Il test completo della nuova BMC Teammachine SLR01

27.10.2025
6 min
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Taglia 51. Trasmissione Sram Red AXS 48-35 e 10-33 con power meter Quarq incluso. Ruote DT Swiss ARC 38 1100 Dicut con tubeless Pirelli Race TLR da 28. Manubrio full carbon integrato BMC e sella Fizik. Abbiamo rilevato un valore alla bilancia di 6,65 chilogrammi

L’abbiamo provata e ancora una volta BMC ha fatto centro. Una volta messa su strada emergono tutte le diversità (tante davvero) rispetto alla versione più anziana e la nuova è superiore in tutto. Viene da pensare che la versione in test della nuova Teammachine SLR01, con allestimento One, dalla precedente eredita solo il nome e l’acronimo che identifica il montaggio.

Se in salita ci si attende una bici al top, comunque molto più reattiva a parità di allestimento, in discesa è un proiettile, una bici tanto briosa quanto chirurgica per stabilità e gratificazione anche nella guida veloce. E poi è agile, agilità che è frutto di una geometria non completamente stravolta, ma capace di aumentare la qualità della performance.

Quello che c'è da sapere sulla nuova BMC Teammachine SLR01
Una Teammachine SLR01 tanto reattiva e super efficiente
Quello che c'è da sapere sulla nuova BMC Teammachine SLR01
Una Teammachine SLR01 tanto reattiva e super efficiente

BMC Teammachine SLR01 One

Una taglia 51. Trasmissione Sram Red AXS 48/35 e 10/33 con power meter Quarq incluso. Ruote DT Swiss ARC 38 1100 Dicut con tubeless Pirelli Race TLR da 28. Manubrio full carbon integrato BMC e sella Fizik. Abbiamo rilevato un valore alla bilancia di 6,65 chilogrammi (senza pedali).

Il prezzo di listino della bici descritta è di 12.999 euro, non per tutti, ma in linea con il segmento e la fascia di mercato nella quale è inserita.

Provata con ruote da 38 e da 55

Non ci accontentiamo di un singolo setting. Il nostro obiettivo costante è quello di immedesimarci nell’utente finale che può utilizzare differenti tipologie di ruote, di pneumatici e di conseguenza avere risposte tecniche differenti. Abbiamo usato la nostra BMC con le “sue” DT Swiss 38 e tubeless da 28, con l’ultima versione delle ARC 55 e tubeless dalle sezioni differenziate. Continental Aero111 Swiss Side da 29 per l’avantreno, GP5000TR da 30 per il retrotreno.

La bici ci ha decisamente impressionato per la semplicità di adattamento e per come facilita l’adattamento stesso dell’utilizzatore. Non perde il DNA ed il core principale, ovvero quello di bici leggera, agile e super guidabile, parecchio sprintosa quando gli si chiede un cambio di ritmo perentorio. Con le 55 è facile immaginare una flessione dell’andatura in salita, poca roba. Se l’ambizione è di avere una bici pulita ed a tratti minimale nell’impatto estitico, leggermente più comoda e 200 grammi circa più leggera, con le ruote da 38 la Teammachine SLR01 è perfetta. Se l’obiettivo è avere in dotazione una macchina da guerra per fare le gare, tanto veloci, quanto ricche di dislivello positivo, con le ruote alte paga l’occhio ed è un aereo. A nostro parere il fattore di valutazione diventa soggettivo e va ben oltre la prestazione messa su strada.

Con il naso all’insù

Una di quelle bici che invita ad uscire di sella, a spingere come un forsennato, o semplicemente stare in piedi sui pedali sfruttando un telaio ed una forcella che non subiscono l’azione scomposta del corpo. La bici non alleggerisce ne davanti ne dietro e nella sezione centrale è super sostenuta. E’ reattiva, a prescindere dal setting delle ruote, una delle bici più reattive (considerando l’ultima generazione di prodotti) provate ad oggi.

Ottimale a nostro parere, in ottica salita e discesa il giusto binomio tra la forcella con rake da 48 e l’angolo dello sterzo a 71,5°, con una lunghezza di quest’ultimo di 133 millimetri. E poi il passo contenuto a 98,6 centimetri, corto, non estremo. Traducendo, agilità e stabilità da sfruttare a pieno.

