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Nuove S-Phyre RC903, con i feedback di Marta Cavalli

16.02.2023
6 min
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L’ultima versione delle calzature Shimano S-Phyre RC903 mantiene il design distintivo di questo “progetto scarpa”. L’accostamento con i modelli precedenti è possibile, ma i cambiamenti non sono pochi.

Per dare ancora maggiore valore alla nostra prova abbiamo chiesto anche un feedback a Marta Cavalli. L’atleta lombarda indossa le Shimano S-Phyre dalla stagione passata ed è migrata dal modello RC902 al 903 che è soggetto della nostra prova.

Marta Cavalli indossa la versione rinnovata delle scarpe Shimano
Marta Cavalli indossa la versione rinnovata delle scarpe Shimano
Cosa è cambiato, in termini di calzata, dalla versione precedente a quest’ultima?

Uso la nuova versione delle scarpe Shimano da circa un mese. Rispetto alle S-Phyre della generazione precedente, questa è più fasciante ed avvolgente al tempo stesso e soddisfa appieno le mie esigenze. Ho una pianta del piede molto stretta e un piede magro, di conseguenza ho necessità di avere una calzatura che deve essere riempita facilmente. Inoltre la 903 mi permette, ancora di più rispetto alla RC902, di avere sempre la stessa posizione del piede e il medesimo punto di spinta.

Quindi la nuova Shimano S-Phyre ti contiene il piede in modo migliore?

Sì esatto, perché la tomaia reagisce in modo maggiore quando si chiudono i Boa e si tirano i cavi. L’azione fasciante è più uniforme e ha un’elasticità notevole. .

Come sempre il rotore è facile da far girare anche quando si pedala
Come sempre il rotore è facile da far girare anche quando si pedala
Utilizzi un plantare personalizzato?

No, uso la soletta della scarpa, quella che si customizza con il riempimento dell’arco plantare. Utilizzo l’inserto rosso, perché mi offre un maggiore sostegno e sensazione di rigidità.

Rispetto al passato hai mantenuto lo stesso numero di calzatura, oppure hai fatto dei cambiamenti?

Nessuna variazione.

Un tuo parere: in bici meglio una scarpa più rigida, oppure una più ampia?

Personalmente preferisco una scarpa rigida e così per qualsiasi cosa che riguarda la bici. Onestamente preferisco una maggiore rigidità e reattività a discapito del comfort.

Cosa è cambiato

Partendo dalla suola della Shimano S-Phyre RC903, cambia la finitura del carbonio nel punto di ancoraggio della tacchetta. E’ sempre in carbonio a vista, ma non ha più l’intreccio 1K. C’è l’ampia asola di scorrimento della tacchetta, che è quasi 2 centimetri, una delle maggiori che il mercato offre. E’ un grande vantaggio che si riflette proprio sul posizionamento sul pedale.

Cambia quasi completamente la tomaia, esternamente e anche internamente. Osservandola dall’esterno è sempre più un blocco unico, con una sola termosaldatura che unisce la sezione frontale a quella mediana e nessuna cucitura. E’ scomparsa anche quella che era presente sulla S-Phyre RC902 nella zona interna/posteriore, vicino alla coppa del tallone.

All’interno si percepisce lo spessore ridottissimo e, sempre facendo un confronto con il modello più anziano, è più omogenea e sembra rifinita in Alcantara. Nella zona del tallone sono stati asportati i due inserti grippanti, ma è stato mantenuto il cuscinetto che avvolge e trattiene il tallone.

Sono aumentati i fori, come numero e anche per la superficie che coprono. Appaiono come uno sciame, che parte dalla sezione mediana esterna, fino ad arrivare a quella interna, passando dalla punta. Hanno diametri differenziati.

La talloniera esterna della nuova versione è stata smagrita ed meno spigolosa. Non cambia però la percezione di un comparto che offre tanto sostegno, anche per chi pedala molto in fuori sella, anche per chi ama rilanciare in continuazione la bici.

Più comfort in punta

Non ci sono più i due ponticelli in materiale plastico. Si è preferito aumentare il comfort in punta, soggetta ad accumuli di sudore e alla tanta soggettività derivata dalla forma delle dita. E’ stata aggiunta una finestra in tessuto mesh (già presente sulla primissima versione), traspirante e che non influisce negativamente sul sostegno della tomaia.

Sulla S-Phyre RC903 ci sono degli occhielli in tessuto, che accompagnano il cavo e non comprimono in modo esagerato la tomaia verso il basso. Per questo motivo si sfrutta un volume in interno diverso, che sembra maggiore. Anche la parte superiore della linguetta è stata oggetto di modifiche. Il punto di contatto con il muscolo retinacolo è sempre in tessuto, ma più compatto rispetto alla soluzione adottata in precedenza.

In piedi sui pedali, nessuna flessione
In piedi sui pedali, nessuna flessione

Il nostro test

La nuova Shimano S-Phyre RC903 è più comoda, una comodità che arriva principalmente dalla sezione superiore e perimetrale della tomaia. E’ più morbida e fresca, ma per nulla lasca, anzi. Pur offrendo un sostegno elevato, il tessuto si adatta molto bene alle forme del piede, anche grazie al rinnovato sistema d’incrocio dei cavi. Rispetto al passato, la nuova soluzione offre una maggiore e migliore personalizzazione e nella parte interna, quella a contatto delle dita, dove sono stati azzerati i rischi di contatto tra il materiale plastico ed il piede. Il comfort ne guadagna.

La suola e tutta la zona del tallone sono un esempio di rigidità e di supporto alle varie azioni della pedalata. Davanti e nella parte mediana la suola è granitica e offre una stabilità difficilmente riscontrabile in altri prodotti di pari categoria. Quando ci si alza in piedi sui pedali la rigidità emerge ancora di più, influendo in modo positivo proprio sulle fasi di spinta e rilancio.