Valtellina Bike Magazine: un territorio tutto da sfogliare

29.04.2023
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«La Valtellina è perfetta per avvicinarsi gradualmente alla bicicletta, è una destinazione da scoprire sulle due ruote, iniziando dal fondovalle, seguendo il Sentiero Valtellina o la Ciclabile Valchiavenna, fino a scalare le grandi montagne».

Parole che hanno scolpita l’esperienza, parole di un atleta che a soli 11 anni ha scalato lo Stelvio. Ivan Basso è tra gli innumerevoli interpreti che hanno dato il proprio contributo alla realizzazione del Valtellina Bike Magazine 2023

Un contenitore di racconti, iniziative e itinerari che si districano tra le infinite bellezze di un luogo unico come quello della Valtellina. Pagine da sfogliare che fanno pregustare una vasta proposta di spunti, salite ed eventi in grado di fare innamorare di uno sport e un territorio. 

Un contenitore di emozioni

Una raccolta suddivisa in 76 pagine, che racchiudono in modo sintetico, ma allo stesso tempo dettagliato, una serie approfondita di offerte che un territorio come la Valtellina è in grado di regalare. 

«E’ un magazine – dice Lucia Simonelli, project manager di Valtellina Turismo – specializzato sulle due ruote. Questa idea è nata dalla necessità di sintetizzare in un unico racconto che rinnoviamo di anno in anno, tutta l’offerta legata alle due ruote che c’è in Valtellina. Siamo convinti che questo territorio sia il paradiso della bici e molte volte è difficile far scoprire quanto ci sia in questo meraviglioso scenario. Il magazine contiene tutto il filone del cicloturismo, mtb, ciclismo su strada, gravel e ovviamente tutta la rassegna eventi.

«Siamo arrivati ormai quasi ad una stampa di 20.000 copie per la versione italiano/inglese più altre 4.000 copie per la versione italiano/tedesca. E’ prevista inoltre una condivisione durante il Giro d’Italia con uno stand Valtellina che si troverà al villaggio di partenza. Un’altra iniziativa invece si lega a più di 150 negozi specializzati nella vendita bici nel Nord Italia».

Le salite che hanno fatto la storia del ciclismo circondano la Valtellina
Le salite che hanno fatto la storia del ciclismo circondano la Valtellina

Racconti ed eventi

Gli eventi e le iniziative che sono contenute nella proposta turistica sono svariate. La Reatica Classica, un angolo che unisce Lombradia e Svizzera a colpi di pedale. Enjoy Stelvio Valtellina, 14 date dove è possibile affrontare passi iconici come appunto Stelvio, Gavia e tanti altri senza lo stress del traffico. E ancora, la Gravel Marathon, il Melavì Ebike Festival, il Wine Bike Tour, e molto altro.

«In questi anni – prosegue Lucia Simonelli – il magazine si è evoluto anche sotto il punto di vista editoriale. In questa edizione abbiamo ospitato le recensioni di ambassador, amanti del territorio e atleti professionisti. Appassionati delle due ruote che amano percorrere la Valtellina in bicicletta. Questo racconto in prima persona delle salite più iconiche fa sì che il lettore si possa immedesimare nelle esperienze prima di viverle in prima persona.

«Abbiamo trovato grande disponibilità da parte di queste persone e ovviamente anche dagli atleti pro’ come Andrea Bagioli o ex come Ivan Gotti. Sono conoscitori e primi fruitori di questo territorio e hanno quindi piacere di parlarne e raccontare le emozione che provano nell’attraversarlo».

Il territorio è accessibile con bici da strada, gravel, Mtb ed ebike secondi diversi gradi di difficoltà
Il territorio è accessibile con bici da strada, gravel, Mtb ed ebike secondi diversi gradi di difficoltà

Enogastornomia e benessere

Lo sport è sinonimo di benessere. Un mezzo in grado di veicolare gli appassionati verso uno stile di vita sano. Oltre a questo il territorio italiano ha la fortuna di godere un’educazione alimentare e prodotti tipici che si sposano perfettamente con lo stesso obiettivo. Nello specifico la Valtellina è produttrice di prodotti tipici che sono pilastri della buona e sana alimentazione.