In discesa e alle andature briose

Non è veloce come può esserlo una BMC Teammachine R (anche se non abbiamo mai avuto l’occasione di metterla veramente alla frusta), ma per essere una superleggera la SLR01 è un bel missile. Andando oltre i dati, le analisi dei numeri da protocollo, il vantaggio per un utilizzatore agonista (se pur normale, non professionista) arriva da una geometria che mette perfettamente al centro della bici il corpo del corridore.

Angolo del piantone a 74° e sterzo aperto in avanti, significa avere la possibilità di spingere di gamba e con i glutei, avere il viso sul mozzo davanti e le spalle che non vanno oltre la verticale dello sterzo. Si può tirare con forza anche con le braccia e con tutto il corpo ed in pianura a volte può fare una grande differenza, così come nei tratti vallonati quando si cambia ritmo in parecchie situazioni.

Quello che c'è da sapere sulla nuova BMC Teammachine SLR01
Una resa tecnica che va ben oltre la salita
Quello che c'è da sapere sulla nuova BMC Teammachine SLR01
Una resa tecnica che va ben oltre la salita

In conclusione

Rispetto alla versione più anziana la nuova Teammachine SLR01 sembra essere stata sviluppata da un’altra mano, con un concetto diverso che ha saputo non snaturare il progetto BMC di maggiore successo. Sì i materiali, sì l’evoluzione della posa del carbonio e le diverse tecnologie produttive, ma i numerosi dettagli (differenti) di una geometria maggiormente funzionale si percepiscono alla grande. E’ più agonista della precedente, ma non è più cattiva, perché è maggiormente completa e facile da sfruttare in tutte le sue sfaccettature.

BMC

BMC Teammachine SLR01 quinta generazione, è tutta nuova

25.06.2025
8 min
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ANDERMATT (Svizzera) – Ecco la nuova BMC Teammachine SLR01, ovvero la quarta generazione della bici che ha dettato i moderni canoni di design. Cosa è cambiato, a parte una riduzione del peso che ha dell’incredibile?

A parità di taglia è stata alleggerita di 220 grammi (16%), pur sfruttando la medesima rigidità della versione precedente ed è più stabile, soprattutto in discesa. Considerando l’impatto visivo nella sua totalità, non così diverso rispetto alla “vecchia”, mostra invece delle importanti diversità nelle forme dei tubi. Volumi e disegni non si riferiscono al solo aspetto estetico, ma hanno una funzione tecnica ben precisa.

Cambiano anche le grafiche, funzionali al risparmio di peso
Cambiano anche le grafiche, funzionali al risparmio di peso

Teammachine SLR01, obiettivo leggerezza

La famiglia è quella della Teammachine, un’icona per molti e per la stessa azienda Svizzera che si è resa celebre (anche) grazie a questa piattaforma. La nuova SLR01 però si distacca parecchio della Teammachine R lanciata nel 2023, la bici utilizzata dal Team Tudor nelle ultime due stagioni.

La nuova SLR01 non è una bici aero nel senso stretto del termine, anche se proprio l’aerodinamica non è stata dimenticata. I dati parlano di una vicinanza “quasi” inaspettata, ma una volta su strada è più confortevole e meno aggressiva.

Cosa significa il 16% su una bici?

Dalla sorella Teammachine R mutua le geometrie, le sedi dei cuscinetti della scatola del movimento centrale (si è deciso di mantenere il press-fit) che offre una combinazione ottimale tra rigidità, aerodinamica e sicurezza. Le rinnovate tecnologie di lavorazione del carbonio hanno permesso di migliorare questo comparto. Cosa significa risparmiare il 16% in una bici che era già leggera (considerando che la nuova versione arriva a 700 grammi, telaio nella taglia 54 e con la verniciatura applicata)? E come ci sono riusciti in BMC? Sarebbe come togliere il tubo obliquo, due foderi del retrotreno (uno obliquo e uno orizzontale), ¾ dello stelo della forcella.

E’ stato utilizzato il medesimo carbonio, ma con pose diverse delle pelli. Il grande cambiamento riguarda il modo in cui la fibra viene compattata. Sono stati dismessi i mandrini in lattice e vengono usati quelli in PP. L’interno dei profilati resta più omogeneo, si può limare qualcosa sugli spessori, aumentando al tempo stesso il rapporto rigidità/peso. Nella cura dimagrante al quale la nuova SLR01 è stata sottoposta sono complici anche le nuove grafiche.

