Una nuova formula per le articolazioni firmata EthicSport

26.07.2025
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EthicSport, il brand italiano che è tra i leader nella produzione di integratori alimentari, ha presentato da poco un prodotto specifico per le articolazioni. Si tratta di una formula in compresse particolarmente indicata per chi, superati i 40 anni, vuole continuare a spingere sui pedali prendendosi cura del proprio corpo.

Il mix scelto da EthicSport si basa su componenti naturali, alcuni dei quali già presenti nelle articolazioni
Il mix scelto da EthicSport si basa su componenti naturali, alcuni dei quali già presenti nelle articolazioni

Una formula mirata a base naturale

La formula del nuovo integratore si basa sulla Glucosamina, la condroitina, il MSM e la vitamina C. La Glucosamina e la condroitina sono due sostanze che si trovano già naturalmente nelle articolazioni. La Glucosamina che contribuisce alla formazione e alla riparazione della cartilagine, mentre la Condroitina aiuta a trattenere l’acqua all’interno della cartilagine, così da avere articolazioni elastiche.

Il MSM (metilsulfonilmetano) invece è una fonte organica di zolfo, che aiuta a migliorare la rigenerazione e la nutrizione delle cartilagini e in generale delle articolazioni. A completare il mix è stata inserita la vitamina C, che contribuisce alla normale formazione del collagene, fondamentale elemento utile per ossa e cartilagini.

Insomma, una formulazione efficace anche perché semplice e naturale. “Abbiamo sviluppato questa formulazione pensando ai bisogni concreti di chi si muove, si allena, o affronta il fisiologico invecchiamento articolare” – spiega il team R&D di EthicSport – “con una composizione bilanciata, senza coloranti, senza glutine, e adatta anche per utilizzi ciclici e programmati”

E’ studiato per mantenere al meglio la articolazioni quando il tempo passa
E’ studiato per mantenere al meglio la articolazioni quando il tempo passa

L’importanza della salute articolare

Un buona funzione articolare è naturalmente un componente importantissimo per tutti gli sportivi, anche per chi pratica uno sport a basso impatto traumatico come il ciclismo. Soprattutto quando l’età inizia ad avanzare, infatti questo integratore è pensato specificamente per chi ha superato i 40 anni.

In questo senso anche una corretta integrazione può aiutare al mantenimento della salute articolare, e i composti scelti da EthicSport sono i migliori possibili nel contesto osteo-articolare. Inoltre la formula è studiata per poter essere integrata ad alimentazioni specifiche, che siano stagionali e cicliche. Sia per un mantenimento costante che per un apporto mirato quando ce n’è più bisogno.

EthicSport è partner della Biesse Carrera Premac
EthicSport è partner della Biesse Carrera Premac

Altri dettagli, confezione e dosaggio 

Il nuovo integratore a base di Glucosamina è senza glutine, senza caffeina e Doping Free Tested, oltre ad essere prodotto in uno stabilimento certificato, come tutti gli integratori di EthicSport. E’ venduto in una confezione che contiene 90 tabs, e il dosaggio suggerito è di una compressa al giorno. Il prezzo suggerito nel sito dell’azienda è di 22,90 euro.

EthicSport

Allarme mobilità, la disamina di Compri e una riflessione necessaria

10.11.2023
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Qualche giorno fa, Marco Compri, dello staff performance della Fci, ci aveva parlato degli esercizi di potenziamento a secco per la catena posteriore e non solo. In un secondo momento il coach azzurro aveva allargato la questione anche al tema della mobilità.

Un tema a quanto pare sempre più delicato e che, vista l’era in cui viviamo, sconfina anche nella sfera sociale prevalicando quella sportiva. Quella che segue è una riflessione importante, un po’ specchio dei nostri tempi e dei nostri giovani ciclisti.

