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Villa: la vittoria al Piva e l’emozione della maglia azzurra

06.04.2023
6 min
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La stagione di Giacomo Villa è iniziata con una bella vittoria al Trofeo Piva (in apertura foto Boldan), la seconda nella categoria under 23: la prima era arrivata l’anno scorso al San Daniele. Quella di domenica tra le colline di Valdobbiadene è stata una vittoria inaspettata per molti, ma forse non per Villa, che nelle sue qualità ha sempre creduto.

Villa dopo l’arrivo sprofonda nell’abbraccio del diesse Nicoletti (foto Boldan)
Villa dopo l’arrivo sprofonda nell’abbraccio del diesse Nicoletti (foto Boldan)

Gioco d’anticipo

Il corridore della Biesse-Carrera, sul traguardo di Col San Martino ha anticipato tutti i favoriti. Una volata lunga, ma ben calibrata, per portarsi a casa un successo che ha un sapore diverso. Tra pochi giorni usciranno le convocazioni per la Liegi U23 e Villa spera di aver convinto il cittì Amadori.

«La gara, nel suo complesso – ci dice – è stata molto tranquilla, forse fin troppo. Non essendoci delle squadre nettamente favorite hanno provato tutti a prendere la corsa in mano, senza troppo successo. Nel momento in cui sono iniziati i giri finali, con la scalata del muro di San Vigilio, oltre a quella del Combai, la miccia si è accesa. Ma, anche se tutti provavano a scattare, si vedeva poca convinzione. Quando Martinelli, De Pretto e Buratti si sono messi a fare il forcing sull’ultimo passaggio ne ho risentito, perdendo dieci metri che però ho prontamente recuperato in discesa.

«Nel momento della volata tutti hanno atteso molto, l’ultima curva era ai 300 metri dall’arrivo e nessuno si decideva a partire. Così, una volta passati sotto il cartello dei 150 metri ho chiuso gli occhi e mi sono lanciato, anticipando tutti. Dalle immagini si vede che Zamperini, che era a ruota di De Pretto, nel momento in cui scatto si sposta prima verso destra e poi improvvisamente cambia lato. Non si aspettavano un mio scatto».

Sulle rampe del muro di San Vigilio, Villa ha perso qualche metro, prontamente recuperato in discesa (foto Rodella)
Sulle rampe del muro di San Vigilio, Villa ha perso qualche metro, prontamente recuperato in discesa (foto Rodella)

Cambio di rotta

Vincere a inizio anno cambia le prospettive, anche se per Giacomo Villa queste erano parse già diverse dalla seconda metà del 2022. Da quel momento in avanti per lui c’è stato un crescendo continuo, che ha portato al primo ritiro con la maglia azzurra, sotto l’occhio di Amadori. Lo stesso cittì era presente anche domenica al Piva…

«Il cittì – racconta Villa – era curioso di conoscermi, dal giugno dello scorso anno ho avuto un bel salto in avanti per quelle che sono le mie qualità. E’ arrivato tutto dopo il Giro d’Italia U23, ho visto che da quel momento in poi ho avuto una buona forma fisica, che mi ha permesso di mettermi in luce con dei buoni piazzamenti, come il quinto posto a Capodarco e al Ruota d’Oro. E alla fine si è aggiunto anche il sesto al Piccolo Lombardia. Poco prima di questi impegni, a fine luglio, sono caduto in allenamento, fratturandomi un dito del piede. In quella settimana di stop non ho perso la concentrazione e mi sono riposato, arrivando in forma agli appuntamenti di fine stagione.

«La convocazione con la nazionale per il ritiro in Puglia – prosegue – è stata già di per sé un sogno. Indossare la maglia azzurra e vedere scritto il nome del proprio Paese è incredibile, davvero emozionante».

Una volata d’anticipo lanciata ai 150 metri mette tutti nel sacco (foto Boldan)
Una volata d’anticipo lanciata ai 150 metri mette tutti nel sacco (foto Boldan)

Crescita graduale

Quella di Giacomo Villa, classe 2002, si può considerare una crescita per gradi. Arrivato nel 2021 all’ancora Biesse-Arvedi ha preso le misure con la nuova categoria, portando a casa tante esperienze, senza essere soffocato dalle pressioni. 

«Il mio obiettivo, al primo anno da under 23 – racconta serenamente – era quello di imparare. Dovevo capire le gare, i percorsi e mettermi a disposizione dei compagni più grandi, come Ciuccarelli o Belleri. Sacrificarsi e fare esperienza, questi erano i miei dogmi: non importava di finire una gara o meno, l’importante era dare il massimo per i miei compagni. Al secondo anno ho trovato la prima vittoria al San Daniele, arrivata anche quella con una volata giocata d’anticipo. Lì ho capito che quando ci sono le giuste condizioni, riesco a dire la mia e a fare la differenza».