«La proposta della Valtellina – spiega Lucia Simonelli – è un’offerta integrata. Chi viene sul nostro territorio lo fa per le inziative legate alla bici, ma viene comunque richiamato dai sapori e dalle nostre peculiarità enogastronomiche. I nostri prodotti tipici, come per esempio nello specifico la Bresaola della Valtellina IGP, è uno dei prodotti che si presta molto bene ad una dieta sana e anche un ottimo ristoro per coloro che vanno in bici. Nella sezione di quest’anno abbiamo approfondito la Bresaola e le sue proprietà, ma abbiamo parlato anche del pane di segale e dei suoi benefici, dello yogurt intero e della Cupeta, dolce con miele e noci».

I momenti di convivialità non mancano anche grazie alle attività rivolte all’enogastronomia. Non manca neppure la birra artigianale
I momenti di convivialità non mancano. E non manca neppure la birra artigianale

Cicloturismo e territorio

La Valtellina è quindi un ecosistema pronto ad accogliere le due ruote con luoghi appositamente studiati, salite che hanno fatto la storia, ma anche iniziative ed eventi aperti a tutti.

«Sicuramente – conclude Simonelli – tutta la parte del cicloturismo ha un grande potenziale. Le ricerche che vengono svolte a livello nazionale e internazionale lo dimostrano. Le persone stanno sposando sempre di più queste modalità di scoperta del territorio. Inoltre come sappiamo la bici è un mezzo sostenibile che permette di addentrarsi in luoghi che normalmente non sarebbero accessibili se non a piedi. La ricetta perfetta sta nell’insieme di tutti questi fattori abbinati a un territorio come la Valtellina che si presta tantissimo ad offrire diversi percorsi e possibilità per amanti della bici ma anche a neofiti e principianti».

Valtellina

La Raetica Classica, l’anello che unisce Svizzera e Valtellina

21.02.2023
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La Raetica Classica è un circuito ad anello che collega St.Moritz e l’Engadina con la Valtellina attraverso il passo del Maloja. Un binomio che unisce e va oltre i confini amministrativi di Svizzera e Italia. Il percorso inizia in Val Bregaglia, conosciuta per il castagneto coltivato più grande d’Europa, prosegue in Valtellina e termina nel Cantone dei Grigioni, nella regione Maloja. 

Per un turismo slow e amico dell’ambiente, è tutto rigorosamente fruibile sia in bicicletta che in autobus e in treno. Per godere dei più bei paesaggi svizzeri infatti oltre che sull’Autopostale, immancabile è il viaggio a bordo del Trenino Rosso del Bernina, patrimonio UNESCO e tra le tratte ferroviarie più alte d’Europa. Per le due ruote sono presenti noleggi bici spalmati su tutto il percorso per poter godere di una vacanza spensierata e leggera.

Il circuito è un anello che si lega ad un territorio pronto ad accogliere ciclisti e famiglie
Il circuito è un anello che si lega ad un territorio pronto ad accogliere ciclisti e famiglie

La nascita del progetto

Italia e Svizzera, con uno stesso intento. Valorizzare il territorio e fornire al turista tutti i mezzi per apprezzare le bellezze di questi luoghi senza pensare ai confini che tutti conoscono. Un modo di intendere il turismo senza barriere o limiti di nessun genere, se non quello della fatica e della voglia di pedalare. 

«Tutto è nato nella culla dei bandi di cooperazione transfrontaliera – dice Lucia Simonelli di Valtellina Turismo – si tratta di un progetto che svalica i confini tra Italia e Svizzera. E’ nato anche dalla consapevolezza che i confini amministrativi interessano poco al turista che vuole prodotti sempre più ricchi in un certo senso, che lo portano verso esperienze sempre più emozionali. Il circuito ha al suo interno molteplici spunti interessanti, tra questi tutto il tema della sostenibilità. Forte attenzione sulle bici e i mezzi pubblici. Tutto questo ci permette di chiudere questo cerchio con una carbon emission pari a zero».

