Timemachine 01 AG2r

BMC raddoppia e racconta le differenze

23.02.2021
3 min
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La nuova stagione porta come sempre numerosi cambiamenti in gruppo. Tra quelli più rilevanti ci sono stati il cambio di sponsor della squadra di Pozzovivo e Nizzolo, con l’uscita di NTT e l’entrata di Assos, e la rivoluzione che è avvenuta in seno alla AG2R, che ha visto andare via Bardet ed entrare Van Avermaet e Jungels. Oltre ai corridori, la squadra francese ha cambiato anche le biciclette passando a BMC. Questo ha portato il marchio svizzero a equipaggiare due team WorldTour. Per capire le diverse modalità di lavoro abbiamo parlato con Simone Toccafondi, Responsabile di BMC per le squadre professionistiche.

Componenti diversi

Ogni squadra WorldTour annovera corridori con caratteristiche e necessità tecniche diverse a cui bisogna rispondere con materiali di alta qualità.
«Le biciclette che forniamo all’AG2R Citroen e alla Qhubeka-Assos sono le stesse – esordisce Simone Toccafondi – la differenza che c’è fra i due team è che nel caso della AG2R siamo responsabili anche per quel che riguarda la componentistica, come le ruote, il gruppo Campagnolo e le gomme Pirelli, mentre il rapporto con la Qhubeka-Assos si limita alla fornitura dei telai. Ovviamente controlliamo anche con la Qhubeka che i componenti siano qualitativamente di un certo livello per funzionare al meglio con le nostre biciclette».

Greg Van Avermaet Bmc
Greg Van Avermaet con il Teammachine SLR
Greg Van Avermaet Bmc
Greg Van Avermaet con il Teammachine SLR

Scelte soggettive

BMC mette a disposizione dei corridori delle due squadre sia il Teammachine SLR che il Timemachine Road. Come si pongono i diversi corridori rispetto a queste biciclette? Ci sono differenze fra le squadre?
«Ogni squadra sceglie il proprio set-up – ci spiega Toccafondi – anche se devo dire che le scelte sono simili. Nella Qhubeka-Assos c’è Nizzolo che preferisce il Timemachine Road, che è più aerodinamico e adatto a lui, e poi c’è Aru che preferisce il Teammachine SLR. Dall’altra parte c’è un corridore come Van Avermaet che ha caratteristiche diverse da Aru, che però preferisce usare la stessa bici, vale a dire il Teammachine».

Corridori evoluti

La maggioranza dei corridori ricerca alcune caratteristiche precise dalle loro biciclette, ma ci sono alcuni che vanno oltre e hanno una sensibilità diversa.
«Tutti i corridori cercano la leggerezza e l’aerodinamica, ma alcuni richiedono anche altre qualità. Fra questi c’è Jungels, che oltre a volere una bicicletta leggera, cerca anche la massima scorrevolezza e la migliore guidabilità. Anche Aru è un corridore che cerca delle caratteristiche precise. A lui piace che la bicicletta risponda subito ai cambi di ritmo».

Giacomo Nizzolo
Giacomo Nizzolo con il Timemachine Road
Giacomo Nizzolo
Giacomo Nizzolo con l’aerodinamico Timemachine Road

Ruote e gomme

Ma per arrivare ad avere prestazioni elevate, nel ciclismo moderno non basta solo avere il telaio migliore.
«Per arrivare ad avere livelli di scorrevolezza e anche di guidabilità molto elevati – ci spiega Toccafondi – serve lavorare anche con le ruote e i pneumatici. Devo dire che siamo rimasti molto soddisfatti dal lavoro fatto con Pirelli. E’ un’azienda preparata che ha un’attenzione particolare alle performance. Le gomme oggi sono molto importanti e ogni corridore ha le sue sensazioni».

Differenza a cronometro

Qualche differenza fra la Qhubeka-Assos e l’AG2R Citroen La Mondiale in realtà c’è.
«Per quello che riguarda le cronometro i ragazzi correranno con il nostro collaudato Timemachine 01, solo che alcuni della Qhubeka-Assos useranno la versione con i freni a disco, mentre i ragazzi dell’AG2R useranno tutti quella con i freni tradizionali. Non ci sono molte differenze in termini aerodinamici, il motivo è che Campagnolo non ha la versione disco per la cronometro».