Selle Italia Novus Boost Evo, ora anche 3D

09.07.2023
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FRANCOFORTE – La tecnologia 3D per le selle è una reale protagonista del mercato. Selle Italia amplia ulteriormente lo sviluppo della tecnologia Carbon DLS, riportandola alla famiglia Novus Boost Evo.

Il sostegno è differenziato in base alle zone di seduta, in modo da creare un supporto specifico e una fase ammortizzante progressiva. Analizziamo la nuova Novus Boost Evo 3D di Selle Italia.

Famiglia 3D, Novus, SLR e anche la nuova Watt (crono e triathlon)
Famiglia 3D, Novus, SLR e anche la nuova Watt (crono e triathlon)

Prima volta al Giro

L’abbiamo scovata durante l’ultima edizione del Giro, in prova ad uno degli atleti del Team Corratec-Selle Italia, ma a quell’epoca la nuova versione della Novus non era ancora ufficiale. La nuova Selle Italia Novus Boost Evo 3D va ad arricchire e completare le famiglie Novus prima, concettualmente la sella più “comoda” e quella fascia di selle con la cover 3D. Si tratta comunque di un prodotto ai vertici del catalogo.

La Novus 3D è disponibile in due versioni, quella definita Kit Carbonio (con i rails in fibra composita) e quella con i due tubolari in lega metallica Ti316, entrambe hanno l’ampio canale Superflow e rientrano nel segmento idmatch L3. I prezzi di listino sono rispettivamente di 429,90 e 339,90 euro.

Non un semplice stampato 3D

La particolarità delle Selle Italia in 3D è proprio nella tecnologia di lavorazione, ovvero la Carbon DLS che permette di differenziare il supporto dell’intero cuscino 3D. Le sezioni della sella offrono una “durezza” diversa tra loro, ma anche i diversi prodotti ora in gamma sono differenti. La Novus Boost Evo 3D è maggiormente votata al comfort, la SLR ha una vocazione race più pronunciata, o comunque si indirizza verso quell’utenza che ama le selle “dirette” nelle risposte.

Misura unica

Al contrario della sorella SLR Boost 3D, la Novus 3D è disponibile nella sola misura L3, con una larghezza di 145 millimetri e una lunghezza di 245. anche la forma è molto diversa (rispetto alla SLR), perché la Novus Boost, anche nella sezione mediana e frontale mantiene costantemente una larghezza maggiore.

Selle Italia

Selle Italia e la linea “green”: arriva lo Smart tape

01.07.2023
2 min
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Lo sviluppo e la produzione di prodotti che abbiano un impatto sempre più morbido e neutrale verso l’ambiente è una battaglia che va combattuta. Selle Italia lo fa da qualche tempo, grazie alla sua famiglia di prodotti realizzati con Greentech. Si tratta di un processo automatizzato, sviluppato proprio da Selle Italia, che consente appunto di ottenere prodotti con un basso impatto ambientale. 

Il tappo è attaccato al nastro, per facilitarne il montaggio
Il tappo è attaccato al nastro, per facilitarne il montaggio

Senza inquinanti

L’azienda trevigiana coinvolge, nel suo processo di produzione praticamente a chilometro zero, molte realtà differenti. Da questa idea e, di conseguenza, da questo processo di realizzazione, nascono numerosi prodotti: dalle selle fino al nastro manubrio. Tutti questi accessori sono assemblati senza l’utilizzo di parti meccaniche, di collanti o di altre sostanze inquinanti. 

Lo spessore è di 2,5 millimetri, una misura che garantisce il giusto comfort ed un grip elevato
Lo spessore è di 2,5 millimetri, una misura che garantisce il giusto comfort ed un grip elevato

Nuovo nastro

Una delle novità della linea Greentech è lo Smart Tape, nasce come un’unica striscia con il tappo integrato, realizzato nello stesso materiale. Questa soluzione facilita, e non poco, il processo di montaggio. Siccome è parte della linea Greentech lo Smart Tape è realizzato senza la tradizionale striscia di biadesivo. Viene quindi incollato tramite il sistema a ventosa che permette anche di poter utilizzare nuovamente il nastro una volta rimosso dal manubrio. 

Lo spessore è di 2,5 millimetri, una misura che garantisce il giusto comfort ed un grip elevato. Il tutto risparmiando il 20% del tempo dedicato alla nastratura. Il risparmio è anche in termini ambientali visto che la produzione di un nastro Smart Tape comporta l’emissione di 0,72 kg di CO2.

Selle Italia

Selle Italia, le versioni speciali per il Tour de France

29.06.2023
4 min
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Selle Italia lancia due modelli in occasione del Tour de France, vestiti di grafiche dedicate alla corsa a tappe più importante del mondo. Alcuni dettagli in giallo e il logo della Grande Boucle colorano le due selle: la Novus Boost Evo e la X3 Boost. La tecnicità dei due modelli incontra il grande ciclismo con l’obiettivo di rendere questi due prodotti unici per sempre. 

