Design funzionale, unico e distintivo. Il test delle Fizik Vega Carbon

26.07.2025
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La nuova Fizik Vega Carbon non è una calzatura come le altre. L’azienda veneta offre sempre spunti interessanti in fatto di soluzioni tecniche, di fitting ed ergonomia, tutti fattori che messi insieme permettono ad una calzatura da bici di fare l’effetto wow.

Non è una calzatura estrema. Vega Carbon ci ha sorpreso per l’elevata rigidità complessiva e di quanto la stessa calzatura offra un sostegno centrale che è decisamente superiore alla media. Vega Carbon è l’esempio lampante di quanto sia il perfetto abbinamento tra gli elementi a creare la prestazione ottimale e non il singolo componente. Ecco le nostre considerazioni.

Fizik Vega Carbon colpisce subito per le sue forme, ma c’è tanto da argomentare
Fizik Vega Carbon colpisce subito per le sue forme, ma c’è tanto da argomentare

Le nuove Fizik, viste in primavera

Osservate ed approfondite in primavera, grazie al Product Manager Fizik Alex Locatelli, ufficializzate ad inizio maggio. Le abbiamo provate ora, in piena estate e nel corso di alcune giornate calde, contesti ambientali che permettono di avere realmente il polso (o la caviglia) delle Vega Carbon. In parte ricordano le Powerstrap, con un chiaro riferimento ad una parte della tomaia, al suo materiale e costruzione. Di fatto sostituiscono le Stabilita, con le quali (tecnicamente) condividono solo il sistema di chiusura con i rotori Boa (Li2). Al lato pratico la Vega Carbon è una calzatura con un’anima tutta sua.

Una suola in carbonio nascosta, che mostra la fibra nel punto di ancoraggio della tacchetta ed una sorta di scheletro centrale portante nella sezione mediana. La zona della talloniera è un mix di soluzioni, con la parte bassa (visibile) che è una sorta di contenitore, mentre il guscio vero e proprio è al di sotto della tomaia. L’indice di rigidità nella scala Fizik è 10, ma come scritto in precedenza non è il valore del singolo componente a primeggiare, ma l’insieme delle sezioni che devono performare all’unisono e fare la differenza.

La tomaia è in filato Aerowave PRO, arcigno, super resistente e contenitivo, tanto traspirante. Integra una sorta di calza/collare nella zona della caviglia e nella prima parte del collo del piede, che ferma e stabilizza tutto il piede, limitando il serraggio dei rotori Boa e quindi contenendo le pressioni generate dei cavi. A destra e sinistra ci sono degli inserti in TPU che seguono l’angolo di tiro dei rotori, con i passanti costruiti con lo stesso materiale e ben strutturati.

Fasciante e ultra aderente

E’ una calzatura che fascia completamente il piede: un aspetto per nulla banale che crea anche una sorta di auto-sostegno. Infatti, non di rado c’è la sensazione che il sistema di chiusura sia posizionato per completare l’impatto estetico e adeguare il volume superiore della tomaia. La scarpa non si muove, non tende a scivolare, non trasmette la sensazione di slittare via, dietro e soprattutto nella sezione superiore, anche quando i cavi sono lenti. Buona parte del merito è della tomaia, grazie al suo disegno ed al fatto che, se pur mantenendo un’elevata elasticità e capacità di adeguarsi alle forme del piede, diventa un tutt’uno proprio con l’estremità corporea.

Entra in gioco anche lo shape della suola, molto diverso da Powerstrap e da Stabilita, una soluzione tecnica che influisce in modo esponenziale sul movimento della caviglia e sulla sua libertà. La scarpa è “più dritta” ed è più semplice trovare l’allineamento ottimale ginocchio/scarpa/pedale. Si ha la sensazione costante di non “affondare” con il tallone, neppure quando si è stanchi, a tutto vantaggio della spinta e del comfort. Qui entra in gioco la bontà costruttiva e di design della suola, ben equilibrata, equilibrio che ritroviamo in quella sensazione di sostegno centrale, anche senza plantari customizzati e senza che la stessa suola diventi “ingombrante” nella zona dell’arco plantare. E poi la punta larga, che offre dei benefici soprattutto nel lungo periodo con le dita che sono libere di muoversi e restano distese. Il design della Vega Carbon aiuta a sfruttare l’appoggio di tutto il piede, dal tallone fino alle dita.