Prima di proseguire la lettura vale la pena ricordare cosa s’intende per mobilità. La mobilità articolare (anche detta flessibilità) è una capacità motoria: essa rappresenta la capacità dell’individuo di eseguire movimenti di grande ampiezza esprimendo grandi escursioni articolari.

Alcuni ragazzi che arrivano in nazionale, e quindi forti, spesso hanno problemi di mobilità
Alcuni ragazzi che arrivano in nazionale, e quindi forti, spesso hanno problemi di mobilità

Potenziali preclusi?

Compri infatti, parlando del lavoro con il bilanciere libero, e quindi con maggiori esigenze di equilibrio e coordinazione, ci aveva detto che a volte arrivano in nazionale dei giovani che hanno difficoltà ad eseguire delle accosciate in modo corretto.

«Sapere eseguire un esercizio in modo armonico, significa anche essere efficienti – ha spiegato Compri – la componente coordinativa è molto importante. Per questo dico che è importante che i giovani non abbandonino presto questi aspetti. Oggi già a 11-12 anni non fanno più certi esercizi, quando è quello invece il momento migliore per farli ed acquisire determinate qualità. Anche perché a 18-19 anni poi si complica tutto. A quell’età puoi riprendere una certa mobilità, ma non migliori più il tuo potenziale».

Compri spiega come, una parte delle ore di lavoro che potrebbero servire per migliorare la prestazione, vanno invece “perse” per lavorare sulla correttezza del movimento, sul recupero di una parte della mobilità. Non solo, ma non eseguendo correttamente l’esercizio anche i carichi di conseguenza sono inevitabilmente più bassi. Quindi di riflesso si perde anche sulla prestazione.

Per farla breve: un ragazzo che potrebbe magari sollevare 30 chili – un numero a caso – allo stato attuale ne solleva 20, altrimenti rischia d’infortunarsi.

L’uso di una tavoletta propriocettiva può aiutare a ritrovare una certa mobilità, ma non sarà mai paragonabile ai movimenti che si acquisiscono da bambini
L’uso di una tavoletta propriocettiva può aiutare a ritrovare una certa mobilità, ma non sarà mai paragonabile ai movimenti che si acquisiscono da bambini

Società più statica

E qui, come accennato, il discorso si allarga. In campo ciclistico, molti ragazzi dopo una certa età, diciamo dalla categoria allievi, s’incentrano soprattutto sulla prestazione e tralasciano questi aspetti. In campo più generale, la società (e le abitudini) attuali portano ad avere dei bambini più statici, nel vero senso della parola. Leggasi, divano, tablet, smarthpone…

Continua Compri: «Il problema della mobilità è che si sta confondendo il movimento con allenamento. Oggi si pensa che mandare i propri figli in palestra o calcio due ore alla settimana significhi fare movimento. Ma se poi stanno tutto il tempo fermi non serve poi a molto.

«Tutti i movimenti che noi facevamo da bambini come giocare a pallone, salire su un albero, correre, saltare, fare le impennate in bici, giocare a nascondino… non erano solo fini a se stessi. Davano un complesso di movimenti, di capacità coordinative generali utili per la base della persona. Qualità che si stanno perdendo».

Acquisire nei momenti giusti certe abilità, significa poi anche guidare bene da grandi in ogni situazione (qui VdP in Val di Sole lo scorso anno)
Acquisire nei momenti giusti certe abilità, significa poi anche guidare bene da grandi in ogni situazione (qui VdP in Val di Sole lo scorso anno)

Riflessioni a 360 gradi

E qui sarebbe importante anche un intervento maggiore da parte di Ministero dell’Istruzione, della Sanità… un tema gigantesco. Impossibile dare soluzioni semplici e nel breve periodo, è ovvio. Ma restando più vicini ai nostri argomenti, vale a dire quelli legati al ciclismo agonistico, quell’insieme di movimenti da bambini serve. E almeno i nostri tecnici dovrebbero curarli.

