Daniello Sportswear, Made in Italy e qualità per l’inverno

12.11.2022
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Una famiglia che vive di sport e ciclismo. Daniello Sportswear è un maglificio sartoriale, immerso nel magnifico territorio napoletano, che fa della ricerca della qualità un’ossessione rivolta ad accontentare il cliente in ogni sua richiesta. La mission dell’azienda è la cura del dettaglio e l’implementazione di tessuti tecnici e innovativi. Un brand in continuo sviluppo che evolve le proprie gamme estive ed invernali implementando performance e comfort per tutti. Tutto rigorosamente Made in Italy e personalizzabile.

«La nostra intera gamma – dice il fondatore e titolare Paolo D’Aniello – ha una completezza tale da essere in grado di vestire uomini, donne e bambini per qualsiasi esigenza. Forniamo al ciclista capi e accessori dalla A alla Z. Dal professionista al cicloturista. Possiamo vantare di circa 100 articoli differenti che mettiamo a disposizione del cliente». 

Andiamo allora alla scoperta dell’anima aziendale attraverso la gamma autunno e inverno 2022/23.

Autunno e inverno

Daniello Sportswear fonda le sue radici nel ciclismo e lo conosce in ogni sua sfumatura. Per questo la vasta gamma è rivolta a coprire ogni zona climatica, nello specifico anche a proteggere il ciclista dalle intemperie della stagione invernale.

«Il posizionamento geografico – dice D’Aniello – differenzia la tipologia di vestiario che si utilizza in inverno. Se prendiamo come esempio il giubbotto invernale, nella nostra zona difficilmente viene utilizzato, mentre più a nord dove le temperature sono più rigide risulta essere un capo perfetto. Abbiamo poi due differenti grammature per poter trovare quello che si sposa al meglio con le proprie esigenze.

«Per quanto riguarda la calzamaglia, il pantaloncino e il tre quarti – prosegue – sono realizzati in tessuti performanti e confortevoli di aziende leader nel settore e anch’esse Made in Italy. Poi abbiamo varie tipologie di antivento e antipioggia per quando il tempo diventa avverso. La tecnicità di questi capi fa sì che pedalare sotto la pioggia non diventi un limite. I tessuti utilizzati sono dotati di rivestimento specifico per l’inverno o più leggero per il periodo estivo. Poi ci sono le maglie termiche con tre differenti grammature, in grado di termoregolatore il corpo anche sotto stress».

La calzamaglia gode di una qualità costruttiva rivolta a performance e comfort
La calzamaglia gode di una qualità costruttiva rivolta a performance e comfort

Ricerca della qualità

Per il maglificio campano la ricerca della qualità è un elemento imprescindibile, che è possibile apprezzare toccando con mano i prodotti tecnici.

«Facciamo una ricerca accurata – spiega D’Aniello – di materiali e tagli dei tessuti che possano andare incontro il più possibile alle esigenze dei nostri clienti. Per noi la qualità è l’aspetto più importante e da lì poniamo la base per fornire kit tecnici e completi a chi si rivolge a noi. 

«Teniamo molto – continua il titolare – al Made in Italy. Tutte le materie prime sono di produzione italiana e questo rappresenta un altro step di qualità di cui il cliente può godere. Dai fondelli, ai tessuti, alle cerniere lampo. Abbiamo anche uno showroom dove facciamo vendita diretta di capi in stile neutro con estetiche originali. Il nostro lavoro per la maggioranza rimane la personalizzazione, dove riusciamo a garantire un livello di qualità molto alto e a soddisfare tutte le richieste che ci vengono fatte».

La collezione autunno/inverno spazia per tutti gli accessori indispensabili
La collezione autunno/inverno spazia per tutti gli accessori indispensabili

Dal mare alla montagna

L’identificazione di un prodotto per il consumatore è un elemento determinante. L’importanza del saper comunicare quando un prodotto viene realizzato con impegno e dedizione rappresenta il non plus ultra di un’azienda. Per questo Daniello Sportswear che vede il suo laboratorio immerso nella Campania più viva e bella, ha deciso di omaggiare la propria gamma battezzandola tra mari e monti.

«Per la nomenclatura dei prodotti – spiega D’Aniello – abbiamo pensato di dargli nomi riferiti al nostro territorio proprio per dargli un’identità chiara che rappresentasse la zona di produzione. Stiamo allestendo il sito web e presto sarà consultabile online. In anticipo posso dire che la gamma invernale avrà nomi di luoghi di montagna come: Chiunzi, Monte Faito, Vesuvio, Agerola. Mentre per i prodotti estivi località di mare come: Amalfi, Positano, Sorrento, Napoli e Salerno».

Lo showroom è il punto di vendita diretto dove ogni progetto prende forma
Lo showroom è il punto di vendita diretto dove ogni progetto prende forma

Personalizzazione totale

Daniello Sportswear ha come asso nella manica e motrice del maglificio la personalizzazione. Vanta infatti grafiche innovative, sviluppate nello studio grafico interno e una qualità di stampe sublimate che garantisce resistenza e qualità nel tempo. 

«Nel nostro showroom – conclude D’Aniello – dove facciamo vendita diretta accogliamo i clienti e avviamo il processo di progettazione dei bozzetti e personalizzazione. Tutta la fase di lavorazione e creazione viene fatta nel nostro laboratorio. Dalla grafica alla stampa alla confezione finale. Facendo tutto noi, riusciamo anche a garantire dei tempi di produzione e consegna ristretti che rimangono all’interno dei trenta giorni lavorativi. La nostra forza è proprio questa».

DanielloSportswear

Daniel Oss Strade Bianche 2018

Daniel Oss, come ti vesti quando fa freddo?

