grazie al suo splendido paesaggio naturale, caratterizzato da montagne di arenaria, altopiani vulcanici e strade tortuose ottime per bici da strada, mountain bike e gravel. Questo la rende una destinazione ciclistica ideale per gli appassionati di tutto il mondo soprattutto perché offre percorsi adatti a tutti i ciclisti: dagli amatori, agli appassionati e ai professionisti.

La bicicletta rappresenta anche un messaggio di tutela dell’ambiente e del magnifico territorio storico…

Assolutamente. La nostra strategia intende far crescere AlUla come destinazione sostenibile. Questo significa fare tutto il possibile per proteggere e mantenere intatti l’ambiente e il patrimonio storico-culturale.

Come è nata la sponsorizzazione con il Team Jayco – AlUla? 

L’accordo di sponsorizzazione di secondo nome con GreenEDGE Cycling, uno dei principali team internazionali, con sede in Australia, nasce dal desiderio di far conoscere AlUla agli spettatori di ciclismo su strada e appassionati di sport di tutto il mondo. Condividiamo inoltre diversi valori con loro tra cui l’approccio alla sostenibilità e l’empowerment delle donne nel mondo del ciclismo. Il ciclismo su strada è seguito da 1,7 miliardi di spettatori nel mondo e far conoscere loro AlUla attraverso la nostra sponsorizzazione ha un valore inestimabile. Spettatori e partecipanti del mondo del ciclismo tendono a essere esploratori curiosi e avventurosi che ameranno visitare AlUla.

Oltre alla squadra maschile, avete un occhio di riguardo anche per il ciclismo femminile? 

Uno dei motivi per cui abbiamo scelto il Team Jayco AlUla è che ha sviluppato la prima squadra di ciclismo femminile ed è un grande campione dei tour ciclistici femminili dell’UCI e delle donne in tutti gli sport. AlUla è un’attenta sostenitrice delle donne e dei talenti sauditi nel ciclismo. Come abbiamo visto con Moroj Adil, giovane ciclista saudita, che ha avuto la possibilità di incontrare la squadra, partecipare ad importanti presentazioni e seguire un eccellente percorso di allenamento al fianco di stelle del ciclismo del Team Jayco AlUla. Speriamo che la sua storia possa portarci alla scoperta di nuovi talenti da inserire nel mondo del ciclismo femminile. La partecipazione delle donne allo sport in Arabia Saudita è aumentata del 150% e anche noi intendiamo incoraggiarla.

Avete ospitato molti eventi ciclistici di successo. Quali e perché? 

AlUla ha ospitato numerosi eventi ciclistici di successo, tra cui il Saudi Tour, gara di categoria 2.1 nel calendario UCI, nel 2022 e nel 2023. Questa nuova aggiunta al calendario ciclistico mondiale ci offre una straordinaria opportunità di mostrare i nostri splendidi paesaggi al mondo attraverso la diffusione globale. Sempre nel 2023 AlUla ha ospitato il Cycling Tourism Symposium, coinvolgendo figure influenti della comunità ciclistica mondiale. AlUla favorisce tutto ciò che concerne la sostenibilità. Il trasporto sulle due ruote ed il divertimento sono parte integrante del Masterplan quindicennale Journey Through Time di AlUla, annunciato nel mese di aprile 2021 che vede la sostenibilità al primo posto.

Avete intenzione di creare un movimento ciclistico? Ad esempio, con infrastrutture dedicate… 

Il ciclismo è fondamentale per AlUla. Attualmente sono in corso progetti per lo sviluppo di tre discipline: ciclismo su strada, gravel e mountain bike. Stiamo investendo nella creazione di infrastrutture, come piste ciclabili, tour in bicicletta nel deserto, mountain bike e persino biciclette elettriche per visitare Hegra per sostenere l’utilizzo della bicicletta tutto l’anno e per incoraggiare le persone ad utilizzarla per muoversi e divertirsi in un ambiente sicuro e sano. Attualmente è in funzione un bike hub dove è possibile noleggiare una bicicletta e fare un giro sulla pista ciclabile dedicata lunga oltre 40 chilometri.