Villa riceve il premio direttamente dal suo creatore, Valentino Mori (foto Boldan)
Villa riceve il premio direttamente dal suo creatore, Valentino Mori (foto Boldan)

Gare dure e salite brevi

«Come detto – riprende con voce calma – il ritiro in Puglia è stata la prima volta nella quale ho indossato la maglia azzurra. Ora non nascondo che mi piacerebbe farlo anche in corsa, una prima occasione potrebbe essere la Liegi under 23. So di essere tra i dieci corridori papabili per correrla, spero di aver convinto Amadori fino in fondo. I giorni trascorsi insieme in Puglia sono stati molto belli, ed allo stesso tempo tranquilli. L’obiettivo era allenarsi bene e imparare a conoscerci, sia tra noi ragazzi, ma allo stesso tempo con il cittì. E’ stato importante soprattutto dal punto di vista umano. Penso che Amadori le scelte le abbia già chiare in testa. 

La Liegi U23 è una gara dura, con salite brevi che richiedono una buona esplosività, come quelle che Villa affronterà tra pochi giorni al Belvedere e al Recioto. Fare un paragone con le internazionali italiane potrebbe suonare un po’ estremo, ma non è tanto il percorso a fare la corsa, bensì i corridori. 

«Mi piacciono le gare dure, toste – spiega Villa – che sia dal punto di vista altimetrico o del ritmo imposto. Mi sono accorto che quando la corsa si “incendia” ho qualcosa in più nel finale, il mio fisico reagisce bene allo sforzo. Ho un buono spunto veloce in piano e nelle salite corte, da 2 o 3 chilometri. Il percorso della Liegi si avvicina molto a queste caratteristiche.

«Non nascondo anche che andare a correre all’estero sia un passo che mi piacerebbe fare. Ho parlato con Foldager e mi ha raccontato che al Nord le gare sono imprevedibili. Anche un altro mio compagno, D’Amato, che è stato alla Gent-Wevelgem con la nazionale, mi ha raccontato tante cose. Diciamo che non ci arriverei preparato, ma mi hanno messo la pulce nell’orecchio».

Giacomo Villa e Andrea D’Amato durante il ritiro collegiale della nazionale in Puglia (foto Instagram Biesse-Carrera)
Giacomo Villa e Andrea D’Amato durante il ritiro collegiale della nazionale in Puglia (foto Instagram Biesse-Carrera)

Oltre la Liegi

Ma quali sono gli obiettivi del ventunenne lombardo per questo 2023? Va bene il sogno Liegi, però poi la stagione prosegue ed il cassetto dei desideri non è di certo vuoto. 

«Voglio farmi trovare pronto – conclude – sempre. Non sarà facile, ma questo è l’obiettivo. Mi piacerebbe provare a correre il Giro d’Italia U23 con l’obiettivo di fare classifica, ma non conoscendo ancora il percorso è difficile capire se sarà adatto alle mie caratteristiche. Poi ci sono le classiche di fine stagione, come Capodarco e Ruota d’Oro. Anche se, il grande sogno è quello di vincere il Piccolo Lombardia, la gara di casa. Mi alleno tutti i giorni su quelle strade e correrci sopra è una bella emozione, figuriamoci poi se riuscissi a vincere».

Puglia bike destination, una nuova meta per il cicloturismo

25.03.2023
6 min
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La Puglia, cuore del Mediterraneo, è stata culla di numerose civiltà antiche, oggi è custode di patrimoni dell’Unesco e secoli di tradizione. Uno scrigno d’arte, storia e natura pronto ad accogliere le due ruote a pedali nella sua lunga costa bagnata dal limpido Adriatico. Il traguardo è definito, chiaro e raggiungibile: la Regione Puglia ha come obiettivo l’immersione nel settore del cicloturismo, con la mission di diventare in tempi brevi, e a tutti gli effetti, una nuova “bike destination”.

Colori, natura, cultura e le due ruote

Unione d’intenti

Si è svolto il 17 e il 18 marzo un’incontro organizzato presso la Fiera del Levante di Bari da Regione Puglia e da Pugliapromozione, al quale hanno partecipato le Istituzioni, gli operatori del settore, alcuni esperti di marketing turistico e di “bike economy”. Un’appuntamento necessario per fare il punto sullo stato di avanzamento di questo percorso evolutivo, intrapreso dalla stessa regione per poter essere presto considerata una nuova ed ambita meta cicloturistica.

Il turismo su due ruote ha un’importanza ed un valore assolutamente di primo piano. Non a caso, il cicloturismo si distingue per una propria funzione complementare che lega più turismi e settori. La sua versatilità lo rende un terreno fertile su cui gettare i semi di una nuova economia sostenibile e amica dell’ambiente. Un turismo in grado di fare interagire Comuni e turisti e decongestionare e destagionalizzare i flussi. 

Ad aprire i lavori sono stati l’Assessore a Turismo, Sviluppo e Impresa Turistica della Regione Puglia, Gianfranco Lopane, Anna Grazia Maraschio, Assessore regionale ad Ambiente, Assetto del territorio, Paesaggio e Urbanistica. L’Assessore ai Trasporti e alla Mobilità Sostenibile Anita Maurodinoia, il direttore generale di Puglia Promozione Luca Scandale e Tommaso Depalma. Quest’ultimo organizzatore dell’evento e delegato ANCI per la mobilità sostenibile e i corretti stili di vita nonché consigliere del Presidente regionale Michele Emiliano per il coordinamento dei progetti connessi al “Puglia Bike Destination: Puglia meta del Turismo sportivo”. 

