Come titolava il primo episodio di una famosissima serie tv “l’inverno sta arrivando” e i ciclisti di tutto il mondo (almeno di quelli dell’emisfero nord) devono farsi trovare pronti. Una nuova arma contro il freddo l’ha messa a disposizione De Marchi con il lancio della calzamaglia Perfecta Plus. Per la storica (fu fondata nel 1946) azienda di Conegliano si tratta di un ulteriore esempio di fusione di tradizione e innovazione, arte in cui il brand è maestro.
Parliamo di un capo realizzato con un tessuto felpato all’interno e una grande protezione della parte ventrale, aspetto fondamentale quando si pedala con le temperature prossime allo zero. In più, con l’eleganza che da sempre contraddistingue De Marchi. Andiamo a vedere più da vicino la calzamaglia (o bib tight) Perfecta Plus.
L’interno della calzamaglia Perfecta Plus è felpato per proteggere l’addomeIl pannello ventrale, dotato di una zip, è molto più esteso rispetto a una salopette estivaL’interno della calzamaglia Perfecta Plus è felpato per proteggere l’addomeIl pannello ventrale, dotato di una zip, è molto più esteso rispetto a una salopette estiva
Tessuto felpato e grande protezione
Abbiamo già accennato al materiale principale. Si tratta del tessuto Roubaix, che dalla sua ha un interno ultra-soffice e felpato, ideato per garantire il comfort e il calore durante tutto il tempo delle uscite. Una parte fondamentale nella protezione dal freddo è assicurata anche dalla parte anteriore della calzamaglia. Il pannello ventrale infatti (dotato di zip) è molto più esteso rispetto a quello di un pantaloncino estivo e arriva a coprire tutta la zona ventrale.
Ma d’inverno resta fondamentale anche la traspirabilità. Per questo è stato inserito in tessuto in rete lungo tutta la schiena per fornire una via di fuga al sudore, evitando la sgradevole sensazione di freddo e bagnato, l’incubo di ogni ciclista.
Un tessuto in rete viene posto lungo tutta la schiena per fornire una via di fuga al sudoreUn tessuto in rete viene posto lungo tutta la schiena per fornire una via di fuga al sudore
Fondello “a mezza luna”
La Perfecta Plus utilizza la tecnologia più avanzata di De Marchi per quanto riguarda i fondelli. Si tratta dell’Elastic Interface CRM PLUS, creato esclusivamente per l’azienda, che si contraddistingue per il suo design anatomico particolare. Ha una forma a mezzaluna, è realizzato cioè da due parti separate in schiuma svizzera ad alta densità. Questo crea al centro del fondello un “canale di disimpegno” che riduce la pressione sulle arterie perineali e sulle zone più sensibili del sottosella.
La calzamaglia Perfecta Plus è proposta da De Marchi soltanto in neroLa calzamaglia Perfecta Plus è proposta da De Marchi soltanto in nero
Altri dettagli e prezzo
Come nella tradizione di De Marchi, la calzamaglia Perfecta Plus è curata in ogni dettaglio. Le due estremità inferiori sono dotate di una chiusura a cerniera che rende la vestibilità personalizzabile e rapida. Infine sono presenti degli inserti riflettenti sui polpacci, per pedalare in sicurezza anche nelle corte giornate invernali.
Il colore è uno solo, il classicissimo nero, le taglie vanno dalla XS alla XXL e il prezzo consigliato al pubblico nel sito di De Marchi è di 229,00 euro.
De Marchi presenta la maglia superleggera, perfetta per le stagioni calde grazie all'altissima qualità dei materiali. Leggera, traspirabile e performante
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Pochissimi giorni fa Assos ha presentato GT Hashoogi Winter Jacket S11, una giacca invernale piena zeppa di novità. Ma anch’essa elegante e funzionale come il modello autunnale.
Rispetto alle precedenti, Hashoogi S11 ha introdotto nella linea del brand svizzero una nuova costruzione, tessuti brevettati impermeabili e traspiranti, una vestibilità ottimizzata, polsini a taglio vivo e nuovi dettagli riflettenti. Andiamo a vederla più nei dettagli.
La giacca Assos Hashoogi S11 nella versione femminileLa giacca Assos Hashoogi S11 nella versione femminile
Tessuti ad hoc
Hashoggi S11 è stata progettata mettendo una grande attenzione ai materiali, diversi per ogni zona della giacca a seconda delle necessità. Il punto forte è l’AIRBLOCK-EVO.916, il tessuto più caldo della famiglia AIRBLOCK, sviluppato direttamente da Assos nei suoi laboratori di Lugano. Si tratta di un softshell impermeabile e traspirante, che offre una migliore vestibilità rispetto al suo predecessore.
