Deda e Decathlon-AG2R La Mondiale di nuovo insieme

10.01.2024
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L’ufficializzazione della partnership fra Decathlon e AG2R La Mondiale, uno dei team “storici” del ciclismo internazionale, ha rappresentato una delle notizie di maggiore interesse che hanno animato gli ultimi giorni del 2023. Oltre a rappresentare il ritorno in grande stile nel WorldTour del marchio Decathlon, la collaborazione con il team che fino al 2023 era AG2R La Mondiale segna il debutto nel ciclismo di alto livello di Van Rysel, marchio strettamente legato alla realtà commerciale francese.

Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di farci raccontare da Andrea Vendrame, unico italiano della formazione transalpina, le prime impressioni sulla Van Rysel in dotazione al team. Si è parlato della bici ma anche della nuova componentistica. La nostra intervista si è conclusa con un’anticipazione relativa al manubrio: «Stiamo perfezionando tutto – ha dichiarato Vendrame – a breve avrò un test da fare sul manubrio. Studieremo la mia impugnatura e il manubrio verrà adattato alla mia mano, per rendere la presa più salda negli sprint».

Il manubrio in questione sarà realizzato da Deda Elementi ed è il VR Combo (qui in foto)
Il manubrio in questione sarà realizzato da Deda Elementi ed è il VR Combo (qui in foto)

Una lunga storia

La collaborazione fra Deda Elementi e la squadra francese non rappresenta una novità. Per la quarta volta nella sua lunga storia, la formazione transalpina potrà contare sulla qualità dei prodotti firmati Deda.

La prima collaborazione risale al 2000 e durò fino al 2007. In quel periodo Decathlon fornì al Team AG2R biciclette realizzate a mano in Italia con tubi in alluminio Dedacciai e componenti Deda Elementi. Proprio in quegli anni arrivarono diversi successi di tappa al Giro, alla Vuelta e soprattutto nella corsa di casa, il Tour de France. Successivamente si sono registrate collaborazioni fra Deda e AG2R La Mondiale fra il 2010 e il 2012 e fra il 2019 e il 2020. 

Gianluca Cattaneo direttore commerciale di Deda Elementi
Gianluca Cattaneo direttore commerciale di Deda Elementi

Il meglio della componentistica Deda

Oggi questa partnership si rinnova e in un certo senso si rafforza. Deda metterà a disposizione della formazione francese le estensioni da crono Jet2, ma soprattutto un manubrio integrato sviluppato appositamente per le biciclette Van Rysel in dotazione al team.

Gianluca Cattaneo, Direttore Commerciale di Deda Elementi, si è espresso con queste parole a proposito del ritorno della collaborazione fra la sua azienda e AG2R La Mondiale.

«Sono molto orgoglioso – dice – di annunciare Deda come fornitore ufficiale dei componenti del nuovo team Decathlon-AG2R La Mondiale. Non è la prima volta che supportiamo il team nella sua lunga storia, anzi questa è la quarta. Il nuovo manubrio integrato VR Combo soddisfa i più alti requisiti tecnici in termini di prestazioni aerodinamiche e rapporto rigidità/peso. Ed è il risultato di una stretta collaborazione tra gli ingegneri Van Rysel e Deda. La decisione di Van Rysel riconosce l’esperienza e la capacità di Deda di offrire un prodotto tecnico di alto livello che soddisfi gli standard più elevati. Deda aiuterà la squadra anche nella ricerca della prestazione nelle cronometro fornendo estensioni Jet e sviluppando prodotti su misura per i leader del team. Non potremmo essere più felici per una partnership che vede unire il nostro marchio a quello di un team che condivide la nostra passione per l’innovazione, la qualità e l’amore per il ciclismo». 

Oltre a supportare la prima squadra Deda fornirà i propri prodotti al Decathlon-AG2R La Mondiale Continental e alla formazione Under 19. Tutto ciò rientra in un processo di rafforzamento della collaborazione fra Deda e Decathlon avente ad oggetto bici strada, triathlon e gravel.

Ricordiamo che nel 2024 Deda sarà presente in gruppo come partner dei seguenti team: Novo Nordisk, Flanders Baloise e BePink. Di prestigio anche la presenza nel mondo del ciclocross con le collaborazioni attualmente in corso con Pauwels Bingoal, Crelan Corendon e Crossfire.

