Ghirmay 2020

Minali, sei pronto a scommettere su Ghirmay?

05.10.2021
5 min
Salva

C’è qualcosa che possiamo sapere in più su Biniam Ghirmay Hailu, vicecampione del mondo degli U23? Forse sì, anche se il suo nome nel ciclismo internazionale è gia un trend topic, ma abbiamo voluto provare a sentire chi lo conosce bene. E che prima della rassegna iridata ha fatto una scommessa con lui sul piazzamento finale.

Riccardo Minali è compagno del 21enne eritreo alla Intermarché Wanty Gobert: da agosto (dopo il passaggio dell’africano nella formazione belga) sono tornati ad essere nella stessa formazione dopo l’esperienza assieme l’anno scorso alla Delko.

«Per me è un fenomeno – dice – veramente. E’ molto veloce, tiene alla grande sulle salite di cinque chilometri e forse più. Ha un gran futuro, gli viene tutto molto semplice. È cresciuto nel centro Uci e nel 2018 da junior riuscì a battere l’imbattibile Evenepoel (che quell’anno conquistò 23 vittorie internazionali, ndr). Spero che non lo brucino e lo facciano maturare a dovere».

Il velocista veneto è fresco reduce dal Sparkassen Musterland Giro – semiclassica tedesca disputata il 3 ottobre che quest’anno è partita da Enschede in Olanda – e in questo ultimo scorcio di 2021 ha ancora qualche gara da disputare. E con loro la possibilità (e speranza) di guadagnarsi la riconferma o un nuovo ingaggio per l’anno prossimo.

Ghirmay Leuven 2021
L’argento iridato di Biniam Ghirmay è la prima medaglia maschile africana alla rassegna ciclistica mondiale
Ghirmay Leuven 2021
L’argento iridato di Biniam Ghirmay è la prima medaglia maschile africana alla rassegna ciclistica mondiale
Riccardo il tuo calendario finale cosa prevede?

Ho ancora tre corse sicure. Milano-Torino, Gran Piemonte e Serenissima Gravel. Quest’ultima però sappiamo che è una gara sui generis. Potrei correre anche il Giro del Veneto ma è da decidere. Spero comunque di fare bene perché la forma c’è.

Queste gare le correrai sapendo della tua attuale situazione contrattuale?

Ti dico la verità. Le farò col coltello fra i denti. Come del resto ho fatto da due mesi a questa parte, prima alla Vuelta e poi nelle ultime corse al Nord. Non ho ancora in mano un ingaggio per l’anno prossimo. O meglio, non credo che, salvo cambiamenti dell’ultimo istante, sarò riconfermato qui in Intermarché. So che stavano pensando ad altre soluzioni però aspettiamo, qualche contatto ce l’ho avuto. Onestamente non mi vedo senza squadra l’anno prossimo.

Che stagione è stata finora con la formazione belga?

È stata una buona annata, mi trovo benissimo. Sono migliorato tanto, è il primo anno che faccio le cose come Dio comanda. Ho fatto tanti buoni piazzamenti, diverse top ten alla Vuelta. Ad esempio nell’ottava tappa (vinta da Jakobsen, ndr) stavo bene, ero in ottima posizione ma ho dovuto fare i salti mortali per non finire sulle transenne negli ultimi 200 metri. Ho chiuso dodicesimo, peccato. Pensate che nei miei primi quattro anni da professionisti non avevo mai disputato un grande giro e quest’anno ne ho fatti due. Giro d’Italia e Vuelta, entrambi portati a termine, che non è semplice, ve lo assicuro. Queste due gare mi hanno fatto fare un salto di qualità.

Minali Intermarché 2021
Per Riccardo Minali una buona stagione, ma dove lo ritroveremo nel 2022?
Minali Intermarché 2021
Per Riccardo Minali una buona stagione, ma dove lo ritroveremo nel 2022?
Facciamo un rapido bilancio guardando le tue precedenti squadre.

All’Astana sono riconoscente perché mi ha fatto passare professionista (nel 2017, ndr). Ho fatto due anni di apprendistato, dove avevo tanto da imparare ma non era una formazione adatta ai velocisti, erano più da giri a tappe. In Israel (all’epoca Professional, ndr) ho vissuto l’annata peggiore di sempre perché ho avuto diversi infortuni ed ho sempre rincorso la condizione migliore senza mai trovarla. L’anno scorso in Nippo Delko è stata una stagione di transizione. Avevamo un determinato programma agonistico che poi, per un motivo o l’altro, non è stato portato a termine.

Torniamo a Ghirmay, come ti trovi con lui?

È un bravissimo ragazzo, quando è arrivato ad agosto è stato accolto bene da tutti. Ho un buonissimo rapporto con lui. È calmo ma in bici va forte, ha grinta e non guarda in faccia nessuno. Ha voglia di imparare e crescere. È molto metodico in allenamento e anche giù dalla bici è molto preciso, come sull’alimentazione. Però sono riuscito a farlo cedere (ride, ndr). Vi racconto questo aneddoto.

Ghirmay Laigueglia 2020
Biniam Ghirmay, il suo primo squillo al Laigueglia 2020, fra Rosa e Ciccone (poi vincitore su di lui)
Ghirmay Laigueglia 2020
Biniam Ghirmay, il suo primo squillo al Laigueglia 2020, fra Rosa e Ciccone (poi vincitore su di lui)
Spiegaci, siamo curiosi.

Il 12 settembre abbiamo corso il Gp Fourmies e alla sera siamo andati a Charleroi perché avremmo poi corso in Belgio. Dovevamo cenare, io ho proposto una pizza perché era più facile trovarla. Lui invece non voleva mangiarla, perché non la riteneva adatta al suo programma di avvicinamento al Mondiale. Voleva riso e pollo.

Come è andata a finire?

Alla fine lo convinsi ma mi disse tra il serio e il faceto “fra due settimane ho il Mondiale e se vado male sarà colpa tua”. Io accettai la scommessa. Gli risposi invece che avrebbe vinto o comunque fatto una grande corsa. E che se fosse andata così avrebbe dovuto dedicarmi pubblicamente la vittoria o la medaglia conquistata. Alla fine lo ha fatto solo nella chat della squadra e rideva di quell’episodio.

Quindi per te non è stata una sorpresa vederlo sul podio.

Assolutamente no, non avevo altri favoriti tranne lui. Ne ero certo che sarebbe andato fortissimo, gliel’ho ripetuto ancora prima della gara. Anzi devo dire che un po’ mi stupisce vederlo secondo perché io lo avevo pronosticato vincente. Poi merito a Baroncini che ha fatto un grande numero e tanto meglio per l’Italia però lui era lì. Vi assicuro che Ghirmay fra qualche anno sarà uno dei migliori in circolazione.