Le due versioni presentano una grafica dedicata alla corsa a tappe francese
Le due versioni presentano una grafica dedicata alla corsa a tappe francese

In giallo

Un’esclusiva possibilità, quella di cavalcare la propria bici su una sella dall’iconica colorazione gialla ufficiale del Tour de France. Due modelli pronti a supportare il ciclista in ogni sua corsa in gruppo. 

L’X3 Boost Superflow Tour offre un comfort superiore senza sacrificare la forza. Questa edizione speciale ha il logo del Tour de France e i dettagli gialli: la scritta Boost sul naso della sella, i punti sulla copertina e una linea sul retro che ospita il nome del modello.

La Novus Boost Evo Tour de France offre performance e comodità, ovviamente con una livrea che omaggia la Grande Boucle. Dettagli pensati per l’estetica che si abbinano però a caratteristiche da manuale per poter affrontare ogni avventura o allenamento che sia. 

Comfort superiore

In edizione speciale la sella X3 Boost Superflow Tour, è un modello, durevole, resistente e progettato per il massimo comfort. Un suo vantaggio è sicuramente il foro Superflow, per la riduzione della pressione nella zona perineale. Questa sella è disponibile con rail in Fec Alloy, una lega di acciaio e ferro-carbonio ad alta resistenza e flessibilità.

Le misure sono di 148 cm per la larghezza e 253 cm di lunghezza. La cover è in Duro-Tek, materiale resistente e affidabile. Il peso è contenuto in 287 g. La forma è “flat”, consigliata per ciclisti dinamici o soggetti che presentano una antiversione del bacino. La taglia idmatch è L3. Infine il prezzo consultabile sul sito o presso i rivenditori autorizzati è di 49,90 euro. 

Prestazioni elevate

La Novus Boost Evo Tour de France unisce un design ricercato alle caratteristiche tipiche di questo modello: la sua forma “waved”, è particolarmente adatta a ciclisti che presentato una pronunciata retroversione del bacino e che cercano una posizione di pedalata più stabile sulla sella. La sella unisce alle alte prestazioni una grande attenzione al comfort ed è costruita in taglia L3 e, nella versione Tour Edition, con rail in manganese. Dal punto di vista grafico, spicca il logo ufficiale del Tour de France con dettagli che richiamano la corsa a tappe francese. 

Le misure sono racchiuse in 145 cm di larghezza e 245 di lunghezza. La cover è in Soft-Tek, un materiale performante e soffice al punto giusto. Il peso è contenuto in appena 265 g. il prezzo consultabile sul sito o presso i rivenditori autorizzati è di 104,90 euro. 

SelleItalia

Nuova Selle Italia SLR 3D, l’abbiamo messa alla frusta

22.04.2023
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La SLR è un’icona per l’intera categoria, un prodotto di punta e storico per Selle Italia che incontra lo sviluppo con la tecnologia Carbon DLS 3D.

L’abbiamo provata nella versione Boost Superflow idmatch L3, ovvero con una lunghezza di 248 millimetri (è una sella corta), larga 145 e abbiamo posto alcuni quesiti ad Enrico Andreola, product manager dell’azienda veneta.

La SLR 3D è stata sviluppata anche con il contributo di Cancellara (foto Selle Italia)
La SLR 3D è stata sviluppata anche con il contributo di Cancellara (foto Selle Italia)
Cosa rappresenta una SLR sviluppata e creata con la tecnologia 3D?

Tecnicamente è un passo avanti rispetto alle selle tradizionali e alla comune tecnologia 3D utilizzata dai concorrenti. E’ un prodotto che viene sviluppato e fatto tutto in Italia e anche questo non è un dettaglio da tralasciare. Con la SLR 3D, in Selle Italia siamo stati in grado di adattare questa tecnologia alla forma di una sella che è anche un prodotto storico per l’azienda.

Cosa significa?

Lavorare con la tecnologia 3D non è semplice, perché è costosa (la SLR 3D in test ha un prezzo di listino di 359,90 euro ndr), perché richiede dei tempi di sviluppo e produzione molto lunghi e perché è una tecnologia con la quale puoi fare molto, ma per essere adattata richiede delle ricerche approfondite. Talvolta risulta più semplice adattare il prodotto alla tecnologia stessa. In Selle Italia abbiamo scelto la direzione opposta, anche per mantenere un’identità ben precisa.

Quanto tempo è necessario per fare una SLR 3D?

Ci vogliono dei macchinari specifici che hanno dei costi enormi. Noi riusciamo a fare 3 coperture 3D con una tempistica compresa tra i 50 e 65 minuti, alle quali sono da aggiungere oltre 8 ore di post produzione per le varie fasi e per singolo pezzo.

