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Il configuratore MyParkpre? Un’esperienza di personalizzazione

29.10.2025
3 min
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Il mercato della bicicletta da corsa accoglie un cambio di passo decisivo. Il bike brand toscano ha difatti introdotto un particolare servizio denominato MyParkpre: il primo configuratore 3D con tecnologia di Realtà Aumentata interamente dedicato al settore. Questo strumento brevettato ridefinisce l’interazione tra l’appassionato e la sua futura bicicletta, trasformando la scelta in un processo immersivo e altamente personalizzato.

MyParkpre risponde all’esigenza del ciclista moderno: la volontà di possedere una bicicletta unica, assemblata con precisione millimetrica sul proprio stile. Il messaggio di Parkpre – e del suo CEO Marco Ricci – è incisivo: “scegli, crea, pedala”. Non si tratta più solo di consultare un catalogo, ma di assumere il ruolo di un vero e proprio progettista.

Parkpre
Con MyParkpre è possibile configurare la bicicletta a seconda dei propri gusti
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Con MyParkpre è possibile configurare la bicicletta a seconda dei propri gusti

Tecnologia Brevettata

La vera innovazione risiede nella fusione tra la modellazione tridimensionale e la Realtà Aumentata. Il configuratore permette di visualizzare in tempo reale ogni singola modifica. Selezionare un nuovo gruppo, cambiare il colore del telaio o scegliere un diverso set di ruote produce una reazione visiva immediata e fotorealistica. Questo livello di dettaglio elimina ogni dubbio prima dell’ordine finale.

La funzione AR, fiore all’occhiello di MyParkpre, eleva l’esperienza a un livello superiore. Utilizzando un semplice smartphone, o tablet, l’utente può difatti facilmente proiettare il modello della bici configurata nel proprio ambiente. È possibile posizionare virtualmente la futura KL85, ad esempio, nel proprio garage o sul porticato di casa. Questa verifica dimensionale e stilistica, in scala 1:1, garantisce una valutazione estetica e di integrazione perfetta con l’ambiente circostante.

Da Roma a Edimburgo per il Guinness World Record “Capital to Capital”: 2.522 chilometri, 18.710 metri di dislivello, 9 giorni e 16 ore… Stefano Pellegrini lo ha realizzato pedalando una Parkpre K1
Stefano Pellegrini ha pedalato da Roma a Edimburgo per un totale di 2.522 chilometri con la sua Parkpre K1
Da Roma a Edimburgo per il Guinness World Record “Capital to Capital”: 2.522 chilometri, 18.710 metri di dislivello, 9 giorni e 16 ore… Stefano Pellegrini lo ha realizzato pedalando una Parkpre K1
Stefano Pellegrini ha pedalato da Roma a Edimburgo per un totale di 2.522 chilometri con la sua Parkpre K1

KL85: così come la immagini

L’articolo d’eccellenza che prende forma attraverso MyParkpre è senza dubbio la KL85, la bicicletta più leggera della gamma Parkpre. Il configuratore permette letteralmente di “vestire” questa macchina da performance con gli allestimenti più adatti a ogni specifica esigenza.

La KL85, costruita attorno a un telaio monoscocca in carbonio UD T800 dal peso di appena 850 grammi, è l’esempio perfetto di come leggerezza e aerodinamicità possano coesistere. Il ciclista che cerca il compromesso ideale tra pura prestazione e comfort non deve fare altro che entrare in MyParkpre. Lo strumento guida l’utente attraverso la selezione dei componenti, assicurando che ogni scelta – dall’attacco manubrio alla tipologia di sella – sia funzionale e tecnicamente compatibile con il telaio ultraleggero.

MyParkpre è più di un software: è un acceleratore di decisioni. Aumenta la soddisfazione del cliente offrendo un’esperienza d’acquisto senza precedenti. L’utente ottiene la certezza che la bicicletta che sta per acquistare non è solo un modello performante, ma una vera e propria estensione del proprio corpo.

Il processo è snello: una volta completata la configurazione, l’utente riceve un codice univoco. Questo codice può essere condiviso, salvato o utilizzato per inoltrare l’ordine. In un settore dove l’identità e la personalizzazione sono fondamentali, il configuratore MyParkpre di Parkpre si afferma come lo standard di riferimento per costruire la bicicletta dei propri sogni: è un incontro tra l’ingegneria del carbonio e la potenza della tecnologia digitale.

