Zanatta, gli onori di casa: «I nuovi della Eolo-Kometa»

15.01.2022
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Il secondo ritiro, primo del nuovo anno, è sotto le ruote. La Eolo-Kometa è al lavoro sulle strade spagnole di Oliva, quartier generale per la preparazione invernale del team. In attesa delle corse, la squadra sta iniziando a prendere forma. I vecchi hanno riconosciuto l’ambiente, i nuovi stanno iniziando a farlo. Mentre aspettava che i ragazzi fossero pronti per uscire in allenamento, stamattina il diesse Zanatta ci ha raccontato qualcosa sui nuovi. Per come li ha visti e quello che sinora è stato possibile capire di loro.

«Sta andando tutto bene – dice – a parte qualche problemino, come ad esempio il ginocchio di Martin che gli fa un po’ male dopo un incidente prima di Natale. Ha bisogno di più tempo per recuperare».

Diego Rosa arriva alla Eolo-Kometa dopo Sky e Arkea: dovrà trovare stimoli diversi
Diego Rosa arriva alla Eolo-Kometa dopo Sky e Arkea

L’esperto Rosa

Si comincia da Diego Rosa, classe 1990. Gli anni dei fasti Astana sono alle spalle, quelli di Sky e Arkea non hanno lasciato grossi segni. Cosa potrà fare?

«Ha avuto un bell’impatto – spiega Zanatta – è un corridore d’esperienza e si trova in una situazione particolare. Non siamo lo squadrone, ma ha capito che l’organizzazione c’è. Per lui stare qui è una sfida e deve lavorare sulla voglia di riemergere. Gli stimoli sono diversi, avrà modo di vivere la squadra diversamente. Gli ho detto che non faremo mille ricerche per stabilire quale sia l’integratore più adatto e probabilmente sentirà ripeter cose che ben conosce, ma che ad altri saranno utili.

«La sfida è cercare le sue soddisfazioni e ispirare i compagni. Se uno così dice qualcosa ad Albanese e Fortunato, sono certo che lo ascolteranno. Se lo avesse detto a Thomas o Quintana, magari lo avrebbero guardato male. Lo vedo molto concentrato, non vuole perdere ore di lavoro perché forse è il primo a voler dimostrare qualcosa. E’ già magro, forse persino troppo».

Maestri Slovenia 2021
Lo sprint vincente di Maestri al GP Slovenian Istria 2021: per lui 54 giorni di gara con 2 vittorie
Maestri Slovenia 2021
Lo sprint vincente di Maestri al GP Slovenian Istria 2021

Il socievole Maestri

Se Rosa non lo conosceva, Maestri l’ha fatto passare professionista alla Bardiani e per questo con lui un certo tipo di lavoro motivazionale funzionerà bene.

«Mirko lo conosco parecchio – conferma Zanatta – perciò posso stimolarlo anche a livello personale. Vuole dimostrare che per noi si tratta di una scelta giusta. Da un lato si è inserito facilmente perché è davvero un ragazzo socievole, dall’altro ha ancora qualche difficoltà con lo spagnolo e l’inglese, allo stesso modo di Lonardi e Bevilacqua. La squadra è italiana, ma lo staff si esprime anche in altre lingue e per Mirko è tutto nuovo, dato che non è mai stato in una squadra che non fosse la Bardiani. Comunque finora Maestri ha avuto un buon inizio ed è a un bel livello».

Per Lonardi nel 2020 una tappa al Tour of Antalya
Per Lonardi nel 2020 una tappa al Tour of Antalya

Recuperare Lonardi

La storia con Lonardi sarebbe potuta essere come quella di Maestri: Stefano cercò di portarlo neoprofessionista dalla Zalf alla Bardiani, ma la Nippo-Vini Fantini arrivò prima.

«Il suo procuratore era Battaglini – ricorda – e fintanto che convinsi Reverberi e lo contattammo, lui aveva già firmato con gli altri. Poi arrivò lo stesso, ma io a quel punto ero già andato via. Ha comunque alle spalle un Giro d’Italia e anche se non ha mai fatto grandi volate, ha sempre lottato. Me lo ritrovo con un buon margine e sta lavorando con Marangoni per tirare fuori le potenzialità che aveva da dilettante. Nel primo anno alla Nippo, lo portarono al Giro. Fece due piazzamenti nei dieci, ma non lo finì e sono di quelle esperienze che ti tirano giù il morale. Adesso bisogna ricreargli l’autostima. Ha 26 anni ed esperienza. Non so se arriverà al livello di Viviani, ma per il nostro standard e le corse che faremo, potrà lottare. Ha sempre tenuto anche sui percorsi vallonati, non ha le caratteristiche di Albanese, ma in corse come quelle di Mallorca o nelle altre gare a tappe, si farà vedere».

Simone Bevilacqua, Tour de Langkawi 2019
Simone Bevilacqua ha vinto una tappa al Tour de Langkawi 2019
Simone Bevilacqua, Tour de Langkawi 2019
Bevilacqua, vince al Tour de Langkawi 2019

Bevilacqua e il treno

Simone Bevilacqua arriva invece dalla Vini Zabù, ha alle spalle quattro anni di professionismo, una vittoria al Tour de Langkawi e la partecipazione al Giro del 2020.

«Lo seguivo quando era junior – ricorda Zanatta – e ha già un motore rodato. Al primo ritiro ha stupito i preparatori per i test e le qualità di recupero. Gli piace la crono e può essere inserito bene nel treno di un velocista. Lui come gli altri di cui abbiamo parlato hanno gli stimoli per fare bene sui terreni più congeniali. Abbiamo guardato nel loro potenziale, cercando di tirare fuori le loro qualità».

Fancellu si è lasciato alle spalle i problemi del 2021 e riparte con grandi motivazioni
Fancellu si è lasciato alle spalle i problemi del 2021

Il Fancellu ritrovato

Tra i nuovi ci piace inserire anche Fancellu, che c’era già, ma si è lasciato indietro i problemi e potrebbe aver voltato pagina e ripreso per bene.

«Alessandro si sta allenando nel modo giusto – spiega Zanatta, con il quale avevamo già parlato del giovanissimo scalatore lombardosembra che il 2021 sia alle spalle. A casa ha lavorato bene e sembra ben più disteso di prima. Spero che la stagione passata e l’incidente che ha avuto gli abbiano dato la consapevolezza di poter lottare. Lui è uno di quelli che ha pagato aspettative troppo alte, che lo hanno affossato. Sta lavorando e ha un programma più soft in cui speriamo possa ritrovare stimoli e voglia. Con ragazzi così giovani serve pazienza. In certi casi si deve lavorare e scoprire i margini di alcuni che hanno 25-26 anni, figurarsi cosa si può capire quando ne hanno 19-20».