Vince il buon senso. Esordienti ancora nel menù della Coppa d’Oro

05.09.2024
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Tutto è bene quel che finisce bene recitava una commedia di Shakespeare. Ed il riepilogo delle puntate precedenti è presto fatto. Lo scorso dicembre eravamo rimasti con la querelle scoppiata alla Coppa di Sera di un anno fa che portò in Procura federale sia il Veloce Club Borgo, società organizzatrice, che la UC Sangiulianese, a cui era stata respinta l’iscrizione. Nove mesi dopo il buon senso ha partorito la soluzione più giusta: le gare degli esordienti maschili e femminili restano nell’intenso contesto della Coppa d’Oro.

Pegolo ha vinto le ultime due edizioni della Coppa Rosa, gara riservata alle allieve e sempre molto sentita (foto coppadoro.it)
Pegolo ha vinto le ultime due edizioni della Coppa Rosa, gara riservata alle allieve e sempre molto sentita (foto coppadoro.it)

Mediazione trovata

«La vicenda si è risolta per il meglio – spiega Stefano Casagranda, presidente del Veloce Club Borgo – e per il bene dei ragazzi. Ci sarebbe dispiaciuto non far correre gli esordienti, ma inizialmente avevamo preso questa decisione dopo tutto quello che era successo. Finalmente siamo giunti ad una conclusione. A marzo volevano darci una multa, ma non è arrivata. Devo dire che la Federciclismo ci è venuta incontro parecchio e la ringrazio per questo. Anche loro ci tenevano che ci fosse la Coppa di Sera, la gara degli esordienti».

«Abbiamo trovato una sorta di mediazione – prosegue l’ex pro’ degli anni novanta e duemila – la FCI ci ha concesso di anticipare le iscrizioni attraverso il Fattore K già a giugno. Così le formazioni che arrivano da più lontano hanno il tempo di trovare la sistemazione alberghiera. E così abbiamo anche ripulito il caos che si verificava tra le email di pre-iscrizione. Ogni anno era normale che ci fossero disguidi, la nostra è una manifestazione non semplice da organizzare. Però ora tutto è pronto per questo weekend (7 e 8 settembre si svolgeranno le gare di esordienti e allievi maschi e femmine, ndr)».

Gli esordienti (qui nell’edizione 2017) hanno rischiato di non essere al via per una controversia, ma restano nel programma (foto italiaciclismo.net)
Gli esordienti (qui nell’edizione 2017) hanno rischiato di non essere al via per una controversia, ma restano nel programma (foto italiaciclismo.net)

Numeri da record

A margine di tutta la questione verrebbe da dire che “l’importante che se ne parli”. La Coppa d’Oro – e di conseguenza tutte le sue versioni nelle rispettive categorie – rappresenta una manifestazione riconosciuta da tutti, in cui tutti, atleti e società, ambiscono a parteciparvi.

«Nonostante la nostra gara sia stata al centro di questo controverso caso – racconta Casagranda con grande sorpresa – abbiamo avuto richieste mai viste prima. Se per gli esordienti manteniamo il tetto di 200 partenti, negli allievi abbiamo avuto 700 iscritti. Non pensavo nemmeno che in Italia ce ne fossero così tanti (sorride, ndr). Ora, tra una rinuncia e l’altra, più che comprensibile perché non tutte le squadre riescono a portare tutti gli atleti, siamo scesi a 550, che resta sempre un numero molto alto. Naturalmente partiremo in deroga come sempre.

«Già lo scorso weekend – continua – avevamo fatto il boom con la Coppetta d’Oro, la gara riservata ai giovanissimi. Hanno corso in 1470, il nostro record. Tutto è andato bene, anche sotto il punto di vista del meteo. Allestiamo tutto nei ritagli di tempo dal nostro lavoro e vedere tutta questa partecipazione per noi è la miglior soddisfazione possibile».

