Mozzato: grinta, determinazione ed il primo europeo in azzurro

21.09.2022
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Nella caduta che ha tagliato fuori dal campionato europeo Giacomo Nizzolo era stato coinvolto anche Luca Mozzato. Il corridore della B&B Hotels-KTM però non si è arreso e alla partenza di Monaco di Baviera lui c’era (nella foto di apertura si vedono ancora i segni della caduta in terra francese). Un po’ acciaccato, ma con tanta motivazione e nessuna voglia di rinunciare ad una convocazione più che meritata. Per Mozzato, l’esperienza di Monaco ha rappresentato il momento più importante vissuto in maglia azzurra

«Ho trovato la forza di partire e di mettermi in gioco – racconta – nonostante la caduta, l’ho fatto perché si trattava dell’europeo. Se fosse stata una corsa normale, ci avrei pensato due volte prima di salire in sella. Quella in Germania è stata la corsa di maggior peso rispetto alle altre fatte prima con la nazionale, questo ha decisamente influito nella decisione di correre». 

Mozzato, il secondo da sinistra, alla partenza del Circuite Franco-Belge l’ultima corsa prima dell’europeo (foto Circuite Franco-Belge)
Mozzato, il secondo da sinistra, alla partenza del Circuite Franco-Belge l’ultima corsa prima dell’europeo (foto Circuite Franco-Belge)

Un avvicinamento difficile

La caduta avvenuta al Circuito Franco-Belga quattro giorni prima della gara di Monaco non è stato uno dei migliori avvicinamenti per Mozzato. Il veneto, forte della fiducia riposta in lui da Bennati e del morale alto post Tour de France, ha comunque voluto dare il suo apporto alla spedizione azzurra

«Il percorso al Circuite Franco–Belge – riprende – era caratterizzato da 3-4 strappi in sequenza. A pochi chilometri dal primo, lo stradone scendeva un po’ e le velocità erano elevate per prendere le posizioni migliori. Io rientravo da una foratura e mi trovavo nella seconda metà del gruppo e c’era molta confusione. Il corridore davanti a me si è spostato all’ultimo schivando una buca, non ho fatto in tempo ad evitarla e ci sono entrato in pieno, senza riuscire a controllare la bici. Era una situazione di corsa, tutti volevano stare davanti, si trattava di un momento molto agitato, è andata male, ma non si può mettere in croce l’altro corridore».

Il veneto ha un buono spunto veloce che gli permette di dire la sua anche nelle volate di gruppo
Il veneto ha un buono spunto veloce che gli permette di dire la sua anche nelle volate di gruppo

Il confronto con Bennati

Prima di rinunciare ad un appuntamento così importante un corridore ci pensa più di due volte. Soprattutto se è il debutto in una corsa prestigiosa come il campionato europeo. 

«Subito dopo la corsa – dice – ho sentito Bennati per prendere una decisione, dopo la caduta non ero messo bene, ma mancavano ancora quattro giorni all’europeo. Lui stesso mi ha detto di partire comunque per Monaco e poi avremmo visto come sarei stato giorno dopo giorno.  Sicuramente avevo delle grandi abrasioni, ma per fortuna non ho preso grandi botte. Nel momento in cui mi è esploso il copertone, mi sono reso conto e mi sono preparato all’impatto con l’asfalto. Le ferite mi davano fastidio per fare cose normali, ma non per andare in bici e questo mi ha aiutato a prendere la decisione di correre. Nei tre giorni successivi abbiamo tenuto monitorata la situazione. All’europeo dovevo andare per dare una mano e non per finalizzare, quindi nonostante non fossi al cento per cento ho voluto correre lo stesso. A grandi linee, il mio ruolo in corsa non è cambiato alla luce della caduta, la corsa è stata bloccata fino al finale. I nostri uomini chiave sono usciti verso il finale». 

Una delle sue principali caratteristiche è la capacità di guidare bene la bici sul pavé del Nord
Una delle sue principali caratteristiche è la capacità di guidare bene la bici sul pavé del Nord

Tanta determinazione

Nelle parole di Mozzato, cogliamo tanta determinazione, ma allo stesso tempo anche molto realismo. Luca è un corridore che ha imparato a gestire e raccogliere le occasioni che passano. Quando si corre in una squadra più piccola delle altre bisogna saper fare di necessità virtù. 

«Sicuramente la mia determinazione conta tanto – ci spiega – correre con la B&B Hotels mi dà la possibilità di mettermi in mostra e di giocare le mie carte. Allo stesso modo, però, è normale che né io né i miei compagni possiamo contare su un appoggio come quello delle squadre WorldTour. Dal mio punto di vista questa cosa conta relativamente, alla fine che tu sia in una grande squadra o una piccola la cosa importante è arrivare alle corse determinato e preparato. La determinazione è scontato che sia un elemento fondamentale nello sport, al Tour, per esempio, non puoi perdere nemmeno un momento, tutti gli istanti contano. E’ facile essere determinati e pronti quando si sta bene o quando il percorso è favorevole, la vera sfida è esserlo quando affronti le tappe dure e il tuo unico scopo è portare la bici al traguardo entro il tempo massimo. Sono quelli i momenti che contano davvero, dove la testa conta ancora di più».

Mozzato Belgio 2022
Quest’anno Mozzato ha ottenuto ben 19 Top 10 in 71 giorni di corsa
Mozzato Belgio 2022
Quest’anno Mozzato ha ottenuto ben 19 Top 10 in 71 giorni di corsa

Numerosi piazzamenti

Se guardiamo alla stagione di Mozzato, notiamo la grande moltitudine di piazzamenti. Una bella statistica, anche se non è ancora apparso il numero 1. La strada è lunga ma la volontà non manca, non può mancare. 

«Il mio compito – chiude Mozzato – è destreggiarmi e raccogliere le occasioni che mi si presentano. Non sono un velocista puro, e mi manca anche un qualcosa di resistenza nelle tappe più mosse. Per me anche un piazzamento ha un certo valore. Ovvio che se parlassimo di un corridore abituato a vincere tutti quei piazzamenti non avrebbero lo stesso significato. Uno degli obiettivi che ho è specializzarmi, puntando o sull’esplosività oppure sulla resistenza. Sarà uno degli obiettivi del prossimo anno».