Le maniche invece sono costruite in softshell NEOS Light sulle aree esposte e di tessuto termico RX sulle braccia interne. Infine il pannello posteriore è realizzato in RX EVO Plus, per avere la migliore traspirabilità possibile mantenendo la struttura protettiva necessaria per una giacca invernale.
Inoltre ogni tessuto è stato progettato per essere impermeabile oppure trattato con uno speciale rivestimento idrorepellente (e ecologico).
La giacca Hashoogi S11 utilizza una particolare membrana antipioggia e antivento…Ed ha una buona visibilità passiva con i bordi delle tasche riflettentiLa giacca Hashoogi S11 utilizza una particolare membrana antipioggia e antivento…Ed ha una buona visibilità passiva con i bordi delle tasche riflettenti
Aderenza e comfort
Il taglio dell’Hashoogi S11 è aderente e avvolgente, un “regular fit snello”. Questo fa in modo che sia garantito il comfort, fondamentale per le lunghe pedalate invernali in cui si deve fare la base per la stagione. Allo stesso tempo, trattandosi di una giacca di alto livello, grazie all’ingegneria bodySleeve AEPD anche l’aerodinamica è molto curata.
Oltre alla vestibilità ci sono poi diversi altri dettagli interessanti. Per esempio i polsini a taglio vivo, che eliminano il possibile attrito tra giacca e guanti. Molto interessante anche il colletto “struzzoKragen”, in tessuto leggero e isolante che regola la temperatura attorno alla zona del collo, senza bisogno di aprire e chiudere la zip.
Infine da sottolineare la costruzione delle tre tasche posteriori. I pannelli sono in tessuto flessibile e impermeabile per custodire al meglio gli oggetti all’interno, proteggendoli dalle intemperie ed evitando che si muovano più del dovuto.
Il collo struzzoKragen protegge moltissimo dal freddoIl collo struzzoKragen protegge moltissimo dal freddo
Versioni, colori e prezzo
La giacca Hashoogi S11 è disponibile sia nella versione da uomo, MILLE GT HASHOOGI S11, che in quella da donna, UMA GT HASHOOGI S11. I colori sono viola, grigio, blu e nero per il modello maschile e viola, blu e nero per quello femminile. Le scelte cromatiche sono in ogni caso semplici ad eleganti, studiate per sposarsi al meglio con la base nera, perfetta per l’autunno.
Il prezzo, essendo un capo di altissima gamma, è linea con la qualità: 300 euro. Ma per delle pedalate confortevoli sotto le intemperie potrebbero essere ben spesi.
Una famiglia che vive di sport e ciclismo. Daniello Sportswear è un maglificio sartoriale, immerso nel magnifico territorio napoletano, che fa della ricerca della qualità un’ossessione rivolta ad accontentare il cliente in ogni sua richiesta. La mission dell’azienda è la cura del dettaglio e l’implementazione di tessuti tecnici e innovativi. Un brand in continuo sviluppo che evolve le proprie gamme estive ed invernali implementando performance e comfort per tutti. Tutto rigorosamente Made in Italy e personalizzabile.
«La nostra intera gamma – dice il fondatore e titolare Paolo D’Aniello – ha una completezza tale da essere in grado di vestire uomini, donne e bambini per qualsiasi esigenza. Forniamo al ciclista capi e accessori dalla A alla Z. Dal professionista al cicloturista. Possiamo vantare di circa 100 articoli differenti che mettiamo a disposizione del cliente».
Andiamo allora alla scoperta dell’anima aziendale attraverso la gamma autunno e inverno 2022/23.
L’intera gamma di prodotti vanta fino a 100 prodotti dagli accessori ai capi più tecniciLa tecnicità dei materiali passa da un attenzione rigorosa al Made in ItalyL’intera gamma di prodotti vanta fino a 100 prodotti dagli accessori ai capi più tecniciLa tecnicità dei materiali passa da un attenzione rigorosa al Made in Italy
Autunno e inverno
Daniello Sportswear fonda le sue radici nel ciclismo e lo conosce in ogni sua sfumatura. Per questo la vasta gamma è rivolta a coprire ogni zona climatica, nello specifico anche a proteggere il ciclista dalle intemperie della stagione invernale.
«Il posizionamento geografico – dice D’Aniello – differenzia la tipologia di vestiario che si utilizza in inverno. Se prendiamo come esempio il giubbotto invernale, nella nostra zona difficilmente viene utilizzato, mentre più a nord dove le temperature sono più rigide risulta essere un capo perfetto. Abbiamo poi due differenti grammature per poter trovare quello che si sposa al meglio con le proprie esigenze.
