In qualche modo, il Giro d’Italia continua a tenere banco. Un fattore che è emerso in questa edizione della corsa rosa è stato quello relativo alla questione dei punti. I famosi punti UCI che determinano la permanenza nel WorldTour, ma anche la possibilità di accedere alle wildcard 2026, restando quindi nei primi trenta del ranking mondiale.
La squadra che ha ottenuto più punti è stata, come spesso accade, la UAE Emirates, nonostante il Giro sia andato alla Visma-Lease a Bike. E infatti la squadra della maglia rosa, nel finale, ha accorciato moltissimo le distanze rispetto a quella di Del Toro.
Del Toro maglia rosa dei punti
La vittoria del Giro d’Italia, infatti, apporta ben 1.100 punti. Al secondo ne vanno 885, al terzo 750. Questo però non è bastato a Simon Yates per essere maglia rosa anche nei punteggi UCI. Grazie alla vittoria di tappa, ai giorni in maglia rosa e allla piazza d’onore a Roma, il primo è stato Isaac Del Toro. Per il messicano: 1.992 punti, contro i 1.457 dell’inglese. Terzo è Richard Carapaz (1.425 punti) e quarto Mads Pedersen (1.280). Loro sono gli unici quattro atleti ad aver superato quota mille.
In questa particolare graduatoria, il miglior italiano è stato Damiano Caruso con 800 punti, seguito da Giulio Pellizzari con 620. Chiaramente, essendo un grande Giro, la classifica finale conta moltissimo. E sia Pellizzari che Caruso si sono comportati bene. Questo spiega perché Pedersen, nonostante abbia vinto più tappe di tutti tra i nomi citati sin qui, sia “solo” quarto.
Lidl-Trek sul podio
Ma veniamo all’analisi della classifica a squadre per punti UCI di questo Giro d’Italia. Una classifica che, anche se non prevede una premiazione ufficiale, è molto ambita dai team. Se si tolgono le primissime squadre del ranking, anche le formazioni WorldTour vi prestano grande attenzione.
La classifica UCI oggi è davvero importante e quando si vedono due corridori dello stesso team disputare una volata, non bisogna pensare che siano sempre errori tattici. E’ il caso, per esempio, della VF Group-Bardiani alla terza tappa, quando Marcellusi e Fiorelli fecero entrambi lo sprint. E’ chiaro che, contro gente del calibro di Pedersen, sapevano che avrebbero perso al 99 per cento. Tanto valeva ottimizzare il bottino.
E questo, sia chiaro, non è qualcosa che si è visto fare solo dai ragazzi di Reverberi, e non solo al Giro. In tanti lo fanno ormai. Pensate che Sedun, uno dei dirigenti della XDS-Astana, a Viareggio ci disse come finalmente potevano rifiatare un po’ e permettersi di iniziare a puntare a qualche vittoria, ora che la situazione del team era migliorata.
«A lungo – ha rivelato Sedun – ho dovuto dire ai miei che sarebbe stato meglio fare terzo, quinto e settimo, piuttosto che lottare per la vittoria. Non è bello, è vero, ma così facendo ci siamo ripresi».
