Loic Segaert, il fratello-allenatore che fa andare forte Alec

03.10.2022
5 min
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«L’Italia è un posto in cui siamo stati spesso in vacanza e che ora Alec sta scoprendo in bicicletta. Credo che gli piaccia molto tornare ogni volta. Il vostro Paese è pieno di bei ricordi per lui». Ce lo dice Loic Segaert, fratello maggiore ed allenatore di Alec, fresca medaglia d’argento mondiale a cronometro tra gli U23.

E come dargli torto. Il 19enne belga della Lotto-Soudal ha vinto tre corse da noi nell’arco di un anno e mezzo scarso da quasi sconosciuto. A maggio 2021 da junior ha conquistato il Memorial Cinerari a Stradella, poi a settembre a Trento il titolo europeo a cronometro (riconfermato poi quest’anno nella categoria superiore in Portogallo). E ieri a Oggiono ha trionfato nel Piccolo Lombardia battendo in una volata ristretta il campione del mondo Fedorov ed il francese Labrosse dopo essere rientrato da solo sulla coppia di testa a 10 chilometri dalla fine con una straordinaria azione di forza.

Il trionfo di Alec Segaert al Piccolo Lombardia battendo l’iridato U23 Fedorov (foto Pudepiece)
Il trionfo di Alec Segaert al Piccolo Lombardia battendo l’iridato U23 Fedorov (foto Pudepiece)

Vicino ad Alec c’è sempre Loic, più grande di cinque anni e con un passato da corridore fino al primo anno da U23. Sceso dalla bici ha preferito approfondire gli studi, laurearsi e diventare preparatore atletico. Una decisione azzeccata alla luce dell’ingaggio della futura Lotto-Dstny. A partire da gennaio 2023 Segaert senior entrerà nello staff della formazione belga in qualità di coordinatore delle prestazioni, insieme ad altre tre figure che collaboreranno con lui.

«Siamo molto soddisfatti di questi rinforzi – ha spiegato Maxime Monfort, ex pro’ ed ora responsabile del reparto prestazioni – tutti e quattro sono specialisti giovani ed entusiasti. Esperti nei loro settori e consapevoli delle tecniche più recenti. Tutti e quattro manterranno uno stretto rapporto con i nostri corridori. Siamo fiduciosi di poter crescere insieme a loro a un livello superiore». Abbiamo quindi voluto sentire Loic per capire come sarà il suo lavoro, tenendo conto della sua ancora giovane età per quel tipo di ruolo.

Alec e papà Frank insieme a mamma, fidanzata, amici ed Alec durante la lunga trasferta in Australia per il mondiale (foto facebook)
Alec e papà Frank insieme a mamma, fidanzata e amici durante la lunga trasferta in Australia per il mondiale (foto facebook)
Partiamo da Alec. Quanto è cresciuto da quando lo abbiamo imparato a conoscere?

A maggio dell’anno scorso era un ragazzo giovane, ancora in fase di esplorazione. Ora ha acquisito molta esperienza, a partire dal suo primo viaggio in solitaria alle gare con il Team Ballerini. Fisicamente ha potuto fare un passo avanti ogni anno e quindi anche le sue prestazioni sono state in crescita.

Lui va forte a crono ma ha fatto secondo in una tappa di montagna al Tour de l’Avenir e ieri ha vinto il Piccolo Lombardia allo sprint. Che tipo di corridore può diventare?

Penso che sia un ragazzo per le classiche fiamminghe e anche per le brevi corse a tappe in cui la cronometro sia importante per la classifica generale. Nei grandi giri potrebbe essere un cacciatore di tappe che non sono adatte a scalatori o a velocisti puri. Se in futuro sarà in grado di competere per la vittoria in gare come la Liegi-Bastogne-Liegi o il Lombardia è difficile dirlo. Il livello è molto alto e c’è ancora una grande differenza nelle prestazioni in salita rispetto al livello U23.

Dal 2023 la nuova denominazione sarà Lotto-Dstny e correrà con lo status di professional team
Dal 2023 la nuova denominazione sarà Lotto-Dstny e correrà con lo status di professional team
Quale saranno i tuoi compiti con la nuova squadra?

Preparerò le prove a cronometro per tutti i corridori della Lotto Dstny, analizzando il percorso, preparando un piano di allenamento e allenandoli dall’ammiraglia. Insieme a Kurt Van de Wouwer sarò responsabile delle prestazioni della squadra U23. La mia parte si occuperà principalmente dell’allenamento dei corridori e dell’analisi dei dati. La parte del mio lavoro che riguarda le cronometro consisterà nell’andare con i corridori nella galleria del vento per pensare e testare come migliorare la loro aerodinamica. Infine assisterò il direttore sportivo durante le gare del team pro’ e allenerò i corridori dall’auto.

Che obiettivi ti sei posto?

Penso che il tipo di lavoro che svolgerò sia davvero quello che sognavo. Ho sempre voluto lavorare sulle prestazioni di una grande squadra e portare i corridori a un livello superiore in tutti gli aspetti. Alla Lotto Dstny ho la grande opportunità di mettermi alla prova e di scoprire le prestazioni del ciclismo professionistico.

I tre fratelli Segaert. In mezzo a Loic ed Alec c’è il tredicenne Luca, nato il giorno in cui Di Luca ha vinto il Giro e chiamato così in suo onore (foto facebook)
I tre fratelli Segaert. In mezzo a Loic ed Alec c’è il tredicenne Luca, nato il giorno in cui Di Luca ha vinto il Giro e chiamato così in suo onore (foto facebook)
Vorresti diventare anche diesse?

Non ho l’ambizione di diventare un direttore sportivo e preferisco mantenere un posto nello staff della squadra.

Ti piacerebbe seguire qualche corridore in particolare di quelli che avrai?

No, devo essere onesto. Per ogni corridore sono motivato ad ottenere il meglio da lui. O da lei, visto che seguirò anche il team femminile.

Il fatto che la Lotto-Dstny abbia perso lo status di WT può cambiare qualcosa nel tuo lavoro?

Non credo che cambi nulla. Avremo comunque un calendario da WT. Anzi, per la prossima stagione credo che sarà un vantaggio non avere l’obbligo, ma solo il diritto di partecipare alle varie gare.