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Parkpre K3 Gravel: “toscanaccia” per gareggiare e… viaggiare

15.09.2025
4 min
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La @PARKPREBicycles K3 GRAVEL si basa sul nuovo telaio gravel in carbonio monoscocca UD che grazie al reggisella Parkpre Areo e al manubrio integrato monoscocca PFR DIRT rende l'insieme areodinamico ma adatto anche per le lunghe escursioni. Un gravel a tutti gli effetti anche grazie alla predisposizione in vari punti del telaio di portapacchi e agganci per le borse.

MISANO – Si chiama Parkpre K3 Gravel ed è stata una delle bici più apprezzate all’Italian Bike Festival. I veli sulla “toscanaccia” si sono levati proprio in quei giorni e l’attenzione non è mancata. Già a prima vista si è notato un vero salto rispetto alla precedente K1, che resta comunque un mezzo estremamente valido.

Nella sua livrea bianca con dettagli neri, a spiegarcela nel dettaglio, come si vede nel video, è stato Dino Gelli, responsabile tecnico di Parkpre, il quale in mezzo alla vasta gamma dello stand ci ha portato nei meandri della K3.

La Parkpre K3 Gravel: qui nella colorazione bianca. Da notare anche le viti per l’alloggio per le borse
La Parkpre K3 Gravel: qui nella colorazione bianca. Da notare anche le viti per l’alloggio per le borse

Telaio monoscocca

Partiamo dal telaio. Quello della K3 Gravel è un monoscocca UD che la rende davvero fedele al comportamento sui vari terreni, sia dal punto di vista delle performance che del comfort.
Si tratta di tubi abbastanza grandi e questo è un vantaggio non da poco ai fini della comodità, che nel gravel, a seconda del tipo di utilizzo, può diventare anche motivo di prestazione. Tubi la cui lavorazione è stata calibrata dagli ingegneri di Parkpre in un lavoro durato oltre otto mesi. Non si trovano tubi semplicemente tondi o squadrati: ogni linea ha un suo perché.
«Si è partiti dalla base del telaio K1. Abbiamo preso quanto di meglio aveva quel modello e abbiamo cercato di esaltarlo», ha riferito Gelli.

E a proposito di linee, molto interessante è il carro posteriore. L’attacco dei foderi alti è piuttosto basso, una soluzione insolita per una gravel. Ma questo rende la bici molto comoda e confortevole alle sollecitazioni verticali. Il pregio della K3 è che, nonostante questa scelta, trovano posto gomme fino a 45 millimetri. In teoria potrebbe entrarci anche un 50, ma in casa Parkpre lo sconsigliano in quanto troppo al limite.

Componentistica top

La K3 Gravel si avvale poi di altri due pezzi davvero di pregio e sempre “made in Parkpre”: il reggisella e il manubrio integrato.
Il reggisella è l’Aero Parkpre, pensato appositamente per questo telaio. Ha una forma “ovaleggiante” che ci saremmo aspettati più su una bici da corsa di pura impostazione racing, eppure dai test effettuati ha dato eccellenti risposte anche nell’offroad. Di sicuro è di grande impatto estetico.

Si passa poi al manubrio. Anche questo è in carbonio monoscocca ed è il PFR DIRT, con una campanatura delle curve ad hoc per il gravel. Questo fa sì che il peso della K3 sia davvero contenuto e che nel complesso non risulti una linea massiccia, ma pulita. Nessun cavo esterno, nessun fronzolo: la K3 è pura sostanza.

Questo continuo mix di prezzi dall’assoluto DNA racing (un must per la casa toscana), come appunto la piega integrata, e alcune soluzioni invece più “soft” del telaio ci piace molto, in quanto fa della K3 una bici adatta davvero a tanti usi. Non è un caso che ci siano anche le predisposizioni per le borse con le viti su forcella, pendenti e orizzontale. Insomma con la Parkpre K3 Gravel ci si può correre viaggiare o anche semplicemente divertirsi.

