Mozzato, la prima convocazione dopo un Tour di spessore

13.08.2022
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Il grande momento si avvicina, quello degli europei di Monaco e Luca Mozzato avrebbe voluto una vigilia più tranquilla da molti punti di vista. La caduta al Circuit Franco-Belge ha lasciato strascichi fisici, ma ancor più malumore con Giacomo Nizzolo, suo avversario in quest’occasione e suo compagno fra qualche ora. I due si sono spiegati, ma sinceramente sarebbe stato meglio un avvicinamento più soft per una gara già di per sé complicata. Anche perché, dopo l’allenamento di ieri con gli azzurri, Nizzolo è stato costretto ad alzare bandiera bianca, lasciando il posto a Viviani.

Tutto ciò però non ha scalfito la soddisfazione di Mozzato per la sua prima maglia azzurra “da grande”, dopo averla vestita più volte nelle categorie inferiori e anche da pro’, in qualche gara del calendario italiano dov’era possibile presentare anche la squadra nazionale (come nella foto di apertura alla Tre Valli Varesine del 2017). Una convocazione figlia di un Tour de France, il suo primo, vissuto da protagonista, con molti piazzamenti.

«E’ stato un bellissimo viaggio – racconta – anche se davvero duro, era la mia prima esperienza e mi sono portato dietro tante soddisfazioni. E mancata solo la ciliegina sulla torta, ossia un podio di tappa».

Mozzato Tour 2022
Un Tour di valore per Mozzato con 4 presenze in top 10, sfiorata anche nella tappa finale di Parigi
Mozzato Tour 2022
Un Tour di valore per Mozzato con 4 presenze in top 10, sfiorata anche nella tappa finale di Parigi
Era il tuo primo grande Giro?

Sì, la grande incognita era conoscere il mio rendimento nell’arco di tre settimane. Non sapevo come avrei reagito, se avrei tenuto la condizioni, se andavo in crescita o in calo. Devo dire che alla fine le sensazioni sono state positive, ancora nell’ultima tappa degli Champs Elysees ero lì a giocarmi un piazzamento. Ero stanco, ma mai scarico.

In un grande Giro non ci sono solo le tappe per velocisti, quelle dove essere protagonista. Come hai vissuto quelle di montagna, dove era d’obbligo sopravvivere?

Sono sempre stato tranquillo, non ho mai rischiato e questo mi ha dato ottime sensazioni. Anche nelle tappe più dure non ero mai nell’ultimo gruppetto e questo è importante perché ti dà sicurezza. Sai che hai dietro gente e che c’è come una rete di salvataggio alle tue spalle. Oltretutto ciò significa che puoi affrontare l’ultima salita senza dover spingere a tutta, salvi la gamba e puoi salire in tranquillità. Devo dire che alcune ascese me le sono anche godute, soprattutto per la gente intorno.

Mozzato Beghelli
Il vicentino ai maglia azzurra al Trofeo Beghelli. Bennati ce l’ha da tempo sul suo taccuino
Mozzato Beghelli
Il vicentino ai maglia azzurra al Trofeo Beghelli. Bennati ce l’ha da tempo sul suo taccuino
Che ricordi hai delle tue precedenti esperienze azzurre?

Devo dire che da quando ero junior ho sempre ricevuto chiamate, anche se poi l’unica volta che ho gareggiato è stato a Doha, ai mondiali del 2016 quando finii ai piedi del podio. E se ci ripenso mi fa ancora male. Ma questa ha un sapore diverso, è la prima da “adulto”.

Si dice spesso che nel ciclismo, Olimpiadi a parte, il secondo e terzo posto in un mondiale o in un europeo non contano. Le tue parole a proposito di Doha dimostrano il contrario…

Magari può essere trascurabile per un grande campione, ma per chi è giovane o per chi si guadagna la pagnotta ogni giorno, quella medaglia ha un bel sapore, lo posso assicurare proprio per il fatto che non ce l’ho. All’inizio, quel quarto posto fu un brutto colpo, ripensandoci a mente fredda non fu tutto da buttare.

Mozzato Doha 2016
La sfortunata volata mondiale 2016, chiusa al 4° posto quando vinse il danese Egholm
Mozzato Doha 2016
La sfortunata volata mondiale 2016, chiusa al 4° posto quando vinse il danese Egholm
Che cosa rappresenta per te vestire quella maglia domenica a Monaco?

E’ innanzitutto un grande onore perché quando indossi quel simbolo sai che rappresenti la tua Nazione. E’ anche una responsabilità, perché devi svolgere un compito e devi farlo al meglio possibile proprio perché stai rappresentando il tuo Paese. Non bisogna sbagliare nulla.

Considerando le tue caratteristiche, potresti avere un ruolo importante a Monaco, quello del guastafeste in caso di fuga…

Con Bennati dobbiamo ancora parlare, ma non mi dispiacerebbe, considerando che avere un uomo veloce davanti consentirebbe ai miei compagni di lasciare agli altri l’onere dell’inseguimento, d’altronde credo che ormai anche gli altri sappiano che in volata non sono propriamente fermo…

Mozzato Kint 2022
L’ultimo podio di Mozzato, 2° alla Marcel Kint Classic dietro De Lie (BEL)
Mozzato Kint 2022
L’ultimo podio di Mozzato, 2° alla Marcel Kint Classic dietro De Lie (BEL)
Che cosa ti resta di quelle tre settimane di corsa?

Il Tour è qualcosa di unico: me ne sono accorto dopo, vengo riconosciuto molto di più perché tanta gente lo guarda e magari prima non seguiva il ciclismo. Ha una risonanza speciale, in Francia in quei giorni non si parla d’altro.

Che cosa ti aspetta dopo Monaco?

Ci saranno un po’ di impegni in Francia, fino al GP Plouay, poi vedremo se tirare dritto o prendere qualche giorno di stacco per il finale di stagione. Vivo comunque questo periodo con grande tranquillità, anche perché ho ancora tre stagioni di contratto con la B&B Hotels-Ktm e questo mi dà una grande sicurezza.