A Borgo Valsugana la Coppa d’Oro è un evento sentito dall’intero paese e spesso si interseca con altre manifestazioni (foto italiaciclismo.net)
A Borgo Valsugana la Coppa d’Oro è un evento sentito dall’intero paese e spesso si interseca con altre manifestazioni (foto italiaciclismo.net)

Coppa internazionale

Il bello di queste gare sono sempre gli albi d’oro da andare a riguardare a distanza di anni. Si trovano i nomi dei migliori giovani del periodo. Alcuni che si sono smarriti e ritrovati, altri che hanno smesso e altri ancora che hanno confermato il loro talento negli anni successivi. Il meglio del ciclismo giovanile, italiano e straniero, passa per Borgo Valsugana e la sua Coppa.

«Quest’anno tra gli allievi – conclude Stefano Casagranda – avremo due formazioni slovene e quella britannica che torna da noi dopo la vittoria di Max Poole nel 2019, che corre con la DSM ed ora è protagonista alla Vuelta. Forse dovrebbero esserci due team danesi, ma guardiamo già al 2025. Pensate che sono stato contattato da un italo-americano che aveva corso la Coppa d’Oro tanti anni fa. Ora sta allenando degli allievi nella zona di Los Angeles e per l’anno prossimo stanno già organizzandosi per venire da noi. Sarebbe bellissimo, li aspettiamo volentieri. Ma anche nella Coppa Rosa la partecipazione estera non manca. Ad esempio nel 2016 vinse Franziska Koch, che anche lei corre nella DSM ed è l’attuale campionessa tedesca».

La Coppa d’Oro ha sempre un richiamo internazionale. Qua la vittoria del britannico Poole nel 2019, ora pro’ della DSM (foto italiaciclismo.net)
La Coppa d’Oro ha sempre un richiamo internazionale. Qua la vittoria del britannico Poole nel 2019, ora pro’ della DSM (foto italiaciclismo.net)

«Durante la stagione organizziamo altre corse giovanili, ma restiamo sempre all’interno di numeri standard. E’ vero che abbiamo tante deroghe da parte della Federciclismo, ma per le nostre Coppe perseguiamo anche un nostro ideale. Ovvero organizzare una manifestazione per ragazzi fuori dal normale contesto e farli sentire importanti per un giorno, come succede solo per il campionato italiano». Perché la Coppa d’Oro non è un evento come gli altri e forse è stato proprio quello il motivo per cui si è arrivati alla soluzione più giusta.

La Coppa di Sera finisce in lite davanti alla Procura federale

12.12.2023
6 min
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Nel calendario esordienti del 2024 non vedremo le prove della Coppa di Sera esordienti: quella degli uomini e quella delle donne nel contesto ben più ampio della Coppa d’Oro (in apertura, foto Daniele Mosna). Quando abbiamo chiesto lumi a Stefano Casagranda, presidente del Veloce Club Borgo, ci siamo resi conto di essere finiti nel mezzo di una bella bega.

E’ successo infatti che la UC Sangiulianese Asd si è vista respingere l’iscrizione alla gara di Borgo Valsugana e, ritenendo il motivo inconsistente, ha presentato un ricorso alla Federazione. Il ricorso è stato accolto ed è sfociato in un deferimento presso la Procura federale. A essere citati, lo stesso Casagranda e il Veloce Club Borgo che rappresenta.

La UC Sangiulianese, respinta dalla Coppa di Sera, ha presentato ricorso alla Federazione (foto Facebook)
La UC Sangiulianese, respinta dalla Coppa di Sera, ha presentato ricorso alla Federazione (foto Facebook)

La giustizia sportiva

Dato che sulla vicenda si esprimerà la giustizia sportiva, ci siamo limitati a raccogliere le due voci, cercando di capire se e dove possa esserci stato un fraintendimento. Abbiamo così interpellato Marco Toni, presidente della Sangiulianese, e Stefano Casagranda. Partiamo dall’iscrizione, effettuata dal team milanese con i 15 giorni di anticipo previsti dal Fattore K, il sistema di iscrizioni digitale adottato dalla FCI.