SQUADRA | NAZIONE | PUNTI |
1. UAE Team Emirates – XRG | Emirati Arabi Uniti | 3.264 |
2. Visma – Lease a Bike | Olanda | 3.098 |
3. Lidl – Trek | Stati Uniti | 2.135 |
4. EF Education – EasyPos | Stati Uniti | 1.695 |
5. Bahrain – Victorious | Bahrain | 1.429 |
6. XDS – Astana | Kazakistan | 1.417 |
7. Ineos Grenadiers | Regno Unito | 1.257 |
8. Red Bull – Bora | Germania | 1.192 |
9. Israel – Premier Tech | Israele | 1.090 |
10. Picnic PostNL | Olanda | 1.069 |
11. Movistar Team | Spagna | 992 |
12. Decathlon-Ag2R | Francia | 800 |
13. Tudor Pro Cycling Team | Svizzera | 724 |
14. Soudal Quick-Step | Belgio | 690 |
15. Alpecin – Deceuninck | Belgio | 680 |
16. Jayco AlUla | Australia | 612 |
17. Q36.5 Pro Cycling Team | Svizzera | 577 |
18. Polti VisitMalta | Italia | 412 |
19. VF Group – Bardiani | Italia | 400 |
20. Cofidis | Francia | 325 |
21. Arkéa – B&B Hotels | Francia | 264 |
22. Groupama – FDJ | Francia | 245 |
23. Intermarché – Wanty | Belgio | 190 |
Intermarché maglia nera
Quindi, la classifica UCI a squadre del Giro è andata alla UAE Emirates, seguita dalla Visma-Lease a Bike e dalla Lidl-Trek. Alla squadra di Guercilena va il plauso di essere arrivata così in alto senza un uomo di classifica. Ma hanno vinto sei tappe e la maglia ciclamino, che vale 180 punti, come una vittoria di tappa.
Sempre per questo motivo, al quinto posto si trova proprio la XDS-Astana: nessun uomo tra i primi dieci in generale, ma una vittoria di tappa (con doppietta Scaroni-Fortunato) e la maglia blu portata a casa. Senza contare i tanti piazzamenti.
Scendendo ai piani bassi delle 23 formazioni in corsa, chiude la graduatoria la Intermarché-Wanty con appena 190 punti. Al penultimo posto troviamo la Groupama-FDJ che, al netto delle fughe dei volenterosi Lorenzo Germani ed Enzo Paleni, ha raccolto davvero pochino. Al terzultimo posto c’è l’Arkéa-B&B Hotels sollevata in extremis dal secondo posto di Verre al Sestriere, che è valso 130 punti al team bretone. Senza quello, sarebbe stata ultima. Quello di Verre è stato l’unico piazzamento rilevante.
E a proposito di francesi, al quartultimo posto troviamo un altro team d’Oltralpe: la Cofidis. Possiamo dire che i francesi non sono venuti al Giro con le migliori intenzioni? Giudicate voi…
Il derby italiano
E veniamo alle italiane. Le squadre impegnate al Giro erano solo due: la Polti-Kometa e la VF Group-Bardiani. Due organici simili per qualità, almeno nella formazione schierata nella corsa rosa.
Alla fine hanno concluso rispettivamente al 18° e al 19° posto, con appena 12 punti di differenza: 412 punti per la Polti, 400 per la VF Group. La Polti si è avvalsa del piazzamento di Davide Piganzoli, 14° nella generale, che ha fruttato 90 punti, e soprattutto del secondo posto di Maestri a Cesano Maderno: altri 130 punti.
Più omogenea la distribuzione dei punti in casa VF Group, con Fiorelli, Marcellusi e Magli. E a proposito di Marcellusi: senza il declassamento della terza tappa in Albania, il bottino sarebbe stato più ricco e le posizioni tra i due team si sarebbero invertite.
Ma per valutare bene questa classifica bisogna guardare anche oltre il Giro. E quest’anno, tutto sommato, non è andata male per chi lotta nelle retrovie. Nel caso delle due italiane, hanno rosicchiato punti e posizioni rispetto alla Solution Tech-Vini Fantini, relegandola al 31° posto nella graduatoria annuale per team, nonostante le ottime prestazioni in Asia. Tra l’altro un 31° posto che la porrebbe fuori dal computo delle wildcard 2026.
In chiave WorldTour, invece, la Lotto non è andata fortissimo nei giorni del Giro come in altre occasioni. Quindi, nonostante Cofidis, Jayco-AlUla e PicNic-PostNL non abbiano brillato (anche se poi il team olandese ha vinto una tappa con Van Uden) hanno comunque messo da parte punticini preziosi. Tuttavia con la XDS-Astana in risalita, oggi la Cofidis sarebbe fuori dal WorldTour.