«Per quanto riguarda la calzamaglia, il pantaloncino e il tre quarti – prosegue – sono realizzati in tessuti performanti e confortevoli di aziende leader nel settore e anch’esse Made in Italy. Poi abbiamo varie tipologie di antivento e antipioggia per quando il tempo diventa avverso. La tecnicità di questi capi fa sì che pedalare sotto la pioggia non diventi un limite. I tessuti utilizzati sono dotati di rivestimento specifico per l’inverno o più leggero per il periodo estivo. Poi ci sono le maglie termiche con tre differenti grammature, in grado di termoregolatore il corpo anche sotto stress».
La calzamaglia gode di una qualità costruttiva rivolta a performance e comfortLa calzamaglia gode di una qualità costruttiva rivolta a performance e comfort
Ricerca della qualità
Per il maglificio campano la ricerca della qualità è un elemento imprescindibile, che è possibile apprezzare toccando con mano i prodotti tecnici.
«Facciamo una ricerca accurata – spiega D’Aniello – di materiali e tagli dei tessuti che possano andare incontro il più possibile alle esigenze dei nostri clienti. Per noi la qualità è l’aspetto più importante e da lì poniamo la base per fornire kit tecnici e completi a chi si rivolge a noi.
«Teniamo molto – continua il titolare – al Made in Italy. Tutte le materie prime sono di produzione italiana e questo rappresenta un altro step di qualità di cui il cliente può godere. Dai fondelli, ai tessuti, alle cerniere lampo. Abbiamo anche uno showroom dove facciamo vendita diretta di capi in stile neutro con estetiche originali. Il nostro lavoro per la maggioranza rimane la personalizzazione, dove riusciamo a garantire un livello di qualità molto alto e a soddisfare tutte le richieste che ci vengono fatte».
La collezione autunno/inverno spazia per tutti gli accessori indispensabiliLa collezione autunno/inverno spazia per tutti gli accessori indispensabili
Dal mare alla montagna
L’identificazione di un prodotto per il consumatore è un elemento determinante. L’importanza del saper comunicare quando un prodotto viene realizzato con impegno e dedizione rappresenta il non plus ultra di un’azienda. Per questo Daniello Sportswear che vede il suo laboratorio immerso nella Campania più viva e bella, ha deciso di omaggiare la propria gamma battezzandola tra mari e monti.
«Per la nomenclatura dei prodotti – spiega D’Aniello – abbiamo pensato di dargli nomi riferiti al nostro territorio proprio per dargli un’identità chiara che rappresentasse la zona di produzione. Stiamo allestendo il sito web e presto sarà consultabile online. In anticipo posso dire che la gamma invernale avrà nomi di luoghi di montagna come: Chiunzi, Monte Faito, Vesuvio, Agerola. Mentre per i prodotti estivi località di mare come: Amalfi, Positano, Sorrento, Napoli e Salerno».
Lo showroom è il punto di vendita diretto dove ogni progetto prende formaLo showroom è il punto di vendita diretto dove ogni progetto prende forma
Personalizzazione totale
Daniello Sportswear ha come asso nella manica e motrice del maglificio lapersonalizzazione. Vanta infatti grafiche innovative, sviluppate nello studio grafico interno e una qualità di stampe sublimate che garantisce resistenza e qualità nel tempo.
«Nel nostro showroom – conclude D’Aniello – dove facciamo vendita diretta accogliamo i clienti e avviamo il processo di progettazione dei bozzetti e personalizzazione. Tutta la fase di lavorazione e creazione viene fatta nel nostro laboratorio. Dalla grafica alla stampa alla confezione finale. Facendo tutto noi, riusciamo anche a garantire dei tempi di produzione e consegna ristretti che rimangono all’interno dei trenta giorni lavorativi. La nostra forza è proprio questa».
Per pedalare bene in inverno c’è bisogno di un abbigliamento tecnico adeguato alle temperature, perché come dice anche Daniel Oss «l’inverno è la stagione più fastidiosa per andare in bicicletta». Dopo aver sentito Sonny Colbrelli, abbiamo chiesto proprio al trentino della Bora-Hansgrohe come si veste per affrontare il freddo.
Grande evoluzione
Le qualità tecniche dei capi d’abbigliamento per il ciclismo hanno avuto un’evoluzione notevole, sia per quanto riguarda i completi estivi e soprattutto quelle invernali. «Sono professionista da tanti anni – inizia Daniel Oss – però mi sono accorto che negli ultimi anni c’è stato un grande sviluppo per quanto riguarda i materiali. Devo dire che Sportful ci fornisce tanti prodotti per coprirci dal freddo e non mi da fastidio pedalare anche con temperature vicino a zero gradi».