In conclusione

Fizik Vega Carbon è una calzatura tanto gratificante e “diversa” sotto il profilo estetico, quanto performante e ultra fasciante. E’ una calzatura da inserire in una categoria di prodotti dedicati all’agonismo, perché una volta completata la naturale fase di adattamento, una resa tecnica elevata è uno dei primi fattori che emerge ed è lampante. Piede dritto sul pedale e caviglia completamente libera, per nulla condizionata da una talloniera troppo alta, eccessivamente rigida ed invasiva. Il sistema di chiusura diventa una sorta di regolatore di fino del volume e della taglia, ma non è lui a bloccare la calzatura al piede. E’ ben presente, aiuta a completare in modo adeguato il pacchetto performance, ma è il fitting complessivo ed il fatto che la scarpa Fizik si comporta come un guanto, i fattori che fanno realmente la differenza.

Infine una menzione al prezzo. 390 euro non sono briciole, ma è sempre necessario valutare il rapporto che il prezzo ha con il relativo posizionamento sul mercato e la Vega Carbon rientra in una fascia molto alta, al netto dell’impiego di materiali innovativi ed un concetto costruttivo avanzato. 390 euro sono un prezzo che è al di sotto della media.

Fizik

Q36.5 Unique Pro, tutto quello che serve in una calzatura

11.07.2025
6 min
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Q36.5 Unique Pro è e sarà uno dei riferimenti delle calzature di altissima gamma, super tecniche e dedicate all’ambito professionale/agonistico. La suola full carbon, rigida e sottile trova ispirazione dalle tendenze attuali, alta dietro e ultra contenitiva in tutta la sua lunghezza.

La tomaia è un blend di tessuti e soluzioni che ricordano (in parte) l’altra scarpa top di gamma, ovvero la Dottore Clima, ma soprattutto al lato pratico la Unique Pro è una scarpa che non trova accostamenti nel listino Q36.5. L’abbiamo provata in anteprima ed ecco le nostre considerazioni.

Rispetto ad una scarpa con suola classica? Il piede gode di maggiore stabilità e contenimento
Rispetto ad una scarpa con suola classica? Il piede gode di maggiore stabilità e contenimento

Tecnologia proprietaria Q36.5 tutta italiana

Ci piace, ci piace tantissimo sottolineare uno dei fattori rimarcati da Q36.5 durante il lancio ufficiale della nuova Unique Pro. La scarpa è stata sviluppata mettendo insieme diverse tecnologie di produzione proprietarie e tutte italiane, perché, oltre al resto, non bisogna mai dimenticare che l’arte calzaturiera dell’Italia era e resta un’eccellenza copiata da molti.

Si parte dalla suola, prodotta nel comprensorio calzaturiero di Montebelluna, in Veneto, dove molte scarpe (di marchi differenti) hanno origine. E poi c’è tutto il know-how di Q36.5, che proprio con le nuove Unique Pro raggiunge l’apice in termini di design, performance, materiali ed un fitting che lascia di stucco. Tornando per un attimo alla suola, questa ha uno stack di soli 4,4 millimetri dal punto di battuta sul pedale, significa il valore più basso che il mercato è in grado di offrire oggi e fa collimare resa tecnica e comfort.

Una calzatura complessa e molto leggera

Per gli amanti dei numeri e della super leggerezza, Q36.5 Unique Pro ha un valore alla bilancia (rilevato nella misura 42, senza solette) di soli 220 grammi per calzatura. E’ molto basso, se consideriamo il doppio rotore Boa Li2 in alluminio.

La suola è un vero e proprio contenitore che parte dal tallone, dove si alza in modo importante e si abbassa verso l’avampiede dove è più scaricata, ma piuttosto larga. C’è tanto spazio per il piede ed il movimento delle dita, un fattore che si tramuta anche in un comfort “quasi” inaspettato per una calzatura così tecnica e con una suola impattante. Unique Pro ha la pianta larga, fattore che influisce sulla taglia corretta e sulla possibilità di sfruttare al massimo la calzatura. E’ necessario (fondamentale) tenere ben presente la lunghezza effettiva del piede (dei piedi).

La struttura portante della tomaia è forata, ma al tempo stesso compatta e ricorda la vera pelle. La linguetta è diversa dal solito, perché è un tessuto in mesh che funge come una calza. Si adegua al piede, non si arriccia e segue perfettamente l’azione di chiusura dei rotori. Inoltre, grazie alla sua morbidezza, tende a dissipare la pressione generata (inevitabilmente) dai cavi. Quello superiore è diretto, quello inferiore adotta un incrocio e tutti i punti di snodo sono in tessuto.