MARCO TONI: «Noi abbiamo fatto l’iscrizione, il limite massimo era di 200 iscritti. Come da regolamento, abbiamo utilizzato il Fattore K e tra l’altro siamo stati tra i primi, perché i nostri ragazzi avevano i numeri dal 33 al 39, quindi erano perfettamente iscritti. A quel punto però abbiamo ricevuto una telefonata, con la quale ci veniva comunicato che saremmo stati estromessi. Parlando con altre società sportive, abbiamo scoperto che l’estromissione era derivata dal fatto che non avevamo prenotato nessuno degli alberghi convenzionati con la società organizzatrice.

«Alcune squadre dell’hinterland di Milano, segnatamente la Pessanese e la Senaghese, hanno dovuto disdire prenotazioni già fatte, per orientarsi su uno degli hotel convenzionati. Questa cosa ci ha dato estremamente fastidio. L’estromissione non era giustificata da nulla, ma a un certo punto ci hanno detto che non avevamo fatto la pre-iscrizione a marzo, come avevano richiesto».

Marco Toni è stato sindaco di San Giuliano Milanese ed è presdiente della UC Sangiulianese
Marco Toni è stato sindaco di San Giuliano Milanese ed è presdiente della UC Sangiulianese

STEFANO CASAGRANDA: «L’hotel non c’entra nulla, quelli di Bassano, di Padova o Verona vengono la mattina senza problema. Più di metà degli atleti non ha alloggiato da noi. Invece abbiamo sempre chiesto di fare la pre-iscrizione a marzo, perché abbiamo sempre un numero importante di partecipanti. Era così anche prima del mio arrivo, quando la Coppa d’Oro era solo per allievi. Non c’era ancora il Fattore K, quindi fu adottato questo criterio. Negli anni successivi, lo abbiamo mantenuto per esigenza di organizzazione. Ogni anno abbiamo 2.400 ragazzi in due weekend e dobbiamo dare una sistemazione a tutti. Così da un paio di anni l’Azienda di Promozione Turistica ci dà un contributo economico e noi cerchiamo di fare in modo che le squadre abbiano modo di prenotare vicino a Borgo.

«Se aprissimo le iscrizioni due settimane prima, come prevede il Fattore K, quelli che vengono da lontano (siciliani, pugliesi, marchigiani o toscani) avrebbero problemi e magari, con due sole settimane di preavviso, troverebbero l’hotel a 100 chilometri. A noi interessa che non ci siano solamente veneti, lombardi e trentini. Vogliamo che tutti abbiano la possibilità di partecipare e per questo abbiamo mantenuto la formula che tutti conoscono e cui si attengono da anni. Mi viene il dubbio che il diesse di quella squadra non lo sapesse o abbia dimenticato di iscriversi a primavera e ora, messo alle strette, si nasconda dietro il Fattore K». 

Casagranda Coppa d'Oro 2021
L’ex pro’ Stefano Casagranda alla partenza della Coppa d’Oro (foto Instagram)
Casagranda Coppa d'Oro 2021
L’ex pro’ Stefano Casagranda alla partenza della Coppa d’Oro (foto Instagram)

La pre-iscrizione di marzo

TONI: «La pre-iscrizione a marzo è una cosa che non sta né in cielo né in terra, perché a marzo la gara non è stata ancora presentata né approvata. Ma siccome la Coppa d’Oro esordienti è iscritta nel calendario della Federciclismo, noi abbiamo provveduto all’iscrizione, come facciamo normalmente tutte le domeniche, da quando è entrato in vigore il Fattore K. Tra l’altro con i ragazzi eravamo già andati a fare un’escursione sul percorso, li avevamo preparati anche psicologicamente e quando ci hanno estromessi, ci sono rimasti male. Insomma, il Fattore K non è più l’elemento determinante per iscrivere i corridori? Abbiamo presentato un’istanza alla Federazione, chiedendo chiarimenti.

