Shimano ci fa le scarpe (nuove) per la strada e l’offroad

15.12.2023
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La famiglia S-Phyre di Shimano, quella che ha cambiato lo stile della calzatura. Il concetto tecnico è sempre il medesimo, ovvero quello di avere il migliore trasferimento di potenza, aspetto della performance che si unisce ad un design della scarpa, a tratti essenziale e ribassato, che ha cambiato la categoria.

S-Phyre RC903 PWR (da strada) e S-Phyre XC903 (per la mtb ed il ciclocross, perché no anche per il gravel race) sono le ultime calzature top di gamma del roster Shimano.

S-Phyre RC903 PWR (power)

Si basano sullo sviluppo delle RC903, le attuali top di gamma della categoria calzature e che restano all’apice del segmento (di fatto le nuove PWR sostituiscono le 902T). Sono molto più che un’alternativa, con un design del sistema di chiusura che cambia completamente. Sotto il profilo tecnico si rivolgono ad un pubblico di atleti cronoman, sprinter e ha l’obiettivo anche di accontentare i pistard. Perché? Perché la chiusura ha un’azione potente e decisa, fattore richiesto da atleti che esprimono potenze elevatissime nei momenti chiave della gara, proprio come i velocisti.

Rispetto alle RC903 cambia il sistema di chiusura, mentre la suola rimane la medesima. E’ ottenuta dalla combinazione tra il rotore in alluminio Boa Li2 ed il velcro frontale. Il primo agisce su un cavo che si snoda su due linguette, una più alta verso il collo del piede e una centrale. L’azione combinata di queste due permette di adeguare la calzata e anche il volume nella zona dell’arco plantare, in modo da avere una scarpa incollata al piede in ogni punto e situazione di gara. Il velcro frontale agisce sul volume anteriore.

Il design complessivo della RC903 PWR è del tutto accostabile a quello della 903, più ampio nella sezione anteriore, asciutto ed essenziale, con il profilo ribassato nella parte mediana e posteriore. La talloniera è esterna.

Anche la suola è la medesima, unica nel suo genere per design e rigidità, soprattutto nel punto in cui viene montata la tacchetta.

S-Phyre XC903 offroad

Sono la naturale evoluzione delle XC902, siamo sempre nel segmento delle calzature al top del catalogo. Nascono per le gare, senza mezzi termini, non solo per la mtb, ma anche per il ciclocross. E proprio in ambito cx hanno fatto il loro esordio in questa stagione 2023 (ad esempio le abbiamo viste indossate dal Campione Europeo Vanthourenhout durante la Coppa del mondo di Vermiglio).

Adottano il sistema di chiusura con il doppio Boa Li2. Quello superiore ha un tiraggio diretto sulla linguetta, quello inferiore ha il cavo che incrocia e scorre all’interno di passanti in tessuto (non c’è materiale plastico). E’ stato inserito il tessuto mesh molto leggero, per agevolare l’ingresso dell’aria in una zona dove si accumula parecchio sudore. Tutta la tomaia è caratterizzata da una elevata robustezza, ma al tempo stesso è stata alleggerita nella parte interna, in modo da non influire negativamente sulla termoregolazione ed evitare gli accumuli di umidità.

La talloniera è esterna e sulla punta è presente un rinforzo che funge anche da protezione. Entrambi non influiscono sul profilo ribassato della nuova Shimano S-Phyre XC903. Passando alla suola, questa ha la sezione centrale (dove si avvita la tacchetta) in carbonio, con un indice di rigidità pari a 11 nella scala Shimano. Gli inserti in gomma ed i ramponi sono in gomma Ultread, spaziati tra loro e con un grip elevato. Quelli posteriori hanno una sorta di doppia mescola, per garantire grip, ma anche sostegno quando si scende di sella.

Shimano

Primo riposo, curiosità tipiche da Tour de France

04.07.2022
5 min
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Sono davvero tante le curiosità che abbiamo visto nelle prime giornate del Tour de France, qualcuna più evidente, qualcun’altra più nascosta, qualcun’altra la noteremo dopo il giorno di riposo. Dalla crono di apertura, fino ad arrivare alle tappe in linea, ecco cosa abbiamo scovato.