21.01.2021
4 min
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Per pedalare bene in inverno c’è bisogno di un abbigliamento tecnico adeguato alle temperature, perché come dice anche Daniel Oss «l’inverno è la stagione più fastidiosa per andare in bicicletta». Dopo aver sentito Sonny Colbrelli, abbiamo chiesto proprio al trentino della Bora-Hansgrohe come si veste per affrontare il freddo.

Grande evoluzione

Le qualità tecniche dei capi d’abbigliamento per il ciclismo hanno avuto un’evoluzione notevole, sia per quanto riguarda i completi estivi e soprattutto quelle invernali.
«Sono professionista da tanti anni – inizia Daniel Oss – però mi sono accorto che negli ultimi anni c’è stato un grande sviluppo per quanto riguarda i materiali. Devo dire che Sportful ci fornisce tanti prodotti per coprirci dal freddo e non mi da fastidio pedalare anche con temperature vicino a zero gradi».

Oss e Sagan a Peschiera del Garda
Oss e Sagan nel primo ritiro stagionale a Peschiera del Garda (Foto Bora-Hansgrohe)
Oss e Sagan Peschera del Garda
Oss e Sagan nel primo ritiro stagionale a Peschiera del Garda (Foto Bora-Hansgrohe)

Con temperature basse

Daniel Oss è appena tornato dal primo ritiro con la squadra a Peschiera del Garda dove le temperature non sono state molto alte.
«Anche se sul Garda fa un po’ meno freddo, durante il ritiro le temperature sono state abbastanza basse, poco sopra lo zero – ci racconta Oss – e per allenarmi mi mettevo l’intimo invernale a maniche lunghe con il collo abbastanza alto. Pantaloni lunghi felpati che mi coprivano bene anche il tronco e la pancia».

Proprio la parte alta del corpo è quella che va protetta meglio, ed è anche quella dove si possono variare maggiormente le scelte in base alle temperature.
«Se ci sono più di cinque gradi metto una maglia estiva da gara – continua a spiegarci – se invece siamo sotto i cinque gradi allora opto per una maglia felpatina corta che ci viene fornita e che trovo molto utile in tante occasioni. Sopra metto la giacca Fiandre Pro che ha uno strato di pile sulle maniche e sul petto».

Daniel Oss partenza Fiandre 2020
Alla partenza del Giro delle Fiandre 2020 con orecchie, collo e mani coperte
Daniel Oss partenza Fiandre 2020
Alla partenza del Giro delle Fiandre 2020, con orecchie, collo e mani ben coperte

Vestirsi a strati

L’importante è vestirsi a strati perché in bicicletta ci sono momenti in cui si suda parecchio e altri in cui l’intensità dello sforzo è al minimo.
«Mi vesto a strati perché quando sono in salita e apro la giacca non mi arriva l’aria direttamente sullo stomaco e sul petto, ma ho sempre uno strato che mi protegge».

E se piove? «Io con la pioggia non esco – ci dice ridendo – però se ci sono quelle giornate un po’ incerte oppure con la nebbia allora mi porto una mantellina, ma in genere con il Fiandre sono ben protetto anche dall’umidità. Però è sempre meglio avere uno strato in più che uno in meno, meglio soffrire un po’ di caldo che di freddo».

Mani e piedi

Abbiamo scopeto che pur essendo un uomo di montagna Daniel Oss preferisce coprirsi un po’ di più e non si fa mancare niente.
«Copro bene anche il collo, infatti metto sempre lo scaldacollo. Felpato se siamo in inverno, più sottile se siamo in primavera o autunno. Con il freddo metto il casco aerodinamico che è più chiuso e passa meno aria e sotto ho un cappellino per coprire le orecchie. Se dovessi avere caldo lo tolgo e lo metto in tasca».

E poi ci sono le mani e i piedi, punti sensibili al freddo: «Per quanto riguarda i piedi non ho grandi problemi, metto i copriscarpe Fiandre con un calzino classico in cotone. Invece soffro di più per quanto riguarda le mani, infatti uso i guanti più pesanti di Sportful».

Daniel Oss arrivo Strade Bianche 2018
Daniel Oss all’arrivo della Strade Bianche 2018
Daniel Oss all'arrivo delle Strade Bianche 2018
Daniel Oss all’arrivo delle Strade Bianche 2018

E in gara?

Siamo abituati a vedere Oss battagliare nelle Classiche del Nord dove capita che il meteo non sia clemente. Come ci si veste in gara con il freddo?
«Uno dei segreti è cambiarsi spesso – ci dice Daniel – per esempio io che soffro alle mani metto nella borsa in ammiraglia due o tre paia di guanti di riserva. Parto sempre con le orecchie coperte e lo scaldacollo, poi quando la gara entra nel vivo li tolgo».

Giornate da ricordare

Una giornata che è rimasta nella mente del corridore trentino è la Strade Bianche del 2018, quella vinta da Tiesj Benoot: «Quel giorno avevo i pantaloncini corti felpati con i gambali lunghi, così se le condizioni cambiavano li potevo togliere. Sopra avevo l’intimo invernale a maniche corte e la maglia Classic Jersey di Sportful, che è proprio adatta a quelle giornate perché ha una leggera felpatura perfetta per correre in quelle condizioni. Ne avevo una di scorta anche nella borsa in ammiraglia. Ero così stanco che non ricordo se quel giorno i gambali li ho tolti o no!».
In generale Daniel Oss consiglia di vestirsi a strati e portarsi sempre alcuni capi di scorta da tenere in tasca o sotto la maglia principale. E in caso di grande freddo: «C’è stata una Gand Wevelgem vinta da Sagan che c’erano meno due gradi alla partenza. Quel giorno ho usato dei cerotti riscaldanti che agiscono per alcune ore. Li avevo messi sulle spalle, mani e piedi e sono stato bene»