Marco Milesi, Biesse Carrera Premac 2025 (Photors.it)

La Biesse Carrera che verrà: nuovi innesti e i giovani che crescono

18.11.2025
5 min
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Il primo annuncio è stato quello di Leonardo Vesco, in arrivo dalla MBH Bank-Ballan-Csb, poi la notizia che Filippo Agostinacchio rimarrà in squadra, quindi l’arrivo di Stefano Leali. Gli ultimi giorni della Biesse Carrera Premac sono stati decisamente frenetici. Tanti innesti, dovuti alle partenze di altrettanti corridori per i quali era arrivato il momento giusto di lasciare il nido. Infatti i gemelli Bessega faranno parte della rosa della Polti VisitMalta, mentre Filip Gruszczynski passerà professionista proprio con la MBH Bank di Bevilacqua. 

Le uniche certezze rimangono in ammiraglia: Marco Milesi e Dario Nicoletti guideranno la continental bresciana anche nel 2026

«Abbiamo cambiato tanto – ci racconta Milesi in uno dei momenti di pausa di questo novembre – più di metà squadra sarà totalmente nuova. Dei 16 corridori che hanno corso con noi nel 2025, ne abbiamo confermati sette, gli altri sono tutti nuovi».

Renato Favero, Soudall Quick-Step Development, Paris-Roubaix Espoirs (foto Freddy Guérin/DirectVelo)
Favero, uscito dal progetto della Soudal QuickStep è pronto a rilanciarsi con la Biesse Carrera Premac (foto Freddy Guérin/DirectVelo)
Renato Favero, Soudall Quick-Step Development, Paris-Roubaix Espoirs (foto Freddy Guérin/DirectVelo)
Favero, uscito dal progetto della Soudal QuickStep è pronto a rilanciarsi con la Biesse Carrera Premac (foto Freddy Guérin/DirectVelo)

Stessi numeri

Sedici atleti, un numero interessante di corridori che permetterà alla Biesse Carrera Premac di tenere il passo con il calendario messo in piedi lo scorso anno. 

«Considerando tutte le nuove gare che sono entrate a far parte del calendario italiano – spiega Milesi – avremo modo di fare tanta attività, in certi casi doppia. Sono arrivati dei profili interessanti, uno di questi è quello di Renato Favero (di ritorno dall’esperienza al devo team della Soudal QuickStep, ndr). E’ un corridore forte che da noi può sbocciare definitivamente. Come lo scorso anno avremo due atleti elite: Agostinacchio e Rossi (nel 2025 erano Dati e Iacomoni, passati entrambi al Team Ukyo, ndr). Inoltre avremo un blocco importante di ragazzi al secondo anno da under 23, tutti profili interessanti e da monitorare».

Con il passaggio della MBH Bank a team professional sentite di essere diventati il riferimento per il movimento continental?

Penso che anche altre realtà potranno dire la loro, ad esempio la Technipes #InEmiliaRomagna oppure la General Store. Certamente la nostra squadra rimane un riferimento per la categoria under 23, così come lo è stata in passato. 

Favero è un altro atleta che torna indietro da un devo team, su quali aspetti bisogna lavorare con questi ragazzi?

Lui me lo ricordo da quando era junior, faceva il bello e il cattivo tempo in gara. Non so se non gli è stato dato abbastanza spazio o se non lo ha trovato, fatto sta che nei due anni alla Soudal ha corso poco. E’ un modo di fare diverso quello dei devo team, improntato molto sulla preparazione. Se un atleta non ha mai lavorato in quel modo, fa fatica ad adattarsi al fatto di non correre tutte le domeniche. Si deve esser forti di testa e rimanere convinti del progetto. 

Nicola Zumsteg, Zanè-Monte Cengio 2025 Velo Club Mendrisio
Nicola Zumsteg, svizzero classe 2006: un ottimo scalatore, qui vittorioso su Cretti alla Zanè-Monte Cengio (photors.it)
Nicola Zumsteg, Zanè-Monte Cengio 2025 Velo Club Mendrisio
Nicola Zumsteg, svizzero classe 2006: un ottimo scalatore, qui vittorioso su Cretti alla Zanè-Monte Cengio (photors.it)
Programmare l’attività è il solo modo per crescere?

Anche noi con i nostri ragazzi programmiamo i periodi di allenamento, corse e riposo. Un esempio lo abbiamo in Agostinacchio, ora impegnato nel preparare la stagione di ciclocross, il quale prima di tornare a correre su strada farà un periodo di stacco. Sicuramente diamo più spazio agli atleti con un calendario che permette loro di correre e accumulare esperienza

Chi sono i secondi anni da attenzionare?

Alcuni di questi sono con noi dallo scorso anno e abbiamo visto un grande passo in avanti da metà stagione in poi: Michele Bicelli, Andrea Donati, Davide Quadriglia e Alessandro Milesi su tutti. Avremo anche due innesti dal Velo Club Mendrisio, Nicholas Travella e Nicola Zumsteg. Quest’ultimo si è messo in luce con ottime prove da scalatore, ha vinto la Zanè-Monte Cengio ed è arrivato in top 10 sia al Piccolo Giro dell’Emilia, alla Bassano-Monte Grappa e anche alla Schio-Ossario del Pasubio. 

I profili di esperienza non mancheranno, oltre a Favero ci saranno Leonardo Vesco e Stefano Leali…

Vesco è un terzo anno e secondo me è forte, molto forte. Leali mi è sempre piaciuto perché attacca e non ha paura, spesso si piazza con azioni da lontano e ha coraggio. 

Visto il calendario fitto in Italia riuscirete a mantenere qualche appuntamento all’estero?

