La Raetica Classica è un circuito ad anello che collega St.Moritz e l’Engadina con la Valtellina attraverso il passo del Maloja. Un binomio che unisce e va oltre i confini amministrativi di Svizzera e Italia. Il percorso inizia in Val Bregaglia, conosciuta per il castagneto coltivato più grande d’Europa, prosegue in Valtellina e termina nel Cantone dei Grigioni, nella regione Maloja.
Per un turismo slow e amico dell’ambiente, è tutto rigorosamente fruibile sia in bicicletta che in autobus e in treno. Per godere dei più bei paesaggi svizzeri infatti oltre che sull’Autopostale, immancabile è il viaggio a bordo del Trenino Rosso del Bernina, patrimonio UNESCO e tra le tratte ferroviarie più alte d’Europa. Per le due ruote sono presenti noleggi bici spalmati su tutto il percorso per poter godere di una vacanza spensierata e leggera.
La nascita del progetto
Italia e Svizzera, con uno stesso intento. Valorizzare il territorio e fornire al turista tutti i mezzi per apprezzare le bellezze di questi luoghi senza pensare ai confini che tutti conoscono. Un modo di intendere il turismo senza barriere o limiti di nessun genere, se non quello della fatica e della voglia di pedalare.
«Tutto è nato nella culla dei bandi di cooperazione transfrontaliera – dice Lucia Simonelli di Valtellina Turismo – si tratta di un progetto che svalica i confini tra Italia e Svizzera. E’ nato anche dalla consapevolezza che i confini amministrativi interessano poco al turista che vuole prodotti sempre più ricchi in un certo senso, che lo portano verso esperienze sempre più emozionali. Il circuito ha al suo interno molteplici spunti interessanti, tra questi tutto il tema della sostenibilità. Forte attenzione sulle bici e i mezzi pubblici. Tutto questo ci permette di chiudere questo cerchio con una carbon emission pari a zero».
Opportunità per il territorio
Come si sta imparando a capire, il turismo in sella è un valore aggiunto su cui le amministrazioni stanno iniziando a investire sempre di più. Il ritorno economico è un beneficio più che mai irrinunciabile per Paesi come l’Italia. Oltre a ciò, c’è la crescita costante di un settore sempre più forte e legato ad aspetti positivi come lo sport e l’impatto zero per l’ambiente.
«Quando vengono costruiti questi progetti – spiega Simonelli – c’è ovviamente un riguardo per l’impatto economico che deve venire a beneficio del territorio. La chiave è questo turismo lento che porta alla scoperta dei singoli territori, dei borghi e città in maniera poco frettolosa. La Raetica Classica infatti è un circuito che si sviluppa su più giorni che porta gli utenti a vivere il territorio in maniera lenta. Dietro tutto questo c’è l’obiettivo di creare un indotto economico alle zone interessate e generare posti lavoro».
Gli itinerari
In Valtellina le emozioni si amplificano pedalando lungo la Ciclabile Valchiavenna e il Sentiero Valtellina, due piste completamente asfaltate e abbracciate dalle Alpi Retiche e dalle Alpi Orobiche, ideali per scoprire e ammirare a ritmo slow le bellezze del territorio e gustare le eccellenze enogastronomiche locali. La Raetica Classica è un circuito ad anello e pertanto è possibile scegliere a proprio piacimento il punto di partenza.
Viene consigliato di intraprendere il viaggio dalla Svizzera in Autopostale fino a Chiavenna, splendida cittadina mitteleuropea a ridosso del confine. Da qui si può noleggiare la bicicletta in un punto Rent a Bike e pedalare lungo la Ciclabile Valchiavenna (42 km) fino a Colico, sull’estremità settentrionale del Lago di Como, per poi immettersi nel Sentiero Valtellina e raggiungere Tirano (75 km), passando da Morbegno e dal capoluogo di provincia, Sondrio.
Per tutti
Oltre 100 km di ciclabili, prevalentemente pianeggianti, che seguono lo scorrere dei fiumi Adda e Mera e che regalano panorami unici, come i caratteristici terrazzamenti da cui nascono i grandi vini valtellinesi. Per chi volesse percorrere solo alcuni tratti di ciclabile, si consiglia l’utilizzo di bus o treni. Per chi non fosse munito di bicicletta, un comodo servizio di noleggio bici consentirà di scegliere quella adatta al proprio livello e restituirla lungo il percorso ciclabile. I punti attivi sono Chiavenna, Colico, Morbegno, Albosaggio e Tirano.
«La Raetica Classica – conclude Simonelli – è alla portata di tutti soprattutto per quanto riguarda le ciclabili italiane. La parte svizzera è un po’ più impegnativa se la si vuole percorre in bicicletta. C’è però sempre la possibilità non solo di fare delle soste, ma di percorrere dei tratti su mezzi pubblici. Ovviamente bisogna studiarsi un po’ l’itinerario per prevedere quali e quanti tratti fare in bicicletta. Considerando anche la possibilità di noleggiare la bici in un punto e riconsegnarla in un altro per essere leggeri e agili negli spostamenti intermedi e godersi ogni momento di questi itinerari unici».