Oss e Sagan nel primo ritiro stagionale a Peschiera del Garda (Foto Bora-Hansgrohe)Oss e Sagan nel primo ritiro stagionale a Peschiera del Garda (Foto Bora-Hansgrohe)
Con temperature basse
Daniel Oss è appena tornato dal primo ritiro con la squadra a Peschiera del Garda dove le temperature non sono state molto alte. «Anche se sul Garda fa un po’ meno freddo, durante il ritiro le temperature sono state abbastanza basse, poco sopra lo zero – ci racconta Oss – e per allenarmi mi mettevo l’intimo invernale a maniche lunghe con il collo abbastanza alto. Pantaloni lunghi felpati che mi coprivano bene anche il tronco e la pancia».
Proprio la parte alta del corpo è quella che va protetta meglio, ed è anche quella dove si possono variare maggiormente le scelte in base alle temperature. «Se ci sono più di cinque gradi metto una maglia estiva da gara – continua a spiegarci – se invece siamo sotto i cinque gradi allora opto per una maglia felpatina corta che ci viene fornita e che trovo molto utile in tante occasioni. Sopra metto la giacca Fiandre Pro che ha uno strato di pile sulle maniche e sul petto».
Alla partenza del Giro delle Fiandre 2020 con orecchie, collo e mani coperteAlla partenza del Giro delle Fiandre 2020, con orecchie, collo e mani ben coperte
Vestirsi a strati
L’importante è vestirsi a strati perché in bicicletta ci sono momenti in cui si suda parecchio e altri in cui l’intensità dello sforzo è al minimo. «Mi vesto a strati perché quando sono in salita e apro la giacca non mi arriva l’aria direttamente sullo stomaco e sul petto, ma ho sempre uno strato che mi protegge».
E se piove? «Io con la pioggia non esco – ci dice ridendo – però se ci sono quelle giornate un po’ incerte oppure con la nebbia allora mi porto una mantellina, ma in genere con il Fiandre sono ben protetto anche dall’umidità. Però è sempre meglio avere uno strato in più che uno in meno, meglio soffrire un po’ di caldo che di freddo».
Mani e piedi
Abbiamo scopeto che pur essendo un uomo di montagna Daniel Oss preferisce coprirsi un po’ di più e non si fa mancare niente. «Copro bene anche il collo, infatti metto sempre lo scaldacollo. Felpato se siamo in inverno, più sottile se siamo in primavera o autunno. Con il freddo metto il casco aerodinamico che è più chiuso e passa meno aria e sotto ho un cappellino per coprire le orecchie. Se dovessi avere caldo lo tolgo e lo metto in tasca».
E poi ci sono le mani e i piedi, punti sensibili al freddo: «Per quanto riguarda i piedi non ho grandi problemi, metto i copriscarpe Fiandre con un calzino classico in cotone. Invece soffro di più per quanto riguarda le mani, infatti uso i guanti più pesanti di Sportful».
Daniel Oss all’arrivo della Strade Bianche 2018Daniel Oss all’arrivo delle Strade Bianche 2018
E in gara?
Siamo abituati a vedere Oss battagliare nelle Classiche del Nord dove capita che il meteo non sia clemente. Come ci si veste in gara con il freddo? «Uno dei segreti è cambiarsi spesso – ci dice Daniel – per esempio io che soffro alle mani metto nella borsa in ammiraglia due o tre paia di guanti di riserva. Parto sempre con le orecchie coperte e lo scaldacollo, poi quando la gara entra nel vivo li tolgo».
Giornate da ricordare
Una giornata che è rimasta nella mente del corridore trentino è la Strade Bianche del 2018, quella vinta da Tiesj Benoot: «Quel giorno avevo i pantaloncini corti felpati con i gambali lunghi, così se le condizioni cambiavano li potevo togliere. Sopra avevo l’intimo invernale a maniche corte e la maglia Classic Jersey di Sportful, che è proprio adatta a quelle giornate perché ha una leggera felpatura perfetta per correre in quelle condizioni. Ne avevo una di scorta anche nella borsa in ammiraglia. Ero così stanco che non ricordo se quel giorno i gambali li ho tolti o no!». In generale Daniel Oss consiglia di vestirsi a strati e portarsi sempre alcuni capi di scorta da tenere in tasca o sotto la maglia principale. E in caso di grande freddo: «C’è stata una Gand Wevelgem vinta da Sagan che c’erano meno due gradi alla partenza. Quel giorno ho usato dei cerotti riscaldanti che agiscono per alcune ore. Li avevo messi sulle spalle, mani e piedi e sono stato bene»