Deda

Luce posteriore? Con Deda si aggancia facilmente

05.12.2023
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Arriva da Deda Elementi la soluzione per attaccare la luce posteriore alla vostra sella. Quante volte è capitato di non saper come agganciarla? Oppure di non essere sicuri sulla tenuta? L’azienda cremasca ha risolto alla radice questo problema con una soluzione tanto facile quanto utile. Nasce così Staffa, ideale per il montaggio della luce posteriore, un accessorio progettato per integrarsi perfettamente con i reggisella realizzati da Deda stessa (ad eccezione del modello Zero). 

L’attacco di Deda è compatibile con le luci radar Garmin Varia e Bryton Gardia
L’attacco di Deda è compatibile con le luci radar Garmin Varia e Bryton Gardia

Radar

Questo comodo kit di Deda Elementi può essere usato per agganciare una luce posteriore di tipo radar. Più precisamente come i modelli Garmin Varia e Bryton Gardia. Oppure si può usarla per una luce a dinamo, in questo caso la si attacca utilizzando l’aggancio per GoPro. Permette l’integrazione del cavo elettrico della luce a dinamo o luce per e-bike con un reggisella Superzero & Zero100. Il passaggio cavo elettrico è interno nel reggisella.

I reggisella compatibili con questo sistema sono: Superleggero, Superzero, Zero100, Zero2, Zero1, Cross, Peak. Staffa è compatibile anche con reggisella di altri produttori, a patto che il morsetto inferiore sia di tipo “culla” con la sede di diametro 28 millimetri e larghezza da 25 a 30 millimetri.

Informazioni aggiuntive

Staffa di Deda Elementi presenta finiture nere con un peso super contenuto: solamente 45 grammi. I modelli compatibili di luci radar che si possono agganciare sono: Garmin Varia RTL515 e Varia RVR315, Bryton Gardia R300L, Magene L508 e Magicshine Seemee 508

Procedure di installazione:

  1. Sostituire la culla inferiore originale del reggisella con quella inclusa nel kit. 
  2. Posizionare correttamente il supporto GoPro.
  3. Posizionare la sella e verificare che i binari della sella blocchino in modo sicuro il supporto GoPro.
  4. Installare il supporto luce assicurandolo con la vite e dado forniti.
  5. Installare l’inserto relativo alla propria luce assicurandolo con le relative viti. 
  6. Una volta fissata correttamente la sella, verificare che l’inserto GoPro sia completamente vincolato senza gioco.

Deda Elementi

La “casa” di Deda si veste di sostenibilità

30.11.2023
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Il marchio Deda è da sempre sinonimo di componenti di alta qualità. Solo per fare un esempio, basta citare il manubrio integrato Alanera, in grado di accompagnare nei loro successi tantissimi campioni. Un nome fra tutti: Tadej Pogacar. Il fuoriclasse sloveno ha infatti vinto il suo primo Tour de France stringendo fra le mani una Alanera.

L’integrato Alanera di Deda, con le leve in linea al manubrio
L’integrato Alanera di Deda, con le leve in linea al manubrio

Non solo prodotto

Da decenni l’azienda lombarda sviluppa, produce e commercializza prodotti destinati non solo al ciclismo, ma più in generale al mondo sportivo. In Dedaindustrie sono sempre più convinti che la mission di un’azienda non debba limitarsi al solo sviluppo e alla successiva produzione di prodotti destinati a chi pratica una attività sportiva. E’ infatti necessario mettere in atto azioni importanti e significative sul fronte ecologico e dell’impatto ambientale, associate al futuro dello sviluppo economico di ogni azienda.

Proprio per questo l’azienda lombarda ha deciso di intraprendere una serie di iniziative che hanno come scopo quello di ridurre il proprio impatto sull’ambiente e nello stesso rendere la propria sede di Campagnola Cremasca, situata nel cuore della Pianura Padana, sempre più autosufficiente a livello energetico.

Deda Elementi non cura solamente lo sviluppo e la realizzazione dei propri prodotti
Deda Elementi non cura solamente lo sviluppo e la realizzazione dei propri prodotti

Attenzione alle foreste

In casa Dedaindustrie è stata recentemente messa in atto una serie di azioni finalizzate ad aumentare la quantità di packaging realizzato con certificazione FSC e FSC misto. L’obiettivo che si vuole raggiungere è quello del 100% di packaging certificato FSC entro la fine del 2023. Ricordiamo a tal proposito che il Forest Stewardship Council (FSC) è una ONG internazionale senza scopo di lucro che ha dato vita ad un sistema di certificazione forestale riconosciuto a livello internazionale. La certificazione ha come scopo la corretta gestione forestale e la tracciabilità dei prodotti derivati. La presenza del logo di FSC garantisce che un prodotto è stato realizzato con materie prime derivanti da foreste correttamente gestite secondo i principi dei seguenti due principali standard: gestione forestale e catena di custodia.

