Il sorriso è tornato quello di un tempo e forse è ancora più pronunciato. Chiara Teocchi infatti si è definitivamente lasciata alle spalle i suoi problemi con il cuore. La lombarda aveva dovuto rinunciare persino alle Olimpiadi a causa di questo problema.
Da quest’anno ha potuto riprendere al meglio la sua attività ed entrare definitivamente negli ingranaggi della sua squadra, la Trinity Racing. Quella che ritroviamo è una “Teocchi 2.0”, la ragazzina in grado di vincere due europei di cross e di salire sul podio iridato nella mtb col team relay.
Chiara, ti abbiamo vista finalmente tornare in piena attività. Vieni da un bel reset generale…
Esatto, qualche mese fa ho fatto degli esami col dottore (Della Bella, ndr) che mi aveva operato a distanza di un anno e questi esami sono andati molto bene, lui era davvero contento. Mi ha rilasciato una lettera con la quale diceva che non avrei avuto neanche bisogno di ulteriori controlli.
Bello! E come mai?
In pratica la mia aritmia si è totalmente cancellata. Il medico stesso mi ha detto che è un qualcosa di estremamente raro, quasi impossibile. Ho tenuto l’holter per 24 ore e nell’arco della giornata ha registrato zero aritmie. Tutto è andato alla perfezione.
Immaginiamo che anche per te, a livello di testa, conti molto…
Vero, adesso non ci penso più e posso concentrarmi solo sulle corse.
In apertura dicevamo del tuo approdo alla Trinity Racing: adesso finalmente sei sempre più dentro in questo team. Com’è andata con loro?
È un bel progetto. Sono arrivata in questa squadra l’anno scorso e quest’anno nel team sono arrivati dei nuovi atleti. È un ambiente molto stimolante. In più dopo sette anni ho cambiato il mio preparatore. Adesso mi segue Florian Vogel (un grande ex della mtb, anche campione europeo, ndr) e per questo, se vogliamo, ho stretto ancora di più il mio rapporto con Specialized.
Cosa intendi?
Florian segue il team Factory di Specialized e questo vuol dire avere un certo legame per quel che riguarda le scelte tecniche, il setup… E poi il fatto che sia stato lui a farsi avanti per me è una grande opportunità. Vogel segue pochissimi atleti.
Adesso come si articolerà la tua stagione? Quali sono i tuoi obiettivi?
Il primo obiettivo sono senza dubbio i campionati italiani di ciclocross. Sinceramente vorrei tornare a vestire una maglia tricolore. A novembre mi sono presa una pausa e sono partita in modo più tranquillo… Sono stata poi dieci giorni a Calpe con il team. Ho vissuto un’esperienza molto bella e mi sono allenata bene. Pensate che nella prima settimana ho accumulato 24 ore di allenamento.
Beh possiamo immaginare. Dai social abbiamo visto anche che vi siete divertiti. Sulla spiaggia di Calpe avete simulato Baywatch!
Ah, ah… Sì, abbiamo prodotto dei contenuti simpatici. Comunque è stato un bel training camp. E per una ragazza allenarsi con i ragazzi è stato davvero importante. Tornando alla stagione invece, dopo questa esperienza in Val di Sole, sotto il periodo di Natale passerò due-tre settimane in Belgio con il team per allenarmi bene, rifinire la preparazione, gareggiare.
A Calpe si è allenata con il team: sono solo due le donne. Lei e la Batten (foto Instagram) Allenarsi con i colleghi uomini è stato duro ma proficuo (foto Instagram) Teocchi (classe 1996) ha vinto due europei U23 nel ciclocross (foto Instagram)
A Calpe si è allenata con il team: sono solo due le donne. Lei e la Batten (foto Instagram) Allenarsi con i collegi uomini è stato duro ma proficuo (foto Instagram) Teocchi (classe 1996) ha vinto due europei U23 nel ciclocross (foto Instagram)
E con la strada? In squadra ne avete parlato?
Bella domanda, sicuramente mi piacerebbe fare qualcosa su strada, però si è parlato anche di Cape Epic (importantissima gara a tappe in mtb, ndr). Vedremo quali programmi usciranno fuori dopo la stagione del cross.
Sei in un team inglese, nel quale ha militato anche Pidcock: si sente qualche traccia del suo passaggio?
Il suo manager, Andrew McQuaid, è anche il team manager della nostra squadra, e posso dire che in quel periodo che passerò in Belgio staremo vicini perché dovrebbe esserci anche lui. In più abbiamo lo stesso massaggiatore. Questo team è nato un po’ per lui… cercheremo di raccogliere la sua eredità!
Chiara Teocchi resta una biker però…
Assolutamente! Sono nata biker e tutto quello che faccio è in previsione della mountain bike. Il mio sogno continua ad essere quello di andare alle Olimpiadi.
Hai parlato con Celestino?
Sì. Con lui ho fatto due chiamate. Mi spiace che non potrò essere ad un piccolo ritiro che so che sta organizzando proprio per il periodo in cui sarò in Belgio. Mi piace il suo progetto. Un progetto di lunga durata che si basa su una cerchia allargata di atleti, 5-6 donne in questo caso, da seguire sotto ogni aspetto: multidisciplinarietà, preparazione, alimentazione… Un po’ quello che si è fatto e si è visto con le ragazze della pista.