Alla scoperta di Tsarenko, l’ucraino che qui ha trovato casa

20.08.2022
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«Kyrylo Tsarenko? Te lo definisco in due parole: se ti scappa anche solo di 50 metri, non lo prendi più…». Giancarlo Raimondi, diesse della Gallina Ecotek Lucchini, quando parla del suo gioiello ucraino lascia sempre trasparire un velo particolare nella sua voce, fatto di dolcezza.

«Non mi posso dimenticare quando arrivò l’anno scorso. Non sapeva una parola d’italiano ed era davvero difficile riuscire a comunicare con lui, ma entrò subito nei nostri cuori, ben prima che dalle sue parti scoppiasse la guerra».

Un anno, quante cose sono cambiate per il giovanissimo Kyrylo, salito alla ribalta perché da un mese, nel mondo degli under 23, sta collezionando una straordinaria serie di grandi risultati e di vittorie, come quella alla Coppa San Sabino, gara di Canosa di Puglia, ritrovo al sud per molte squadre di grido del panorama nazionale continental e di categoria. Tsarenko ora parla sufficientemente bene la nostra lingua e anzi s’impegna tantissimo nel comunicare tanto che a Botticino dove vive è un po’ coccolato da tutti.

«Spesso esco – dice – e quando capita mi fermo a parlare con la gente, sono tutti molto accoglienti e comprensivi. Così mi esercito nel parlare italiano e miglioro giorno dopo giorno».

Tsarenko Gallina 2022
L’ucraino con il gruppo della Gallina Ecotek Lucchini. Arrivato per uno stage, è poi rimasto
Tsarenko Gallina 2022
L’ucraino con il gruppo della Gallina Ecotek Lucchini. Arrivato per uno stage, è poi rimasto
Esattamente come sta succedendo sui pedali: da dove è nato questo periodo così fortunato?

Sicuramente sono cresciuto tanto dopo la prima metà dell’anno, ma credo che sia stato molto importante l’esperienza al Giro d’Italia, l’impegno continuo mi ha dato la giusta condizione per emergere nelle gare successive. Nei primi mesi faticavo a recuperare dopo ogni gara, ma credo che non sia stato neanche un problema fisico. E’ che con l’attività così frenetica è cambiata anche la mia mentalità.

Come sei arrivato in Italia?

E’ stato attraverso un meccanico del Velo Racing Palazzago, che conosceva la realtà ciclistica ucraina e che fece da tramite con la Gallina Ecotek. Arrivai lo scorso anno come stagista a settembre, poi mi sono fermato, evidentemente sono piaciuto…

Parlavi di realtà ciclistica ucraina. Come viene considerato nel tuo Paese il ciclismo?

Non è molto diffuso, certamente non come qui. Non dico che sia uno sport minore, ma certamente non è tra quelli più amati dalle mie parti, anche se le bici sono molto diffuse.

Tsarenko Ucraina 2022
Tsarenko è nato il 13 ottobre 2000. Vanta un titolo nazionale in linea (2020) e due a cronometro (2020-21)
Tsarenko Ucraina 2022
Tsarenko è nato il 13 ottobre 2000. Vanta un titolo nazionale in linea (2020) e due a cronometro (2020-21)
Da che parte dell’Ucraina vieni?

La mia città si chiama Kropivnitskiy. Non è lontanissima da Mykolaiv, ma non è al centro del conflitto, anche se ogni tanto qualche missile arriva anche da quelle parti. Lì ho tutta la mia famiglia, li sento ogni giorno, quindi so bene qual è la situazione nel mio Paese e quanto sia difficile. Non posso negare che questo ha influito molto sulla mia vita quest’anno.

Torniamo a parlare di ciclismo: quali sono i percorsi che ti si addicono di più?

Amo soprattutto i tracciati a saliscendi, con strappi brevi ma intensi, con le pendenze giuste per fare il vuoto. Non sono uno scalatore e non sono proprio a mio agio sulle salite durissime, preferisco quelle secche ma che danno la possibilità di fare la differenza. Se poi si forma un gruppo ristretto, posso anche giocare le mie carte in volata, se l’arrivo è anche in leggera salita è ancora meglio.

Tsarenko Castellucchio 2022
Non solo Canosa di Puglia: Tsarenko ha vinto per distacco il GP Comune di Castellucchio
Tsarenko Castellucchio 2022
Non solo Canosa di Puglia: Tsarenko ha vinto per distacco il GP Comune di Castellucchio
Ti sei fatto un’idea di quali potrebbero essere i percorsi più adatti in futuro, correndo fra i pro’?