Contestualmente in Dedandustrie si sta procedendo a sostituire progressivamente il packaging in plastica con carta a più basso impatto ecologico. Il ricordo alla plastica sarà inoltre limitato all’utilizzo di materiale rigenerato. L’obiettivo dell’azienda è di ridurre del 50% l’impiego di plastica entro il 2025 e essere plastic-free nel 2030.

Deda cura la sostenibilità ambientale con l’installazione di un impianto fotovoltaico di ultima generazione di 3.000 mq
Deda cura la sostenibilità ambientale con l’installazione di un impianto fotovoltaico di ultima generazione di 3.000 mq

Ecco il fotovoltaico

Fra le azioni messe in atto da Dedandustrie sul fronte ecologico e dell’impatto ambientale, rientra un’iniziativa che sta interessando le sedi operative del gruppo Dedaindustrie, Deda Elementi e Dedacciai. Queste ultime verranno dotate progressivamente di impianti fotovoltaici per un potenza totale installata di 175 kW. 

L’approvvigionamento energetico è un tema di primaria importanza. Proprio per questo è stato avviato un progetto che ha visto l’installazione di un primo impianto fotovoltaico di ultima generazione di 3.000 mq già installato. Ad esso se ne aggiungerà un secondo di 2.000 mq entro il 2024. L’impianto garantirà una produzione annuale di 190.000 kWh in grado di coprire il 65% del fabbisogno aziendale. Si stima che in 25 anni Dedaindustrie eviterà l’emissione di 1.151 tonnellate di CO2.

Chiudiamo con un pensiero sul tema da parte dell’azienda lombarda: «Si tratta di un progetto ambizioso e significativo – dichiarano da Dedaindustrie – l’impianto di 3.000 mq già installato e in grado di produrre 190.000 kWh all’anno, è un ottimo punto di partenza. L’aggiunta di ulteriori 2.000 mq rappresenterà un passo significativo verso l’autosufficienza energetica, riducendo la dipendenza dalle fonti tradizionali e contribuendo alla sostenibilità dell’ambiente. Il nostro settore di produzione e commercio inoltre è strettamente legato all’ambiente ed al benessere, dunque come azienda ci sentiamo doppiamente responsabilizzati sulla tematica».

Deda

Lenticolari, le nuove Deda “Hero” della Intermarché

18.07.2023
4 min
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MEGEVE – Vigilia della crono, hotel della Intermarché-Circus. I meccanici sono al lavoro sulle bici, fra ruote lenticolari e appendici manubrio. Intorno un bel verde, la piscina sullo sfondo e un campo da calcio in erba morbida. E’ lì che portiamo la Cube di Biniam Girmay per fotografare la vera novità: la nuova ruota lenticolare prodotta da Deda Elementi, una fra le ruote tubeless più leggere e dal prezzo più accessibile sulla scena mondiale.

La ruota Deda Hero sulla bici da crono di Girmay
La ruota Deda Hero sulla bici da crono di Girmay

I segreti della struttura

Poi però, visto che le foto non rivelano quello che c’è dentro, ci mettiamo in contatto con Fausto Parodi, l’ingegnere che ha realizzato il progetto. Lui al Tour non c’è, ma ascoltandolo sembra quasi di averlo accanto, tanta è la puntualità con cui racconta la sua creazione.

«Quello che vedete – dice – è ben poca cosa. Il bello è la struttura interna, che è molto particolare. Ci sono sei razze, mentre i dischi esterni in carbonio sono soltanto una copertura. Avere le razze la rende leggera e rigida lateralmente, ma sulle razze c’è qualcosa da dire…».

Di cosa si tratta?

Non sono completamente in carbonio. All’interno hanno un foam, una schiuma che poi viene ricoperta dalla struttura in carbonio. Carbonio che è soprattutto alle estremità e nella parte centrale, mentre la stessa schiuma è strutturale. Questo ci ha permesso di tenere il peso più basso. E gli stessi dischi esterni hanno una struttura a sandwich, con carbonio all’esterno e all’interno uno strato della stessa schiuma.

Quanto è più leggera della ruota precedente?