Il vantaggio nella spinta arriva dalla calzatura nella sua interezza
Il vantaggio nella spinta arriva dalla calzatura nella sua interezza

I nostri feedback

La nuova Q36.5 Unique Pro è una calzatura estremamente comoda e ultra performante al tempo stesso. Il comfort, quasi inaspettato se il giudizio è condizionato dal solo impatto estetico, è hors categorie, grazie ad una pianta larga, un avampiede ampio e grazie al quasi totale azzeramento dei punti di pressioni interni. E poi c’è la stabilità che si genera ed è parallela ad un contenimento del piede che è altrettanto vantaggioso sotto diversi punti di vista.

Chi proviene da una “calzatura classica” con la suola piatta, deve mettere in conto una fase di adattamento prolungata, per via della suola così alta dietro che, contiene il tallone come poche altre. L’imbottitura interna in questo punto aiuta (non poco), ma è necessario comprendere al meglio una suola che è diversa dagli standard. E’ un blocco unico, non ha flessioni. Chi arriva da una tipologia di scarpa simile (o per lo meno che adotta i medesimi concetti, di design e disegno della suola) è sicuramente avvantaggiato nel “capire” la calzatura e sfruttarne le potenzialità. Il plus è la Unique Pro nella sua totalità, sicuramente costosa, ma ben fatta e curata in ogni dettaglio. Infine lo stack ridotto della suola, un altro argomento che merita di essere snocciolato. 4,4 millimetri è un numero ridotto e traducendo, il piede di avvicina tantissimo all’asse di battuta del pedale.

Non c’è da meravigliarsi se, come nel nostro caso, la sensazione è quella di dover abbassare la sella di un paio di millimetri ed al tempo stesso “sentire” il pedale come poche volte è capitato in precedenza. E poi la Unique Pro è una scarpa che non si scalda e non fa ribollire i piedi.

In conclusione

Unique Pro è una tipologia di calzatura che ha un costo importante: 550 euro di listino. Il prezzo è in linea con questa categoria di prodotti, anzi, di strumenti votati a massimizzare la resa tecnico-atletica e rientra in una fascia “artigianale” Made in Italy. Un semplice dettaglio? A nostro parere no, se consideriamo che in questa stessa categoria rientrano pure calzature prodotte in stock nel far east, belle e performanti senza dubbio, che nei termini di qualità dei materiali, design e fattura, non hanno nulla a che fare con il calzaturiero fatto in casa Italia. Non vogliamo essere campanilisti ad ogni costo, ma ci sembra corretto mettere in evidenza una qualità che può fare realmente la differenza e non una semplice scritta impressa sul carbonio.

Q36.5

Vega Carbon, la nuova Fizik con i Boa e super leggera

21.05.2025
4 min
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MASSA MARITTIMA – La nuova calzatura Fizik vista in primavera, indossata da alcuni atleti del Team Movistar, ha un nome ed un’identità ben precisa. Il suo nome è Vega Carbon. Come sempre capita in queste situazioni, il nostro riferimento al quale strappare qualche considerazione tecnica aggiuntiva, è Alex Locatelli, Product Manager Fizik.

«Vega Carbon è la nostra scarpa race oriented – racconta Locatelli – che mutua il concetto della tomaia dal modello Powerstrap ed i Boa dallo Stabilita, ma è fondamentale sottolineare che è un progetto completamente nuovo, con un DNA proprio. A tal proposito, visto che la Powerstrap resta in catalogo, voglio dire che non esiste un sistema di chiusura migliore o peggiore, perché ritengo che la scarpa nella sua totalità deve essere funzionale alle proprie esigenze e necessità».

Will Barta, tra i tester ufficiali Fizik per le Vega Carbon
Will Barta, tra i tester ufficiali Fizik per le Vega Carbon

Vega Carbon, la nuova scarpa race

La nuova Vega Carbon, prosegue Locatelli, utilizza un’integrazione importante ed un blend di soluzioni dedicate alla shape che hanno l’obiettivo di offrire comfort in primis e di adattarsi all’anatomia del piede.

«Abbiamo cercato – conclude Locatelli – di azzerare qualsiasi punto di pressione. Rispetto a tutte le scarpe Fizik, attuali e del passato, la Vega Carbon ha una “costruzione a calzino” che è funzionale alla stabilità, per distribuire meglio le pressioni generate, inevitabilmente, dai rotori Boa e si abbina alla perfezione alla caratteristica tomaia».