Aerodinamica nella crono di apertura

Nuovi caschi Specialized. Hanno debuttato ufficialmente i nuovi caschi TT5 da crono, arrotondati davanti e più squadrati dietro, prodotti in linea con le tendenze più attuali. Ovvero, è abbandonata la coda posteriore molto pronunciata, tipica di un decennio e più addietro. Al pari di questo nuovo casco, gli atleti supportati da Specialized hanno indossato una sorta di passamontagna, utile a risparmiare, in termini di efficienza, fino a 7 watt. La crono di apertura è stata vinta a sorpresa da Lampaert con il casco vecchio.

Cambio danese. Molti atleti sponsorizzati da CeramicSpeed e non solo, hanno montato il bilanciare posteriore con l’ala aerodinamica. Il prodotto è stato visto anche al Giro d’Italia, ma in questo caso i profili sono stati personalizzati con la bandiera danese. Gli atleti del Team Wanty-Intermarché lo avevano montato anche sulle bici standard durante la cerimonia di apertura.

Le cose nuove di Ganna. A partire dal casco e dalla visiera, quest’ultima con un perimetro pronunciato verso l’esterno. La Pinarello Bolide F non aveva le ruote Shimano, bensì le Princeton Carbon Works con cerchi tubeless.

Prima tappa in linea, cose più… normali

Una guarnitura FSA da 529 grammi per Rolland. E’ l’evoluzione della K-Force di FSA, è stata aggiornata per le 12 velocità ed è stata utilizzata dal corridore francese già al Delfinato. Pedivelle in carbonio e corone molto scavate, è montata sulla nuova KTM Revelator Alto.

Shimano S-Phyre. Quelle indossate da Van der Poel, da Merlier e da altri atleti sponsorizzati, sono una sorta di evoluzione delle calzature top di gamma di Shimano. La differenza principale (quella che si nota maggiormente) sembra essere legata alle zone dove incrociano i cavi, ora più bassi e meno ingombranti. Potrebbe essere una sorta di S-Phyre RC10!

Scarpa con livrea personalizzata per Van Aert. E’ sempre una Shimano S-Phyre, ma non è l’ultima versione descritta in precedenza. La particolarità è nella livrea, customizzata per il corridore belga. La calzatura è stata messa in palio per un concorso promosso da Shimano Benelux.

E le ciabatte Crocs! Non solo biciclette, caschi e divise da cartoni animati, ma anche le ciabatte Crocs sono un gran bel “tocco di classe” e perfettamente in linea con lo stile con i ragazzi EF-Easypost in questo TDF.

Il nuovo casco Rudy Project. Si chiama Egos ed esordisce ufficialmente in questo Tour de France 2022, indossato dagli atleti del Team Bahrain Victorious. Più ventilazione rispetto al modello precedente, grazie alle tante feritoie che solcano il casco e alle due “bocche” frontali.

Terza tappa, altre cose da sbirciare

Un nuovo casco anche per i Trek-Segafredo. Potrebbe essere la naturale evoluzione del modello Bontrager Velocis, un casco già presente in gamma da diverse stagioni. Lo shape del nuovo prodotto ricorda proprio il vecchio Velocis, ma con due feritoie aggiuntive nella parte frontale.

Si vede bene anche la nuova Canyon Ultimate. Aspettiamo il lancio ufficiale e le diverse informazioni al riguardo. La versione rinnovata ha fatto la sua prima comparsa al Delfinato, in dotazione a qualche atleta Movistar. Si vede una bicicletta con un impatto estetico che non dimentica il passato, ma con una forcella più voluminosa. Sempre in merito alla forcella, si presume un cambio totale dello stelo, che ora permette di alloggiare la nuova serie sterzo e il manubrio, lo stesso dell’Aeroad. Siamo certi di un valore alla bilancia davvero interessante e di nuovi sviluppi legati alla lavorazione del carbonio.

Un casco nuovo anche per gli Ineos al Tour de France, non solo per le crono. Indossato da Filippo Ganna, sembra posizionarsi (per i concetti tecnici e di design) tra il Protone e l’Utopia. La forma è arrotondata con una calottamento non estremo.