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Team Corratec, tanti acquisti per il salto di qualità

20.11.2023
5 min
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Tempo di restyling per il Team Corratec, che non solo ha effettuato finora una campagna acquisti molto profonda, ma sta trasformando la sua stessa intelaiatura. Se prima parlavamo infatti di una squadra giovane, tesa a far maturare nuovi elementi nel mondo professionistico, oggi ci troviamo di fronte a un team che nel ciclomercato ha preso corridori pieni d’esperienza e pronti a portare risultati di vertice, dei quali il team ha forte bisogno.

Francesco Frassi, direttore sportivo del team, chiarisce subito come siamo di fronte a un “work in progress”: «La campagna acquisti è in pieno svolgimento – spiega – abbiamo già 15 nomi, ma dobbiamo arrivare almeno a 20-21 per poter svolgere un calendario ricco, con almeno due team impegnati in contemporanea. Quest’anno è stato discreto, ma dobbiamo fare un salto di qualità, per cui abbiamo fatto una campagna mirata sui punti Uci, cercando uomini d’esperienza che vogliono rilanciarsi e con noi potranno farlo. C’è tanta carne che bolle in pentola, ma partiamo da chi ha già dato la sua disponibilità a venire da noi…».

Sbaragli e il diesse Frassi: foto di inizio rapporto: si parla in dialetto toscano (foto Team Corratec)
Sbaragli e il diesse Frassi: foto di inizio rapporto: si parla in dialetto toscano (foto Team Corratec)
Iniziamo allora da Kristian Sbaragli

E’ un corridore che vanta una lunga carriera fra professional e WorldTour, sempre all’estero. Ha avuto pochi spazi, ma quando ha potuto esprimersi appieno, ha fatto vedere che ha stoffa anche come corridore di vertice, vedi il terzo posto agli ultimi campionati italiani. Da noi potrà avere più possibilità per emergere potendo al contempo trasmettere la sua esperienza ai più giovani.

Con Bonifazio e Mareczko avete rafforzato molto il vostro parco veloce.

Niccolò forse non ha mantenuto le attese che venivano riposte su di lui da giovanissimo, ma le sue capacità sono indiscutibili, la vittoria di tappa al Giro di Sicilia lo dimostra. Da lui ci aspettiamo molto come anche da Mareczko, che conosco benissimo da quando l’ho avuto in forza alla Vini Zabù. E’ uno che garantisce molti punti, ma che per me può anche puntare spesso al bersaglio grosso.

Bonifazio torna in un team italiano dopo un lungo girovagare all’estero
Bonifazio torna in un team italiano dopo un lungo girovagare all’estero
Non c’è pericolo che i due si sovrappongano?

No, perché hanno caratteristiche molto diverse, per questo interpretano bene proprio il principio di cui sopra, avere due squadre egualmente competitive. Ognuno avrà le sue occasioni, ma non ci sono solamente loro. Abbiamo preso ad esempio il britannico Stewart che viene dalla pista dove è argento iridato nella madison, ma in Italia ha già colto il 2° posto alla Per Sempre Alfredo e il 3° al GP Industria e Commercio. Un nuovo acquisto per certi versi è anche l’ucraino Ponomar, ancora 21enne, arrivato da noi a metà stagione. Deve solamente maturare con calma, andrà molto lontano.

L’età media del team è aumentata di conseguenza…

Certo, ma se consideriamo che quest’anno il più “vecchio” era Valerio Conti con 30 anni, si capisce bene che fosse un team molto giovane, che anzi aveva bisogno di un’iniezione di esperienza proprio pensando ai ragazzi presenti. E’ chiaro che con corridori come quelli arrivati aumentano le ambizioni, abbiamo ora 5 corridori che in carriera hanno vinto gare del WorldTour e non è poco, prima c’era solo Conti. Questo servirà anche per cambiare completamente approccio alle corse: farci vedere non basta più, bisogna portare a casa sempre qualcosa.

Per Valerio Conti un’annata segnata dalla sfortuna, ma i segnali di fine 2023 sono incoraggianti
Per Valerio Conti un’annata segnata dalla sfortuna, ma i segnali di fine 2023 sono incoraggianti
C’è ancora tanto da fare però, come sottolineavi.

Sui media la notizia è già stata data e quindi ammetto che contatti ci sono per portare Pozzovivo al Team Corratec. Nonostante l’età, è un elemento che ci può garantire una certa presenza anche in un grande Giro. Oltretutto è professionista come pochi, è sempre davanti, con lui potremmo anche ambire a un posto nella top 10 del Giro d’Italia, ma soprattutto con lui e Conti avremmo due elementi in grado di ben figurare in ogni corsa a tappe. Poi stiamo puntando a un corridore straniero di grosso nome, a quel punto avremmo una squadra realmente competitiva. Ma c’è un altro aspetto che va considerato.

Quale?

Molti corridori vogliono venire da noi perché dicono che alla Corratec si trova l’aspetto bello delle formazioni professional. C’è una forte considerazione per il fattore umano, resta un po’ l’ambiente di famiglia. Anche per questo è importante non arrivare ai livelli delle WorldTour con 30-32 corridori, noi vogliamo seguire tutti allo stesso modo, senza dispersioni.

Il giovane Quartucci (a destra) avrà modo di crescere ulteriormente, con gli altri ragazzi presi lo scorso anno
Il giovane Quartucci avrà modo di crescere ulteriormente, con gli altri ragazzi presi lo scorso anno
Tanti acquisti di nome, ma non vi siete mossi molto fra le categorie inferiori.

Lo avevamo fatto lo scorso anno, abbiamo portato da noi molti ragazzi e non si deve dimenticare che quando prendi un neopro’ devi garantire un biennale. Sapevamo quindi di portarli fra noi con anche il 2024 da considerare. Ora avranno la possibilità di crescere ancora, come ad esempio Lorenzo Quartucci che è un corridore sul quale credo molto.

Quali sono le vostre ambizioni?

Quest’anno abbiamo chiuso al 34° posto nel ranking, dovevamo essere fra i primi 50 e quindi abbiamo centrato l’obiettivo, il tutto senza poter contare sui numeri di Conti a causa della sua sfortunata stagione. Nel 2024 dobbiamo essere tra le prime 40 squadre per avere gli inviti, nel 2025 fra le prime 30, quindi dobbiamo aumentare la portata dei risultati ottenuti. Il mio obiettivo comunque va oltre ed è portare il Team Corratec fra le prime 5 professional al mondo.

Come Sbaragli, anche Mareczko viene dalla Alpecin e cerca un numero maggiore di successi
Come Sbaragli, anche Mareczko viene dalla Alpecin e cerca un numero maggiore di successi
Nello staff è confermata la presenza di Fabiana Luperini come diesse, com’è stato il suo primo anno?

Fabiana si è perfettamente integrata e i ragazzi le hanno mostrato il giusto rispetto, per lei e per il suo ruolo. Fabiana è esattamente come quando correva, tanto gentile quanto determinata sul lavoro, che non si lascia sfuggire nulla, quasi infaticabile. E’ un valore aggiunto. Ma non va dimenticato Parsani che pur essendo il manager spesso è alla guida dell’ammiraglia e segue le corse in maniera diretta, poi Marco Zamparella come altro diesse e vedremo se ci sarà possibilità, budget permettendo, di aggiungere un altro nome.