«Bisogna considerare che dal momento in cui nasciamo – spiega Compri – perdiamo mobilità: l’articolarità va a contrastare la mobilità. E questo induce alla precocità della riduzione delle possibili espressioni dell’atleta». Ritorniamo all’esempio del ragazzo che potrebbe sollevare 30 chili, ma ne alza 20.

«Abbiamo una base sempre più piccola di juniores e under 23 su cui lavorare. E la base dipende non solo dal numero dei tesserati, ma anche da questo discorso del movimento più generale».

Elisa Balsamo, tricolori donne 2020

Kinesiotaping? Bisogna saperlo fare…

06.11.2020
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Ne avete letto certamente nei giorni scorsi, nello stesso pezzo con Federico Morini, in cui oltre a parlare del trattamento diaframmatico, si accennava all’uso del Kinesiotaping. Più o meno, tutti li abbiamo visti usare. Nella foto qui sopra rendono quasi fluorescente il ginocchio sinistro di Elisa Balsamo ai campionati italiani donne elite. Sono quei cerotti elastici in cotone, ideali per trattare piccole lesioni neurologiche e ortopediche. La sua ideazione si deve a un chiropratico giapponese, il dottor Kenzo Kase, negli anni Settanta. Il loro essere preziosi sta nel fatto che, proprio grazie all’elasticità non impediscono, ma agevolano il movimento anche in caso di problematiche fisiche. Così siamo voluti andare più a fondo, ugualmente con la collaborazione del dottor Maurizio Radi, Fisioterapista-Osteopata del centro Fisioradi di Pesaro.

Kinesiotaping, fisioterapia
Ad ogni colore corrispondono determinate caratteristiche tecniche
Kinesiotaping, fisioterapia
Per ogni colore il suo impiego
Quale funziona svolge il kinesiotaping?

Quella di stimolazione del tessuto cutaneo sfruttando la sua caratteristica principale: l’elasticità. Può essere usato sia in fase acuta, nella fase cronica e anche come prevenzione.

Si tratta di una terapia o di un semplice conforto/placebo?

Si tratta di una terapia, in quanto il cerotto forma delle particolari convoluzioni sulla pelle, aumentando gli spazi interstiziali. Quindi si ha una riduzione della pressione e dell’irritazione sui recettori neurali e sensoriali, che a loro volta trasmettono il dolore dato dall’indolenzimento della zona. La riduzione di pressione produce un sensibile abbassamento del dolore.

Il kinesiotaping si utilizza soltanto per le articolazioni oppure ovunque ci sia sofferenza?

Si utilizza su articolazioni, tendini e sui muscoli, ma anche in caso di edema. Inoltre agevola il drenaggio linfatico. Per ogni situazione ha una diversa applicazione. Vista la sua versatilità può essere applicato su ogni parte del corpo.

Kinesiotaping, fisioterapia, ginocchio
Il ginocchio è una delle articolazioni più trattate
Kinesiotaping, fisioterapia, ginocchio
Il ginocchio fra i più… nastrati
Davvero un ginocchio dolorante viene tenuto in asse con il kinesiotaping?

Assolutamente si. In questo modo, mantenendo in asse l’articolazione, protegge tendini e legamenti. Al contrario se applicato male può portare ad uno squilibrio funzionale dell’articolazione ed a infiammazioni tendinee.

Il cerotto rilascia anche sostanze, oppure si tratta di un semplice strumento di contenimento?

Il cerotto non rilascia principi attivi, ma applicato correttamente può alleviare dolori da contratture e tensioni muscolari. Affinché sia davvero efficace è bene che sia posizionato da terapisti esperti che abbiamo una ottima conoscenza dell’anatomia.

I nastri sono tutti uguali?

Purtroppo no. E siccome il loro uso deve portare una stimolazione corretta sulla pelle, deve avere un coefficiente di elasticità particolare e unico. Inoltre non deve creare allergie ed irritazioni cutanee in quanto può essere indossato anche per più giorni.