I punti chiave delle Vega Carbon

La particolare tomaia (Aerowave Pro) non è solo un mesh, non una rete e assolutamente non è un tessuto Knit. La tomaia delle Vega Carbon è un sistema che nasce qualche anno fa con la prima versione delle Powerstrap. Una prima evoluzione c’è stata nella seconda generazione di quelle scarpe, opportunamente riprogettata per le Vega Carbon. Perché? Perché rispetto ai due velcri, l’azione dei Boa Li2 è diversa. E’ particolarmente traspirante e ventilata, non accumula calore ed umidità, non si inzuppa di acqua in caso di pioggia. Aerowave Pro è molto tenace, robusta e resistente.

Ha una forma anatomica, molto equilibrata su tutta la superficie della suola, ma anche nella larghezza della pianta, con l’obiettivo di lasciare spazio al movimento delle dita (anche del mignolo). Il concetto di integrazione è espresso principalmente con la suola. E’ in carbonio e prevede una scocca esterna, una punta protettiva ed il tacco posteriore a tutto vantaggio del grip. Nella sua totalità la suola esprime un valore numerico di rigidità pari a 10 nella scala Fizik.

Calzatura filante ed asciutta nelle forme
Calzatura filante ed asciutta nelle forme

Alcuni numeri delle Vega Carbon

Per gli amanti dei pesi ridotti, il valore dichiarato alla bilancia è di 239 grammi, molto ridotto se consideriamo che ci sono i due rotori con i relativi cavi e punti di passaggio. Le taglie sono disponibili dalla 36 alla 48.

Il prezzo di listino è di 390 euro. E’ importante, ma non eccessivo (in realtà è al di sotto della media della categoria race), considerando l’estrema ricerca di ogni singolo componente, della fattura e della qualità che Fizik mette sempre sul piatto.

Fizik

Nimbl e il Giro: la scarpa in edizione limitata per la Corsa Rosa

25.04.2025
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Il Giro d’Italia 2025 si prepara a scrivere una nuova pagina nella storia del ciclismo, e lo fa insieme a Nimbl, eccellenza italiana nel settore delle scarpe da ciclismo ad alte prestazioni. Dalla partnership tra Nimbl e RCS Sport, organizzatore ufficiale della Corsa Rosa, nasce la Nimbl Exceed Pro – Giro d’Italia Limited Edition, una scarpa da ciclismo esclusiva, realizzata in soli 1.000 esemplari numerati. Un tributo autentico a una delle competizioni più amate e spettacolari del panorama sportivo internazionale.

Realizzata per rendere omaggio all’edizione 2025 del Giro d’Italia, la Nimbl Exceed Pro Edition LTD si presenta con un design che incarna perfettamente l’anima della Corsa Rosa. La calzatura sfoggia una raffinata tonalità di rosa – colore simbolo del Giro – unita a dettagli stilizzati del Trofeo Senza Fine, icona eterna della vittoria. Il badge ufficiale del Giro, applicato sulla linguetta, certifica la prestigiosa collaborazione.

Pensata per i veri appassionati, questa scarpa è molto più di un semplice prodotto tecnico: è un pezzo da collezione, un oggetto del desiderio per ciclisti, tifosi e collezionisti. Ogni dettaglio è difatti studiato per offrire il massimo della performance senza rinunciare all’estetica e all’eleganza tipica del Made in Italy.

Sul tallone il segno di questa collaborazione con il Giro d’Italia per l’edizione numero 108
Sul tallone il segno di questa collaborazione con il Giro d’Italia per l’edizione numero 108

Innovazione e artigianalità tutta italiana

La scarpa selezionata per questa edizione speciale è la Exceed Pro Edition, uno dei modelli più apprezzati del catalogo Nimbl, già utilizzato da ciclisti professionisti in competizioni internazionali. Realizzata interamente a mano in Italia, unisce materiali d’avanguardia e una costruzione artigianale meticolosa, garantendo leggerezza estrema, trasferimento di potenza ottimale e una calzata ultra-precisa.

Il sistema di chiusura BOA, completato da passacavi in cotone, assicura una regolazione personalizzata, mentre l’innovativo sistema di ventilazione integrato mantiene il piede asciutto anche nelle tappe più impegnative. Compatibile con tacchette a tre fori e Speedplay, la Exceed Pro rappresenta l’equilibrio perfetto tra comfort e reattività.

Con materiali selezionati, grafica rinnovata e comfort superiore, le scarpe Nimbl sono la scelta ideale per chi vuole superare i propri limiti e trasformare ogni uscita in un’esperienza unica.