Il configuratore per il design del telaio sul sito: https://custom.parkpre.it/configuratore/
Il configuratore per il design del telaio sul sito: https://custom.parkpre.it/configuratore/

Montaggio e dettagli

Il modello che abbiamo ammirato noi montava il Campagnolo Ekar 1×13, con cassetta 11-46 e monocorona da 38 denti. Ma c’è anche la versione con l’L-Twoo 1×12, il gruppo del brand cinese che si sta espandendo sempre di più anche nel mercato europeo. Un set davvero interessante.

Le ruote, parte fondamentale in una gravel, sono le PFR Infinity38 Carbon TLR, con coperture Vittoria Terreno da 45 millimetri. La sezione maggiorata delle gomme rappresenta uno dei grandi salti in avanti rispetto al modello precedente.

In ogni caso la personalizzazione del K3 è totale: sia negli allestimenti, c’è anche l’opzione solo kit telaio (telaio, forcella, reggisella e ruotismi), sia nelle colorazioni, grazie al servizio MyParkpre. In pratica, grazie alla realtà aumentata, ci si può creare il proprio modello direttamente dal sito Parkpre, così da avere un gioiello unico al mondo.

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KL85: innovazione, design unico e arriva il bollino UCI

03.12.2024
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Parkpre, azienda nata negli Stati Uniti negli anni ‘90 e portata in Italia all’inizio del nuovo millennio, allarga il proprio catalogo bici con il modello da strada KL85. Una bicicletta realizzata artigianalmente in ogni suo dettaglio e personalizzabile, affinché ogni utente possa trovare la versione che più lo rispecchi. Il mondo della bicicletta continua a evolversi e cambiare: dai telai ai gruppi, passando anche alle scelte di design e geometrie. 

Il modello KL85 è una bicicletta realizzata in carbonio monoscocca UD T800, materiale di ultima generazione e di alta qualità che permette di avere una leggerezza senza pari. Il solo telaio pesa 850 grammi. Eppure una fibra di carbonio di questa qualità permette di modellare la bici in ogni sua forma e dettaglio. Le diverse combinazioni possibili aumentano le prestazioni e mantengono alte le performance.

Rigidità e comfort

Il nuovo modello realizzato da Parkpre è rivolto ai ciclisti che vogliono avere il massimo in termini di prestazioni, leggerezza e reattività. La bilancia non mente, così come i test fatti. La KL85 è una bicicletta dal peso estremamente contenuto ma anche rigida, quindi in grado di scaricare a terra tutti i watt espressi dal ciclista sui pedali.

«E’ una bicicletta – dice Marco Ricci, titolare di Parkpre – realizzata per essere polivalente. Rispetto al modello precedente ha una geometria e un design che le donano una figura più slanciata e aggressiva. Il carro posteriore ribassato porta un grande vantaggio in termini del trasferimento di potenza. Abbiamo usato un tipo di carbonio migliore, sempre se paragoniamo il modello KL85 a quello precedente. La bici è armonica e della linee molto fini

Il carro posteriore ribassato permette il massimo trasferimento di potenza dai pedali alla strada
Il carro posteriore ribassato permette il massimo trasferimento di potenza dai pedali alla strada

Guida brillante

Uno dei dettagli importanti è la guidabilità, una bicicletta leggera richiede determinate abilità per poter essere sfruttata al meglio. Parkpre tuttavia è riuscita a costruire un modello che, grazie alla geometria del telaio, porta il ciclista ad avere una posizione ribassata e aerodinamica. Questo porta anche ad avere una sensazione di guida più completa e sfruttare al massimo la reattività del telaio. La KL85 vi seguirà e asseconderà in ogni movimento e curva in maniera repentina

Tutto ciò anche grazie alla rigidità torsionale fornita dalla costruzione in carbonio monoscocca. Il telaio risponde immediatamente a ogni input, che si tratti di un’accelerazione esplosiva durante una volata o di un cambio di ritmo in salita. La fibra di carbonio è disposta in modo strategico per ottimizzare la resistenza nelle aree più sollecitate, mantenendo al contempo una leggerezza incredibile.

La KL85 ha ricevuto il bollino UCI, garanzia di un prodotto di alta qualità
La KL85 ha ricevuto il bollino UCI, garanzia di un prodotto di alta qualità

Secondo i propri gusti

La particolarità, non ultima in termini di importanza, è la personalizzazione. Parkpre ha investito tanto in questi termini, realizzando un modello che non pone limiti alla fantasia e ai gusti tecnici. 