Uno sviluppo lungo tre anni

Stefam Christ, per noi un riferimento e responsabile della ricerca e sviluppo BMC, argomenta. La nuova Teammachine SLR01 vede la luce dopo tre anni di sviluppo, un tempo leggermente più lungo rispetto agli standard attuali.

«Di questi 36 mesi – ci racconta Christ – ben 6 sono stati impiegati per valutare la bontà dei nuovi modelli di software che ci hanno permesso di usare una nuova tecnica di applicazione della fibra composita. Pur non avendo cambiato molto nella scelta delle materie prime, le prestazioni della bici risultano stravolte. La nuova Teammachine è molto più leggera, stabile, veloce e per velocità non mi riferisco esclusivamente all’efficienza aerodinamica, dove la versione R è un riferimento».

L’avantreno è tutto diverso e parte da un tubo sterzo più sfinato, ma capace di dare maggiore stabilità. Non in ultima la rigidità, che è le medesima della R. «Quest’ultima – conclude Christ – è funzionale ad una bici super leggera che mostra valori del comparto frontale del tutto paragonabili ad alcune aero bike che troviamo sul mercato e per noi è un punto chiave, tenendo ben presente che la variabile più grande resta l’atleta ed il suo bike setting. La nuova SLR01, pur non essendo una bici aerodinamica si dimostra particolarmente veloce».

Alcune particolarità della nuova BMC

E’ compatibile con pneumatici fino a 32 millimetri di sezione, misura rilevata e certificata ISO, con il rispetto dei 4 millimetri di spazio per lato. Il trail anteriore è di 63 millimetri ed in base alle taglie sono previsti due rake della forcella: 47 e 51 millimetri. Il manubrio in dotazione è il full carbon integrato, il medesimo previsto per la Roadmachine, ma è possibile montare anche il più stretto che troviamo sulla Teammachine R.

Rispetto al passato è stato ridisegnato completamente il reggisella e tutto il clamp interno per la sua chiusura. E’ simile a quello montato sulla R, ma i due non sono compatibili. Il seat-post è anche il naturale alloggio per la batteria Di2 Shimano. Non è previsto il forcellino posteriore UDH, anche se quello in dotazione supporta a pieno le trasmissioni Sram. Sempre in merito al reggisella, sono disponibili tre arretramenti: 0, 10 e 25 millimetri, con regolazione semplificata dell’inclinazione della sella.

La gamma SLR01

La gamma Teammachine SLR01 si compone di quattro allestimentiOne, Two, Three e Four – oltre alla disponibilità del kit telaio (4.999 euro di listino).

La One (12.999 di listino) si basa sulla trasmissione Sram Red, ruote DT Swiss ARC38 ed il manubrio BMC ICS Carbon Evo (il valore alla bilancia dichiarato nella taglia 54 è di 6,6 chilogrammi).

L’allestimento Two ha il medesimo prezzo di listino della One e la stessa componentistica (uguale anche il peso dichiarato), ad eccezione della trasmissione che è Shimano Dura-Ace. Tra le due cambiano le combinazioni cromatiche.

SLR01 Three e Four si basano rispettivamente sul nuovo Sram Force e su Ultegra, portando in dote le ruote BMC CR 40 SL. Nella taglia 54 l’ago della bilancia si ferma a 7,1 chilogrammi ed il prezzo di listino (per entrambe) è di 8.499 euro. Le taglie disponibili sono sei: 47 e 51, 54 e 56, 58 e 61.

BMC

BMC Teammachine SLR 01

Le svizzere BMC di Van Avermaet e Jungels

20.04.2021
3 min
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Una delle novità della nuova stagione è il cambio di biciclette avvenuto per il Team AG2R Citroen La Mondiale. Oltre ad aver visto l’addio di Romain Bardet e l’arrivo di corridori come Greg Van Avermaet e Bob Jungels, la formazione transalpina ha deciso di puntare sulle biciclette BMC e più precisamente su: Teammachine SLR01, Timemachine Road e Timemachine.