Una storia di successo

«Questa collaborazione con il Giro d’Italia – ha dichiarato Francesco Sergio, MD e Co-Founder di Nimbl – rappresenta un traguardo straordinario. Abbiamo voluto celebrare l’essenza del ciclismo italiano, fatta di passione, impegno e bellezza. La nostra edizione limitata è un omaggio a tutti quei ciclisti, professionisti oppure amatori, che vivono ogni pedalata come una sfida verso se stessi. L’artigianalità italiana, la ricerca tecnica e il rispetto della tradizione sono i valori che ci uniscono a questa storica manifestazione».

«Il Giro è pronto a viaggiare per 21 tappe insieme a Nimbl – ha ribattuto Matteo Mursia, Chief Revenue Officer di RCS Sports & Events – un brand riconosciuto da professionisti e appassionati. La Exceed Pro Giro d’Italia LTD incarna il nostro spirito: innovazione, eleganza e prestazione. Una sinergia che speriamo possa proseguire nel tempo con grande successo reciproco».

La Nimbl Exceed Pro – Giro d’Italia Limited Edition 2025 sarà disponibile in pre ordine esclusivo su nimbl.cc, fino ad esaurimento scorte. Appena 1.000 paia saranno prodotte, rendendola così di conseguenza una scarpa da ciclismo davvero rara ed irripetibile.

Nimbl

Suola rigida, tomaia morbida e fitting ampio: Trek Velocis la risposta

23.04.2025
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Le nuove Trek Velocis sono l’esempio perfetto di una gamma media che eredita alcune caratteristiche dalle alto di gamma. Sono calzature che puntano alla comodità e rispetto alla versione precedente aumentano (di molto) la resa tecnica, ma senza le estremizzazioni delle RSL.

Suola in carbonio OCLV e tomaia MetNet (senza Knit). Due rotori Boa L6 perfettamente in linea e una linguetta imbottita in modo funzionale che protegge dall’azione potente dei cavi (il collo del piede ed i tendini non sono mai sotto pressione). C’è una calzata comoda con una sezione mediana/frontale che offre un alloggio confortevole a piedi (anche) dalla pianta larga. La talloniera non stringe. Le abbiamo provate.

Nuova Trek “Velocis”, una scarpa con un design pulito e “classico”
Nuova Trek “Velocis”, una scarpa con un design pulito e “classico”

Pro Last, geometria della calzatura

Trek Pro Last è una vera e propria geometria della calzatura sviluppata per la categoria RSL (quella top di gamma) e mutuata per la Velocis (medio di gamma). Mira ad ottimizzare lo sfruttamento totale del volume interno, minimizzando gli spazi vuoti, sfruttando appieno il potere fasciante della tomaia. Nel concetto rientra anche una sorta di arcuatura della scarpa con la punta che tende (leggermente) verso l’interno. Quest’ultimo aspetto facilita anche il posizionamento della tacchetta.

Tornando al volume interno della nuova Trek Velocis, abbondante, lascia spazio ad eventuali plantari customizzati oppure solette con uno spessore maggiore, rispetto agli standard. Non è da dimenticare la talloniera esterna di rinforzo che è stata aggiunta rispetto alla versione più anziana, più bassa e meno “invasiva” rispetto alla Trek RSL.

Passanti dei cavi in tessuto

Ecco un dettaglio che ci piace e non è un dettaglio scontato per una calzatura inserita in una media gamma (comunque ambiziosa). I passanti in tessuto dove scorrono i cavi (sono stati eliminati i ponticelli in plastica) contribuiscono ad aumentare il comfort (anche sul lungo periodo), azzerano le pressioni e non influiscono in modo negativo sulla termoregolazione.

Un’ottima scelta, davvero apprezzabile, anche nell’ottica di minimizzare (quasi azzerare) le frizioni tra tessuto interno, calza e piede.

Suola OCLV, un gradino sotto la RSL in termini di rigidità
Suola OCLV, un gradino sotto la RSL in termini di rigidità

Suola tutta in carbonio, gestibile, non estrema

Dal punto di vista dell’impatto estetico la suola OCLV della nuova Trek Velocis è praticamente uguale alla RSL. Cambia il valore della rigidità: sulla Velocis è di 10 nella scala Trek. Non è troppo rigida ed è uguale dal retro verso la punta, collima alla perfezione con una talloniera ampia, non stringe.

La suola offre un super sostegno durante le fasi di spinta, di uscita di sella e anche durante i rilanci. Ancora una volta una suola OCLV di Trek conferma di essere un ottimo prodotto.

