Pirelli sta facendo le cose in grande. Dopo aver rinnovato la gamma dei copertoncini con i P Zero Race da gara e i P Zero Road da allenamento, ha fornito ai team con i quali collabora per la stagione 2021 (Team Bike Exchange, Trek Segafredo, AG2R Citroen) e che parteciperanno al Giro d’Italia, un tubolare alleggerito del 10%, mantenendo inalterate le caratteristiche di aderenza e resistenza. Stiamo parlando del nuovo P Zero Race Tub SL. E aggiungiamo, prima di entrare nel dettaglio, che alleggerire uno pneumatico del 10%, considerando la funzione che svolge, ovvero quella di garantire aderenza e scorrevolezza non è semplicissimo.
Il tubolare P Zero Race Tube SL completoIl tubolare P Zero Race Tube SL completo
Tubolare perfezionato
Il tubolare per molti anni ha vissuto come protagonista assoluto nel mondo del ciclismo. Lo si può considerare tuttora il leader nel proprio settore, nonostante i tubeless e i copertoncini abbiano siano stati al centro negli ultimi mesi di notevoli sviluppi.
Pirelli è andata oltre: ha cercato di perfezionare, laddove possibile, anche il tubolare. Come detto in precedenza, il miglioramento è avvenuto grazie a una riduzione di peso, a sua volta dovuta alla scelta di nuovi materiali. Anziché utilizzare il solito lattice all’interno del tubolare, per i P Zero Race Tub SL, Pirelli ha optato per una particolare camera d’aria realizzata con poliuretano termoplastico (TPU): un materiale leggero e impermeabile. Si tratta della prima volta che esso viene utilizzato per realizzare una camera d’aria per tubolare. Il risultato ottenuto, dopo un attento lavoro, è notevole: garantisce le stesse prestazioni di velocità, aderenza, scorrevolezzae soprattutto un’efficace protezione dalle forature. Riesce inoltre ad eliminare, finalmente, la perdita di pressione dei tubolari tradizionali.
Il nuovo tubolare P Zero Race Tube SLIl nuovo tubolare P Zero Race Tube SL
Materiali innovativi
La carcassa del P Zero Race Tub SL è realizzata in Corespun 320 TPI: una mescola innovativa SmartEVO Compound, che Pirelli ha studiato per i nuovi P Zero Race. Dai test effettuati su strada è stato riscontrato un miglioramento di guidabilità del mezzo e soprattutto un’aumentata velocità ascensionale, la cosiddetta VAM.
Lo pneumatico P Zero Race Tube SL, ultraleggeroLo pneumatico P Zero Race Tube SL, ultraleggero
Apprezzamenti di Chaves
Non sono mancati di certo gli apprezzamenti. Esteban Chaves corridore del team Bike Exchange ha commentato così l’utilizzo del nuovo tubolare P Zero Race Tub SL: «Ero entusiasta quando ho visto il grande calo di peso promesso dai nuovi tubolari. Le gomme sono veloci e maneggevoli come sempre, ma ora sono più leggere. Lo si sente soprattutto nelle salite».
Il prezzo consigliato al pubblico è di 119,90 euro.
Ci sono immagini che restano negli occhi, vai a sapere il perché. L’immagine di Vendrame al Giro d’Italia per chi scrive è il corridore veneto che passa in un secondo dal sogno di vincere la tappa di San Martino di Castrozza al chinarsi sulla bici con la catena incastrata. E lo stesso, ripartito, arrivare secondo alle spalle del sorriso di Chaves, stramazzando sull’asfalto senza il fiato per rendersi conto della straordinaria rimonta. Era il 2019. E anche se la ricompensa arrivò nella forma del contratto WorldTour con la Ag2R, togliersi dalla testa quella maledetta sfortuna è un’operazione ancora impossibile.
«E figuratevi per me – sorride amaro Andrea – se non resta un chiodo fisso. Quel salto di catena me lo porto nei pensieri. Certo non ci sto a pensare ogni giorno, sennò impazzirei…».
Al Coppi e Bartali una caduta il primo giorno lo ha costretto a ritirarsiAl Coppi e Bartali una caduta il primo giorno lo ha costretto a ritirarsi
Tardo pomeriggio di un giorno che annuncia il Giro. Domani Torino sarà invasa dalla carovana rosa, chiamata al primo giro di tamponi. E i giorni che restano, come ha già raccontato De Marchi, sono quelli per far entrare milioni di appuntamenti nel poco tempo a disposizione.
