Il nostro viaggio alla scoperta di Exept prosegue con una sorta di secondo step, quello dedicato alle grafiche e alla scelta dei componenti. L’obiettivo è avere la bicicletta su misura, cucita sulle esigenze del cliente con la qualità che solo una sartoria è in grado di offrire. Dopo la valutazione delle misure e delle geometrie, la bicicletta inizia a prendere forma.
Le combinazioni del configuratore non toccano “solo” il telaio, ma anche le forcelle Le combinazioni del configuratore non toccano “solo” il telaio, ma anche le forcelle
La configurazione della bici
La prima puntata è stata come la posa del primo mattone. La valutazione delle misure e la scelta della geometria ottimale sono il tassello fondamentale dal quale partire per la costruzione della bicicletta custom. Ma non è tutto, perché l’abito della bici non è un semplice dettaglio, è non di rado fa parte del carattere del mezzo meccanico e per molti aspetti rappresenta chi la guida.
Il configuratore Exept permette di scegliere la grafica con 22 schemi, oppure con una soluzione completamente personalizzata che viene definita insieme allo staff dell’azienda finalese.
Il cliente è indirizzato ed esprime le sue preferenze, anche in merito alle cromie
La componentistica è top level
La scelta dei componenti è concordata tra il cliente e lo staff di Exept
Il cliente esprime le sue preferenze, anche in merito alle cromie
La componentistica è top level
La scelta dei componenti è concordata tra il cliente e lo staff di Exept
Componenti in base alle esigenze
Non c’é una linea “forzata”. Non esiste un vero e proprio catalogo con le biciclette standardizzate e categorizzate in base ai componenti, tutto viene scelto dal cliente. Ci sono della basi di partenza, questo è certo e sono rappresentate dal frame-kit personalizzato.
Le ruote e la trasmissioni con il loro impianto frenante, il cockpit e la sella, così come gli altri componenti e dettagli, tutto è concordato con Exept. Questa soluzione aumenta il valore di una bicicletta, che è già molto elevato, non solo in termini economici, ma anche per la parte emozionale che vive proprio il cliente.
Da sempre il telaio su misura e la bicicletta cucita sulle proprie caratteristiche sono un must, un simbolo di distinzione e gratificazione. Per molti, la bicicletta personalizzata in ogni sua parte e Made in Italy è il culmine di un’esperienza che va oltre il ciclismo praticato, una sorta di punto di arrivo e obiettivo. Exeptè questo, un marchio tutto italiano che fa collimare la performance di un prodotto dall’elevato tasso tecnico, al percorso del ciclista che vede nascere la sua bici in modo sartoriale. L’azienda ligure nasce nel 2017, con l’obiettivo di ridefinire l’esperienza ciclistica che vede al centro il binomio tra l’atleta ed il mezzo meccanico.
Exept non ha una produzione di massa, perché costruite su misura e sulle specifiche del clienteExept non ha una produzione di massa, perché costruite su misura e sulle specifiche del cliente
L’unica monoscocca custom
Quando si parla di monoscocca la mente ci rimanda alla produzione del far-east. Non è del tutto errato e non deve essere un fattore negativo. Taiwan e alcuni paesi asiatici hanno sviluppato un know-how di alto livellonel corso di 40 anni e più di lavorazione delle materie composite. La tecnologia monoscocca è stata portata e sviluppata in quelle zone da grandi aziende che operano anche negli ambiti dell’aero spazio. La tecnologia monoscocca permette di raggiungere grossi numeri in fatto di produzione, al pari di una resa tecnica ottimale.
Finale Ligure, in Provincia di Savona, considerata la capitale mondiale dell’outdoorFinale Ligure, in Provincia di Savona, considerata la capitale mondiale dell’outdoor
Esperienza Made in Italy
Però quel tocco artigianale italiano ha qualcosa in più e le innovazioni sono ancora possibili anche nel nostro Paese. Non c’é solo il marketing e una bella immagine può collimare con la sostanza e prestazioni hors categorie. Ma quindi, è possibile sfruttare la “soluzione monoscocca”, produrre in Italia e farlo sulle esigenze del cliente?
Si, è possibile. Exept ingegnerizza le bici road a Finale Ligure e produce in una fabbrica italiana. E’ l’unica azienda che costruisce la bici grazie alla tecnologia monoscocca, ma con uno stampo che permette di modulare il prodotto e adeguarlo alle caratteristiche fisiche dell’utilizzatore. Il risultato è una bicicletta curata dalla qualità sartoriale e confezionata con materiali al top della categoria. Una piccola rivoluzione, ma anche la capacità di sfruttare l’ingegneria.
Exept ingegnerizza e produce in Italia (foto Exept)
Procedimento di costruzione e moduli creati ad hoc (foto Exept)
Gli stampi dei telai monoscocca hanno blocchi modulabili (foto Exept)
Exept ingegnerizza e produce in Italia (foto Exept)
Procedimento di costruzione e moduli creati ad hoc (foto Exept)
Gli stampi dei telai monoscocca hanno blocchi modulabili (foto Exept)
Prima il bikefitting
Come si costruisce una bicicletta su misura? Il primo passo è legato alla rilevazione delle misure atropometriche. Il sistema ad oggi utilizzato è quello di bikefitting.com (nell’orbita Shimano) e fa eseguire una vera e propria seduta biomeccanica e di valutazione della pedalata, nello showroom di Finale Ligure. Vengono provate diverse soluzioni e c’è anche la possibilità di partire da uno storico, ovvero dai valori di una bicicletta già esistente e da li porre una base. Al momento della validazione del progetto, la bicicletta inizia il suo processo di costruzione hand made nella facility, in Veneto.