Sinceramente non mi sono posto la domanda, non ho una gara particolare che mi affascina. Diciamo che mi piacciono molto le gare belghe e francesi, ma soprattutto mi piace quel modo di correre. Anche le gare lombarde però sono molto valide, il Lombardia ad esempio è davvero una classica da non perdere.

E le gare a tappe?

Questo è un terreno completamente sconosciuto. Non basta aver fatto una volta il Giro Under 23, non saprei proprio come andrei in una gara a tappe, ne ho fatte troppo poche. Per ora sono un corridore da gare d’un giorno. Per ora…

Ti sono arrivati contatti per un tuo passaggio fra i pro’?

Per ora ancora no, ma diciamo che cerco di mettermi in evidenza correndo e vincendo e nel frattempo prendo contatti.

Tsarenko Anadia 2022
L’ucraino si disimpegna bene anche su pista: bronzo agli europei U23 nello scratch, dietro Tidball (GBR) e Wafler (AUT)
Tsarenko Anadia 2022
L’ucraino si disimpegna bene anche su pista: bronzo agli europei U23 nello scratch, dietro Tidball (GBR) e Wafler (AUT)
Vorresti restare in Italia?

Da una parte mi piacerebbe perché mi trovo particolarmente bene qui, dall’altro però vorrei trovare spazio proprio in Francia o Belgio per imparare di più, credo che per migliorare ancora ne avrei bisogno.

Finita la stagione che cosa farai, tornerai a casa?

Non credo, manco da lì da Natale, ma non penso proprio che quest’anno potrò farlo. Ho paura che se torno non potrò più uscire e nel caso trovassi un ingaggio nuovo non potrei rispondere e onorarlo. Ma non posso negare che mi manca casa, mi mancano i miei cari e ogni risveglio, appena sento le notizie, ho un tuffo al cuore…

Gallina 2022

Gallina Ecotek Lucchini, ecco la nuova entrata continental

11.02.2022
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La storia della Gallina Ecotek Lucchini Colosio viene da lontano, considerando che la squadra bresciana è sì al suo quarto anno di vita, ma nasce da precedenti esperienze. E’ anche vero però che questa è una stagione nuova, diversa, di rinascita vera e propria perché il team lombardo approda nel folto numero delle formazioni italiane continental, cambiando con questo un po’ tutta la sua impostazione. Si fa un salto di qualità, o meglio si chiede ai ragazzi di farlo, per cercare di salire quell’ultimo gradino che dovrà portarli fra i professionisti.

Gallina gruppo 2022
Da sinistra Tsarenko di spalle, Gatti, Granados, Tomasoni e patron Gallina (foto Rodella)
Gallina gruppo 2022
Da sinistra Gatti, Granados, Tomasoni e patron Gallina (foto Rodella)

E’ stato un salto che il responsabile del team Cesare Turchetti aspettava da tempo: «Io lo avrei fatto subito, ho immediatamente sposato l’idea della federazione, perché solo tramite il calendario continental puoi davvero far crescere i ragazzi: farli correre nei piccoli criterium, nelle gare regionali ti dà vittorie ma non serve a lungo termine, fare le corse a tappe, confrontarli con i pro’ consente invece di fare i giusti passi avanti. Il problema è la disponibilità economica: gli organizzatori ci invitano, ma ci chiedono migliaia di euro di spese e questo è un problema».

Perché il calendario Under 23 non era più sufficiente?

Perché c’è un altro modo di correre. Ma la differenza la vedi anche andando all’estero, e io ho sempre portato la mia squadra a fare esperienza fuori, soprattutto in Francia. Io poi sono convinto che, piuttosto che correre e vincere qualche gara di livello regionale, i ragazzi abbiano bisogno di mettersi alla prova ripetutamente, le corse a tappe di 5-6 giorni devono essere il loro pane quotidiano, così com’è per le formazioni estere.

Gallina Ecotek 2022
La Gallina Ecotek Lucchini è al suo quarto anno, ma è il primo come team continental (foto Rodella)
Gallina Ecotek 2022
La Gallina Ecotek Lucchini è al suo quarto anno, ma è il primo come team continental (foto Rodella)
C’è una diversa qualità?