Quali sono i passaggi più complicati?

Dal punto di vista del progetto SLR 3D l’aver mantenuto il disegno del prodotto e far mantenere la forma della sella una volta ultimata, sono due passaggi davvero complicati. La SLR 3D non è dritta, è sagomata, ha delle densità differenziate ed è molto sottile, un’insieme di fattori parecchio complicati da far collimare tra loro. E poi, nella fase finale, uno dei processi più complicati da considerare è l’incollaggio, diverso da una sella standard.

Due SLR a confronto Boost 3D vs Boost “convenzionale”
Due SLR a confronto Boost 3D vs Boost “convenzionale”
Rispetto ad una sella standard, una 3D con tecnologia Carbon DLS dura di più?

Tecnicamente si, ma è pur vero che non abbiamo ancora uno storico che ci permette di avere dei dati per fare dei confronti precisi.

Immaginando uno scenario futuro, cosa c’è da aspettarsi dall’applicazione della tecnologia 3D applicata alle selle?

La tecnologia 3D evolverà ulteriormente e probabilmente verrà declinata anche a prodotti della fascia media del mercato. Questo potrebbe succedere perché anche altre aziende svilupperanno in 3D ed i costi si abbasseranno. La produzione 3D però è diversa e non credo assolutamente che sostituirà la categoria delle selle convenzionali. Potrebbe essere interpretata come un’alternativa e un’ulteriore possibilità di scelta.

I nostri feedback

In fatto di prestazione e feeling, è importante sottolineare l’equilibrio che la SLR 3D offre lungo tutta la sua superficie e, sempre in termini di seduta, la 3D è molto differente rispetto alla versione standard (a parità di taglia idmatch). Equilibrio che arriva dal grande supporto. In fatto di percezione è più rigida e sostenuta, aspetto che si percepisce anche verso la punta.

Un grande aiuto arriva dalle due depressioni posizionate nel punto dove la sella inizia ad allargarsi, due punti che contribuiscono a stabilizzare il corpo durante lo sforzo, specialmente in salita e quando si guadagna nuovamente la seduta dopo un’azione in fuori sella. Rispetto ad una sella con la copertura classica la SLR 3D offre anche un maggiore grip e aiuta tantissimo il mantenimento della posizione.

E’ fondamentale avere una posizione corretta sulla bicicletta e della sella stessa. Dovrebbe essere sempre così, per essere performanti e per sfruttare a pieno “l’ecosistema bicicletta”, ma un corretto posizionamento della sella occupa un ruolo ancora maggiore con la SLR 3D.

A prescindere dalla situazione e dal modo di pedalare, si percepisce una sella rigida, per nulla cedevole nella struttura reticolare e che non tende mai ad “affossare” il punto dove il corpo appoggia. Inoltre questa SLR è molto sottile e tutto questo sostegno diventa un vantaggio per nulla scontato.

In conclusione

Tra le diverse selle che adottano la tecnologia 3D, la Selle Italia SLR 3D Boost è quella che mostra un maggiore supporto, ma anche un notevole sostegno, tant’è vero che in alcuni momenti sembra spingere verso l’alto. Rispetto al modello convenzionale la 3D sembra più tosta. Tutta la copertura 3D si comporta in modo decisamente diverso, rispetto ad una sella standard con schiuma sotto il rivestimento. Questo fattore, a nostro parere, la fa entrare di diritto in una categoria di utilizzatori agonisti e/o che interpretano la bicicletta (ed tutti i componenti) come un qualcosa di funzionale alla ricerca della performance e della massima resa tecnica.

Non è scomoda, tutt’altro, ma necessita di qualche ora per prendere la confidenza necessaria, per essere capita e per far si che venga sfruttata al massimo delle potenzialità. SLR 3D è una sella racing ai massimi livelli.

Bike fitting e i segreti dei pro’? Risponde idmatch

15.04.2023
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Se la nostra posizione in sella non è ottimale e costruita sul modo di pedalare, si perde di efficienza e insorgono dei problemi. Abbiamo chiesto ad idmatch e Selle Italia, nelle persone di Matteo Paganelli e Alberto Curtolo di poter approfondire l’argomento.

Le messa in sella, una corretta posizione sulla bicicletta è un argomento sempre attuale. Entriamo nell’argomento.

Legato a Selle Italia, idmatch è uno strumento che crea un database importante anche per le aziende (foto Ridley)
Legato a Selle Italia, idmatch è uno strumento che crea un database importante anche per le aziende (foto Ridley)

Cos’è idmatch

idmatch è un sistema all’avanguardia che si basa su dati scientifici e sull’oggettività della raccolta dei dati stessi. idmatch è un sistema attivo che evolve grazie alla raccolta di migliaia di informazioni che arrivano dalle rilevazioni ed è in grado di entrare nelle specificità delle diverse strutture fisiche.