AlUla

Juliana Bike e Triglav: esperienze indimenticabili in Slovenia

07.07.2023
4 min
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I sontuosi panorami dalle alte vette, le verdi valli alpine, i ruscelli mormoranti e i laghi nei quali si riflette il cielo azzurro, il ricco mondo delle piante e degli animali. No, questo non è un sogno, tutto questo si può vivere nel Parco Nazionale del Triglav, l’area protetta più estesa della Slovenia e l’unico parco nazionale sloveno. Il mondo delle Alpi Giulie, conosciuto anche come il Regno del Camoscio dalle corna d’oro, è il teatro di meravigliose bellezze da esplorare. Tutto da scoprire in bicicletta, alle pendici della più alta catena montuosa slovena. Si chiama Juliana Bike ed è il percorso cicloturistico circolare tra i più belli del “paese verde”.

Itinerari mozzafiato da affrontare in sella, apprezzando la bellezza e la calma del turismo lento. La Slovenia, patria di grandi campioni come Pogacar e Roglic, ha in serbo un’infinita rete di panorami, cultura e tradizioni da scovare. 

Tappe da affrontare insieme alla propria famiglia (foto Slovenia.info)
Tappe da affrontare insieme alla propria famiglia (foto Slovenia.info)

Il paradiso sotto il Triglav

Il parco ha preso il nome dalla montagna più alta della Slovenia, il Triglav (Tricorno) di 2.864 metri, riconosciuta dagli sloveni come una “montagna sacra” e per questo riportata sulla bandiera nazionale. Questo luogo comprende la maggior parte delle Alpi Giulie orientali. Oltre alle bellezze naturali, è possibile sentire il legame dell’uomo con la natura che si riflette anche nel patrimonio culturale del parco. 

Le opportunità per esplorare e trascorrere attivamente il tempo libero sono davvero tante, per questo motivo rappresenta una meta da aggiungere alla propria vacanza. Tra le curiosità, una delle famose leggende slovene narra del camoscio alpino con le corna d’oro che regnava nella zona delle Alpi Giulie. Lo scopo è entrare nel suo regno e trovare i suoi tesori più grandi, nascosti nel territorio del Parco Nazionale del Triglav e nelle zone circostanti.

Un turismo lento per apprezzare ogni panorama (foto Slovenia.info)
Un turismo lento per apprezzare ogni panorama (foto Slovenia.info)

Natura da rispettare 

La Slovenia è una destinazione ciclistica alla portata di tutti poiché offre molti percorsi, indipendentemente dalla bicicletta che si vuole utilizzare. In sella si possono scoprire le bellezze create dalla natura e luoghi pittoreschi ricchi di patrimonio culturale ed eccezionali monumenti naturali. Per la sua diversità naturale e culturale e per la buona convivenza tra l’uomo e la natura, l’area delle Alpi Giulie è classificata nella rete UNESCO delle riserve della biosfera MAB.

Quasi tutta l’area rientra nel Parco Nazionale del Triglav, la più grande area protetta e l’unico parco nazionale sloveno. E’ necessario accedervi con molto rispetto nei confronti della natura intatta e del patrimonio naturale e culturale, che riflette la connessione e l’armonia tra gli abitanti e la natura. Il premio che si ottiene nel visitare questi luoghi è rappresentato da panorami indimenticabili, dalla pace delle montagne e dalla piacevole freschezza dei fiumi cristallini, boschi verdi e prati alpini.  

Bici da corsa, gravel, MTB, l’importante è pedalare nel rispetto dell’ambiente
Bici da corsa, gravel, MTB, l’importante è pedalare nel rispetto dell’ambiente

Le Alpi Giulie dalla bici

Il Regno del Camoscio dalle corna d’oro collega paesi, località, valli, passi e altipiani. Si snoda su strade, piste ciclabili, sentieri forestali e agricoli e strade sterrate. Il viaggio intorno e attraverso le Alpi Giulie di Juliana Bike, parte a Bohinj, più precisamente a Bohinjska Bistrica, e per iniziare attraverso Goreljek, successivamente alla verde Pokljuka, ricoperta da vaste foreste di abeti. Da qui si scende a Gorje e poi lungo la pittoresca valle del fiume Radovna fino a Mojstrana. 

Un percorso accessibile che si alterna da strade normali fino alla pista ciclabile a lunga percorrenza che porta alla famosa località di montagna, Kranjska Gora. Attraverso il passo di montagna di Vršič, che tra l’altro rappresenta una vera e propria sfida per i ciclisti, si arriva dall’altra parte, nella valle dell’Isonzo. Prima a Bovec e poi a Tolmin. Attraverso Zakojca  si arriva sul lato di Cerklje. Da qui il sentiero conduce a Podbrdo e attraverso Soriška planina torna a Bohinjska Bistrica.

