Javier Romo è una delle sorprese di questa prima parte del 2025. Lo spagnolo è letteralmente esploso con il Team Movistar. Un colpaccio di Eusebio Unzue che da tempo era sulle sue tracce. E anche il nuovo staff tecnico guidato da Iván Garcia Cortina ha rivisto alcuni metodi, anche nella ricerca degli atleti, come fanno altri team da anni che non pescano solo nel ciclismo giovanile. Pensiamo per esempio a Nordhagen, che la Visma-Lease a Bike ha letteralmente strappato allo sci di fondo.
La sua carriera infatti è iniziata nel triathlon, disciplina in cui ha gareggiato a livello nazionale in Spagna, paese noto per la forte tradizione in questo sport e ha vinto persino un titolo nazionale nelle categorie giovanili. La transizione al ciclismo su strada è avvenuto sotto il periodo del Covid, quando è passato dapprima in una piccola squadra under 23 spagnola, la Baqué Cycling Team, e da lì all’Astana.
Chi è Javier Romo
Nato a Villafranca de los Caballeros, nella provincia di Toledo, il 6 gennaio 1999, nel 2017 Romo ha conquistato la medaglia di bronzo ai campionati Spagnoli Junior di Triathlon, dimostrando fin da giovane le sue doti atletiche. La sua passione per il ciclismo è emersa come accennavamo durante la pandemia, periodo in cui ha intensificato gli allenamenti su strada.
La cosa incredibile è avvenuta proprio nel 2020. Alla prima vera esperienza da ciclista Romo ha vinto subito il campionato Spagnolo su Strada under 23. Quella era solo la sua terza gara. Fu anche settimo nella prova contro il tempo appena dietro Tercero e Pelayo Sanchez, oggi incredibilmente suo compagno di squadra.
Da lì all’Astana il passo è stato breve. E nel 2023 eccolo esordire alla Vuelta. Vuelta che Romo ha affrontato alla grande… almeno all’inizio. Ha mostrato il suo potenziale entrando in una fuga nella seconda tappa e posizionandosi temporaneamente al secondo posto in classifica generale. Tuttavia, una caduta nella nona tappa lo ha costretto al ritiro a causa di una frattura lombare.
Le parole di Sciandri
A dirci qualcosa di più è stato Max Sciandri, uno dei direttori sportivi della Movistar. Secondo Sciandri, l’inclusione di Romo nella squadra è stata una sorpresa positiva. Nonostante la sua limitata esperienza nel ciclismo su strada, dovuta a una carriera dilettantistica relativamente breve, Romo ha mostrato numeri impressionanti e un grande potenziale. «E’ chiaro che gli manca ancora una parte dell’esperienza che si acquisisce nelle categorie inferiori, ma ha evidenziato i suoi margini di miglioramento. E ormai si muove bene in gruppo».
Per come ha vinto in Australia verrebbe da dire che si tratta di un finisseur, ma Sciandri non è del tutto d’accordo. «Direi piuttosto che è un corridore completo: forte in salita, competitivo a cronometro e dotato di una buona velocità in gruppi ristretti. Inoltre la sua esperienza nel triathlon potrebbe arricchire ulteriormente le sue capacità nel ciclismo su strada, considerando la tendenza dei giovani atleti a essere multidisciplinari. Vediamo che ormai atleti di vertice fanno ciclocross o vengono dalla mtb».
Vuelta sì, Giro forse
Lo scorso gennaio, Javier Romo ha conquistando la sua prima vittoria da professionista nella terza tappa del Tour Down Under, dove ha attaccato nel finale imponendosi in solitaria. Questo successo gli ha permesso di indossare la maglia di leader della corsa, terminando poi al secondo posto nella classifica generale alle spalle di Narvaez. Ma poi una volta in Europa ha continuato a fare bene. «E infatti – confida Sciandri – mi sarebbe piaciuto moltissimo portarlo sia alla Strade Bianche che alla Tirreno-Adriatico, ma si è ammalato e tutto è saltato. Bisognava tutelarlo per le prossime gare, perché può fare davvero bene».
E quali sono queste gare? Dopo il Catalunya (24-30 marzo) Romo potrebbe fare alcune classiche del Nord e magari esordire sui muri e sulle pietre, vista la sua stazza (180 centimetri per 70 chili e spalle larghe come si nota nella foto di apertura).
«Javier – conclude Sciandri – vuol fare la Vuelta, però non vi nego che il Giro d’Italia potrebbe essere un’opzione. Un’opzione per la quale sto insistendo. Ne stiamo parlando. Vediamo un po’».