In conclusione

Il prezzo: 249,99 euro di listino non sono pochi. E’ giusto sottolineare che si tratta di una calzatura del tutto paragonabile (nei termini di una resa tecnica) a molte scarpe top di gamma. La nuova Trek Velocis è ben fatta, non è estrema ed è comoda, tutto sommato non è troppo calda, nonostante una colorazione nera (quella del test) che non aiuta la termoregolazione nel suo complesso.

E’ buona l’azione di contenimento della talloniera, davvero apprezzabile la neutralità della suola nella zona dell’arco plantare, considerando un utilizzo e sfruttabilità per diverse tipologie di utenza. Morbida e plasmabile la tomaia, in base alle esigenze/preferenze, sia di chiusura dei Boa che alla forma del piede.

Trek

Nuove Trek Velocis, più comfort, più velocità, stesso prezzo

05.04.2025
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Trek presenta la nuova versione delle sue scarpe da strada Velocis. Già l’anno scorso erano state migliorate con l’introduzione della tomaia con tecnologia MetNet, ora questo modello fa un ulteriore passo in avanti con diversi aggiornamenti. I principali sono una nuova geometria e nuovi Boa, ma non solo. Il prezzo, invece, è rimasto invariato.

La tomaia si avvale della tecnologia MetNet, che dà la sensazione di una calzata personalizzata
La tomaia si avvale della tecnologia MetNet, che dà la sensazione di una calzata personalizzata

Nuova geometria, stesso materiale

La geometria delle Velocis Road è stata rivista seguendo quella dei modelli top di gamma del marchio americano usciti lo scorso anno, come per esempio le Trek RSL, dove non a caso le somiglianze sono piuttosto evidenti. La base è la tecnologia Pro Last, che offre una calzata ad alte prestazioni adatta alle tipologie di piede più comuni. Andiamo più nel dettaglio. Rispetto alla precedente versione, la forma delle nuove Velocis Road è migliorata limando del volume inutilizzato nella parte finale della scarpa, per adattarsi meglio alla forma del piede.

Quello che non è cambiato è la composizione della tomaia, che si avvale della tecnologia MetNet. Si tratta di un tessuto elastico e comodo, che al contempo dà una grande sensazione di supporto e compressione. Questo si traduce in una scarpa che si adatta ad un’ampia varietà di forme del piede, dando così una sensazione di personalizzazione fin dall’inizio. 

Una miglioria importante è l’introduzione di un rinforzo sul tallone
Una miglioria importante è l’introduzione di un rinforzo sul tallone

Nuovo Boa e tallone rinforzato

Oltre alla geometria, le nuove Velocis hanno cambiato anche i due rotori Boa. Il modello precedente si avvaleva del Boa Li2, ora invece è stato scelto il Boa L6 Dial, che permette una microregolazione perfetta della calzata.  E’ stato inoltre aggiunto un rinforzo esterno al tallone – altra caratteristica che ricorda il modello RSL – con l’obiettivo di garantire una maggiore tenuta del piede nei momenti di massima intensità, come per esempio uno scatto fuori sella.

Arriviamo ora ad un’altra caratteristica fondamentale per delle scarpe da strada, la suola. La forma è stata modificata anche qui in ottica più performativa, inserendo quattro prese d’aria, mentre il materiale è rimasto lo stesso: composito di carbonio con una rigidità di 10/14

La suola, in cui sono state inserite delle prese d’aria, è in carbonio OCLV con rigidità di 10/14
La suola, in cui sono state inserite delle prese d’aria, è in carbonio OCLV con rigidità di 10/14

Peso, colori, taglie e prezzo

Le nuove Trek Velocis Road pesano 260 grammi (in taglia 42) e sono disponibili in due colori, con un’estetica super classica: total black o total white. Ricordiamo che si tratta di un modello unisex, e le taglie vanno 36 al 48 per la versione in bianco e dal 39 al 48 per quella in nero.

Infine il prezzo. Nonostante tutti gli aggiornamenti, le nuove Trek Velocis costano come le precedenti: 249,99 euro

Trek Bikes

Nimbl Urano, stile, prestazioni e la qualità del fatto a mano in Italia

05.03.2025
4 min
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Urano è la prima calzatura Nimbl disegnata e prodotta per il fuoristrada. Utilizzata in ambito ciclocross e gravel race, la Urano porta in dote il design e le peculiarità che hanno reso celebre il brand marchigiano, ambitissimo anche tra i professionisti.