«Già dal 2006 – spiega ancora Marco Ricci – abbiamo un configuratore in grado di offrire un’ampia scelta. Ora questo programma è in fase di ammodernamento e avremo presto una bella novità: quella della realtà aumentata. La KL85 può montare tutti i gruppi, anche se noi abbiamo scegliamo maggiormente SRAM, mentre le ruote sono quelle di Deda oppure le nostre. L’utente deve poter avere un ampio ventaglio di scelta, così da poter trovare la soluzione migliore».

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Parkpre KL85, nasce per le gare e ha la velocità nel DNA

23.09.2024
4 min
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Parkpre KL85, nasce per le gare e ha la velocità nel DNA. Le corse e le competizioni fanno parte della storia del marchio toscano, questo è innegabile, ma la tecnologia ed i materiali permettono di sviluppare e produrre bici che, da un lato non sacrificano il core aziendale, dall'altro si rivolgono ad un ampio delta di pubblico. La nuova KL85 nasce proprio con questo intento, corsaiola si, ma senza esagerazioni.

Con grande piacere siamo a descrivere una delle ultime creazioni Parkpre. L’azienda toscana che propone costantemente delle biciclette ricercate nel progetto, nei materiale e componentistica, ma anche in fatto di personalizzazione. Dalle sue bici trasuda passione.

KL85 è la novità che entra nel listino Parkpre, una bici aerodinamica che nasce per un pubblico di agonisti, ma non presenta eccessi e rientra in una fascia di bici leggere. E’ un coincidere di fattori voluti e ricercati, in modo da ampliare l’interesse. A partire da agonisti con diverse interpretazioni, da quelli più veloci, toccando gli amanti della salita, fino ad arrivare a chi pedala e si allena, ma è lontano dalle competizioni.

La KL85 con un montaggio di fascia media e sempre race ready
La KL85 con un montaggio di fascia media e sempre race ready

Il numero 85 sta per 850 grammi

Parkpre KL85 si basa su un telaio full carbon monoscocca da 850 grammi (dichiarati e senza verniciatura) nella taglia media. La fibra utilizzata è la T800 e di matrice UD, con le pelli di carbonio orientate in modo specifico in fase di posa. L’obiettivo è quello di ottenere il miglior compromesso tra valore alla bilancia, rigidità, design di ogni singola tubazione e comfort, quest’ultimo per nulla sacrificato. Le taglie disponibili sono 6, a partire dalla xs, fino ad arrivare alla xl.

Le stesse geometrie evidenziano uno solo valore comune a tutte le taglie, ovvero quello relativo alla lunghezza del fodero basso del retrotreno: 40,8 centimetri. Il dettaglio di reach e stack, così come la lunghezza del profilato dello sterzo, mostrano una bici compatta e corta, piuttosto bassa verso l’anteriore a conferma di una vocazione corsaiola che è parte del DNA di Parkpre.

Top di gamma con Deda Alanera

Alcuni valori sono standard, come ad esempio una scatola del movimento centrale press-fit con sedi 86×41 relative ai cuscinetti e le sedi dello sterzo da 1”1/2. Non lo riteniamo un semplice dettaglio, ma un fattore che permette di reperire con facilità i componenti adeguati per l’eventuale sostituzione e manutenzione, ovunque ed in qualsiasi situazione.

La KL85 top di gamma del listino prevede il montaggio della nuova versione Alanera di Deda, pacchetto completo Shimano Dura-Ace e ruote PFR con cerchio full carbon da 38 millimetri. Il passaggio per gli pneumatici, anteriore e posteriore, è al massimo di 30 millimetri di sezione. Il reggisella tutto in carbonio è specifico per la KL85.

La verniciatura? Anche custom

KL85 rientra nel programma MyBike di Parkpre che prevede la customizzazione della livrea cromatica da parte del cliente finale. Non ci sono costi aggiuntivi. Le richieste di personalizzazione possono riguardare anche il montaggio nella sua completezza. Parkpre KL85 parte da una base di 6000 euro circa, per un rapporto tra la qualità ed il prezzo molto, molto interessante.

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