Segaert divisi: Loic al Bahrain, Alec resta in Belgio

01.12.2023
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Si dividono in modo forse inatteso le strade dei fratelli Segaert (in apertura nell’immagine Photo News/GVA) e la cosa è a suo modo sorprendente. Julien Pinot ad esempio sarebbe stato ben contento, a un certo punto della sua carriera, di cercare stimoli nuovi in una squadra diversa dalla Groupama-FDJ. Invece Thibaut non ha mai voluto lasciare Madiot: il fratello ne ha preso atto ed è rimasto al suo fianco.

La cosa non si è ripetuta invece con Loic e Alec Segaert, i due fratelli nati e cresciuti nella fiamminga Roselare. Il primo, il più grande, è l’allenatore. Il secondo, cinque anni di meno, è una giovane promessa del ciclismo belga, con due anni ancora di contratto alla Lotto-Dstny.

Loic Segaert, ha allenato suo fratello nelle categorie giovanili e lo ha poi seguito alla Lotto-Dstny
Loic Segaert, ha allenato suo fratello nelle categorie giovanili e lo ha poi seguito alla Lotto-Dstny

Una corte serrata

Forse Loic ha pensato che altrove avrà maggior considerazione e possibilità. Perciò a 25 anni, ha accettato l’offerta del Team Bahrain Victorious. La notizia ha colto di sorpresa tutti coloro che pensavano all’inscindibilità della coppia, invece Loic è parso estremamente lucido.

«Forse è stata una sorpresa per il mondo esterno – ha ammesso – ma certamente non per me. Sapevo già da qualche mese che sarebbe successo, i contatti con la nuova squadra risalgono a molto tempo fa. Il team manager Miholjevic mi ha parlato per la prima volta quasi due anni fa. Siamo sempre rimasti in contatto e negli ultimi mesi il loro interesse si è fatto concreto. Anche altre squadre mi hanno contattato, ma il Bahrain si è fatto avanti con una proposta concreta, che ho accettato».

Loic Segaert sarà l’allenatore di Alberto Bruttomesso e di altri due atleti del “devo” team
Loic Segaert sarà l’allenatore di Alberto Bruttomesso e di altri due atleti del “devo” team

Coach di Bruttomesso

Nel team, che lo scorso anno ha perso Paolo Artuso, ma può contare su allenatori come Andrea Fusaz, Michele Bartoli, Tim Kennaugh e Aritz Arberas, il ruolo di Segaert è stato già discusso e definito. Gli sono stati affidati infatti corridori come Kamil Gradek (33 anni), Johan Price-Pjetersen (24), Ahmed Madan (23) e il giovane Alberto Bruttomesso (20).

«Aiuterò anche due corridori del team development – ha spiegato Segaert – in modo che possano integrarsi senza problemi nella WorldTour quando passeranno nel 2025. Sarò quindi il loro allenatore sin da adesso. In questo modo sapremo già cosa aspettarci gli uni dagli altri. Price-Pjetersen è un cronoman, quindi con lui posso continuare quello che stavo già facendo con Alec. Gradek è un gregario, devo prepararlo per le gare in cui dovrà lavorare. Bruttomesso lo allenerò nel modo più graduale possibile, affinché si unisca agevolmente al team WorldTour».

Loic Segaert, classe 1998, ha corso fino agli U23, poi si è laureato ed è diventato allenatore
Loic Segaert, classe 1998, ha corso fino agli U23, poi si è laureato ed è diventato allenatore

Fra poco il ritiro

Finora si è svolto tutto su piattaforme online e al telefono, la parte più… viva del suo lavoro inizierà a partire dal 6 dicembre nel ritiro di Altea, con il primo contatto con la squadra e i suoi atleti.

«Finalmente – ha sorriso Loic Segaert – incontrerò la maggior parte dei corridori per la prima volta. Anche se sto già lavorando duro per conoscere la squadra il più velocemente possibile, le strutture, l’organizzazione… Ho fatto tante telefonate in queste settimane e mi sono anche impegnato ad analizzare i corridori. Cosa potrebbero fare di meglio? Come possiamo migliorare le loro prestazioni nelle prove a cronometro? Quel genere di cose. Come allenatore parlo molto con i miei corridori, per individuare con loro gli obiettivi più realistici. I risultati non sono strettamente collegati a questo lavoro, l’obiettivo è semplicemente aiutarli a sviluppare il loro massimo potenziale».

Voglia di crescere

Fin qui tutto nei binari di una nuova collaborazione, ma come si viene a patti col fatto di aver lasciato suo fratello in Belgio? Loic, che ha corso sino al primo anno da U23 e quindi magari sa che cambiare squadra fa parte del gioco, non se ne cruccia troppo. Anzi, vede nel cambiamento un passo in avanti anche per Alec. I due insieme hanno centrato per due volte l’argento al mondiale crono U23 (l’ultimo lo scorso agosto dietro Milesi), due titoli europei ugualmente contro il tempo e anche due secondi posti agli ultimi campionati nazionali del Belgio: dietro Evenepoel nella prova in linea, dietro Van Aert nella crono.

«Certamente è un peccato che io e Alec non possiamo più lavorare insieme – ha spiegato Loic – ma questa è un’opportunità per entrambi. Proprio come me, Alec ora dovrà fare un passo fuori dalla sua comfort zone, iniziando a lavorare con Sander Cordeel. In questi anni sono stato anche il tramite fra lui e i meccanici per la messa a punto della bici da crono, ora dovrà farlo più spesso da solo, ma questo lo renderà più consapevole degli aspetti tecnici. Neppure per me sarà facile. Passo in una squadra internazionale, dove non si parlerà fiammingo, ma praticamente solo l’inglese. Avevo da tempo voglia di superare i miei limiti e di motivarmi ancora di più. Per questo ho accettato la nuova sfida».

Il ritiro di Altea bussa alle porte. L’Hotel Cap Negret vedrà a breve l’arrivo di atleti e tecnici del Team Bahrain Victorious e fra questi ci sarà Loic Segaert. Di sicuro verrà presto travolto nel vortice delle mille cose da fare, ma chissà che nei ragionamenti di Miholjevic non faccia già capolino la possibilità di riformare la coppia dei fratelli. Nel 2026 anche Alec sarà libero dal contratto con la Lotto e avrà ancora 23 anni.