Questa pesa 1.070 grammi, la precedente arrivava a 1.200: quindi il risparmio è di 130 grammi, in cambio della stessa rigidità. Qualche differenza c’è rispetto alla versione da pista.

In cosa sono diverse?

La abbiamo fatta usare a Silvia Zanardi nelle trasferte di Nations Cup. La struttura di base è la stessa per entrambe le ruote, ma quella da strada ha un lato piatto dalla parte della cassetta, mentre il lato opposto è bombato. La ruota da pista invece è bombata su entrambi i lati.

Le Deda Hero hanno debuttato al Giro d’Italia 2022: qui con Bystrom
Le Deda Hero hanno debuttato al Giro d’Italia 2022: qui con Bystrom
Abbiamo notato che il vano che contiene la valvola è chiuso con un coperchietto avvitato.

Altra differenza fra strada e pista, giusto. La ruota da pista deve essere più leggera per rendere al meglio nei rilanci, per cui il vano della valvola è chiuso da un adesivo. Nella ruota per le crono su strada invece la leggerezza è importante, ma di certo si fanno meno rilanci, per cui abbiamo oprato per un coperchietto avvitato.

La ruota nasce per un tipo specifico di coperture?

Per tubeless e copertoncino con la camera d’aria. Con il tubeless è più leggera, anche se il pneumatico pesa qualcosa di più. Il cerchio ha il canale da 19, quindi la cosa migliore è partire da pneumatici da 25 fino ai 28. Però volendo si può arrivare fino a 32.

Fra i prossimi step non ancora annunciati c’è la rivisitazione del mozzo, puntando su un sistema differente dall’attuale, ma per parlarne ci sarà tempo. La ruota è in vendita a 2.300 euro, una quotazione non troppo elevata che la rende accessibile a un pubblico piuttosto ampio. Intanto però seguiamo i ragazzi del team belga nella crono che sta per iniziare.

Le nuove forcelle in carbonio di Deda in ottica gravel

05.07.2023
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FRANCOFORTE – Si chiamano Deda Gera EDG e Curvy, sono le due nuove forcelle che l’azienda lombarda ha sviluppato con una concezione puramente gravel. Sono molto diverse tra loro, per forme, costruzione e per interpretazione.

La Gera (aggettivo che in dialetto lombardo significa ghiaia) EDG è una forcella con steli asimmetrici che fa segnare un valore alla bilancia sotto i 500 grammi. La Curvy si identifica nel nome, grazie ai foderi sottili e curvati in avanti, ad un testa molto arrotondata e per via delle asole laterali utili al bikepacking. Entrambe offrono degli spunti tecnici parecchio interessanti in ottica futura.

La Gera EDG con gli steli dritti, la Curvy con i foderi curvati in avanti
La Gera EDG con gli steli dritti, la Curvy con i foderi curvati in avanti

Gera EDG, ispirata alla strada

Il design di questa Deda la accosta alla sorella stradale. Il fodero dal lato del disco con un’asimmetria marcata e gli stessi volumi dei due bracci che sono molto diversi tra loro (lo stelo centrale ha una forma a D per il passaggio interno di cavi e guaine). Si possono montare dei parafanghi, ma non sono previste delle asole per il montaggio esterno di supporti. Ma le differenze esistono e sono marcate. Prima di tutto la compatibilità con il disco del freno, che in questa versione può arrivare fino a 180 millimetri di diametro. Il rake è di 50 millimetri.

E poi c’è la compatibilità con il montaggio di un mozzo a dinamo ed il relativo supporto per la luce frontale, da montare sulla testa della forcella. Il filo scorre all’interno del fodero opposto a quello del disco.

Lo spazio per gli pneumatici è in linea con le richieste più moderne, fino a 45 millimetri di sezione con le ruote dal diametro classico, fino a 50 di sezione con le ruote 650b.

La forcella curvata in avanti

E’ molto particolare, per il disegno dei foderi, che al contrario della Gera EDG, sono curvati in avanti (la versione EDG li ha dritti). Nonostante questo la Deda Curvy ha un rake di 50, proprio come la sorella, un fattore che gli permette una grande compatibilità con telai diversi.

Aumenta la luce per il passaggio delle gomme, che arriva fino a 57 millimetri con le ruote tradizionali, addirittura 65 millimetri con il diametro 650b. Tantissimo e quasi si sconfina nella mtb. La testa ampia e con spessori ridottti, ma anche i due foderi, spanciati nella parte alta, contribuiscono a lasciare tanto spazio alla ruota. Rispetto alla Gera EDG ci sono anche tre rivetti per lato che danno spazio per il montaggio di supporti ed un carico che può arrivare fino a 15 chilogrammi. Una capacità davvero interessante e che merita di essere sottolineata, in ottica bikepacking e gravel adventure. Per questo motivo Deda ha previsto anche dei supporti specifici in alluminio.