Fiumi e laghi di cui innamorarsi (foto Slovenia.info)
Fiumi e laghi di cui innamorarsi (foto Slovenia.info)

Juliana Bike in numeri

Itinerari rodati, pianificati, solo da iniziare con la prima pedalata. Prima di decidere di pedalare lungo il pittoresco percorso cicloturistico denominato Juliana Bike è importante essere a conoscenza dei numeri che lo caratterizzano. Lunghezza 290 chilometri, sette tappe (più tre opzionali), dislivello 8.500 metri, lunghezza media tappa 40 chilometri. 

Lungo gli svariati chilometri dei percorsi, si attraverseranno destinazioni che sono tra loro collegate da molte opportunità, sebbene ognuna abbia il suo carattere unico. Sarà fondamentale prendersi del tempo per fermarsi presso le attrazioni naturali e culturali presenti lungo il percorso. Durante le singole tappe, concedetevi una pausa negli alloggi specializzati per ciclisti lungo il percorso e assaggiate le specialità enogastronomiche della Slovenia. 

IFeelSlovenia

Consorzio Auronzo Tre Cime, casa del grande ciclismo

08.04.2023
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Un luogo mitico, reso famoso oltre che da una lunga storia alpinistica, anche dalle imprese di ciclisti di tutte le generazioni. Le Tre Cime di Lavaredo (in apertura illuminate di rosa a 100 giorni dall’arrivo del Giro d’Italia 2023) sono il simbolo Dolomiti Patrimonio UNESCO. Grazie alle sue tre punte, la sua immagine viene riconosciuta in tutto il mondo. In sella alla propria bicicletta, pedalata dopo pedalata si può arrivare al loro cospetto immergendosi in uno stato di ammirazione e appagamento dopo la fatica fatta.

Quassù, nei dintorni di Auronzo e Misurina, il cicloturismo è di casa, dalla strada alla Mtb al gravel, i sentieri si districano tra boschi e rocce, tra flora e fauna. L’aria pulita e i panorami sono due delle peculiarità che accompagnano ogni ciclista che decide di pedalare in questi luoghi. Scopriamo il Consorzio Auronzo Tre Cime attraverso le parole del suo Presidente, Paolo Pais De Libera

I panorami mozzafiato e le bellezze della natura costellano questi luoghi
I panorami mozzafiato e le bellezze della natura costellano questi luoghi
Cosa trova un cicloturista che viene a visitare le Tre Cime di Lavaredo?

Un cicloturista che viene dalle nostre parti trova sicuramente un ambiente diverso da quelle che sono le ciclabili più facili. Abbiamo anche noi i tratti adatti a tutti in bassa quota, ma le nostre montagne permettono ai cicloturisti di avventurarsi in sfide e percorsi motivanti. Ci vuole gamba o una buona bici elettrica. Un ciclismo da guadagnarsela, ma che rappresenta la vera anima di questo sport. 

Quanto è importante il cicloturismo per voi?

Innanzitutto il cicloturismo è molto importante per noi, diciamo che con la fine della precedente amministrazione si erano interrotti i rapporti con Massimo Panighel, l’organizzatore della 3Epic. Con i rapporti si interruppero anche tutti gli investimenti di quelle che erano le piste ciclabili e di conseguenza sul cicloturismo. C’erano progetti già finanziati che mancavano solo di essere attuati. La nuova amministrazione ha riallacciato i contatti e ha quindi rimesso in moto la macchina organizzativa che Panighel dirige in maniera impeccabile.

Il cicloturismo vanta una serie di percorsi permanenti e guidati
Il cicloturismo vanta una serie di percorsi permanenti e guidati
La 3Epic segna l’inizio della vostra stagione estiva…

E’ ripartito un po’ tutto e di conseguenza si ricomincia. Il Covid ha cambiato in parte anche il modo di intendere le competizioni e i raduni. Per la 3Epic, Massimo ha deciso di fare un format un po’ diverso facendo dei raduni. Uno la settimana prima del Giro d’Italia, che porterà da Auronzo alle Tre Cime di Lavaredo, il 21 maggio. E poi quello successivo al Giro, il 2-3-4 giugno con quella che sarà la circumnavigazione delle Tre Cime con un giro più ampio arrivando fino a Cortina dove il mondo bike è molto sviluppato. 

Quali sono le ciclovie presenti nel vostro territorio?