Ad oggi idmatch ha analizzato oltre 55.000 persone, con un trend in costante crescita di oltre 2.000 persone al mese. Sono 205 i centri attivi nel mondo. Il mercato principale rimane quello europeo, ma quello asiatico è in forte espansione, con un’ottima prospettiva negli USA. A questi numeri vanno aggiunti anche i footbed, ovvero i plantari che arricchiscono la banca-dati, con le oltre 90.000 misurazioni effettuate.

Il corpo viene scansionato giù dalla bici e una volta in sella (foto Ridley)
Il corpo viene scansionato giù dalla bici e una volta in sella (foto Ridley)
Cosa fornisce idmatch?

Fornisce un’indicazione ideale all’utente, ma anche al bikefitter. Non solo, perché grazie all’enormità dei dati scientifici ed oggettivi raccolti fino ad oggi e grazie all’interazione continua con le aziende, siamo in grado di fornire delle informazioni ai produttori di bici e componenti.

I dati che avete a disposizione hanno messo in luce delle differenze con i ciclisti del passato?

Sì e le differenze sono importanti. Abbiamo notato che, soprattutto nell’era post Covid c’è un aumento dell’elasticità delle persone. Questo è dovuto all’incremento delle attività di yoga e core-stability.

Matteo Paganelli ci spiega alcuni dettagli anche per la scelta dei componenti (foto Ridley)
Matteo Paganelli ci spiega alcuni dettagli anche per la scelta dei componenti (foto Ridley)
Entrando nello specifico di idmatch. Che gioco ha una corretta impostazione in sella?

E’ fondamentale, perché ai fini della performance, ha un ruolo ancor più importante della geometria della bici. Il sistema idmatch, grazie alla scansione completa del corpo, legge e riporta le reali esigenze del ciclista. Grazie a questa analisi e alla banca dati che prende in considerazione i vari componenti delle diverse aziende, idmatch identifica le scelte ottimali per tutto quello che riguarda la bici.

La sella, primo punto di appoggio e componente importante per la prestazione (foto Ridley)
La sella, primo punto di appoggio e componente importante per la prestazione (foto Ridley)
Informazioni a 360° a prescindere dal marchio?

Sì, esattamente. Idmatch fa parte del portfolio di Selle Italia, ma il nostro obiettivo è quello di mettere il bikefitter ed ovviamente l’utente finale nelle condizioni di avere il miglior risultato possibile. Non diamo informazioni solo ed esclusivamente su Selle Italia, ma su tutti i soggetti della categoria.

Alberto Curtolo ci spiega l’importanza di la sella in modo adeguato (foto Ridley)
Alberto Curtolo ci spiega l’importanza di la sella in modo adeguato (foto Ridley)
Come deve essere scelta la sella ideale?

La sella influisce per l’80% sulla stabilità del ciclista e di conseguenza sulla prestazione. Le ossa ischiatiche dovrebbero sempre appoggiare in modo corretto, per scaricare in maniera ottimale le pressioni e per non influire in modo negativo sulla rotazione del bacino.

Questo porta anche vantaggi in termini di salute?

Sfruttare a pieno l’appoggio delle ossa ischiatiche limita i rischi di schiacciare le parti molli. Il corpo si adatta e si abitua, ma bisogna metterlo nelle condizioni migliori.

Il sistema durante la rilevazione della pedalata (foto Ridley)
Il sistema durante la rilevazione della pedalata (foto Ridley)
E quando si utilizza una sella con una larghezza sbagliata?

I problemi maggiori si presentano quando viene usata una sella troppo stretta. Le ossa dell’ischio non appoggiano nel modo corretto, il ciclista continua a muoversi sulla sella e si vanno a schiacciare zone delicate. C’è il rischio di avere formicolii continui, così come un canale dell’uretra soggetto a continue compressioni.

Se invece la sella è troppo larga?

Di norma non si presentano problemi. Le nostre analisi hanno fatto emergere un altro dato molto importante, ovvero che solo il 18% degli individui potrebbe utilizzare le selle sprovviste di canale di scarico prostatico.

I footbed sviluppati da idmatch (foto Ridley)
I footbed sviluppati da idmatch (foto Ridley)
Cosa succede quando la sella non è nella posizione corretta?

Se troppo arretrata porta il ciclista a scivolare continuamente in avanti. Una sella troppo avanzata porta ad un sovraccarico del quadricipite, delle ginocchia e di tutta la fascia che si estende sopra la rotula. La sella dovrebbe essere sempre in bolla.

Passando invece ai plantari, qual’è il loro ruolo principale?

I plantari contribuiscono a risolvere i problemi legati al secondo punto di appoggio, il primo la sella. Un plantare non deve essere troppo spesso nella parte frontale, ma al tempo stesso deve generare un sostegno adeguato nella zona dell’arco plantare e del tallone.