La Deda Curvy, comunque non è una forcella pesante, con un valore alla bilancia dichiarato di 545 grammi. Ha lo stelo con forma a D per il passaggio interno di cavi e guaine ed è compatibile con la serie sterzo DCR (proprio come la Gera EDG). Anche la Curvy è compatibile con l’utilizzo di mozzi a dinamo, con il montaggio della luce frontale e con il relativo passaggio interno del cavo.

Deda

Dedaindustrie: la ricerca passa dal Politecnico di Milano

06.04.2023
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Oggi, più che in passato, assume un ruolo sempre più importante il tema del continuo miglioramento tecnologico al servizio dell’atleta. Accanto al tema della preparazione, un ruolo centrale è rappresentato dalla ricerca per migliorare la bicicletta in ogni suo aspetto, dal telaio alla componentistica. L’obiettivo dichiarato è quello di fornire all’atleta un mezzo sempre più performante.

Gli studi di Deda vengono fatti con l’appoggio della galleria del vento del Politecnico di Milano
Gli studi di Deda vengono fatti con l’appoggio della galleria del vento del Politecnico di Milano

L’incontro di due eccellenze

Non stupisce quindi il recente accordo di collaborazione siglato nei giorni scorsi fra Dedaindustrie Srl e il Politecnico di Milano. Stiamo parlando di due eccellenze italiane nei rispettivi campi di competenza, riconosciute a livello internazionale. Da una parte c’è Dedaindustrie Srl che, grazie al marchio Deda Elementi, è oggi partner tecnico di molti team professionistici. Dall’altra il Politecnico di Milano, riconosciuto a livello mondiale e riferimento in Italia per gli studi di carattere tecnologico e scientifico.

Nella galleria del vento del Politecnico si svilupperanno tutti i componenti Deda
Nella galleria del vento del Politecnico si svilupperanno tutti i componenti Deda

Sviluppo in galleria

Grazie a questa partnership, oggi Deda Elementi può contare sulla galleria del vento e sull’equipe di ingegneri dell’ateneo milanese nello sviluppo aerodinamico dei propri prodotti. L’attività in galleria del vento sarà fondamentale per la verifica degli studi di fluidodinamica (analisi CFD) sui prodotti in dotazione a team e atleti professionisti. La nuova collaborazione avrà inoltre un ruolo determinante nello sviluppo della futura gamma di componenti Deda Elementi, rivolta ad un mercato sempre più esigente per quel che concerne il design e la performance.

Tutti gli utenti che oggi scelgono Deda Elementi avranno l’ulteriore garanzia di utilizzare prodotti sviluppati e testati nella galleria del vento del Politecnico di Milano.

Non solo i manubri, ma tutti i componenti di Deda verranno studiati grazie al supporto dei ricercatori dell’Ateneo
Non solo i manubri, ma tutti i componenti di Deda verranno studiati grazie al supporto dei ricercatori dell’Ateneo

Debutto a metà marzo

La collaborazione fra Dedaindustrie Srl e il Politecnico di Milano ha avuto il suo debutto ufficiale lo scorso 16 marzo. Nell’occasione si è svolta una lunga sessione di prove per testare manubri, protesi e ruote. Nella stessa occasione sono stati validati i prototipi dei futuri nuovi prodotti. 

Gianluca Cattaneo, direttore commerciale di Deda Elementi si è dimostrato estremamente soddisfatto della nuova partnership con il Politecnico di Milano.

«Negli ultimi anni – ha dichiarato – l’estrema ricerca della migliore prestazione ha spinto la filiera a migliorare continuamente il design della bicicletta e dei componenti. Deda Elementi e il suo reparto corse non potevano che affidarsi a un altro leader come il Politecnico di Milano. Sono ulteriormente contento dal fatto che durante questa prima esperienza sono emerse sinergie tra le nostre due attività. Queste porteranno ad ampliare la collaborazione tra i nostri tecnici e i giovani talenti del Politecnico». 

Paolo Schito, docente del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, ha a sua volta confermato come siano davvero tante le collaborazioni tra aziende e squadre di altissimo livello nel ciclismo, che hanno deciso di testare i loro prodotti nella galleria del vento dell’ateneo milanese.