Contiamo a breve di avere un collegamento sia con la ciclabile Cortina-Dobbiaco, sia con la ciclabile che parte da Cortina e arriva fino a Venezia. Questo è quello che speriamo di realizzare a brevissimo tempo. Si parla già per il collegamento con Dobbiaco per il 2024/25. Le notizie sono sicuramente confortanti. 

Quelle già presenti?

Per il momento ci godiamo la nostra ciclabile Auronzo-Misurina che è molto bella e adatta un po’ a tutti, soprattutto a bassa quota dove non ci sono grandi dislivelli e di conseguenza adatta anche alle famiglie. Con tratti nel bosco meravigliosi. E poi ovviamente il tratto porta a Misurina, quello più impegnativo e riservato a chi ha un po’ più di dimestichezza con la bici e allenamento. 

Un luogo magico che ospita ogni anno moltissimi sport e discipline
Un luogo magico che ospita ogni anno moltissimi sport e discipline
Quali sono le vostre iniziative permanenti per le due ruote?

Noi come Consorzio abbiamo una rete di percorsi guidati. Abbiamo un sito dedicato dove ci sono tutti i percorsi disponibili in zona. 

Quanto puntate sul cicloturismo per il futuro?

E’ un aspetto su cui vogliamo puntare e punteremo sempre di più. Complici i collegamenti che verrano fatti negli anni a venire. I gruppi che arrivano sono in aumento ma contiamo di incrementare sempre di più il loro numero con l’avvento delle ciclabili. Il dislivello è impegnativo quindi non è proprio un ciclismo alla portata di tutti come per esempio quello che riguarda l’Alto Adige ma sarà allo stesso modo e perché no più divertente e stimolante. 

Quali sono le discipline che vanno per la maggiore nel vostro territorio?

Il nostro Consorzio è molto forte du Mtb e gravel per quanto riguarda i percorsi immersi nella natura. Con tutto un contesto dedicato in continua espansione. Qualcuno sempre percorribile a bassa e alta quota e qualcuno che segue un po’ la stagionalità del turismo. 

E la strada?

Per la strada il discorso non ha bisogno di spiegazioni. Le Tre Cime di Lavaredo sono un’icona grazie ai passaggi del Giro. E questo ci garantisce un certo numero di ciclisti costante sulle nostre strade. 

Nibali trionfa sulle Tre Cime e conquista il suo primo Giro nel 2013
Nibali trionfa sulle Tre Cime e conquista il suo primo Giro nel 2013
Stanno crescendo i numeri di affluenza presso il vostro Consorzio?

Abbiamo avuto una crescita esponenziale fin quando c’è stata la 3Epic. L’apporto che generava questa manifestazione era determinante e restituiva un riscontro anche pubblicitario per il nostro territorio. Ora va un po’ tutto ripreso per mano. 

Il 26 maggio torna l’arrivo di tappa sulle Tre Cime…

Le Tre Cime non hanno bisogno di presentazioni. Rimangono una delle salite più impegnative e iconiche del Giro d’Italia. Siamo estremamente felici che la corsa torni qua perché l’ultima volta che l’ha fatto è stata nel 2013 con la vittoria epica di NIbali sotto la fitta nevicata. Speriamo che il 26 maggio ci sia il sole e venga sempre più gente a seguire il grande ciclismo fin quassù. 

Quanto è importante per voi il passaggio del Giro d’Italia?

I tapponi dolomitici creano e generano un ritorno massiccio sia a livello mediatico che di interesse. A volte vedendola in Tv ci si ricorda di questa grande salita che tutti conoscono ma che in molti magari non hanno mai fatto. Grazie al Giro questo desiderio di emulazione si genera e noi siamo pronti ad accoglierli. 

ConsorzioAuronzoTreCime

Alta Badia, un’estate in sella sulle Dolomiti

09.04.2022
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Paesaggi mozzafiato, passi mitici, estate e due ruote. Il mix perfetto per una vacanza in sella lo si può trovare nel cuore delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO che incorniciano e sovrastano l’Alta Badia. In questo territorio la bici è stata accettata e integrata nella natura, le escursioni e le manifestazioni disponibili sono infatti tantissime.

Eventi come il Dolomites Bike Day, il Sellaronda Bike Day e la Maratona dles Dolomites-Enel sono il fiore all’occhiello di una terra in cui il ciclismo assume valenze leggendarie. Ma non solo, impianti di risalita, percorsi per gravel, Mtb e tante altre attività legate alle due ruote sono pronte ad allietare il soggiorno estivo all’insegna della natura e del ciclismo.

