GW Shimano un anno dopo. Savio è soddisfatto e rilancia

28.10.2023
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«Alla fine sono soddisfatto della nostra stagione. Soprattutto se penso da dove eravamo partiti. Anche per questo voglio fare i complimenti a tutta la squadra: staff, corridori, meccanici…». Gianni Savio introduce così la prima annata della GW Shimano-Sidermec.

La squadra era nata in fretta e furia dopo il “crollo” di Drone Hopper. E non è neanche preciso dire che sia nata da quelle ceneri. Il discorso è diverso, più complesso e, se vogliamo, anche più romantico.

Gianni Savio, team manager della GW Shimano-Sidermec
Gianni Savio, team manager della GW Shimano-Sidermec

Dal fattaccio…

«Credo – racconta Savio – che per comprendere questa stagione della GW Shimano sia necessario ripartire da quanto accaduto un anno fa, quando siamo stati spiazzati da Drone Hopper, il nostro main sponsor.

«Da giugno in poi hanno smesso di pagare. Io e Marco Bellini abbiamo fatto dei miracoli per arrivare al termine del 2022. Devo ringraziare alleati storici, come Pino Buda di Sidermec per esempio, e il premio di valorizzazione di Piccolo e Cepeda ceduti alla EF Education EasyPost. Ricordo che il bonifico legato alla loro cessione arrivò il martedì e il mercoledì era già verso altri lidi».

Drone Hopper aveva un contratto quadriennale con il team e paradossalmente Savio e i suoi poche volte erano stati tranquilli come allora. Questo significava poter pianificare. Invece le coperture non c’erano. C’era però un parco mezzi, tra cui un camper e il motorhome, uomini, atleti e conoscenze da non perdere.

«Per fortuna – prosegue il piemontese – ho ancora dei buoni rapporti con la Colombia e mi è arrivata questa offerta per fare una continental più strutturata». Di fatto per il gruppo colombiano GW Shimano c’era la possibilità di fare attività in Europa.

Tanti i giovani primettenti. Qui Acuna (21 anni) alla Bernocchi. Anche per il prossimo anno la squadra correrà con bici GW
Tanti i giovani primettenti. Qui Acuna (21 anni) alla Bernocchi. Anche per il prossimo anno la squadra correrà con bici GW

Alla rinascita

Poi sappiamo come è andata. E’ nata appunto questa squadra che ha consentito a Savio e Bellini di portare a casa rispettivamente il 40° e il 20° anno di attività. Traguardi non da poco. L’attività prende corpo. La GW Shimano-Sidermec, stravince in Sud America, anche se spesso si è trattato di corse più piccole e open, e se la cava benissimo anche nel Vecchio Continente.

«Abbiamo corso molto anche da noi – prosegue Savio – in tutto abbiamo messo nel sacco 30 giorni di corse 2.1 e 1.1 (il massimo livello consentito ad una continental, ndr), ottenendo buoni piazzamenti e persino una vittoria: Restrepo al Giro di Reggio Calabria (nella foto di apertura, ndr). E poi c’è stata l’esperienza, per me nuova e fantastica, del Giro d’Italia under 23».

Affiatamento e buon clima hanno portato a risultati di tutto rispetto (foto Instagram)
Affiatamento e buon clima hanno portato a risultati di tutto rispetto (foto Instagram)

Sorpresa Giro U23

E qui il tono di Savio si accende. Il manager è rimasto colpito in positivo dal “baby Giro”. Un’aria diversa che ben collimava con la rosa giovane dei corridori, a parte qualche eccezione.

«Abbiamo piazzato due atleti nei primi dieci – dice Savio – German Gomez quarto e Santiago Umba nono. Siamo saliti sul podio della classifica a squadre lottando con corazzate come la Jumbo-Visma Development. Tutto ciò, accompagnato dalle tante vittorie in Sud America, mi ha lasciato soddisfatto». 

L’idea di provare a fare un salto di categoria e tornare professional c’è anche stata, le risorse no. Inoltre Savio e Bellini dopo quanto accaduto un anno fa hanno adottato la politica del “rischio zero”.

«Non ci prenderemo più neanche i rischi calcolati», vale a dire fare dei progetti, prendere dei corridori senza ancora la copertura in mano, ma sapendo, come di fatto poi avveniva, di avere le risposte dagli sponsor storici. Insomma fare impresa.

Quattro dei cinque atleti della Colombia U23 ai mondiali erano della GW Shimano-Sidermec. Qui: Pescador, Guatibonza e Gomez (più Umba)
Quattro dei cinque atleti della Colombia U23 ai mondiali erano della GW Shimano-Sidermec. Qui: Pescador, Guatibonza e Gomez (più Umba)

Avanti coi giovani

«Il progetto sui giovani – dice Savio – qui c’è stato per davvero. Alcuni, come Umba e Guatibonza, sono in procinto di passare in due WorldTour e presto annunceremo il tutto. Per l’anno prossimo sarebbe bello rifare il Giro U23. Abbiamo raccolto degli ottimi risultati alla Vuelta Colombia U23 e al Tachira, in Venezuela, abbiamo vinto appunto con Jonathan Guatibonza, un colombiano atipico visto che è un velocista!

«Il nostro progetto va avanti. Siamo in trattativa con alcuni ragazzi e per questo non faccio nomi. La linea resta la stessa comunque: più atleti del Sud America – avendo GW Shimano come main sponsor è normale – e qualche ragazzo italiano. Intendiamo poi incrementare la partecipazione in qualche corsa di alto livello per noi, penso ad un Sibiu Tour per esempio. Già prendere parte a gare così ti consente di acquisire maggiori punteggi e magari passare dall’86ª posizione nel ranking UCI alla 35ª».

Savio si conferma un inguaribile ottimista e speriamo possa continuare a lungo. Certo però che una storia simile, ci riporta a quanto scritto nel nostro ultimo editoriale: la mancanza di un “sistema corale del fare ciclismo” in Italia. Quando si sente che il Tour de France dirotta alcuni suoi sponsor a favore delle squadre e delle corse nazionali, viene da pensare che magari anche questa situazione sarebbe potuta andare diversamente.