I paesaggi unici di Svizzera e Valtellina si alternano tra un itinerario e l’altro
I paesaggi unici di Svizzera e Valtellina si alternano tra un itinerario e l’altro

Opportunità per il territorio

Come si sta imparando a capire, il turismo in sella è un valore aggiunto su cui le amministrazioni stanno iniziando a investire sempre di più. Il ritorno economico è un beneficio più che mai irrinunciabile per Paesi come l’Italia. Oltre a ciò, c’è la crescita costante di un settore sempre più forte e legato ad aspetti positivi come lo sport e l’impatto zero per l’ambiente.

«Quando vengono costruiti questi progetti – spiega Simonelli – c’è ovviamente un riguardo per l’impatto economico che deve venire a beneficio del territorio. La chiave è questo turismo lento che porta alla scoperta dei singoli territori, dei borghi e città in maniera poco frettolosa. La Raetica Classica infatti è un circuito che si sviluppa su più giorni che porta gli utenti a vivere il territorio in maniera lenta. Dietro tutto questo c’è l’obiettivo di creare un indotto economico alle zone interessate e generare posti lavoro».

Il Trenino Rosso del Bernina, patrimonio UNESCO e tra le tratte ferroviarie più alte d’Europa
Il Trenino Rosso del Bernina, patrimonio UNESCO e tra le tratte ferroviarie più alte d’Europa

Gli itinerari

In Valtellina le emozioni si amplificano pedalando lungo la Ciclabile Valchiavenna e il Sentiero Valtellina, due piste completamente asfaltate e abbracciate dalle Alpi Retiche e dalle Alpi Orobiche, ideali per scoprire e ammirare a ritmo slow le bellezze del territorio e gustare le eccellenze enogastronomiche locali. La Raetica Classica è un circuito ad anello e pertanto è possibile scegliere a proprio piacimento il punto di partenza. 

Viene consigliato di intraprendere il viaggio dalla Svizzera in Autopostale fino a Chiavenna, splendida cittadina mitteleuropea a ridosso del confine. Da qui si può noleggiare la bicicletta in un punto Rent a Bike e pedalare lungo la Ciclabile Valchiavenna (42 km) fino a Colico, sull’estremità settentrionale del Lago di Como, per poi immettersi nel Sentiero Valtellina e raggiungere Tirano (75 km), passando da Morbegno e dal capoluogo di provincia, Sondrio.

Il servizio noleggio è distribuito in vari punti del circuito per poter riconsegnare la bici comodamente (foto di Federico Pollini)
Il servizio noleggio è distribuito in vari punti del circuito per poter riconsegnare la bici comodamente (foto di Federico Pollini)

Per tutti

Oltre 100 km di ciclabili, prevalentemente pianeggianti, che seguono lo scorrere dei fiumi Adda e Mera e che regalano panorami unici, come i caratteristici terrazzamenti da cui nascono i grandi vini valtellinesi. Per chi volesse percorrere solo alcuni tratti di ciclabile, si consiglia l’utilizzo di bus o treni. Per chi non fosse munito di bicicletta, un comodo servizio di noleggio bici consentirà di scegliere quella adatta al proprio livello e restituirla lungo il percorso ciclabile. I punti attivi sono Chiavenna, Colico, Morbegno, Albosaggio e Tirano.

«La Raetica Classica – conclude Simonelli – è alla portata di tutti soprattutto per quanto riguarda le ciclabili italiane. La parte svizzera è un po’ più impegnativa se la si vuole percorre in bicicletta. C’è però sempre la possibilità non solo di fare delle soste, ma di percorrere dei tratti su mezzi pubblici. Ovviamente bisogna studiarsi un po’ l’itinerario per prevedere quali e quanti tratti fare in bicicletta. Considerando anche la possibilità di noleggiare la bici in un punto e riconsegnarla in un altro per essere leggeri e agili negli spostamenti intermedi e godersi ogni momento di questi itinerari unici».

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