Un parco giochi della bicicletta che vede calcare ogni anno le proprie strade a passaggi del Giro d’Italia, Gran Fondo e turisti da tutto il mondo.

Gli eventi estivi fanno arrivare appassionati da tutto il mondo
Gli eventi estivi fanno arrivare appassionati da tutto il mondo

Le gran fondo

Il sogno di ogni appassionato è quello di poter percorrere in sella alla propria bici le salite più famose d’Italia senza macchine e lo smog della città. L’aria pulita in montagna è un privilegio e grazie agli eventi come Dolomites Bike Day, il Sellaronda Bike Day e la Maratona dles Dolomites-Enel è possibile farlo con le strade chiuse al traffico.

L’11 giugno e il 17 settembre va in scena il Sellaronda Bike Day, che prevede di percorre in totale sicurezza i passi del Gruppo del Sella. L’evento non competitivo sarà aperto dalle ore 8.30 alle ore 15.00. Protagonisti del Dolomites Bike Day sono invece i passi dolomitici Campolongo, Falzarego, Passo Falzarego, Passo Valparola.

Infine il 3 luglio è prevista la Maratona dles Dolomites-Enel, una delle più importanti gran fondo d’Europa. Con i suoi 8.000 partecipanti accompagna i ciclisti sui passi dolomitici: Campolongo, Sella, Pordoi, Gardena, Giau, Falzarego e Valparola. 

Le gran fondo e le giornate dedicate alle due ruote sono completamente chiuse al traffico
Le gran fondo e le giornate dedicate alle due ruote sono completamente chiuse al traffico

Gravel e natura

Per chi cerca un avventura esule dall’asfalto ma ama i manubri curvi e non solo, l’Alta Badia mette a disposizione una rete vastissima di percorsi gravel e Mtb. E’ possibile pedalare in mezzo ai boschi, raggiungere baite, malghe e distese di prati ai piedi delle Dolomiti.

Tra gli itinerari più caratteristici si segnala quello che si districa alla scoperta dei masi ladini e dell’architettura locale, accessibile anche a ciclisti poco allenati. Oppure il tour di media difficoltà che parte dal paesino di La Val, che si snoda su strade asfaltate e sterrate, ai piedi dei due Parchi Naturali Fanes-Senes-Braies e Puez-Odle. Chiude la carrellata di percorsi, l’itinerario di media difficoltà, che da Badia porta ai prati di Armentara, passando sotto l’iconico massiccio Santa Croce. 

Questi percorsi non sono solo per bici muscolari ma anche e-bike per chi ha un approccio alla scoperta di questo sport, che vuole semplicemente godersi il panorama dolomitico sulle due ruote.

I percorsi per gravel e fuoristrada sono molteplici e si immergono in mezzo alla natura
I percorsi per gravel e fuoristrada sono molteplici e si immergono in mezzo alla natura

La Pedalata

Lo Stelvio, il Gavia e le Dolomiti, sono miti eterni conosciuti e ambiti dal professionista all’amatore alle prime armi. Bormio, con le sue famose cime, e l’Alta Badia contornata dai suoi Passi, sono lo scenario de La Pedalata. Due modi di interpretare un percorso che accomunano la passione di visitare luoghi in sella.

La Pedalata TOSTA consiste nel percorrere Bormio-Alta Badia e ritorno, tutto d’un fiato. Si parte al mattino presto con il Gavia, discesa a Ponte di Legno, poi Tonale, Passo della Mendola. Dopodichè la picchiata panoramica verso la Strada del Vino ed il passaggio per Bolzano, infine Val Gardena e ritorno. 

La Pedalata LIEVE invece ripercorre lo stesso tragitto ma con un altro approccio. Il tutto all’insegna del bike packing. Sulle bici verranno montate comode borse messe a disposizione dagli hotel, nelle quali portare l’essenziale per affrontare i percorsi. La parola d’ordine è esplorare in libertà questi luoghi incantati, grazie ad un programma da creare appositamente. Il tutto con soste e pernottamenti nei borghi e paesini tipici di queste zone.