Deda Elementi

La qualità di Deda Elementi per idmatch

27.03.2023
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L’ultima edizione della fiera internazionale Taipei Cycle Show (in apertura la foto dello stand Deda) andata in scena nei giorni scorsi a Taipei, ha rappresentato per gli operatori del settore ciclo un momento importante di confronto e nello stesso tempo di scoperta di quelli che saranno gli orientamenti futuri del mondo bici. L’evento taiwanese è da sempre anche l’occasione per definire nuove collaborazioni o per rafforzare quelle già esistenti. E’ sicuramente questo il caso di due realtà italiane dal respiro internazionale come Deda Elementi e idmatch che proprio in occasione del Taipei Cycle Show hanno aggiunto un nuovo tassello alla loro felice collaborazione.

idmatch è un sistema di bike fitting che aiuta il ciclista a individuare una configurazione e posizionamento in bici ottimali
idmatch è un sistema di bike fitting che aiuta il ciclista a individuare una configurazione e posizionamento in bici ottimali

Grafiche speciali

In fiera, lo stand Deda Elementi, ha esposto una serie di componenti per il bike fitting realizzati con speciali grafiche custom, appositamente sviluppate da Deda per la Smart Bike di idmatch. Ricordiamo che idmatch è l’unico sistema di bike fitting completo che, attraverso un’analisi scientifica dei dati, aiuta il ciclista a individuare una configurazione e un posizionamento in bici ottimali per migliorare la sensazione di comfort e benessere, oltre alla performance. 

I prodotti Deda Elementi interessati dalla partnership con idmatch sono i seguenti: manubrio Gravel 100, manubrio Zero1, manubrio Zero100 Shallow, reggisella Zero1 Ø 31,6, manubrio MTB Peak Riser & Peak Flat, Parabolica Uno, Parabolica Due, Crononero Evo.

Un duplice obiettivo

Per Deda Elementi la collaborazione con idmatch ha una duplice funzione. Da un lato rafforza la propria presenza all’interno dei negozi di alta gamma. Dall’altro conferma quella che è da sempre una filosofia di pensiero dell’azienda lombarda, ossia creare delle collaborazioni “virtuose” con altre realtà italiane del comparto ciclo. A confermarlo è Fabio Guerini, responsabile marketing di Deda Elementi.

«Questa collaborazione – racconta –  rafforza ancor di più la presenza del nostro brand all’interno dei negozi d’alta gamma che hanno scelto idmatch come partner per la valutazione biomeccanica del ciclista. Le diverse geometrie offerte nella nostra gamma, rendono i componenti Deda ideali per il lavoro del bike fitter. Come azienda infine, crediamo fortemente nella collaborazione tra marchi italiani del settore, un plus riconosciuto a livello mondiale».

Alle parole di Fabio Guerini hanno fatto seguito quelle di Matteo Paganelli, Brand Manager di idmatch : «Da molto tempo utilizziamo prodotti Deda nei nostri laboratori di bike fitting. L’ufficializzazione della collaborazione con un brand di riferimento per la componentistica non può che renderci orgogliosi e ci dà la consapevolezza di poter offrire ai nostri ciclisti informazioni di ancor migliore qualità rispetto alla scelta dei corretti accessori per le loro bici».

Deda

Gios Titanio, una bici elegante ed eterna

21.03.2023
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Costruire telai fatti per durare nel tempo. La filosofia di Gios Torino che abbraccia l’acciaio per la sua durabilità e tradizione, per questo modello ha esplorato l’utilizzo del titanio e i suoi pregi. La Gios Titanio è infatti un bici che unisce comfort, peso contenuto e durata nel tempo, valorizzandoli attraverso la sapiente artigianalità Made in Italy del marchio torinese. 

Una bici per sempre

Gios Torino vanta 75 anni d’esperienza e l’obiettivo di ogni bici che esce con lo scudetto tricolore con la scritta “GIOS” in diagonale è sempre quello di creare un prodotto che fa della qualità il suo miglior pregio. 

«Il modello Gios Titanio – spiega Marco Gios – nasce essenzialmente perché siamo amanti del metallo, fanatici dell’acciaio. Abbiamo esplorato anche il titanio con tutti quelli che sono i suoi pregi. In primis si riesce ad alleggerire il peso e sfruttare quella che è l’inattacabilità degli agenti atmosferici di questo materiale nobile. Per questo si lascia il telaio nudo e crudo in modo che non ci sia problemi. 

