Gaudu al Giro e Gregoire che cresce, rifondazione Groupama

07.01.2025
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La Groupama-FDJ, decima nella classifica UCI alla fine del 2024, riparte confermando alcuni dei suoi punti saldi come Gaudu e Madouas, puntando forte su Gregoire affinché diventi il leader che tutti si aspettano, ma avendo visto andare via Lenny Martinez. Assieme al figlio del celebre Miguel, altri tre giovani hanno lasciato il team di Marc Madiot: Thompson, Watson e Pithie. La nidiata dei talenti, cresciuta e portata nel WorldTour da Gannat, ha attirato l’attenzione di squadroni dal portafogli più fornito. Martinez è andato alla Bahrain Victorious, Pithie alla Red Bull-Bora, Watson alla Ineos e solo Reuben Thompson è sceso dal WorldTour firmando con la Lotto.

Per fare il punto della situazione sulla squadra transalpina, che in tempi non sospetti lamentò l’eccessivo carico fiscale francese che riduceva in modo importante il suo potere di acquisto, abbiamo interpellato Philippe Mauduit. Dallo scorso anno è lui il responsabile dell’area tecnica del team.

«Quanto a Lenny – ammette – durante l’inverno abbiamo sentito le sue parole e quelle del suo procuratore per cui prima del progetto sportivo cercavano di firmare il più grosso contratto possibile. Alla fine è cosi, ormai fa parte del ciclismo. E’ un bimbo e speriamo che per lui vada tutto bene. Qualche settimana fa mi ha detto: “Philippe siete la mia squadra del cuore. Fra tre anni tornerò con voi, quando non avrò più bisogno di soldi”. Vedremo…».

La separazione da Lenny Martinez non è stata indolore (foto Team Bahrain Victorious)
La separazione da Lenny Martinez non è stata indolore (foto Team Bahrain Victorious)
Partito Martinez, vi aspettate che Gregoire possa diventare un leader?

Di fatto, Romain Gregoire è gia un leader. Il modo che ha di prendere la parola in gruppo, anche davanti a compagni con più esperienza, lo dimostra. Lui è nato leader. Adesso gli mancano ancora un po’ di maturità fisica ed esperienza per dimostrarlo su strada, ma siamo convinti che il 2025 vedrà la dimostrazione del suo talento.

Uno che sta lanciando lampi di talento è Brieuc Rolland, che ha 21 anni e ha già fatto vedere qualcosa.

Brieuc Rolland è stato una bella sorpresa di regolarità ad alto livello. Vincere la Course de la Paix e il Piccolo Lombardia non è poco. Lui è il corridore del devo team che ha fatto più gare con la WorldTour. Sono state 15 gare nel 2024, per cui lo abbiamo visto crescere. Ha dimostrato di avere belle qualità di scalatore poi sa leggere la corsa. Per il 2025 gli faremo un programma grazie al quale guadagnerà esperienza accanto ai nostri capitani Gaudu e Guillaume Martin, che è appena arrivato. Però gli lasceremo anche l’opportunità di fare la sua corsa. E’ importante che i ragazzi vincenti abbiano l’opportunità di farlo. Non devono perdere il gusto, alla fine è la sola cosa che conta, no?

Kung è la colonna della Groupama, Gregoire (a destra) la speranza più attesa (foto Groupama-FDJ)
Kung è la colonna della Groupama, Gregoire (a destra) la speranza più attesa (foto Groupama-FDJ)
Gaudu è ancora un uomo su cui puntate per i Grandi Giri?

Non dimenticate che tra il podio alla Parigi-Nizza e la Vuelta, Gaudu ha accumulato tanti infortuni, ma anche virus e cadute. Non è per trovargli scuse, ma negli ultimi 18 mesi è stato davvero sfortunato. Ha ritrovato un livello decente solo dopo mesi di lavoro. Il suo elemento rimangono le gare da scalatore e ovviamente la classifica generale nei Grandi Giri. E’ molto motivato per la sfida del Giro d’Italia, che sarà il suo grande appuntamento, nel quale lo supporteremo con fiducia e consapevolezza.

Kung riuscirà finalmente a vincere una classica?

Negli ultimi tre anni, Stefan la dimostrato la sua grande regolarità. E’ vero che con lui cerchiamo la vittoria in una classica della prima parte del Belgio. Se la merita, lavora tanto per quello e tutti vogliamo che ci riesca. Inoltre ha fatto un incredibile lavoro di sviluppo con Wilier per la Supersonica, la bici crono con la quale ha vinto l’ultima tappa della Vuelta. Speriamo di vedergliene vincere ancora.

Dopo cinque anni alla Cofidis, Guillaume Martin approda alla corte di Madiot (foto Groupama-FDJ)
Dopo cinque anni alla Cofidis, Guillaume Martin approda alla corte di Madiot (foto Groupama-FDJ)
A proposito di classiche del Belgio, ma della seconda parte, Madouas è entrato nei dieci all’Amstel e alla Liegi e poi sul podio delle Olimpiadi.

Madouas è un caso diverso rispetto a Gaudu. Al di la dell’argento di Parigi, non ha avuto un gran rendimento. E’ un corridore importante per la squadra, ma deve portare più risultati e più regolarità nel 2025. 

Hai parlato di Wilier, lo sviluppo continua. Ora sono arrivate anche le ruote Miche.

E’ nata una bella e grande collaborazione con loro. Con il nostro supporto, sono usciti dalla galleria del vento con la bici da crono la più veloce dell’anno! E questo in appena 6 mesi di studio, quando solitamente per ogni azienda ne servono almeno 18. E’ la dimostrazione che la collaborazione è molto buona e che, come noi tutti, anche Wilier è motivata in una maniera incredibile per supportarci e aiutarci a vincere.

La Groupama-FDJ da quest’anno usa anche ruote Miche, che appartengono al gruppo Wilier (foto Groupama-FDJ)
La Groupama-FDJ da quest’anno usa anche ruote Miche, che appartengono al gruppo Wilier (foto Groupama-FDJ)
E’ stato difficile subentrare a Lapierre con cui avevate un rapporto di collaborazione ormai storico?

Wilier è un azienda cha ha fatto la storia del ciclismo, ma non è rimasta nel passato. Hanno grande esperienza e da questo sono partiti per guardare più avanti e sviluppare nuovi prodotti, sempre più performanti e veloci e questo coincide perfettamente con la nostra filosofia. Ormai siamo una delle squadre più anziane del WorldTour. Nei nostri server abbiamo migliaia di dati che condividiamo con loro, ma non siamo ancora sodisfatti di quello che abbiamo. Vogliamo sempre di più e in questo Wilier è un partner vincente. Ci spingiamo reciprocamente per andare sempre più veloci.