La più versatile

Abbiamo già visto che il campione olimpico Van Avermaet ama usare la più versatile Teammachine SLR01. In effetti questa bicicletta nasce per essere competitiva su tutti i terreni, grazie a diversi fattori come la grande rigidità torsionale della zona del movimento centrale, dovuta a un’area di contatto più ampia con il tubo obliquo e una lavorazione del carbonio specifica per questa parte del telaio. Oltre che rigida la Teammachine SLR01 fornisce anche un buon grado di comfort grazie alla tecnologia Tuned Compliance Concept (TCC), che permette di trovare il giusto compromesso fra rigidità e comfort. Attraverso una stesura specifica dei vari fogli di carbonio si ottiene un maggiore assorbimento delle vibrazioni verticali e si ottimizza così il comfort del corridore e l’aderenza della bicicletta al terreno.

Portaborraccia aero

Oltre alla rigidità e al comfort, i tecnici BMC hanno lavorato sull’aerodinamica utilizzando il manubrio integrato in carbonio (ICS) che nasconde tutti i cavi e fornisce grande rigidità. Il reggisella è a forma di D con la coda tagliata. Il sistema Aerocore integra nel tubo obliquo e in quello verticale i due portaborraccia in carbonio in modo da essere più aerodinamici.

BMC Timemachine Road
La Timemachine Road con le ruote Campagnolo Bora
BMC Timemachine road
L’aerodinamica Timemachine Road con le ruote Campagnolo Bora One

Ruote italiane

Per quanto riguarda le ruote, i corridori del team francese hanno a disposizione tutta la gamma di Campagnolo Bora WTO e Bora Ultra Disc. Nell’immagine di apertura vediamo la Teammachine SLR01 con le Bora WTO 45 in carbonio con un profilo di 45 millimetri con un design del cerchio aerodinamico. Il canale interno di 19 millimetri permette di montare pneumatici larghi fino a 28 millimetri.

Tutta aerodinamica

Passando alla Timemachine Road, possiamo dire che siamo in presenza di una bicicletta dalle qualità aerodinamiche molto evolute. Oltre ad usufruire della tecnologia TCC come la Teammachine SLR01, questo modello è frutto di vari studi che hanno portato ad avere dei profili dei tubi che massimizzano l’efficienza aerodinamica in condizioni ambientali reali. L’Integrated Cockpit System (ICS) Aero Stem della Timemachine Road è composto da un attacco e da un manubrio progettati per ridurre al minimo il drag. Anche per la Timemachine Road troviamo la massima integrazione dei portaborraccia con i tubi obliquo e verticale.

BMC Timemachine
La Timemachine permette un ampio range di regolazioni
BMC Timemachine
La Timemachine permette un ampio range di regolazioni della posizione in sella

In posizione perfetta

Per le prove contro il tempo entra in azione la Timemachine con le sue linee estremamente aerodinamiche. I corridori dell’AG2R Citroen utilizzano la versione con i freni tradizionali. Questa bicicletta da cronometro vanta la VMax Technology che permette di avere un’ampia gamma di regolazioni per quanto riguarda la posizione in sella del corridore. Le ruote sono sempre di Campagnolo con la lenticolare Bora Ultra al posteriore e la Bora WTO 80 all’anteriore.

Pirelli P Zero Velo
Pirelli rifornisce la squadra francese
Pirelli P Zero Velo
Pirelli rifornisce la squadra francese con il P Zero Velo e con il Cinturato

La scheda tecnica

GruppoCampagnolo Super Record Eps
RuoteCampagnolo WTO e Bora Ultra
PneumaticiPirelli
ManubrioBMC
Sella Fizik
ReggisellaBMC
PedaliLook

Le selle sono di Prologo

Le BMC dell’AG2R Citroen sono montate con il gruppo Campagnolo Super Record Eps, pedali Look Keo Blade Ceramic, selle Fizik, portaborraccia e borracce Elite e pneumatici Pirelli P Zero per le gare e Cinturato per gli allenamenti.

BMC Teammachine SLR01 Qhubeka Assos

Le BMC della Qhubeka Assos di Aru, Nizzolo e Pozzovivo

20.04.2021
4 min
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Tanti sono stati i cambiamenti per quel che riguarda l’ex team NTT che ora si chiama Qhubeka Assos, ma per quanto riguarda le biciclette la collaborazione con BMC è stata mantenuta. I corridori del team africano possono contare su: Teammachine SLR01, Timemachine Road e Timemachine TT.