I passi Dolomitici che si possono trovare in Alta Badia sono tra i più iconici d’Italia
I passi Dolomitici che si possono trovare in Alta Badia sono tra i più iconici d’Italia

Territorio amico della bici

Bike Friendly e si rivolge a tutti i ciclisti al di là di ogni disciplina. Gli uffici turistici mettono a disposizione cartine stradali con percorsi consigliati, mentre la collaborazione con le guide locali permette di organizzare escursioni guidate ogni giorno. 

Sono molte le convenzioni con esercizi ricettivi, negozi per il noleggio bici, la vendita di ricambi e l’abbigliamento. Ma anche ristoranti, rifugi specializzati per le esigenze di tutti coloro che si dilettano a praticare questo sport. Le strutture alberghiere “Bike Expert” e “Bike Friendly” mettono a disposizione tutto quanto necessita al ciclista.

Dal deposito con possibilità di lavare e riparare le bici, cavalletti porta bici, cassetta specifica di attrezzi per le bici, lavanderia, ricca colazione equilibrata e piatto freddo o torte al pomeriggio per un pieno di energia. Gli impianti di risalita trasportano le bici gratuitamente e senza supplementi. 

AltaBadia

Fiandre: un luogo tutto da scoprire… in bici

21.02.2022
3 min
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Le Fiandre sono uno dei luoghi più iconici al mondo quando si parla di arte, cultura e soprattutto ciclismo. La bici scorre lenta e ci fa da comodo mezzo di trasporto tra i festival del mare del Nord e le mostre di arte contemporanea e fiamminga della città di Bruges. Con il piacere di fermarsi ogni tanto e mettere le gambe sotto al tavolo per assaporare tutti i piatti della tradizione. Il tutto è fattibile grazie alle Icon Cycle Route, nove itinerari che si snodano lungo i territori fiamminghi, ognuno con le sue caratteristiche.

Gli itinerari si snodano lungo percorsi ciclabili attraverso tutto il territorio delle Fiandre
Gli itinerari si snodano lungo percorsi ciclabili attraverso tutto il territorio delle Fiandre

Bruges e l’arte contemporanea

Ogni tre anni la Triennale di Bruges apre le porte della città all’arte ed all’architettura contemporanea. Una mostra che permette ad artisti ed architetti di sbizzarrirsi presentando nuove installazioni temporanee.  La città, capoluogo delle Fiandre Occidentali, dal 2000 è diventata patrimonio dell’UNESCO e nel 2002 è stata capitale europea della cultura. Non sorprende quindi vedere la città proliferare di innovazione e di attività legate alla cultura. 

Le Fiandre sono famose anche per il cioccolato, alimento presente nella regione da più di cinquecento anni (foto sito Visit Flanders)
Le Fiandre sono famose anche per il cioccolato, alimento presente nella regione da più di cinquecento anni (foto sito Visit Flanders)

Le Fiandre: cibo, leggende e… birra

Le Fiandre sono famose non solamente per mostre e musei, ma anche per un’altra tipologia di arte, quella culinaria. Da queste parti, da più di 500 anni, si può assaggiare una grande prelibatezza: il cioccolato. Nei primi del ‘900 il maitre Jean Neuhaus fece un ulteriore passo in avanti, inventando il primo cioccolatino ripieno che chiamò “pralina”.

Oltre a gustare il famoso cioccolato potrete anche perdervi tra le 1.600 tipologie di birre artigianali prodotte in questo territorio. Sul suolo fiammingo si contano più di 220 birrifici attivi, e potrete assaggiare quasi 700 profili aromatici diversi al grido di: Schol! …che corrisponde al nostro Salute!

Visit Flanders, Fiandre, Turismo, Anversa, Antwerpen
Davanti al municipio di Anversa, la statua della leggenda secondo cui la città avrebbe preso il suo nome (foto sito Visit Flanders)

Ultime ma non meno importanti ci sono le leggende che caratterizzano questi luoghi. Ed è proprio da una di queste che si dice che Anversa (Antwerpen in fiammingo, ndr) abbia preso il suo nome. Si narra infatti che un gigante ostacolasse il passaggio delle navi dal fiume Schelda tagliando la mano a coloro che non pagavano il pedaggio. Così un soldato dal nome Barbo lo sfidò e vinse liberando la città dalla sua tirannia, e in segno di vittoria lanciò la mano del gigante nel fiume. Dalla combinazione di “hand” (mano) e “werpen” (lanciare) ebbe vita il suo attuale nome di Antwerpen.

Visit Flanders

Per conoscere i nove itinerari visitare il sito:

https://www.vlaanderenmetdefiets.be/en/