«Il Giro ti stanca – ammette – ma le due settimane prima sono terrificanti. Soprattutto se hai sponsor come plantari o fondelli, per i quali ci sono misure da prendere, verifiche da fare. E io quest’anno voglio fare un Giro diverso dall’anno scorso, quando mi buttavo nelle volate e tenevo duro sulle montagne. Il piazzamento dà morale, ma l’obiettivo stavolta sarà cercare tappe per andare in fuga. Oppure giornate in cui la selezione porti 50 corridori in volata, per provare a vincere. Peccato il piccolo incidente di percorso alla Coppi e Bartali…».
Caduta, botta alla spalla e ritiro dopo la prima tappa… Cosa cambia?
Sono stato fermo per 12 giorni, quindi la condizione è rallentata, per cui dovrò fare una prima settimana tranquilla, per venire fuori dopo. Il guaio è che per la caduta ho dovuto saltare l’Amstel, che sarebbe stato un bel banco di prova. In ogni caso, un professionista deve essere capace di rialzarsi e la squadra punta molto su di me, me lo hanno sempre detto. Sono stati formidabili, anche se all’inizio non parlavo francese. Ma adesso, essendo l’unico italiano, sento l’obbligo di fare un bel Giro.
San Martino di Castrozza, Giro 2019: arriva 2° e furibondo dopo il salto di catena.
Dopo l’arrivo stramazza sull’asfalto: in quei 2 chilometri ha dato tutto
San Martino di Castrozza, Giro 2019: arriva 2° e furibondo dopo il salto di catena.
Dopo l’arrivo stramazza sull’asfalto: in quei 2 chilometri ha dato tutto
Un motivo di pressione?
No, perché da quando sono arrivato, mi hanno sempre coccolato e lasciato tranquillo. Sarò libero di giocare le mie carte, la squadra è polivalente e il fatto di non avere un uomo di classifica che possa puntare a stare nei 10, libera le mani agli altri. Il passaggio da team disegnato per i Giri a team per le classiche ha fatto sì che si sia smesso di programmare tutto al dettaglio, una cosa che a me non piaceva. Diciamo, scherzando, che si stanno adattando a me…
Ci avevi parlato della Sanremo come grande obiettivo di primavera.
Avevo tanti obiettivi, la Sanremo era quello su cui puntavo di più. L’anno scorso era venuto un 11° posto, pensavo di fare meglio. Quest’anno sono arrivato comunque nel gruppo dietro i primi, ma senza il caldo del 2020 (si corse ad agosto, ndr) le cose sono cambiate. A ciò si aggiunga che ogni anno si va più forte e si deve studiare con i preparatori il modo per arrivare al via al 110 per cento.
Bisognerà rifarsi, insomma…
L’obiettivo di questo Giro sarà portare a casa una tappa. Per me. Per i tifosi. Per il team che mi ha rinnovato la fiducia fino al 2023. Per il mio allenatore. Per il mental coach. C’è tanta gente che vorrei ripagare e che ne sarebbe contenta…
Europei U23 2016, argento. Cinque mesi prima lo hanno investito, la cicatrice sul volto lo ricordaEuropei U23 2016, argento. Cinque mesi prima lo hanno investito, la cicatrice sul volto lo ricorda
Fra gli incidenti di percorso, c’è anche l’aggressione di Natale…
Ho dato tutto in mano a Federico Balconi, l’avvocato di Zerosbatti. Ero stanco e stressato di seguirla, così gli ho dato mandato. E’ assurdo che un bambino che inizia a correre o un amatore possa essere aggredito, mentre dovrebbe essere tutelato. Ne vedo di cotte e di crude, ma sono sulla strada a lavorare. Avevo già pagato il mio debito nel 2016, quando una signora mi investì, ma evidentemente – sorride amaro – mi aspettava ancora la maxi-rata. Sono cose che non dovrebbero accadere…
Ma ancora accadono.
Ho visto il video dell’aggressione subita dl ragazzo del Team DSM e francamente si fa fatica a immaginare che la gente possa arrivare a questi livelli. Ma evidentemente nell’epoca del Covid, di persone che hanno perso il lavoro, di preoccupazioni a non finire, la lucidità va a farsi benedire. Ma noi non c’entriamo. Siamo persone che fanno il loro lavoro. Pensiamo al Giro, dai. Domani si va a Torino, sabato prima tappa…
Daniel Martin progetta e porta a termine la fuga con una vittoria. Un'idea nata ad aprile con il sopralluogo a Sega di Ala. Il premio a un team sfortunato
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A prima vista si potrebbe pensare che la AG2R si sia indebolito per la partenza di Romain Bardet. Se però analizziamo le ultime stagioni, si noterà che una delle sue pecche è stata legarsi troppo ai destini del corridore di casa, che puntava tutto sul Tour lasciando così senza frecce il team anche in altre tipologie di gara. L’addio del campione di Brioude ha spinto il general Manager Lavenu a rivedere l’impostazione intera del team, che sulla carta appare maggiormente equilibrato e competitivo, anche se privo del corridore pronto per la classifica di un grande Giro.