Il sistema di rilevazione delle misure antroprometriche è Bikefitting.com (foto Exept)
Non solo misure, perché i dati sono validati anche grazie all’analisi della pedalata (foto Exept)
Il centro di rilevazione è posizionato all’interno del showroom a Finale ed è sempre disponibile (foto Exept)
Si punta alla precisione assoluta, ma il valore dei numeri è combinato all’esperienza ciclistica
Il sistema di rilevazione delle misure antroprometriche è Bikefitting.com (foto Exept)
Non solo misure, perché i dati sono validati anche grazie all’analisi della pedalata (foto Exept)
Il centro di rilevazione è posizionato all’interno del showroom in Finale (foto Exept)
Si punta alla precisione assoluta, ma il valore dei numeri è combinato all’esperienza ciclistica
Il cliente sceglie
La verniciatura e l’assemblaggio della bicicletta seguono il fil rouge della costruzione ad hoc. Le grafiche e le colorazioni sono personalizzate e vengono composte grazie ad un software specifico di Exept. Anche la componentistica è personale, non c’é un montaggio standard. I prezzi sono variabili in base alle scelte dell’utilizzare e sono perfettamente in linea con un segmento di mercato che si riferisce all’alta gamma. La Exept Bike Experience include anche un secondo step, quello della configurazione della bicicletta, ma che tratteremo in seguito.
Alessio Rebagliati, Ceo e Fouder di Exept, è stato tra i protagonisti di un incontro promosso da “Pianeta 2021”, il supplemento mensile del Corriere della Sera dedicato alla sostenibilità e all’ambiente. Il titolo dell’incontro era: “Dimmi come ti sposti e ti dirò come si vive nella tua città (e come si può vivere anche meglio)”.
A moderare il dibattito Edoardo Vigna, caporedattore del Corriere della Sera e responsabile di “Pianeta 2021”. Tra gli intervenuti segnaliamo anche Stijn Vriends, Presidente e Ceo di Vittoria Group.
Alessio Rebagliati di Exept consegna una bicicletta personalizzata a Stijn Vriends di Vittoria GroupAlessio Rebagliati di Exept consegna una bicicletta personalizzata a Stijn Vriends di Vittoria Group
L’attenzione alla mobilità urbana
Punto di partenza è stato uno studio promosso da Banca Ifis che ha evidenziato il legame tra la mobilità urbana e il benessere dei cittadini in tre città campione: Milano, Roma, Napoli. Dallo studio sono emerse le seguenti quattro esigenze manifestate dai cittadini intervistati: il potenziamento del trasporto in ottica green; l’incentivo all’utilizzo del trasporto pubblico con sconti e tariffe agevolate; l’importanza di una mobilità integrata; l’aumento della sicurezza stradale per pedoni e ciclisti.
Il parere di Exept
Lo studio promosso da Banca Ifis ha soprattutto analizzato in maniera approfondita l’ecosistema italiano della bicicletta fotografando un’immagine precisa dello stato attuale dell’industria ciclo del nostro Paese. Tutti i parametri hanno evidenziato una forte crescita in tema di domanda legata alla bicicletta. La sfida ora da affrontare è come poter raccogliere le opportunità generate da tale situazione. Alessio Rebagliati di Exept ha voluto portare la sua esperienza in merito.
«Il periodo storico attuale rappresenta una grande opportunità per investire in tecnologia e innovazione. Dobbiamo lavorare tutti insieme per riportare l’Italia al ruolo di player di riferimento a livello internazionale nella produzione di biciclette. Siamo sempre più convinti – ha proseguito Rebagliati – che in Italia siamo sempre stati bravi a produrre biciclette e che dobbiamo tornare a farlo».
Exept si è dedicata al mondo e-bike, una nuova finestra di opportunità per far scoprire la bici anche come mezzo di mobilità per le proprie vacanze Exept si è dedicata al mondo e-bike, un settore in espansione anche dal punto di vista turistico
L’importanza del territorio
Durante l’evento “Pianeta 2021” Rebagliati ha voluto evidenziare come oggi Bike Economy non significhi solo produzione di biciclette o di componentistica legata alla bicicletta.
«Bike Economy – ha precisato – deve diventare sinonimo anche di servizi alla clientela e di turismo. La nostra sede operativa è a Finale Ligure, fino a qualche anno fa l’economia locale era legata prevalentemente al settore balneare. Oggi Finale Ligure è una delle località di riferimento a livello internazionale per il mondo della mountain bike ed ancora di più dell’e-bike. Di conseguenza anche noi di Exept abbiamo deciso di aprirci a questo nuovo segmento con modelli specifici. Vogliamo essere parte attivo del nostro territorio. Lo ribadisco – ha concluso Rebagliati – oggi assumono sempre più importanza i servizi legati alla bicicletta e dobbiamo lavorare per permettere alle persone di accedere alla bicicletta e di poterla poi utilizzare al meglio».
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