Due Tour in un giorno: a Parigi lo show è tutto giallo

25.10.2023
7 min
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Ci sarà poi il tempo per approfondire, entrare nel vivo, spiegare e fare progetti. Per ora, la presentazione dei due Tour a Parigi ha colpito negli occhi e nell’anima i presenti e chi l’ha vissuta in collegamento da casa. Il Tour Femmes e il Tour degli uomini raccontati in un solo colpo, con grande prova di pianificazione, al punto di aver portato Marta Cavalli a provare l’ultima tappa della gare delle donne, perché un video potesse raccontarla proprio oggi.

ASO e il ciclismo

Abbiamo ascoltato parole che lasciano il segno, come quelle di Jean Etienne Amaury, presidente di ASO.

«Il Tour 2023 – racconta dal palco – ci ha consegnato la grande risposta del pubblico, con 42 milioni di persone in Francia e 150 nel resto del mondo. Grossi riscontri sono venuti grazie ai social e a Unchained, la serie Netflix. Il Tour vuole promuovere il ciclismo come mezzo di locomozione ecologico, che rispecchia la nostra filosofia di rispetto per l’ambiente. Abbiamo stretto un’intesa molto importante con Ministero dello Sport e il Ministero dell’Educazione, per fornire al più alto numero di bambini fra 6 e 11 anni il necessario per andare in bicicletta. E nell’ottica dello sviluppo del ciclismo, abbiamo rinnovato l’accordo con la Federazione francese».

Il Tour de France Femmes by Zwift inizia il 12 agosto da Rotterdam e si chiude sull’Alpe d’Huez

Donne da Rotterdam

Il Tour de France Femme by Zwift inizierà il 12 agosto da Rotterdam. Il momento dell’annuncio è introdotto dalle immagini della scorsa edizione, fino all’arrivo sul palco di Christianm Prudhomme e Marion Rousse. E subito dalle parole della bionda ex atleta si capisce che ci sarà la sorpresa.

«La prima edizione – dice – ci ha dimostrato che si tratta di un evento eccezionale, per cui disegnare la seconda è stato più facile, perché conoscevamo la direzione da prendere. Dal primo all’ultimo giorno abbiamo avuto e di certo avremo una grande audience. Il Tourmalet è stato un momento epico e suggestivo, ma il prossimo anno non saremo da meno».

Le tappe saranno 8, i chilometri in totale 946,3 con distanze importati per la categoria. Il duro inizia subito, con l’arrivo di Liegi che propone le strade della Doyenne, e nel finale con il doppio arrivo in salita. Le Grand Bornand e gran finale all’Alpe d’Huez. E mano a mano che la grafica disegnava tornanti sul profilo della montagna, il pubblico del Palais des Congres, avendo capito, ha salutato il traguardo decisivo del Tour.

La presentazione del Tour si è svolta come da tradizione nel Palais des Congres di Parigi
La presentazione del Tour si è svolta come da tradizione nel Palais des Congres di Parigi

Tour uomini, i ricordi

Il Tour degli uomini lo annuncia invece da solo Prudhomme, non prima di aver rivissuto l’edizione 2023, che si apre con le parole di resa di Pogacar: «Sono morto».

Poi, in un lungo flashback, lo schermo propone i primi scontri fra Vingegaard e lo sloveno. Lo sguardo sperso di Cavendish costretto al ritiro. La commozione di Pello Bilbao che vince per Gino Mader. Gli scatti a raffica di Pogacar, che adesso sembrano quasi beffardi. La crono, prima mazzata di Vingegaard, che dichiara: «Probabilmente, la corsa della mia vita». Poi il naufragio di Pogacar a Courchevel. Le lacrime di Mohoric e l’esultanza di Ciccone sulla salita decisiva, prima del bagno di folla per Thibaut Pinot.

Il via da Firenze

La Grande Partenza sarà data, come ben sappiamo, dall’Italia. L’arrivo per la prima volta sarà invece lontano da Parigi, a Nizza, viso che la Capitale sarà presa dall’organizzazione delle Olimpiadi.

Sul palco sale Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna, introdotto con splendide parole da Prudhomme.

«Era strano che un Paese come l’Italia – dice Prudhomme – con i grandi campioni che hanno legato la loro fortuna al Tour, non avesse mai accolto una partenza del Tour. E’ raro che il Tour de France inizi con più di 3.600 metri di dislivello, in effetti non è mai successo prima! Ed è anche la prima volta che la corsa tocca la città natale di Gino Bartali. Il susseguirsi delle colline tra Toscana ed Emilia-Romagna sarà probabilmente lo scenario per un confronto immediato e impegnativo, in particolare la salita verso San Marino, dove la corsa aggiungerà un 13° nome al suo catalogo di visite all’estero».