«La bicicletta essenzialmente – dice Gios – è rivolta a chi fa tanti chilometri e apprezza il prodotto italiano. Un’alternativa ad una bicicletta da corsa a tutti gli effetti. Come per tutte le nostre bici anche la Titanio è realizzata su misura. Ne consegue che si decide quale caratteristica fare prevalere. Tra tutte sicuramente ha un’indole confortevole perché il titanio come l’acciaio ha caratteristiche di comodità assoluta. A dettarne l’effettivo comfort è sempre la posizione in sella. Non siamo come altri marchi che producono varie geometrie a seconda dell’ambito, secondo noi la bicicletta deve essere una e deve adattarsi a tutte le esigenze». 

Rigorosamente Made in Italy

Le biciclette Gios nascono prima di tutto da una profonda passione di famiglia e tutte rigorosamente fatte a mano in Italia. Questa Titanio è disponibile in diverse livree che lasciano o meno a vista la bellezza di questo materiale. E’ possibile averla con i freni tradizionali o a disco. Un vero e proprio top di gamma pennellato dall’iconico blu.

«Montiamo – spiega Gios – solo Campagnolo. Vendiamo anche il solo telaio. E’ disponibile la versione tradizionale con cavi esterni ma anche con cavo totalmente interno e ovviamente anche elettronico. Ci sono tutti i livelli di allestimento. Dal Chorus in su e poi si assembla in base all’esigenze più tecniche.

«Siamo aperti – conclude – ad adattarla ad un utilizzo gravel anche se geometricamente bisogna stravolgere un po’ le misure, ma sicuramente il titanio si presta a questo utilizzo. Il telaio pesa 1450 g più 350 g di forcella. La tubazione è totalmente K19 grado 9 di Dedacciai».

Il prezzo del kit telaio è ordinabile ad un prezzo di 3950 euro, con una consegna prevista in tre mesi.

Gios

Deda ci guida nel mondo delle sponsorizzazioni tecniche

10.03.2023
5 min
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Il rapporto fra un partner tecnico e un team professionistico è un tema molto interessante che merita sicuramente un approfondimento, oltre a generare molte domande che meritano di essere soddisfatte. Quali sono i criteri che guidano un’azienda nella scelta di sponsorizzare con i propri prodotti un team e quali vantaggi effettivi può portare una collaborazione di questo tipo? Queste sono solo alcune delle domande che ci hanno spinto ad approfondire l’argomento delle sponsorizzazioni tecniche con Fabio Guerini, responsabile marketing di Deda Elementi. Stiamo parlando di una realtà da tantissimo tempo presente in gruppo come partner tecnico di team professionistici.

Fabio Guerini, responsabile marketing di Deda Elementi
Fabio Guerini, responsabile marketing di Deda Elementi
Partiamo con una domanda scontata, ma importante. Quanti sono i team che quest’anno utilizzano i prodotti Deda?

Complessivamente tra uomini e donne sono dodici, dal WorldTour alla categoria Professional fino ad arrivare al ciclocross. Per quel che riguarda gli uomini, si parte dall’Intermarché-Circus-Wanty (foto Gomez in apertura, ndr), ultima arrivata e con la quale stiamo lavorando allo sviluppo di novità tecniche davvero interessanti. Non è l’unica squadra belga con la quale collaboriamo. Utilizzano infatti i nostri prodotti la Lotto-Dstny, la Bingoal WB e la Flanders-Baloise. E’ nutrita anche la pattuglia femminile con la Uno-X, la Lotto-Dstny, la DAS-Handsling e la Stade Rochelais-Charente Maritime. Tra le donne c’è anche un po’ di Italia grazie alla Bepink. I nostri prodotti sono molto apprezzati anche nel ciclocross. Anche per il 2023 è prevista la collaborazione con Pauwels-Bingoal, Crelan Fristads e 777 CX Women.

Quali prodotti utilizzano i vari team?

Con ogni team abbiamo accordi di sponsorizzazione tecnica che variano da squadra a squadra. Grazie a tutti questi accordi nel 2023 vedremo in gruppo il meglio della produzione Deda per quel che riguarda ruote, attacchi, reggisella, manubri e appendici crono. Proprio parlando di cronometro presto avremo qualcosa di importante da comunicare.

Deda ha una sponsorizzazione a 360 gradi, tra i loro team anche la Crelan Fristads
Deda ha una sponsorizzazione a 360 gradi, tra i loro team anche la Crelan Fristads
In generale per un’azienda come Deda quanto è importante essere presente nel mondo del professionismo, a partire naturalmente dal WorldTour?