Amici della bici

Una macchina organizzativa che si sta muovendo all’unisono facendo collimare intenti e forze lavoro rigorosamente rivolte alle due ruote.

«La Regione Puglia punta sui prodotti legati all’outdoor e alla sostenibilità – ha dichiarato l’Assessore al Turismo Gianfranco Lopane – e dopo il lavoro già avviato sulla rete dei cammini, proseguiamo ora con le azioni sul turismo in bicicletta. Il nostro obiettivo è molto chiaro, vogliamo diventare una vera bike destination. Coordinata, ben organizzata e ricca di offerte in grado di attrarre turisti in bici, sia italiani che stranieri. E per poterci preparare al meglio, per capire bene che cosa vorremo diventare abbiamo voluto organizzare questa due giorni di confronto con gli operatori, con la rete dell’ospitalità e con le associazioni pugliesi. 

«Non un momento celebrativo, dunque, ma un focus estremamente concreto, con tavoli di lavoro tematici e di confronto con esperti del settore ed operatori. Riteniamo che l’offerta cicloturistica della Puglia debba partire dalle indicazioni che provengono dai territori. Che sia necessario dettagliare tutti gli aspetti che possano permettere di costruire una meta realmente bike friendly per i turisti che sceglieranno la nostra regione per poterla conoscere pedalando.

«Le progettualità che promuoveremo nei prossimi mesi, a cui destineremo nuove risorse, saranno focalizzate proprio sul cicloturismo e sui relativi servizi. La Puglia, da nord a sud, può regalare emozioni e scenari incantevoli: ed attraversarli in bicicletta offrirà sicuramente a chi lo potrà fare delle emozioni uniche».

Da sinistra, Luca Scandale, Tommaso Depalma, Gianfranco Lopane e Alessandro Ballan
Gianfranco Lopane, Assessore a Turismo, Sviluppo e Impresa Turistica della Regione Puglia, e Alessandro Ballan

Opportunità turistica

Assieme alla Regione Puglia, rappresentata da ben quattro Assessori, co-organizzatrice dell’incontro barese è stata come già anticipato anche l’agenzia Pugliapromozione.

«Questi due giorni di incontri – ha commentato il direttore di Pugliapromozione Luca Scandale – rappresentano un momento molto importante di confronto relativamente il tema del turismo in bicicletta. Un cluster che, assieme a enogastronomia e wedding, rappresenta un prodotto importantissimo per noi, già per la stagione 2023. Chi decide di programmare le proprie vacanze in bicicletta movimenta risorse importanti. Siamo convinti che questa che stiamo percorrendo sia la strada giusta per fare in modo che i turisti scelgano di venire in Puglia anche per viverla ed assaporarla in sella». 

«L’incontro che abbiamo organizzato – ha aggiunto Tommaso Depalma – mi piace vederlo ed inquadrarlo come una progressione rispetto a quanto fatto a fine 2021. Quando con il Patto di Mattinata partimmo a sensibilizzare i Comuni Pugliesi sulla validità del nostro progetto. Quello che abbiamo appena archiviato con successo è stato un momento necessario per verificare quanto abbiamo realizzato e che dobbiamo ancora fare. Abbiamo avuto presente la parte istituzionale, con gli Assessori e i dipartimenti, le agenzie, ANCI Puglia, che mi piace definire come la cinghia di trasmissione di questo bellissimo progetto, oltre naturalmente agli operatori sul territorio».

Nel corso di questa intensa due giorni di lavori, il Direttore Generale di ASSET Elio Sannicandro ha avuto modo di presentare la realizzazione di una guida cicloturistica in doppia lingua, italiano ed inglese. Lo scopo è la conoscenza in bici di alcune meravigliose aree regionali come il Gargano, la Daunia, Bari e la Murgia e il Sud della Puglia.

Azzurri presenti

I primi ad assaporarne l’etusiasmo e a mettere una metaforica spunta blu su questa nuova meta turistica sono state le giovani promesse azzurre U23 guidate da Marino Amadori.

I ragazzi sono arrivati in Puglia per il ritiro in vista delle prossime corse di inizio stagione: una conferma del rapporto forte che anche in prospettiva Regione Puglia e Pugliapromozione hanno intrecciato con la Federazione Ciclistica Italiana. Non a caso tutti i giovani azzurri riportavano sulla propria maglia l’hashtag #weareinpuglia. 

Invitato d’onore a Bari è stato Alessandro Ballan: ultimo professionista italiano a vestire la maglia iridata di campione del mondo. Il quale ha espresso grande apprezzamento relativamente quanto si stia organizzando in Puglia per quanto riguarda la promozione in chiave ciclo turistica del territorio. Un doppio in bocca al lupo pronto a sostenere una regione che ha già iniziato a rimboccarsi le maniche per portare il ciclismo in questa terra unica e rara.