Frassi: «La Corratec? Più velocisti che scalatori»

09.11.2022
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Il Team Corratec sarà una nuova squadra professional. Ad oggi l’Italia ne conta quattro, ma sappiamo i nuvoloni neri (nerissimi) che purtroppo pendono sulla Drone Hopper-Androni. Se con Serge Parsani qualche giorno fa si è parlato del progetto, con Francesco Frassi ci si addentra più su discorsi tecnici e relativi agli atleti.

Il direttore sportivo toscano ha un forte entusiasmo per questa sfida. Sfida che lo vedrà con un ruolo importante, che si è guadagnato in questo anno di continental. Ha organizzato trasferte, seguito corse, fatto da consulente psicologico per gli atleti… Insomma, ha fatto ciò che impongono i mezzi limitati di una continental che però già pensava in grande.

Francesco Frassi al centro con i suoi ragazzi (foto Instagram)
Francesco Frassi al centro con i suoi ragazzi (foto Instagram)

E professional sia

«Finalmente – racconta Frassi – ci siamo. Si diventa professional. L’idea di fare la professional c’è sempre stata, ma lo scorso anno arrivammo troppo tardi e l’Uci non accolse la nostra richiesta. Poi siamo andati avanti con la stagione e solo a giugno abbiamo ripreso a parlarne, ma è da ottobre che l’argomento è diventato più concreto».

La lista degli atleti non è ancora del tutto nota, ma Frassi parla di 20 atleti. «Ogni giorno – dice Frassi – continuano ad arrivarci richieste. Rispondo a tutti, perché mi sembra giusto ed educato, ma la squadra è fatta. Oltre ai ragazzi che restano, Stojnic, Amella e Gandin, ci sarà Valerio Conti».

Valerio Conti nel 2019 prese la maglia rosa. Momento che gli regalò grande visibilità. Il laziale è pronto al riscatto
Valerio Conti nel 2019 prese la maglia rosa. Momento che gli regalò grande visibilità. Il laziale è pronto al riscatto

L’arrivo di Conti

Valerio Conti è stato annunciato qualche giorno fa. Al momento è la stella della Corratec. E l’idea è anche quella di dargli un certo spazio.

«Ho parlato con Valerio – racconta Frassi – e credo che per lui questa sia un’ottima occasione, mentre per noi è il corridore ideale. Ha avuto due stagioni complicate dal punto di vista fisico, se riuscirà a riprendersi potrà fare molto bene. E’ un profilo ideale per il nostro calendario: sa attaccare, tiene in salita, se si arriva vince. 

«Mi sono piaciute la sua voglia di fare e la sua umiltà. Un corridore che viene da tanti anni di WorldTour sa come vanno certe cose e qui può tornare ad avere lo spazio per tornare ad essere un vincente qual è».

Un velocista proveniente dalla Giotti Victoria… tutti gli indizi portano a Nicolas Dalla Valle
Un velocista proveniente dalla Giotti Victoria… tutti gli indizi portano a Nicolas Dalla Valle

Il gruppo dei velocisti

Ma non solo Conti. Frassi non può fare i nomi, ma dice che il team si è orientato anche su altri profili. Tra questi spiccano i velocisti. Anche se Parsani ha detto che non potranno garantirgli un treno tutto per loro, è comunque fondamentale avere una (o più) ruote veloci in squadra.

«Oggi – dice Frassi – i velocisti servono, tanto più per le corse che dobbiamo fare noi. Ne abbiamo preso uno (in uscita dalla Giotti Victoria-Savini Due, ndr) che è passato pro’ con le stigmate del campioncino. Il problema è che è passato con l’arrivo Covid. E il biennio 2020-2021 credo non sia valido per giudicare un corridore. Quest’anno che è stato più lineare, è tornato vincere.

«Oltre alle ruote veloci si cerca un passista-cronoman. Serve un corridore che sappia andare in fuga, in quella buona. Che sappia prendere aria. Questo servirà anche per aiutare i velocisti».

Stefano Gandin ha vinto una tappa al Sibiu Tour. Il classe 1996 sarà presente anche nella stagione 2023 (foto Focus Photo Agency)
Stefano Gandin ha vinto una tappa al Sibiu Tour. Il classe 1996 sarà presente anche nella stagione 2023 (foto Focus Photo Agency)

Scalatori addio

Frassi fa poi un discorso interessante che spiega come la rosa della Corratec sia stata strutturata anche in virtù del calendario che si affronterà nel corso della stagione. E anche per questo a farne maggiormente le spese sono gli scalatori.

Premesso che su carta la Corratec potrebbe anche essere invitata al Giro d’Italia, nel concreto ciò è molto difficile che accada al primo anno nella categoria professional. Pertanto una squadra che partecipa a corse di un giorno o brevi corse a tappe, in cui difficilmente ci sono grandi salite (Tour of the Alps escluso), ha meno bisogno di una figura come lo scalatore, che magari può curare la classifica.

Meglio cercare vittorie di tappa, fare punti in questo modo, crescere passo dopo passo. Meglio avere corridori che tutti insieme possono fare “blocco”, piuttosto che uno scalatore che magari richiederebbe anche un certo aiuto e può aiutare poco.

«La figura dello scalatore puro è quella che al momento non abbiamo in rosa – riprende Frassi – poi chiaramente c’è gente che tiene in salita. Lo stesso Conti se sta bene su certe scalate può dire la sua. Ma viste le nostre corse meglio avere più di un velocista.

«Il sogno del Giro… è un sogno, però già avere dei buoni corridori che sanno stare nelle fughe che contano magari in una Sanremo, o in una Tirreno-Adriatico è importante per noi. E per questo dobbiamo attrezzarci». 

In Corratec cresce anche lo staff. Marco Zamparella, che ha preso la licenza Uci, sarà uno dei diesse. In tutto dovrebbero essere 4
In Corratec cresce anche lo staff. Marco Zamparella, che ha preso la licenza Uci, sarà uno dei diesse. In tutto dovrebbero essere 4

Doppia attività

«L’idea è di fare la doppia attività. E di farla anche all’estero. Anche perché per Corratec, che vende bici in tutto il mondo, è importante. Abbiamo 20 corridori e bisogna farli ruotare e gareggiare il più possibile. Anche per questo vogliamo iniziare presto». 

«Faremo qualche miniraduno per conoscerci ma credo che il miglior modo di fare gruppo sia andare alle corse. Meglio ancora le lunghe trasferte, come la Vuelta al Tachira o la Vuelta San Juan. Si sta molto tempo insieme, le difficoltà e lo stress del viaggio mettono in risalto i caratteri… si fa gruppo».