Il WorldTour e in generale la sponsorizzazione di un team professionistico ancora oggi rimangono uno degli strumenti di marketing più importanti a disposizione di un’azienda, anche se non l’unico. Grazie alla copertura televisiva di ogni gara e alle immagini diffuse attraverso il web, oggi riusciamo a raggiungere una platea di appassionati sempre più vasta. La visibilità che otteniamo non è però il solo motivo che ci spinge a sponsorizzare un team.

Quale altro motivo c’è?  

Non possiamo dimenticare l’importanza che un team professionistico ha nello sviluppo dei prodotti. Gli atleti mettono “sotto stress” i componenti per svariati chilometri durante la stagione e ci forniscono spunti tecnici interessanti per l’evoluzione del prodotto. Talvolta le scelte dei professionisti anticipano vere e proprie tendenze, e tutto questo ci permette di arrivare sul mercato col prodotto giusto nei tempi giusti.  

Quali sono i criteri che guidano un’azienda come Deda nella scelta di sponsorizzare un determinato team?

Sono diversi i fattori e le dinamiche che subentrano all’interno del processo di fornitura tecnica di un team. Spesso nel caso di aziende del settore componenti, come siamo noi di Deda, tale processo è vincolato alla mera collaborazione OEM tra il marchio fornitore di bici del team e l’azienda di componenti. A volte però ci sono delle eccezioni.

La squadra fiamminga Flanders Baloise utilizza manubrio e appendici da crono di Deda (foto Facebook/Getty Images)
La squadra fiamminga Flanders Baloise utilizza manubrio e appendici da crono di Deda (foto Facebook/Getty Images)
Ci può fare un esempio?

Restando a noi, quest’anno abbiamo assistito ad un fenomeno interessante e per certi versi controcorrente. Sono stati Intermarché-Circus-Wanty, Bingoal WB e Uno-X Pro a cercarci per la qualità dei nostri prodotti. In tutti e tre i casi siamo di fronte a team in grande fase di sviluppo. Il fatto che abbiano cercato noi in questa fase della loro crescita è senz’altro un grande attestato di stima verso i nostri prodotti che vengono riconosciuti come estremamente affidabili.

Se dovessimo quantificare le forniture delle vostre sponsorizzazioni, con quali numeri ci confrontiamo complessivamente?

Se ci riferiamo al budget, la sponsorizzazione di team e atleti rappresenta una fetta molto importante delle spese annuali di marketing. In termini di quantità, mediamente i numeri per un team WorldTour sono i seguenti: 100 protesi da crono, 250 kit manubrio/attacco/reggisella. Nel caso invece delle ruote si parte da circa 130 set per una Professional, che possono raddoppiare nel caso di una formazione WorldTour.

Non mancano anche le sponsorizzazioni nel campo femminile, Deda fornisce alla Das Handslings manubrio, attacco e ruote
Non mancano anche le sponsorizzazioni nel campo femminile, Deda fornisce alla Das Handslings manubrio, attacco e ruote
Deda è partner tecnico di team maschili e femminili. Tecnicamente, le richieste di una squadra maschile sono diverse da quelle di una femminile?

Assolutamente sì. Questa differenza è determinata principalmente dal fatto che strutturalmente un ciclista uomo e un ciclista donna sono diversi fra loro. Solo per restare in tema di manubri, l’esigenza di un team maschile per esempio è quella di disporre di manubri estremamente rigidi lateralmente, soprattutto nel caso di sprinter che sprigionano molta potenza, richiesta che invece non ci arriva quasi mai da un team femminile».

Concludiamo la nostra intervista con un accenno al ciclocross. Cosa vi ha spinto ad essere partner di team che si dedicano esclusivamente a questa disciplina?

Come tutti sanno, il Belgio è la culla del ciclocross. Qui noi supportiamo alcuni fra i team più importanti della scena ciclocross mondiale, come Pauwels-Bingoal e Crelan Fristads. Il mercato belga è molto esigente e proprio per questo sa riconoscere i prodotti di alta qualità come i nostri. Per Deda ovviamente rappresenta uno dei mercati più importanti e il fatto di essere presenti come sponsor tecnici di team prestigiosi, nella culla del ciclismo come è il Belgio, è stato quasi fisiologico, oltre ad essere fonte di orgoglio e nello stesso tempo un’opportunità per avere grande visibilità.

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