La suola è completamente in carbonio e riprende fedelmente il concetto utilizzato da Nimbl anche per le calzature da strada. Vediamo le Urano nel dettaglio.

Van Aert ha collaborato attivamente per lo sviluppo della Urano
Van Aert ha collaborato attivamente per lo sviluppo della Urano

Suola Nimbl, garanzia di stabilità e resa tecnica

La forma della suola è uno dei punti forza sul quale si basa il progetto Nimbl, a prescindere dalla calzatura ed alla categoria alla quale appartiene. Oltre ad essere completamente in carbonio, molto rigida, ma anche estremamente confortevole per via del suo design, ha una forma che permette di contenere il piede. Dietro e ai lati, l’estremità corporea non spancia all’esterno della scarpa, a tutto vantaggio del comfort, della resa quando si pedala e della massima trasmissione di energia ai pedali. Grazie al disegno della suola il piede è molto più stabile anche quando ci si alza di sella. Il piede non appoggia all’interno della calzatura, ma alloggia senza costrizioni.

Ovviamente c’è una rivisitazione (rispetto alla suola stradale) che gli permette di interfacciarsi al meglio con l’ambiente off-road. I tacchetti sono in TPU e hanno una doppia funzione. Sono grippanti il giusto e hanno una funzione protettiva. Soprattutto il frontale è un tutt’uno con l’inserto applicato alla punta che funge come un vero e proprio scudo. La predisposizione della suola è SPD.

Tomaia super morbida, traspirante e doppio rotore Boa

La tomaia ha spessori ridotti, DNA Nimbl. Non accumula calore e non si scalda con il sudore, è resistente, sufficientemente elastica e influisce in maniera positiva sul valore complessivo della bilancia, davvero ridotto. Si tratta di 254 grammi dichiarati nella taglia 43.

Il sistema di chiusura è con i due rotori Boa in alluminio. Quello superiore ha il cavo diretto/orizzontale, quello inferiore sfrutta un incrocio. Non ci sono inserti in plastica, ma dei passanti in tessuto (un vantaggio non banale per quanto concerne la comodità). Il prezzo di listino è di 549 euro.

Le competizioni e non solo quelle

«Abbiamo investito tempo ed energie – spiega Francesco Sergio, CEO di Nimbl – per studiare una scarpa che non fosse solo una versione gravel di una calzatura Nimbl. Ci siamo concentrati su un prodotto che avesse il carattere, le prestazioni d’eccellenza e le qualità al quale i nostri atleti sono abituati. Dovevamo creare una calzatura in grado di performare su diversi terreni.

Lo studio e la progettazione di Urano hanno richiesto molti mesi e una certa delicatezza nell’affrontare i temi che ci stanno più a cuore: leggerezza, performance ed eleganza. Questi sono i tre fattori che principalmente abbiamo tenuto in considerazione per la sua realizzazione. Il risultato? Una scarpa straordinariamente veloce e versatile, indipendentemente dal terreno su cui si pedala».

Nimbl

Spiuk e le nuove scarpe Bruma: comode e leggere

16.10.2024
3 min
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Spiuk, marchio spagnolo che progetta e realizza accessori e abbigliamento per il ciclismo, presenta le nuove scarpe per la collezione strada. Sono le Bruma: un modello elegante e dal design minimalista pronte a diventare un caposaldo di tutti gli appassionati. Un’estetica pulita e senza tanti fronzoli votata alla ricerca del comfort. Molte scelte di stile nel mondo del ciclismo su strada stanno portando ad avere prodotti dal design semplice ma efficace, capace comunque di risaltare agli occhi degli appassionati. 

Comode e rigide

Spiuk ha scelto come materiale per produrre le nuove scarpe Bruma una matrice polimerica con rinforzi in fibra di vetro. Un modo per avere un modello leggero ma allo stesso tempo resistente, in grado di far trasferire al ciclista tutta la potenza sui pedali ma senza affaticare il piede anche dopo tante ore di utilizzo. Nella parte della suola sono state fatte delle scelte tecniche per avere una grande efficienza di pedalata. L’equilibrio raggiunto dal marchio spagnolo tra rigidità, peso, durata e prezzo è davvero ottimo

Ritornando alla suola, questa è disponibile in due versioni: fibra di vetro e nylon oppure in carbonio, al fine di aumentare ulteriormente la leggerezza e la performance del ciclista. La tomaia è dotata di micro fori che favoriscono il passaggio dell’aria e la ventilazione. Il piede rimarrà sempre fresco all’interno grazie ai flussi d’aria creati che aiutano a espellere il calore in eccesso. 