«Siamo tutti abbastanza esperti, conosciamo il mondo del ciclismo, ma questa non è la Nove Colli o una gran fondo, che ha dietro un ritorno commerciale. Qui stiamo parlando di una manifestazione per esordienti che non dovrebbe avere finalità di lucro. Dopodiché, se dal circuito degli hotel con i quali hanno stipulato una convenzione prendono una percentuale, in sede di approvazione di gara dovrebbero inserire una postilla al regolamento, dicendo che la mancata prenotazione presso uno degli alberghi convenzionati è elemento di esclusione».

Il numero degli esordienti al via potenzialmente potrebbe doppiare quota 200 (foto Daniele Mosna)
Il numero degli esordienti al via potenzialmente potrebbe doppiare quota 200 (foto Daniele Mosna)

CASAGRANDA: «Il contributo degli hotel ci aiuta a rientrare delle spese. Abbiamo scelto di non chiedere la tassa di partecipazione di 10 euro prevista dal 2024 per esordienti e allievi. Se facessimo così, guadagneremmo molto più di quello che ci viene dagli alberghi. Non metteremo mai quella tassa, perché da sempre cerchiamo di promuovere il ciclismo pesando il meno possibile sulle società. Quindi possiamo accettare le telefonate e i reclami, ma non che qualcuno pensi che ci riempiamo le tasche.

«Ogni anno ci rimettiamo qualcosa, sia sul piano personale, sia come società, perché non percepiamo alcun rimborso. I nostri ragazzi del Veloce Club Borgo non hanno bici da 5.000 euro, neanche da 2.000 o da 1.000. Hanno le biciclette dei giovanissimi di 15-20 anni fa. Insomma, perché dovremmo portare via i soldi alla squadra per fare le gare, se adesso arriva anche una denuncia? Sapevamo di essere fuori dalla regola del Fattore K, ma non ci saremmo mai aspettati che una squadra si lamentasse e ci mettesse in condizione di difenderci, di andare a Roma e trovarci un avvocato. Quindi intanto abbiamo deciso che le gare degli esordienti, sia maschi sia femmine, non le metteremo nel calendario 2024. Erano nel programma per riempire il calendario della settimana e far crescere il clima di festa. Così non può essere».

E’ il 2021 quando Maria Acuti vince la Coppa di Sera per donne (foto Daniele Mosna)
E’ il 2021 quando Maria Acuti vince la Coppa di Sera per donne (foto Daniele Mosna)

Serve una mediazione

Le posizioni restano separate, mentre gli esordienti hanno perso una vetrina. Probabilmente più che di un deferimento servirebbe una mediazione. E’ giusto che chi si iscrive seguendo le vie ufficiali abbia accesso alla gara, è giusto tenere conto delle esigenze degli organizzatori, soprattutto di chi muove un numero così alto di corridori e società, che richiedono altri tempi e altri strumenti.

Probabilmente, se le iscrizioni della Coppa d’Oro passassero unicamente per il Fattore K, gli organizzatori non avrebbero il tempo per predisporre i gadget e i pasti che da sempre offrono a tutti i partecipanti. Con agosto di mezzo e le aziende chiuse, la gestione sarebbe impossibile. Anche chi organizza una gran fondo e deve predisporre pacco gara e pasta party ha bisogno del necessario preavviso. Così pure chi organizza il meeting nazionale dei giovanissimi.

«Non vogliamo trattamenti di riguardo – dice Casagranda – chiediamo che la Federazione ci dia una mano, magari ipotizzando che per alcune gare il Fattore K non sia l’unica via di accesso. Non voglio chiedere favori, già ci danno la deroga per avere più di 200 partenti alla Coppa d’Oro degli allievi e sono venuti con il pullman azzurro. Capisco che andare avanti per eccezioni sarebbe un problema. Fra gli allievi il sistema di iscrizione è lo stesso. Siamo fuori dal Fattore K, ma finora nessuno si è mai lamentato, perché è così da anni. Dovremo pagare una multa? La pagheremo, ma è il principio che non ci sta bene. Perché se chiunque rimane fuori pianta una grana del genere, la situazione diventerà davvero ingestibile».