Paganelli spiega come funziona lo strumento Cleatfit (foto Ridley)
Paganelli spiega come funziona lo strumento Cleatfit (foto Ridley)
E invece per quanto concerne la tacchetta?

La tacchetta governa il movimento del piede, del ginocchio e dell’anca. Il punto anatomico della tacchetta deve sempre prendere come riferimento il primo ed il quinto metatarso. Nelle ultime stagioni siamo testimoni di un arretramento eccessivo delle tacchette. Questa tendenza viene mutuata dalla mtb, dove si cerca la stabilità anche grazie alla guida in piedi sui pedali.

Il dolore alla zona lombare da cosa può essere generato?

Il dolore alla zona lombare nasce per svariate cause, viene classificato come un dolore da sovraccarico funzionale, ovvero un carico eccessivo sulla fascia muscolare in una scorretta posizione che genera un movimento altrettanto scorretto.

La customizzazione avviene anche in base alla disciplina (foto Ridley)
Il sistema durante la rilevazione della pedalata (foto Ridley)
La bicicletta e i suoi componenti possono esserne causa diretta o indiretta?

Da recenti studi effettuati incrociando i dati di idmatch, abbiamo notato che il dolore lombare può nascere anche dall’accessorio non adatto alle proprie caratteristiche. Abbiamo notato una correlazione tra utilizzo di sella “scorretta”, non adatta alle proprie forme e capacità di flessibilità.

Invece per quanto concerne l’allineamento della calzatura, c’è una posizione ideale, in linea, con le punte della scarpa all’interno, oppure all’esterno?

Considerando le svariate forme e accessori che modificano la forma della scarpa da ciclismo, non è corretto partire analizzando l’esterno della calzatura. Ecco perché abbiamo sviluppato il cleatfit che tiene conto della forma interna della calzatura.

Grazie ad alcune analisi idmatch, Van Der poel ha arretrato la sella dopo l’incidente in mtb
Grazie ad alcune analisi idmatch, Van Der poel ha arretrato la sella dopo l’incidente in mtb
Puoi spiegarci meglio?

In base a come il piede calza la scarpa, suggeriamo di applicare la tacchetta sul punto di spinta, rilevato tramite lo strumento. Qui è necessario considerare dove è posizionato il punto di spinta, che è soggettivo ed è tra il 1° e 5° metatarso.

C’è un team di primissimo piano che utilizza il sistema idmatch nella sua completezza?

Il Team Alpecin-Deceuninck utilizza idmatch ed una bike a disposizione, anche se il sistema è utilizzato da molti atleti del gruppo.

Il bike fitting idmatch al servizio di Exept

25.02.2023
3 min
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Nei giorni scorsi Exept ha ufficializzato la propria collaborazione con idmatch (Identity Matching System, ndr), il sistema di bike fitting markerless di Selle Italia.

Di questa particolare partnership avevamo fatto accenno in un nostro articolo di inizio dicembre quando vi avevamo raccontato della serata organizzata a Milano da Exept per annunciare la collaborazione con il negozio Olmo del capoluogo milanese. In quell’occasione erano presenti Antonio Tentonello e Wladimir Teisserie di idmatch che avevano spiegato ai presenti il funzionamento del sistema di bike fitness proposto da Selle Italia.

Exept collaborerà con idmatch, il sistema di bike fitting di Selle Italia
Exept collaborerà con idmatch, il sistema di bike fitting di Selle Italia

Un pacchetto completo

La tecnologia di idmatch è stata scelta da Exept per offrire ai propri clienti un servizio completo e di alto livello. Tutto ciò rientra perfettamente nella “filosofia” dell’azienda ligure che fin dalla sua nascita ha messo al centro del proprio progetto innovazione tecnologica e Made in Italy.

Il bike fitting è il primo fondamentale step per la realizzazione di una bici su misura Exept. Grazie alla tecnologia innovativa alla base dei suoi algoritmi, idmatch è la soluzione che meglio incontra i bisogni e la filosofia alla base del brand ligure. Con i suoi sistemi di misurazione all’avanguardia e strumenti precisi ed affidabili che garantiscono al ciclista il massimo del comfort e benessere, la tecnologia di idmatch rappresenta il primo passo verso la realizzazione dei telai su misura monoscocca Exept. 

Alessio Rebagliati, CEO e Founder di Exept
Alessio Rebagliati, CEO e Founder di Exept

Nascono gli Exept Point

Attualmente per poter usufruire del sistema idmatch si può prenotare una seduta presso la sede Exept di Finale Ligure oppure in uno dei nuovi Exept Point, tra cui appunto il negozio Olmo di Milano. Grazie al supporto fornito dallo staff Exept, sarà possibile trovare il set up ideale per la realizzazione della propria bici su misura. 

