Rivoluzione Bardiani. Rossato già freme

15.12.2020
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La Bardiani CFS è stata una della squadre più attive sul mercato. Bruno e Roberto Reverberi, hanno quasi rivoluzionato questo team. Tanti nuovi acquisti e due ingaggi di peso: Giovanni Visconti ed Enrico Battaglin. 

Uno dei direttori sportivi di questa squadra, forse la più italiane di tutte, Mirko Rossato ci apre le porte e ci fa capire come lavorano in vista della prossima stagione. Il tecnico è gasato e motivato. E le sue aspettative sono più che giustificate.

Mirko Rossato, Moreno Nicoletti
Mirko Rossato è tornato alla Bardiani quest’anno
Mirko Rossato, Moreno Nicoletti
Mirko Rossato è tornato alla Bardiani quest’anno

Tre gruppi

Anche in virtù della situazione imposta dal covid, la squadra è stata divisa per gruppi di lavoro, visto che anche lo staff è numeroso.

«Il ciclismo di oggi ci impone di avere 20 corridori, noi ne abbiamo 22 – spiega Rossato – tuttavia non abbiamo certezze sulle corse. Pertanto, stabiliti i primi inviti abbiamo stilato un primo programma. Abbiamo diviso i ragazzi in tre gruppi. Uno che andrà alla Vuelta al Tachira, uno che andrà al San Juan e un terzo che farà un ritiro in Spagna, dal 20 gennaio al 3 febbraio.

«Il ritiro sarà in Spagna a Benindorm e si concluderà con una nuova gara, l’ex Gp Puig. Faranno parte di questo gruppo Battaglin, Visconti, Gaburro, Garosio, Marengo, Zana, Mazzucco, Tonelli, Fiorelli e il giovanissimo Trainini. Abbiamo già un programma di lavoro e sarà vecchio stampo. Simuleremo gare, cercheremo d’impostare un “treno” per “Battaglia”, faremo doppia fila… E’ importante tornare a fare queste cose, perché l’anno scorso ognuno aveva il suo programma e tutti facevano il proprio lavoro. Risultato: non sapevamo davvero come stessero i ragazzi e non si è fatto un lavoro di gruppo. Anche quest’anno i ragazzi hanno i loro preparatori, con i quali siamo in contatto, ma nei giorni del ritiro decidiamo noi. Lì niente specifici, ma lavoro di gruppo».

Giovanni Visconti alle visite mediche di rito
Giovanni Visconti alle visite mediche di rito

Esperienza e gioventù

«I ragazzi sono stati divisi anche in base alle conoscenze da parte degli altri ds. Io e Roberto saremo in Spagna, Luca Amoriello e Alessandro Donati saranno in Sud America, è giusto che anche loro conoscano i ragazzi. Il “gruppo spagnolo” è quello più esperto, ma ci sono buoni corridori anche negli altri due. Rivera, Zaccanti e Zanoncello per esempio saranno al Tachira. Rivera abita non lontano da lì e per Zanoncello essendoci tappe non lunghe può essere buono per iniziare.

«Un esperto come Maestri sarà in Argentina. Così come Carboni e Covili: per loro due abbiamo pensato di cambiare un po’ i soliti programmi, fare nuove esperienze. Covili, poi, al Giro è finito subito fuori tempo massimo ed è tanto che non corre».

Squadra competitiva

Con tanti nuovi corridori, nuova lena, uno scalatore (Rivera) che promette grossi numeri, è lecito sognare la partecipazione al Giro. Di certo il livello medio è alto.

«Vero, abbiamo una squadra competitiva che ci consente di fare la doppia attività ad alto livello. Abbiamo visto che gareggiare nel WorldTour è complicato e ormai anche la gente, gli organizzatori, Rcs non vogliono più solo “chi va in fuga”. Sì, bello il discorso dei giovani, ma non basta. Si vuole anche un po’ di risultato, quindi il mix di giovani e gente esperta può essere una buona soluzione. Visconti, Battaglin, Gaburro, Garosio… sono utili per il Mazzucco della situazione e per portare a casa qualcosa».

Enrico Battaglin torna alla Bardiani dopo 6 anni
Enrico Battaglin torna alla Bardiani dopo 6 anni

I due leader

Battaglin è un ritorno e viene dal WT. Visconti… non ha bisogno di presentazioni. Entrambi sono i fari della Bardiani CSF.

«Visconti si vede già che è un leader, per come si propone, per come parla.. Nonostante l’età ha voglia di vincere. Battaglin… è forte! Lo conosco troppo bene sin dai tempi della Zalf. Con lui abbiamo vinto tappe al Giro in Bardiani. L’anno scorso andava davvero forte, me lo hanno confermato anche dalla Bahrain McLaren, ma lì doveva tirare per altri. Qui da noi andrà a nozze. Negli arrivi di gruppi da 20 a 50 corridori lui c’è e può vincere quel tipo di sprint».

Alla fine “Visco” e “Battaglia” sono simili: si pesteranno i piedi?

«Ma nooo… ci mancherebbe che in una squadra come la nostra si pestino i piedi. Non parliamo mica di Froome e Bernal, ci sono spazio e corse per tutti. Poi Enrico è più veloce, Giovanni più attaccante. 

Thomas Trainini viene dalla Colpack
Thomas Trainini viene dalla Colpack

Capitolo velocisti

Spesso Rossato ha lavorato con velocisti: chi saranno le ruote veloci della Bardiani?

«Zanoncello e Leonardi sono i nostri sprinter. Il primo lo conosco poco. So che da dilettante era molto forte, cercheremo di fargli fare corse più facili. E lo stesso vale per Leonardi, anche se lui è meno puro come sprinter, non è di quelli che si staccano sul cavalcavia.

«Poi c’è Trainini, 18 anni. Lo portiamo in Spagna con gli esperti non per caso. Non gli chiediamo niente. L’obiettivo è fargli fare gare più facili, magari in giro per il mondo. Penso al Taiwan della situazione. Quando a fine anno avrà fatto le sue 35-40 giornate di corsa va bene. Fisicamente è messo bene. Un nuovo Almeida? No, come Joao ne nascono pochi. Thomas è più velocista. Almeida andava forte sul passo, a crono, in salita».