Non parlerei tanto di qualità perché i nostri ragazzi non sono inferiori. E’ il modo di correre che cambia: all’estero appena si parte si va ventre a terra, può sembrare anche folle dal punto di vista tattico, ma poi vieni a sapere che molti team utilizzano magari quella stessa gara come allenamento, solo che hanno scombinato i piani di qualcun altro. Per questo sono esperienze formative, devi saperti sempre adattare.

Che cosa ti attendi dalla stagione?

Un team come il nostro 7-8 vittorie deve raggiungerle e penso che le raggiungeremo, ma a me piacerebbe molto che qualche nostro ragazzo riuscisse a fare il grande passo. Penso ad esempio a Di Felice, tornato da noi quest’anno e che è il più esperto. Vorrei che i risultati consentissero ai nostri di mettersi in luce e fargli trovare un ingaggio, in un ambiente dov’è sempre più difficile visto che si guarda direttamente agli juniores…

Gallina 2021
L’ammiraglia della Gallina Ecotek Lucchini è pronta a ripartire, previste molte gare estere
Gallina 2021
L’ammiraglia della Gallina Ecotek Lucchini è pronta a ripartire, previste molte gare estere

Diesse Raimondi, presentaci i ragazzi

Cesare Turchetti ha messo in piedi un team di 14 elementi che avranno in Nevio Millo e Giancarlo Raimondi i loro direttori sportivi. Quest’ultimo, arrivato dalla Beltrami («Prima gara con il nuovo team e subito una vittoria, non potevo essere accolto meglio» ricorda) ha subito accolto con molto favore la scelta di passare fra le continental: «Cambia innanzitutto il prestigio, ma anche l’economia che comporta una scelta del genere. Hai la possibilità di fare esperienze con i pro’ e ti accorgi subito che è tutta un’altra storia… Tra gli Under 23 fai gare di 160 chilometri ed è finita lì, ma quando corri con i pro’, ti accorgi che dopo 160 chilometri la gara entra nel vivo, prima hai passeggiato. Se non ti abitui, non avrai la possibilità di passare».

Quali sono stati in questi tre anni i momenti più belli?

Ce ne sono stati tanti, ma non posso non citare la Coppa San Geo di Filippo Tagliani nel 2018 e la Coppa Città di Brescia dell’anno prima con il bielorusso Shumov. Per un team come il nostro che viene proprio da Brescia, significa aver vinto mondiale ed europeo, aver fatto felici gli sponsor e tutto l’entourage che gira intorno alla squadra.

Gallina San Geo 2018
Il successo di Filippo Tagliani alla Coppa San Geo 2018, una perla per il team (foto Piton)
Gallina San Geo 2018
Il successo di Filippo Tagliani alla Coppa San Geo 2018, una perla per il team (foto Piton)
Chi sono le punte della squadra?

Abbiamo elementi più esperti, come Davide Bauce al primo anno Elite e il già citato Francesco Di Felice, che dopo la vittoria in una tappa al Giro del Friuli nel 2019 ci ha lasciato per due anni, ma ora è tornato per fare il definitivo salto di qualità. Io dico che è talmente forte che non so ancora se sia più velocista o scalatore. Poi ci sono Andrea Gatti, Walter Calzoni e Matteo Pongiluppi che ha un potenziale pazzesco, io dico che tutti loro possono regalarci grandi soddisfazioni. Inoltre avremo anche tre stranieri, l’ucraino Oleksandr Shchypak che è un ottimo scalatore, il colombiano Sergio Granados e l’altro ucraino Kyrylo Tsarenko.

Che cosa cambia per loro quando si troveranno a correre con i team professionistici?

Molto, soprattutto mentalmente, quando in corsa ti ritrovi con gente che eri abituato a vedere in Tv senti scattare qualcosa a livello mentale e devi essere bravo a non farti suggestionare, a fare il tuo. Noi correremo in casa ma anche all’estero, perché i ragazzi, soprattutto coloro che vengono dagli juniores (i bresciani Riccardo Perani e Nicolas Borsarini, il cremonese Riccardo Tomasoni, il trevigiano Lorenzo Ferroni, il mantovano Diego Ressi e il cuneese Domenico Cirlincione) dovranno abituarsi subito.

Dove correrete e quali obiettivi ti poni?

Considerando la storia e la provenienza del nostro team, San Geo e Città di Brescia restano un riferimento, ma spero che sapranno distinguersi anche nelle gare principali, aspettiamo ad esempio l’invito alla Per Sempre Alfredo. Avremo molte occasioni per distinguerci, poi starà ai ragazzi farlo.