Anche se non stiamo vivendo un’autunno particolarmente piovoso, abbiamo pensato di sentire Sonny Colbrelli, noto mago della pioggia, per chiedergli come si veste e si comporta nei giorni in cui pedala sotto la pioggia.
Non a tutti piace correre quando piove, ma ci sono dei corridori che in condizioni di acqua e freddo vanno molto meglio degli altri, uno fra questi è certamente il bresciano.
«Beh anche io a volte quando mi sveglio la mattina prima di una gara e fuori piove non sono proprio contento – esordisce così Colbrelli – diciamo che c’è chi la regge meglio e chi no». Nei giorni in cui piove ci sono alcune parti del corpo che soffrono più delle altre, soprattutto se ad accompagnare la pioggia ci sono anche temperature basse.
«Le mani e i piedi sono le parti più sensibili, poi se fa anche freddo sono le prime a ghiacciarsi – il corridore del Team Bahrain-McLaren aggiunge – quando sento che inizio ad avere freddo al corpo allora vuol dire che la temperatura è vicina ai 4 o 5 gradi – e continua ridendo – a quel punto molti corridori del gruppo sono già… morti e io invece ancora sto bene».
Il freddo non aiuta
Come dice Colbrelli, quando alla pioggia si aggiunge il freddo, ci sono dei corridori che finiscono la benzina prima di altri. Si tratta di caratteristiche fisiche e attitudine a sopportare le temperature basse.
«Ad esempio io non uso molto i guanti invernali, mi danno fastidio. Anche durante l’inverno capita spesso che parto con i guanti lunghi e poi una volta che mi sono scaldato li tolgo e sto bene senza».
Né leggeri né pesanti
Oltre alle doti fisiche c’è l’importanza di vestirsi in maniera adeguata, ne troppo coperti e nemmeno troppo leggeri e qui Colbrelli spiega. «A me piace mettere una mantellina bella pesante, che tenga bene per tante ore sotto l’acqua. Il problema principale è che dopo un po’ l’acqua entra dal coletto e dalle maniche. Per questo uso una mantellina con il collo alto. Nelle giornate più estreme metto la gabba sotto e sopra la mantellina, così rimango caldo e protetto, ma deve essere proprio una giornataccia, perché se mi vesto troppo sento di non respirare».
La borsa del freddo
Bisogna tenere presente che in gara i corridori professionisti hanno a disposizione le ammiraglie dove possono tenere la famosa borsa del freddo, con dentro i capi di ricambio.
«Io sono uno che ci mette dentro di tutto, infatti i meccanici un po’ mi odiano per questo, perché non riescono a trovare quello che gli chiedo. Ad esempio la borsa del freddo di Caruso è un quarto della mia e gliene basta una in prima ammiraglia, tanto arriva davanti. Io invece ne devo fare due, perché se c’è l’arrivo in salita devo fare affidamento sulla seconda ammiraglia – e poi aggiunge – io ci metto dalla mantellina più leggera a quella più pesante, dai manicotti leggeri a quelli più spessi, due o tre tipi di guanti, un occhiale con la lente chiara e un paio di scarpe di scorta».
Colbrelli ci ha detto simpaticamente che i meccanici si devono letteralmente studiare l’abbigliamento di ogni corridore così da essere pronti quando c’è bisogno.
Alimentarsi bene
Con le giornate di pioggia bisogna stare attenti anche all’alimentazione.
«Questo è un aspetto a cui sto molto attento perché quando piove non ti viene tanta voglia di bere ed invece il fisico consuma di più, così io mi impongo di bere una borraccia con le maltodestrine ogni ora e poi mangio di più soprattutto panini con la Nutella e barrette proteiche. Alcuni corridori siccome si dimenticano di bere si fanno il tè caldo molto zuccherato così gli viene più voglia di berlo perché scalda ed è dolce».
E le gomme?
Colbrelli ci ha detto che se esce in allenamento sotto la pioggia non usa dei copertoni specifici tiene quelli che ha solitamente in dotazione, mentre se è in gara a volte fa montare un pneumatico più zigrinato. Un accorgimento che usa quando esce ad allenarsi con la pioggia è quello di mettere il parafango posteriore così da proteggersi meglio dagli schizzi di acqua provocati dalla ruota posteriore.
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Tanta scelta
Il mercato di oggi offre serie di capi tecnici sempre più leggeri ma specifici per la protezione dalla pioggia. Come ci ha spiegato anche Colbrelli, la scelta di cosa indossare cambia in base alla temperatura, perché coprirsi troppo può risultare altrettanto svantaggioso come il patire il freddo e bisogna sempre ricordarsi di bere e mangiare perché in condizioni piovose il nostro fisico brucia più calorie.