Nelle intenzioni del management di Exept, la collaborazione con idmatch vuole dare a tutti i negozi che attualmente usufruiscono del sistema di bike fitting la possibilità di diventare Exept Point, e di conseguenza l’opportunità di offrire ai propri clienti la possibilità di coronare il sogno di avere un telaio monoscocca su misura completamente Made in Italy.

Alessio Rebagliati, CEO di Exept, ha commentato con queste parole la nuova partnership con idmatch: «Il concetto di personalizzazione è sempre stato alla base di Exept e dei nostri prodotti, e il bike fitting è il tassello fondamentale che ci permette di realizzare biciclette totalmente customizzate. Per noi è quindi molto importante annunciare questa nuova collaborazione. Da oggi, grazie alla tecnologia di idmatch, i nostri clienti potranno usufruire di un servizio completo e innovativo, senza dover scendere a compromessi sul posizionamento in sella. Questa novità, insieme al nuovo configuratore online, ci permette di offrire un’esperienza completamente su misura, proprio come lo sono le nostre bici».

Matteo Paganelli, idmatch Brand Manager, ha voluto aggiungere il suo pensiero: «Da sempre, idmatch aiuta i ciclisti a migliorare il comfort e la performance durante la pedalata. Collaborare con i produttori di bici fa parte della nostra natura fin dal primo giorno. Siamo per questo orgogliosi di aver stretto una collaborazione con Exept, brand di eccellenza per la produzione di telai su misura, convinti che questa partnership potrà beneficiare il servizio al ciclista, sotto tutti i punti di vista».  

Exept

Selle Italia Novus Boost Evo Nubuck, una sella da collezione

09.02.2023
3 min
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Quando la tecnologia incontra l’eleganza il risultato è un look ricercato e unico. Ecco la Novus Boost Evo Nubuck di Selle Italia, un simbolo di stile realizzato in pelle scamosciata nubuck pronto ad impreziosire le livree delle bici da strada e gravel. Il colore marrone regala un’estetica che richiama il cuoio delle sedute di una volta. Le caratteristiche tecniche sono però quelle della famiglia Novus, una delle più apprezzate dell’azienda veneta. Performance e rendita sono infatti garantite da anni di studi ed evoluzioni tecniche.

Alte prestazioni 

Completamente riprogettata, questa sella avanzata è leggera, regolabile e confortevole. Il modello Novus Boost Evo fa infatti parte della famiglia Performance dell’azienda di Asolo e, grazie alla sua forma “waved”, è particolarmente adatta a ciclisti che presentato una retroversione del bacino pronunciata e che cercano una posizione di pedalata più stabile sulla sella.

La sella unisce alle alte prestazioni una grande attenzione al comfort ed è disponibile in taglia large L3. Questo design evoluto sostiene le ossa ischiatiche nelle lunghe pedalate e il foro Superflow riduce la pressione sul perineo. Il naso corto migliora l’ergonomia della pedalata, la manovrabilità, il comfort e le prestazioni.

Il look classico si abbina a caratteristiche innovative e moderne
Il look classico si abbina a caratteristiche innovative e moderne

Estetica unica

Visto il successo che il modello ha riscontrato tra gli appassionati, Selle Italia l’ha reinterpretata con una cover in pelle scamosciata nubuck, disponibile nella sola versione con rail in carbonio. La sella quindi unisce l’alta tecnologia dei modelli Novus a una elegante copertura in pelle colore Brown Nubuck. Una soluzione da collezione per rendere la propria bicicletta oltre che performante anche dall’estetica ricercata. 

Il rail in carbonio ø7×9 mm con una lunghezza maggiorata di +10 mm assicura resistenza e una maggiore possibilità di regolazione sul carro. Il peso si attesta in appena 165 grammi con una dimensione della seduta di 145 x 245 mm. Novus Boost Evo Nubuck è disponibile in edizione limitata acquistabile esclusivamente sul sito al prezzo di 299,90 euro.

SelleItalia

Selle Italia vince il Design & Innovation Award 2023

04.02.2023
2 min
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Le due selle Model X e Model X Comfort+ di Selle Italia hanno recentemente ricevuto il Design & Innovation Award. Il riconoscimento è molto prestigioso ed è stato istituito appositamente per premiare i prodotti della bike industry più innovativi.

I due modelli Selle Italia, nello specifico, sono prodotti con Greentech: una tecnologia che consente di ottenere prodotti a basso impatto ambientale. Le selle ottenute con questa tecnologia sono le Model X. Si tratta di prodotti ad alta performance, assemblati in modo meccanico e realizzati senza uso di collanti e poliuretani, sostanze notoriamente a forte impatto ambientale.