Certamente, Giro di Slovacchia, Tour de Mirabelle e Paris-Troyes dovrebbero riconfermare l’invito. Inoltre avendo un corridore svizzero di interesse nazionale (Zumsteg, ndr) abbiamo intenzione di fare qualche gara in più oltre confine. Per il resto stiamo preparando tutto, il primo ritiro sarà a Denia a gennaio e poi partiremo come sempre dalla Coppa San Geo.

Andrea Donati: la crescita tra gli juniores e il primo anno da U23

23.12.2024
4 min
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Andrea Donati è appena tornato da scuola e si sta preparando per andare in palestra. Il suo inverno sta passando tra qualche uscita leggera in bici, lo studio e delle sessioni di pesi. Non si parla ancora di carichi di allenamento elevati, la sua prima stagione da under 23 inizierà tra qualche mese e non è necessario spingere fin da subito. Meglio fare le cose passo dopo passo. 

«In questa prima parte della stagione – ci racconta – meglio restare calmo per non avere picchi di forma troppo presto. Sono tornato in bicicletta da un mesetto, le prime due settimane sono state toste. Tornare a pedalare dopo un lungo periodo di pausa non è mai semplicissimo, anche un’ora e mezza a ritmi blandi si sente tutta. Ora mi sto adattando a carichi di lavoro sempre maggiori».

Andrea Donati ha corso i due anni da juniores con la Ciclistica Trevigliese (photors.it)
Andrea Donati ha corso i due anni da juniores con la Ciclistica Trevigliese (photors.it)

Ancora lontani

La prima stagione da under 23 Andrea Donati la correrà in maglia Biesse Carrera Premac. Il bresciano arriva dalla Ciclistica Trevigliese (in apertura foto Instagram), squadra juniores con la quale è cresciuto parecchio guadagnandosi di diritto la stima del cittì Dino Salvoldi. Il quale ha puntato molto su Donati, convocandolo per diverse prove con la nazionale. L’ultima esperienza, in ordine cronologico, è stata la cronometro juniores ai mondiali di Zurigo.

«Il grande salto a livello di crescita fisica – racconta Donati – c’è stato lo scorso inverno quando ho aumentato la mia massa muscolare di due o tre chilogrammi. Una cosa dovuta allo sviluppo ma anche a una maturazione mentale. Infatti, in quello stesso periodo è arrivato anche un cambiamento importante sulla gestione degli allenamenti. Sono diventato più consapevole, quasi maniacale. Anche per quello che riguarda la dieta».

Prima di passare su strada il bresciano ha corso in mtb (foto Instagram)
Prima di passare su strada il bresciano ha corso in mtb (foto Instagram)
Passi under 23 con la Biesse-Carrera, come hai scelto questa squadra?

Mi avevano contattato molto presto, a inizio 2024. Qui correva mio fratello Davide che mi ha sempre parlato bene della squadra, nel 2025 correrà con il devo team della Red Bull-Bora ma i suoi consigli sono stati preziosi. Quando si è presentata l’occasione di correre qui sia la mia famiglia che il procuratore erano contenti. E’ una buona squadra per crescere, e poi andando ancora a scuola era importante avere una squadra vicino a casa. 

Hanno bussato altre squadre alla tua porta?

In realtà no. Alla fine con la Biesse ho firmato a giugno del 2024 ed ero convinto della scelta, quindi non mi sono guardato intorno. Se avessi voluto magari una devo team l’avrei trovata, credo, ma non mi sono interessato. La Biesse-Carrera è un’ottima continental, si trova vicino a casa e inoltre credo che imparare a vincere in Italia sia una bella cosa

Nel 2024 ha collezionato diverse esperienze con la nazionale guidata da Salvoldi, qui all’Eroica Juniores Nations Cup (photors.it)
Nel 2024 ha collezionato diverse esperienze con la nazionale guidata da Salvoldi, qui all’Eroica Juniores Nations Cup (photors.it)
Non è obbligatorio andare all’estero.

Se sei un fenomeno è diverso. Magari anche lontano da casa e in un devo team riesci a costruirti le giuste occasioni per vincere. Io non penso di essere un fenomeno ma un buon corridore sì.

Che passi in avanti senti di aver fatto, oltre a quelli fisici?

La cosa in cui sono migliorato parecchio è la gestione in gara, soprattutto nella capacità di stare in gruppo. Il 2024 è stato il mio secondo anno nel quale mi sono dedicato alla strada, prima facevo mountain bike. Il 2023 ho fatto un po’ più fatica, mentre quest’anno mi sono mosso bene. Poi il fatto di aver corso molto all’estero mi ha dato una grande mano. 

L’ultima gara con la nazionale è stata la prova a cronometro di categoria a Zurigo
L’ultima gara con la nazionale è stata la prova a cronometro di categoria a Zurigo
Com’è stato confrontarsi con tanti corridori diversi?

Stimolante. A inizio stagione ero molto vicino ai più forti e mi sono giocato diverse chance. Ci sono state anche delle giornate difficili ma fa parte della crescita, l’obiettivo è continuare a migliorare grazie a esperienze del genere. Penso però di essere nel posto giusto, i miei compagni sono forti e lo staff del team è valido.

Sai già come dividerai la stagione?

Principalmente in due blocchi: prima della maturità e dopo. Non ho ancora il calendario ufficiale. Nel 2025 avrò come obiettivo quello di migliorare, credo che con il giusto lavoro potrò essere competitivo. Tra poco tocca mettersi al lavoro, a fine gennaio andremo in Spagna per un ritiro tutti insieme e inizieremo ufficialmente.