Chiusura e dettagli

La scelta di avere una suola in carbonio porta l’indice di rigidità ad un livello di 10,2. Un valore molto alto per la categoria. Sul collo del piede non sono previste linguette, nonostante ciò la calzata risulta avvolgente donando un’ottima oscillazione della caviglia. 

Il sistema di chiusura è il BOA Fit System, il quale offre sicurezza, velocità e personalizzazione. L’allacciatura ha una configurazione che evita di avere dei punti di pressione sul piede, mantenendo comunque la presa salda. Il sistema Boa è composto da tre parti: una ghiera microregolabile, un cavo leggero e ultraresistente e guide del cavo a basso attrito.

Disponibile in due colorazioni: bianco e meteor blue. Le taglie disponibili sono dal 37 al 49. 

Il prezzo al pubblico è di: 179,90 euro.

Spiuk

Spiuk Bruma e Bruma Carbon, la media gamma punta in alto

21.09.2024
4 min
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Spiuk Bruma e Bruma Carbon, la media gamma punta in alto. Comfort prima di tutto, ma anche un buon potere avvolgente e cura dei dettagli. Spiuk Bruma si colloca in una fascia media del mercato, ma un ulteriore valore aggiunto è la possibilità di scegliere la suola, in carbonio oppure in nylon. Molto interessanti i prezzi di listino per entrambe le versioni.

Spiuk arricchisce a completa la gamma delle calzature road della fascia media. Bruma e Bruma Carbon si basano sul medesimo concetto, con la possibilità di scelta in fatto di materiale della suola, in nylon oppure in carbonio.

Tomaia morbida e avvolgente, un rotore Boa Li2 e cura dei dettagli, per una scarpa elegante e con prezzi molto interessanti. La versione Carbon ha un listino di 179,90 euro, mentre quella con la suola standard è proposta a 129,90 euro. Se consideriamo il posizionamento sul mercato, sono un gradino al di sotto del modello Profit. Vediamo nel dettaglio la nuova Spiuk Bruma.

Bruma punta al comfort prima di tutto
Bruma punta al comfort prima di tutto

Spiuk Bruma, due in uno

Ci è piaciuta definirla una calzatura “due in uno”, perché fa collimare alcune caratteristiche tecniche di alta gamma a particolari che la rendono facilmente sfruttabile anche da chi pratica il ciclismo su strada in modo più tranquillo, senza agonismo. Il rotore singolo posizionato nella sezione superiore offre una chiusura potente e regolabile al tempo stesso, in ogni situazione.

L’intera forma della scarpa copre diverse esigenze, a partire da chi ha necessità di una scarpa a pianta larga, fino ad arrivare a chi ha un piede più magro e allungato. E poi la possibilità di scegliere il materiale della suola, in carbonio per chi vuole qualcosa in più in termini di rigidità e reattività, in nylon per chi non vuole una maggiore morbidezza.

Un rotore singolo

Il rotore Boa Li2 è leggermente disassato e posizionato sulla parte alta/laterale della Spiuk Bruma. E’ facile da raggiungere e da azionare. Agisce su un cavo che, in particolare nella sezione mediana e bassa, incrocia e obbliga la tomaia ad avvolgere il piede, contenendo al tempo stesso ogni movimento dell’estremità corporea. Come sempre è da sottolineare la chiusura micrometrica dei rotori Boa.

Un valore aggiunto sono i passanti in tessuto, delle vere e proprie guide per il cavo, soluzione votata ad eliminare qualsiasi inserto plastico. Il comfort ne guadagna. La Spiuk Bruma è disponibile in tre differenti livree cromatiche: bianca, azzurra e una colorazione acid-green-yellow.

La suola è ben fatta

In carbonio oppure in nylon, come per le altre calzature Spiuk, la suola è un valore aggiunto non secondario. A prescindere dal materiale di costruzione adotta lo stesso disegno, con un’arcuatura neutra, così come è neutro anche il supporto nella zona dell’arco plantare. Questi due aspetti permettono alla Bruma di non porre limiti quando indossata e di interfacciarsi al meglio con plantari customizzati.

La predisposizione è per la tacchetta con le tre viti. Ci sono due aperture frontali per l’ingresso dell’aria, più una centrale. Davanti e dietro ci sono due inserti più morbidi che proteggono la suola e aumentano il grip quando si scende di sella.

Spiuk