E Bonaccini, prima parte in francese e poi passa all’italiano. «Come diceva Gianni Mura – racconta – il Tour è un’avventura umana. Lo sport che diventa linguaggio universale, parlato e compreso in tutto il mondo. La Grande Depart è un sogno che si avvera, un evento storico per il nostro Paese. Siamo pronti ad accogliere il Tour de France, con un eccezionale lavoro di squadra iniziato da tre anni. Tutti insieme abbiamo fatto l’impresa».

Chiusura a Nizza

Poi è il turno di Nizza, sede di arrivo, con le parole del sindaco che si commuove ricordando le sue origini italiane. E quando anche Nizza augura a tutti un grande Tour, viene finalmente alzato il velo sull’edizione 2024 del Tour de France che scatterà il 29 giugno da Firenze.

Il percorso è subito severo. Basti pensare che la prima tappa ha 3.600 metri di dislivello e che la seconda proporrà per due volte la scalata del Colle di San Luca a Bologna. E’ italiana anche la tappa più lunga del Tour, quella da Piacenza a Torino con 229 chilometri. E parte dall’Italia la tappa con la salita Souvenir Desgrange: la quarta, da Pinerolo a Valloire, che scalerà il Galibier dal Lautaret, prima della discesa finale.

Si parte il 29 giugno

Il Tour 2024 è composto da 21 tappe, più due giorni di riposo. Sono due anche le cronometro: l’ultima il sabato prina del gran finale, molto dura. Si parte da Firenze e si finisce a Nizza, con le Alpi prima dei Pirenei.

1ª tappa29 giugnoFirenze-Rimini206
2ª tappa30 giugnoCesenatico-Bologna200
3ª tappa1 luglioPiacenza-Torino229
4ª tappa2 luglioPinerolo-Valloire138
5ª tappa3 luglioSt Jeanne de Maurienne-Saint Vulbas177
6ª tappa4 luglioMacon-Dijon163
7ª tappa5 lugliocronometro individuale, Nuits Saint Georges-Gevrey Chambertin25
8ª tappa6 luglioSemur en Auxois-Colombey les Deux Eglises176
9ª tappa7 luglioTroyes-Troeys199
Riposo8 luglioOrleans
10ª tappa9 luglioOrleans-Saint Amand Montrond187
11ª tappa10 luglioEvaux les Bains-Le Lioran211
12ª tappa11 luglioAurillac-Villeneuve sur Lot204
13ª tappa12 luglioAgen-Pau171
14ª tappa13 luglioPau-Saint Lary Soulan (Pla d’Adet)152
15ª tappa14 luglioLoudenvielle-Plateau de Beille198
Riposo15 luglioGruissan
16ª tappa16 luglioGruissan-Nimes187
17ª tappa17 luglioSaint Paul Trois Chateaux-Superdevoluy178
18ª tappa18 luglioGap-Barcelonnette179
19ª tappa19 luglioEmbrun-Isola 2000145
20ª tappa20 luglioNice-Col de la Couillole133
21ª tappa21 lugliocronometro individuale, Monaco-Nice34
Totale Chilometri3.492

Pirenei e poi le Alpi

Il Tour è un riccio che si infila fra colline e città. Scala i Pirenei prima delle Alpi, con gli arrivi di Plateau de Beille e Pla d’Adet alla 14ª e 15ª tappa, ma già nella 9ª propone un continuo saliscendi su strade bianche che rischierà di fare molto male.

Le tappe dalla 17ª alla 20ª proporranno una quantità importante di salite, con gli arrivi a Superdevoluy, Barcellonette, Isola 2000 e il Col de la Couillole in Costa Azzurra. Sarà anche il Tour delle alte quote, dato che 25 chilometri di montagna saranno percorsi oltre i 2.000 metri.

E se la salita non bastasse, le prove a cronometro saranno due. Per specialisti quella alla 7ª tappa di Gevrey Saint Martin di 25,3 chilometri. Per corridori resistenti cui sia rimasto qualcosa da dare la 21ª da Monaco a Nizza, lunga 34 chilometri, con le salite del Col d’Eze e la Turbie nel percorso. Paradossalmente potrebbe essere ancora tutto in palio fino all’ultimo chilometro.

La sensazione è quella di un Tour duro ma non durissimo, anche per strizzare l’occhio alle Olimpiadi che già busseranno alla porta. Le squadre ora hanno quel che serve per redigere i programmi dei loro atleti. Le donne aspettano il percorso del Giro d’Italia Donne. Nelle prossime settimane approfondiremo i discorsi. Quando si spegne la luce nel Palazzo dei Congressi di Parigi, ancora una volta la sensazione è quella di aver assistito a qualcosa di grande e di ben fatto.