Greg Van Avermaet, da quest’anno alla AG2R-Citroen 2021Greg Van Avermaet, da quest’anno alla AG2R-Citroen 2021
La squadra ruota innanzitutto intorno a due vecchie volpi del panorama professionistico, il campione olimpico Greg Van Avermaet e il lussemburghese Bob Jungels. Due corridori molto avvezzi alle Classiche del Nord e già questo dà alla squadra nuove ambizioni. La loro esperienza dovrà essere il puntello per l’ulteriore crescita di Benoit Cosnefroy. L’ex campione del mondo under 23 ha già dimostrato di avere notevoli capacità nelle prove d’un giorno, considerando la doppia piazza d’onore dello scorso anno alla Freccia Vallone e alla Parigi-Tours. Su Cosnefroy il progetto è a lungo termine, ma già ci si attende molto in questa stagione, anche se problemi a un ginocchio hanno influito molto sulla sua preparazione invernale.
Più libertà
Proprio l’assenza di Bardet potrebbe dare nuova spinta a corridori come Gallopin, Paret-Peintre, Peters, tutta gente capace di andare a cogliere traguardi di prestigio se lasciata libera di esprimersi. I bilanci si fanno a fine anno, non ci sarà da stupirsi se il numero di successi del team sarà più cospicuo che in passato.
La AG2R Citroen 2021 corre su bici BmcLa AG2R Citroen 2021 corre su bici Bmc
L’ORGANICO
Nome Cognome
Nato a
Naz.
Data di nascita
Pro’
Francois Bidard
Lonlay-l’Abbaye
Fra
19.03.1992
2016
Geoffrey Bouchard
Digione
Fra
01.04.1992
2019
Lilian Calmejane
Albi
Fra
06.12.1992
2016
Clément Champoussin
Nizza
Fra
29.05.1998
2021
Mikael Cherel
St.Hilaire
Fra
17.03.1986
2007
Benoit Cosnefroy
Cherbourg
Fra
17.10.1995
2017
Stan Dewulf
Stravele
Bel
20.12.1997
2019
Julien Duval
Evreux
Fra
27.05.1990
2013
Mathias Frank
Roggliswil
Sui
09.12.1986
2008
Tony Gallopin
Dourdan
Fra
24.05.1988
2008
Ben Gastauer
Dudelange
Lux
14.11.1987
2010
Dorian Godon
Vitry
Fra
25.05.1996
2017
Alexis Gougerard
Rouen
Fra
05.03.1993
2014
Jaakko Hanninen
Ruokolahti
Fin
16.04.1997
2019
Anthony Jullien
Givors
Fra
05.03.1998
2021
Bob Jungels
Rollingen
Lux
22.09.1992
2013
Lawrence Naesen
Berlare
Bel
28.08.1992
2015
Oliver Naesen
Ostenda
Bel
16.09.1990
2015
Ben O’Connor
Subiaco
Aus
25.11.1995
2017
Aurélien Peintre
Annemasse
Fra
27.02.1996
2018
Nans Peters
Grenoble
Fra
12.03.1994
2017
Nicolas Prodhomme
L’Aigle
Fra
01.02.1997
2021
Marc Sarreau
Vierzon
Fra
10.06.1993
2015
Michael Schar
Geuensee
Sui
29.09.1986
2006
Damine Touze
Iville
Fra
07.07.1996
2017
Greg Van Avermaet
Lokeren
Bel
17.05.1985
2007
Gijs Van Hoecke
Gent
Bel
12.11.1991
2012
Andrea Vendrame
Conegliano
Ita
20.07.1994
2015
Clement Venturini
Villeurbanne
Fra
16.10.1993
2013
Lawrence Warbasse
Detroit
Usa
28.06.1990
2013
DIRIGENTI
Vincent Lavenu
Fra
General Manager
Laurent Biondi
Fra
Direttore Sportivo
Alexandre Abel
Fra
Ass. Direttore Sportivo
Stephen Barrett
Irl
Ass. Direttore Sportivo
Giuseppe Martinelli
Ita
Direttore Sportivo
Cyril Dessel
Fra
Ass. Direttore Sportivo
Stephane Goubert
Fra
Ass. Direttore Sportivo
Nicolas Guille
Fra
Ass. Direttore Sportivo
Didier Jannel
Fra
Ass. Direttore Sportivo
Julien Jurdie
Fra
Ass. Direttore Sportivo
Arturas Kasputis
Ltu
Ass. Direttore Sportivo
Gilles Mac
Fra
Ass. Direttore Sportivo
Baptiste Quiclet
Fra
Ass. Direttore Sportivo
DOTAZIONI TECNICHE
Le novità in casa AG2R non si fermano al nuovo assetto organico del team, né al cambio di sponsor con la Citroen pronta a far affluire nelle casse della squadra risorse fresche, ma anche sul piano tecnico si è deciso di cambiare. Il sodalizio ha infatti stretto un accordo con la Bmc, che ha dotato la squadra della nuovissima Teammachine SLR01, dotata di gruppo e ruote Campagnolo e pneumatici Pirelli. Affascinante il design del “bolide” della casa elvetica, prevalentemente bianco con finiture rosse e nere.
