«Higuita continua il suo cammino»: parola di Gasparotto

27.02.2023
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La stagione 2023, anche se un po’ in sordina dal punto di vista mediatico, è iniziata anche per Sergio Higuita. Il colombiano della Bora-Hansgrohe ha iniziato a correre dalla Vuelta a San Juan. Poi si è presentato ai campionati nazionali, dove però non è riuscito a difendere il titolo vinto lo scorso anno. A febbraio il colombiano è arrivato in Europa, più precisamente in Portogallo, dove ha corso la Volta ao Algarve. 

Prima corsa in stagione e primo podio in Argentina per Higuita: terzo dietro Lopez e Ganna
Prima corsa in stagione e primo podio in Argentina per Higuita: terzo dietro Lopez e Ganna

Continuità

Entro la fine del mese il venticinquenne colombiano avrà già messo in saccoccia quindici giorni di corsa, visto che nel fine settimana ha gareggiato in Francia. Non pochi, se si pensa che nel suo calendario ci saranno altre brevi corse a tappe e poi uno dei tre Grandi Giri.

«Higuita – ci spiega Gasparotto, suo diesse di riferimento nel team tedesco – manterrà un calendario simile a quello dello scorso anno. A marzo arriverà in Italia per correre la Strade Bianche e poi si muoverà in Spagna per affrontare la Volta a Catalunya».

Sembra abbiate trovato subito la strada giusta fin dal 2022, suo primo anno in Bora.

La scorsa stagione è stato costante tutto l’anno, lo si è sempre visto davanti nelle varie corse che ha affrontato. Ha accumulato 4 vittorie, tre podi ed undici top 10. Alle quali si devono aggiungere la classifica generale della Volta a Catalunya e due classifiche per il miglior giovane: una sempre al Catalunya e l’altra al Giro di Svizzera. 

L’unica pecca della scorsa stagione è stata la Vuelta, non corsa ai suoi livelli…

Ci eravamo abituati bene per tutto l’anno – dice con un mezzo sorriso Gasparotto – alla Vuelta è arrivato malato e non è riuscito ad esprimersi al meglio

Prima della Vuelta l’anno scorso il colombiano ha corso al Tour de Pologne dove ha vinto la terza tappa
Prima della Vuelta l’anno scorso il colombiano ha corso al Tour de Pologne dove ha vinto la terza tappa
Forse un rischio mandarlo solo alla Vuelta, sarebbe stato meglio fargli correre Giro o Tour con la possibilità, eventualmente, di rimediare?

No. Noi scegliamo le corse in base alle caratteristiche delle tappe ed alle esigenze di ognuno. Sergio l’anno scorso ha detto di voler partecipare alle corse delle Ardenne e quindi era impossibile arrivare pronto al Giro. Il Tour, invece, aveva troppi chilometri a cronometro per lui, ne avrebbe risentito. 

Non cambiare registro vuol dire aver trovato la chiave, con tante corse a tappe brevi per alzare l’asticella poco a poco, giusto?

Le brevi corse a tappe, gestite con un buon periodo di recupero e allenamenti, sono perfette per crescere di condizione. In più, come detto prima, Sergio ha dimostrato di saperle anche vincere, che male non fa.

Rispetto al 2022 è già partito a correre da gennaio…

Il debutto alle corse in Argentina era previsto anche per la scorsa stagione, ma la Vuelta a San Juan è stata cancellata per Covid. Così è rimasto a casa ed ha esordito al campionato nazionale vincendo subito. 

Tra le Ardenne e il Giro di Svizzera tornerà in Colombia per allenarsi e stare con la famiglia
Tra le Ardenne e il Giro di Svizzera tornerà in Colombia per allenarsi e stare con la famiglia
Quest’anno, invece, quale corsa a tappe farà?

E’ stato inserito nella lista dei corridori per il Tour. La Grande Boucle ha pochi chilometri a cronometro ed ha un percorso adatto a lui. Ma vedremo come arriverà a luglio, ora è troppo presto per decidere, al massimo verrà dirottato sulla Vuelta. 

State lavorando anche sulla cronometro?

Certamente, Higuita deve imparare a difendersi a cronometro e deve migliorare molto in questo campo. I margini di crescita sono elevati, dobbiamo anche pensare che si tratta di un corridore di venticinque anni. Non è ancora nel pieno della sua maturazione fisica. 

Dopo la prima parte di stagione cosa farà?

Finite le Ardenne tornerà in Colombia, nel mese di maggio, ad allenarsi e per stare con la famiglia. Per i corridori sudamericani questi sono momenti molto importanti perché si tratta di una breve finestra dove riesce a stare con i propri cari

Niente Giro per Higuita, il gap a cronometro con i grandi è ancora troppo ampio
Niente Giro per Higuita, il gap a cronometro con i grandi è ancora troppo ampio
Come viene gestito quando si trova in Colombia?

Ha un contatto giornaliero con il suo preparatore che lo segue tramite le varie piattaforme di allenamento. Sergio è un ragazzo molto professionale e molte volte siamo noi a frenarlo perché rischia di allenarsi troppo. Io personalmente, essendo il suo diesse di riferimento, lo sento ogni tanto per sapere come sta e per aggiornarci. 

Una volta tornato in Europa dove correrà?

Riprenderà dal Giro di Svizzera, per rimettere la testa sulle corse e capire a che punto è con la preparazione. Poi stileremo il programma per la seconda metà dell’anno