La grafica con la quale il brand veneto ha annunciato di aver vinto il Design & Innovation Award 2023
La grafica con la quale il brand veneto ha annunciato di aver vinto il Design & Innovation Award 2023

La tecnologia Greentech

Questo importante riconoscimento conferma il credito ed il successo internazionale che queste selle stanno ottenendo. Per determinare i vincitori delle diverse categorie, i prodotti in lizza sono testati da un team di professionisti ed esperti del settore. Con l’assegnazione del premio nella categoria Equipment Off-road, la giuria ha voluto sottolineare il carattere innovativo e di sostenibilità delle selle Model X e Model X Comfort+ di Selle Italia.

La bellissima sede di Selle Italia ad Asolo
La bellissima sede di Selle Italia ad Asolo

E proprio nella motivazione della giuria emerge l’attenzione attirata proprio dalla tecnologia produttiva Greentech. Un approccio alla costruzione di selle per ciclismo, che elimina totalmente l’impiego di elementi inquinanti, quali collanti e resine sintetiche, e che non prevede rifiuti perché gli stessi residui e scarti vengono reintrodotti nel ciclo produttivo. L’intero processo produttivo della sella, brevettato dall’azienda trevigiana, è inoltre a “Km 0”. Prevede il solo ed esclusivo coinvolgimento di aziende dislocate nel raggio massimo di 15 chilometri dal proprio headquarter di Asolo. Questo è un ulteriore elemento verso la riduzione delle emissioni di Co2 nell’ambiente.

Selle Italia

Selle Italia Greentech, la rivoluzione eco-sostenibile è iniziata

29.11.2022
6 min
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Guardandosi indietro si riescono unire i puntini che compongono la genesi del cambiamento. Oggi forse ci troviamo troppo vicini alla montagna per capire che le sue dimensioni sono mastodontiche. Greentech è il nuovo processo produttivo introdotto da Selle Italia che sta rivoluzionando il modo di intendere una produzione industriale. Basso impatto ambientale, eco-sostenibile ed economica. Proprio così, perché i vantaggi che questa tecnologia ha portato alla luce sono al 100% rivolti all’ambiente e allo stesso tempo vanno a beneficiare direttamente anche al portafoglio del consumatore. 

Questa innovazione industriale ha coinvolto la linea di selle Model X che conta due anni dalla sua nascita. Una gamma di attacco ben definita. Non chiamatela entry level, perchè di questa fascia ha solo il prezzo. Abbiamo avuto la fortuna di parlarne con Enrico Grando Responsabile Marketing ed Enrico Andreola Responsabile del Prodotto, che ci hanno accompagnato all’interno di questo “piccolo” rinascimento industriale. 

Selle Italia ha tra gli obiettivi quello di diventare Net Zero
Selle Italia ha tra gli obiettivi quello di diventare Net Zero

Che cos’è Greentech?

Greentech è un processo automatizzato, interamente sviluppato in Veneto da Selle Italia nel 2020, che consente di ottenere selle per tutti a basso impatto ambientale.  Il processo di produzione prevede l’assemblaggio delle tre componenti della sella in modo meccanico, senza alcun utilizzo di collanti, solventi o altre sostanze inquinanti. Inoltre, gli scarti di produzione vengono reintrodotti e utilizzati nel ciclo produttivo stesso, evitando quindi di generare ulteriori rifiuti. Tutte le aziende coinvolte nella realizzazione delle selle Greentech si trovano in un’area di 15 chilometri dall’headquarter di Selle Italia, riducendo ancora una volta le emissioni di CO2 legate al trasporto e alla logistica. 

Da questo processo produttivo, è nata nel 2021 la linea di selle Model X. I primi due modelli sono stati Model X (54,90 euro) e Model X Comfort Plus (64,90 euro) L’ultima arrivata in questa famiglia è la Model X Leaf, lanciata a maggio 2022. Prezzo di 59,90 euro.

Nascita e cambio di mentalità

I cambi di rotta per un’azienda a volte comportano anni di studi e non sempre danno i risulti sperati. L’ambiente stimolante e propenso al futuro di Selle Italia ha dato origine prima all’idea e poi alla sua realizzazione grazie ad un’intuizione ben chiara.

«Uno degli aspetti più importanti dalla nascita di questa tecnologia di cui parliamo poco – dice Grando – è il fatto che l’idea sia partita proprio dal Presidente Giuseppe Bigolin. Un’idea così innovativa e futuristica nata da lui che ha 82 anni: è doveroso rendergli merito per far capire che tipo di persona sia. 

«La prima cosa importante – spiega il Responsabile Marketing – è che abbiamo portato un processo innovativo su una sella di bassa gamma. Questa è la dimostrazione che innovazione e sostenibilità possono essere portate sul prodotto in generale, indipendentemente dalla tipologia. In genere abbiamo lavorato sull’innovazione di alta gamma con costi alti e cicli produttivi lunghi. Portarlo su di una sella di gamma di attacco non è banale. Siamo orgogliosi di essere riusciti ad applicare il concetto di sostenibilità ambientale con sostengo ecologico, ma anche economico.