Massima reattività

La BMC Teammachine SLR01 (nella foto di apertura) è la bicicletta usata da Fabio Aru e Domenico Pozzovivo per via delle sue qualità tecniche. Il marchio elvetico ha sviluppato questa bicicletta in modo che possa offrire il massimo della reattività. Per conseguire questo obiettivo è stata creata una zona di contatto più ampia fra il movimento centrale e il tubo obliquo accompagnata da una lavorazione del carbonio specifica per questa zona del telaio. Oltre alla reattività si è lavorato sull’efficienza aerodinamica con il sistema Aerocore che integra il portaboraccia nel tubo obliquo. Altro elemento aerodinamico è il manubrio integrato (ICS), completamente in carbonio e con il passaggio dei cavi interno, presenta un profilo piatto pensato proprio per ridurre l’impatto dell’aria.

Un occhio al comfort

Oltre alla rigidità torsionale e all’aerodinamica i tecnici BMC hanno pensato anche al comfort con la tecnologia Tuned Compliance Concept (TCC), che tramite una stesura studiata e specifica per ogni taglia dei diversi fogli di carbonio, fa in modo che vengano smorzate meglio le vibrazioni che provengono dal terreno. Oltre al maggiore comfort questo sistema permette alla bicicletta di rimanere più aderente all’asfalto e migliorare la trazione.

La BMC Timemachine Road di Nizzolo
La BMC Timemachine Road di Nizzolo
La BMC Timemachine Road di Nizzolo
La BMC Timemachine Road di Giacomo Nizzolo con i colori di campione europeo

La preferita di Nizzolo

La Timemachine Road è la bicicletta preferita da Giacomo Nizzolo per via delle sue doti aerodinamiche. Il profilo dei tubi è stato ottimizzato per dare la migliore efficienza aerodinamica in condizioni ambientali reali, quindi con vento variabile proveniente anche lateralmente, che è la condizione più frequente. Sempre in ottica aerodinamica i portaborraccia sono completamente integrati nel tubo obliquo e verticale. Come per la Teammachine SLR01 anche per il Timemachine Road è stata usata la tecnologia Tuned Compliance Concept (TCC) per favorire un migliore smorzamento delle vibrazioni. A differenza della Teammachine SLR01, il manubrio di questa bicicletta è in due pezzi, con attacco e manubrio separati, ma sempre con un profilo aerodinamico.

Ruote inglesi

Le BMC del team sudafricano sono equipaggiate con ruote Hunt, un marchio inglese che si affaccia così per la prima volta nel professionismo. Fra le ruote fornite ad Aru e compagni spiccano le versatili Hunt 48 Limitless Aero Disc con una larghezza del canale interno da 22,5 millimetri ed esterno da 35 millimetri per un peso di 1.618 grammi.

Simon Clarke con la Timemachine TT
Simon Clarke con la Timemachine TT
Simon Clarke con la Timemachine TT
Simon Clarke con la Timemachine TT impegnato nella cronometro della Tirreno Adriatico

In posizione perfetta

Per le cronometro entra in azione la Timemachine TT. In questa stagione alcuni corridori del Team Qhubeka Assos utilizzeranno la versione con i freni a disco e altri con i freni tradizionali. BMC ha progettato questa bicicletta con la VMax Technology che permette di avere un’ampia gamma di regolazioni per quanto riguarda la posizione in sella. In questo modo ogni corridore può trovare la posizione che gli permette di spingere al meglio sui pedali anche per lunghi tratti.

Il bilanciere di CeramicSpeed con le pulegge grandi
Il bilanciere di CeramicSpeed con le pulegge grandi
Il bilanciere di CeramicSpeed con le pulegge grandi
Il bilanciere di CeramicSpeed con sistema OSPW con le pulegge sovradimensionate

La scheda tecnica

GruppoShimano Dura Ace Di2
RuoteHunt
PneumaticiGoodyear
ManubrioBMC
Sella Selle Italia
ReggisellaBMC
PedaliShimano

Dura Ace e non solo…

Per quanto riguarda il gruppo in dotazione alla Qhubeka Assos troviamo lo Shimano Dura Ace Di2, con la guarnitura Rotor Aldhu e il bilanciere del cambio posteriore di CeramicSpeed con sistema OSPW con le pulegge sovradimensionate. Le selle sono fornite da Sella Italia, i pneumatici sono i Goodyear Eagle F1e i pedali sono gli Shimano Dura Ace.