Anno di grandi cambiamenti in casa Ag2r, uno dei team storici del ciclismo francese. Per prima cosa l’ingresso di un nuovo sponsor dal nome “pesante” come Citroen. Quindi l’arrivo del campione olimpico Greg Van Avermaet e di Bob Jungels chiamati a sostituire Romain Bardet e Pierre Latour per dar vita ad un team non più focalizzato sul far classifica al Tour de France ma che mira alla conquista di una Classica Monumento.
Una maglia rivoluzionata
La rivoluzione non poteva non toccare la maglia della squadra. Spariscono definitivamente infatti i famosi cubetti e si passa ad una tonalità bianca con le scritte Ag2R e Citroen a dominare la maglia. Lavenu, team manager della formazione transalpina, ha sottolineato che ci hanno lavorato per cinque mesi e che l’impatto avrebbe dovuto lasciare il segno: «Un cambio netto che si sposa con la rivoluzione della nostra squadra».
Realizzate da Rosti
Per farci raccontare qualcosa di più sulla nuova livrea della formazione francese abbiamo scambiato due chiacchere con Giovanni Alborghetti, titolare con il fratello Maurizio di Rosti Maglificio Sportivo che per il quarto anno consecutivo vestirà l’Ag2r. «La nostra è un’azienda che potremmo tranquillamente definire artigianale con una grande attenzione all’innovazione e alla creatività, uno dei nostri punti di forza – ha voluto sottolineare Alborghetti – e siamo davvero orgogliosi che due team professionistici come l’Ag2r Citroen e l’Androni Giocattoliabbiano deciso di affidarsi nuovamente a Rosti. In particolare siamo fieri di lavorare con un team come l’Ag2R-Citroen che gareggia nel WorldTour, il massimo che si possa aspirare nel ciclismo…e che naturalmente richiede il massimo del nostro impegno».
Il nuovo completo dell’Ag2R firmato da RostiLa nuova maglia dell’Ag2R vista da dietro firmata da Rosti
Tutti su misura
Il disegno della maglia 2021 è stato deciso dai grafici Citroen che poi si sono totalmente affidati a Rosti per la sua realizzazione. Alborghetti ci ha raccontato che ben 4 persone dello staff Rosti si sono recate in Francia per prendere le misure a tutti i componenti della squadra e poter così realizzare per ciascun atleta una divisa “sartoriale”. Partendo dai calzini, passando per i guanti fino ad arrivare a maglia e pantaloncino da gara, ciascun ciclista avrà a disposizione complessivamente 49 articoli tutti personalizzati.
La maglia di Oliver Naesen Un bel dettaglio della maglia di Oliver Naesen
Ogni capo avrà al suo interno un’etichetta con il nome del ciclista che dovrà indossarlo. Come ha voluto ben sottolineare Alborghetti «non esiste una taglia M o S uguale per tutti. Ciascun atleta avrà a disposizione la sua divisa totalmente su misura». Per la scelta dei tessuti sono stati confermati quelli dello scorso anno visto che gli atleti si erano trovati decisamente molto bene. Si è invece lavorato per migliorare ancora di più il pantaloncino, privo di parti in silicone, tagliato al vivo per una vestibilità perfetta e realizzato con un tessuto superleggero hitech. Tutto è stato fatto seguendo il motto presente nel sito ufficiale dell’azienda che dice: «Con umiltà e determinazione, senza compromessi, Rosti quel che Rosti».
Pirelli, ecco il nuovo tubolare P Zero Race Tube SL che i corridori dei team Trek-Segafredo, Bike Exchange, AG2R Citroen utilizzeranno al Giro d'Italia
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