«La seconda è quella che mi rende più orgoglioso. La Model X con la tecnologia Greentech ha portato ad un cambio di forma mentis in azienda. Siamo un’azienda prodotto centrica, che fa selle da 125 anni, estremamente verticalizzati. Siamo partiti dal prodotto per poi cambiare a livello aziendale come pensiero e modo di intendere tutto quello che il mondo di oggi ci chiede e per cui è necessario avviare un processo di cambiamento».

Esteticamente le selle non presentano differenze che facciano pensare a particolari accorgimenti costruttivi
Esteticamente le selle non presentano differenze che facciano pensare a particolari accorgimenti costruttivi

Made in Treviso

Se alla porta bussano sempre più persone, significa che probabilmente si sta andando nella direzione giusta. Selle Italia in quanto apripista sa che la scritta “Patent Pending” è un attestato di merito di cui portare avanti lo sviluppo a testa alta.

«Questa tecnologia – spiega Andreola – sta riscuotendo successo a livello globale e interesse da parte di tutte le aziende e questo ci dà la conferma che abbiamo preso la strada giusta. Tuttavia è un processo brevettato che ci teniamo bene stretto e che continueremo a migliorare da qui in avanti. 

«Giuseppe Bigolin voleva una sella – racconta il Product Manager – che fosse eco-sostenibile ma anche economica, che facesse partire quindi l’innovazione dal basso della gamma e non sempre dall’alto. Il processo non è stato breve e nemmeno banale. Siamo partiti dalla materia prima, dai granuli di plastica dello stesso genere, di varie forme, e dai tubi d’acciaio per fare i rail. Il ciclo produttivo è quindi contenuto in un compasso di aziende ristretto che fa si che l’impatto sia ancora minore in termini di trasporto e di emissioni. Ci fregiamo che questa tecnologia Greentech non sia Made in Italy, non Made in Veneto ma addirittura si può dire che sia Made in Treviso».

Le plastiche utilizzate si possono riutilizzare innumerevoli volte
Le plastiche utilizzate si possono riutilizzare innumerevoli volte

Riciclo totale

Il fenomeno del greenwashing è un argomento purtroppo sempre più presente in una società che deve correre ai ripari il più presto possibile per scongiurare la minaccia del riscaldamento globale. Quando si parla di Greentech questo fenomeno risulta essere spazzato via dai fatti in ogni fase produttiva.

«Usando la stessa plastica – spiega Andreola – completamente riutilizzabile, strappando i rail si può tritare e rifare la stessa sella. Non ci sono solventi e collanti che ne modificano la composizione. Quindi è 100% riciclabile. La colla non serve, perché sono materiali compatibili chimicamente essendo della stessa natura. Spesso per riciclare altre selle i processi di separazione richiedono sforzi e fasi complicate. In questo caso solo con un processo termico si separano le parti rendendo questi materiali riutilizzabili esponenzialmente. 

«Per arrivare alla realizzazione un qualsiasi prodotto – prosegue – si passa attraverso un numero di tentativi altissimo. In questo caso banalmente per mettere a punto questo prodotto ogni volta che decidevamo di rifarlo macinavamo il materiale separandolo dal rail e ripartivamo da capo. L’assenza di scarto è ciò che rende tutto il processo ancora più sostenibile. Se produciamo 10.000 selle, tutto il materiale viene utilizzato per il processo produttivo, non c’è materiale di scarto. Al giorno d’oggi questo è un risultato importantissimo».

Sul fondo della sella si leggono le scritte Recyclable e Patent Pending
Sul fondo della sella si leggono le scritte Recyclable e Patent Pending

Completamente automatizzato

L’automatizzazione nel 2022 ha raggiunto benefici sotto innumerevoli punti di vista. Sicurezza, risparmio, qualità e affidabilità. Per questo Selle Italia ha deciso che arrivare ad un’autonomia robotica sarebbe stata la chiave di volta per la tecnologia Greentech.

«Il processo Greentech – afferma Andreola – è completamente automatizzato. C’è un operatore che sorveglia una macchina e un operatore che porta i carrelli di prodotti tra i reparti. Il processo è completamente automatizzato. Vista la manodopera necessaria, i nostri competitor sono spesso costretti a spostare la produzione nel Far-East portando ad un’economia di delega del lavoro dall’altra parte del mondo dove i costi sono minori. 

«Quello che rende queste selle -conclude – eco-compatibili ed economiche è che effettivamente l’automatizzazione è spinta al livello massimo. Il risparmio passa anche dall’energia utilizzata che ha un flusso costante una volta avviato il ciclo produttivo. Se poi ci si aggiunge l’auto produzione di energia con sistemi rinnovabili si rende tutto più sostenibile. Non è un segreto che stiamo pensando ad applicazioni su altre gamme. Qualcosa bolle in pentola». 

SelleItalia